La conferenza dell'on. Alessio

La conferenza dell'on. Alessio La conferenza dell'on. Alessio dellon. Alessio pep la propaganda del Prestilo L'on. Alessio, vice-presidente della Camera dei deputati, per invito del Comitato dì preparazione, Jia tenuto ieri sera nel salone superiore della Camera di Commercio una conferenza di propaganda al Prestito. Lo ha presentato al numeroso udttoriu il sen. Hulllni, ringraziandolo d'aver accolto con tanta cortesia l'invito. L'on- Alessio —- salutato da applausi — ha esordito rilevando i meriti patriottici del Piemonte e di Torino sia nella sua lenta costituzione organica di Slato, .sia nella guerra di successione di Spagna e nella 6toria del nostro Risorgiménto. Afferma che non è il caso per lui d'insistere sulle utilità presenti e future del nuovo Prestito, ma, tenuto cónto dell'.indolo eminénteitiente patriottica del popolo e del suo indiscusso grado di maturità 'politica, di domandarsi se il Prestito risponda alle esigenze della nostra di' finità politica e agli interessi dell'economia pubblica. L'oratore rileva quindi l'imponenza del problema militare e finanziario che conviene risolvere in relazione all'indole della guerra ed alle forti spese, che r?sa richiede, nata la tendenza degli Stati della Triplice Intesa a dare la maggior importanza al predominio finanziario sulla semplice forza di organizzazione militare l'Italia mancherebbe al suo prestigio politico e alla necessità che all'equilibrio territoriale corrisponda l'equilibrio fi; nanziario, se non facesse adeguati sacrifici anche nei eninno finanziario Confronta l'azione finanziaria messa in opera datrll alleati e dagli imperi centrali e nota corno i primi abbiano inteso a mante? nere saldi ed infatti i- fattori del proprio predominio economico, non cosi i secondi. L'Italia nella scelta dei mezzi della sua finanza di guerra deve fare un giusto calcolo dello proprie risorse e delle proprie manchevolezze. Appunto perciò va lodato il Governo che contenne quanto piti gli fu possibile l'emissione della carta moneta. L'oratore rileva a tal proposito il fenòmeno dei cambi così permanentemente, favorevoli verso l'estero e ne addita le cause nei persistenti errori della nostra politica monetaria, neila inferiorità del nostro commercio internazionale, nel modo dì composizione della bilancia dei nostri crediti e debili verso l'estero e dello sialo di guerra, che ha promosso un Indebitamento persistente dell'Euroiia verso l'America ed ha assicurato ad alcuni Stati neutri una posizione di monopolio nel regolare il corso de'le divise. L'on. .\|o««io netta che in un confl'lto cosi colossale le imposte, specie in uno Stato di ìecenie formazione, possano cospirare alla finanza di guèrra;: esse non possono avere, se non l'ufficio di garantire gli interessi dei prestiti, corno saggiamente ha fatto il Governo nazionale. Il Prestito quindi ner sè stesso è il mezzo più solido di una manzo di guerra. Ne illustra il fondamento politico c sociale e mette in luce rome esso trovi il maggior presidio •nella lealtà, sempre riinasta inalterata, dei nostri bilanci e nelle forzo permanenti e. progressive di ricchezza assicurate al reddito nazioiralo in Italia, dal predomino delie industrie agricole, dal crescente avviamento riproduttivo della nostra popolazione e dal non aver àncora l'Italia conseguito e. raggiunto tutto il ciclo della sua costituzione economica. Si domanda, so imi prestito ad un. saggio assai aito possa ayero per effetto di determinare una restrizione sul moviménto dal capitale disponibile verso l'agricoltura e l'industria. Dopo aver in tutto rilevato gli effetti benefici, per quanto temporanei, -del Prestito sull'economia della circolazione, nega che questa restrizione possa temersi. Couviéno tener conto di-:'.'i'.uk 1.;' Cel'.i; guerra moderne, lo quali determinano alla loro volila una grande iraslorinazione inttustriale ed assicurano ai produttori di boni dì consumo, una domanda assai estesa, che può anche essere fattrice di risparmi i. Certo il processo di scambio fra prestiti e spese 'di Stalo non potrebbe ossero eterno. Ma, ■venuta la pace, il risorgiiucaitu di una. attivila eco no mie a più normali! lui per iffc.'t"i <li provocare una mutazione^ nelle classi che possiedi no titoli, ridony.iido alle classi protettrici di reddiiu ed a quelle rispanniatriej di capitali la proprio funzione neiia vita economica del nostro Paese. Esaminaiulo altre questioni accessorio, pone in rilievo che sarebbe staio grande errore svalutare il consolidalo 3,50 per cento facondo il nuovo Prestito sulla base di esso ad un corso fra su ed Sé, indica l'opportunità di aver chiamalo al Prestito con oppcrtiiiie rateazioni le classi dei lavoratori e degli agricoltori, o nota frittilo elie «li splendidi risultati ottenuti imo qui mettono il citi idino italiano alla pari dell'inglese, se si -'indi a la ."ispettiva partesipazione al Prestito, ima in relaziono alla somma complessiva, ma in relazióne 'all'altezza del redditi) nazionale ed alla quota annua di ri spumilo dei duo popoli. L'oratore chiude il suo discorso rilevando lo fin.ili':': patriottiche e civili della nostra guerra, le. necessità a noi imposto dalla «ostina posiziono di Grande Potenza e l'obbligo morale elio si impone ni non combattenti di avvicinare! coi loro contribuii pecuniari alla magnanima altezza d", nostri soldati .sul campo di battaglia. La conferenza, che. specialmente nella seconda, parie, fu interro:in. da frequenti approvazioni, fu alla lino accolta da una lunga e calorosa ovazione. [3 llliliOililU al Mi ìlaiii .air ìiiiìl Le sottoscrizioni ai Prestito nazionale con tlnuano agii sportèlli degli iatnuti e flelli Banche .i.cali con signiltcanio affluenza e peisommo cospicue, Nuii mancano pure lo sott«scj-i/.a,ui di piccoli risparinauori che cooperano cosi ad un'opera ili previdenza personale e ad un alio intento patriottico, Presso la locale sede della Ranca d'Italia, la Banca Cooperativa di Credito ha sottoscritto por 170 mila lire cosi, ripartite: In proprio lire 100.0UÙ; per conto dc.ia Società Anonima Cosmi u Bugni L- *JO.0ui>; altri clienti L, 50.000. Il signor Antonio Boasso ha sottoscritto presso la Banca Andreiss e C. |ier la somma di lói mila lire. Iti questo continuo e fervido affluire ilL attività o di sostanze al Prestito della vittoria, è doveroso notare il contributo schietto e ammirevole degli alunni di una dodo uostre scuole elementari, la Ricardi di Nctro. Allievi ed allieve d'ogni classe, dalle inferiori allo superiori, giorni sono svolsero un tema d'eccezione. Le insegnanti ricordato che il Prestito nazionale provvederli, ad assicurare la vittoria eia fortuna d'Italia, invitarono i piccoli allievi a portare il loro obolo alla sottoscrizione che veniva aperta in nome dell'Istituto intitolato a Ricardi di Netro, cho oltre amico delia se ti ola lu un valoroso soldato della pati.a. (ili allievi fecero opera di propaganda presso le famiglie e più di un minuscolo salvadanaio fu sacrificato alla nchìlo iniziativa. Le offerte partirono da un minimum di pochi soldi dati ila figli di soldati alla fronte, ma la dira raggiunse le L. 752,50, somma notevole so si pensi che la sottoscrizione era a fondo perduto e che la Ricardi di Metro non era alla sua prima iniziativa di beneficenza. Di detta somma L. 035.00 vennero impiegato nell'acquisto di sette cartelle del Prestito, G'cl!<- «uali una fu consegnala alla Direziona ge:i. rale delle scuole municipali come contriliuto alla istituzione di una scuola all'aperto per fanciulli deboli, e sei vennero offerte alla Croce Rossa. La rimanente somma di Ilvo (W,t'.0 fu donata al Patronato della scuola Ricardi. Direttrice e insegnanti ringraziano, a mezzo nastro, vivamente i genitori degli a- misero ai loro njji di rendersi utili alla patria- *"* Gli studenti di 'i orino, accogliendo la pio-posta dell'illustre prof. Vidari dell'Università, lunni che con srntimcnu, cosi patriottico per- hanno iniziata una sottoscrizione per acquistare cartelle dei.Prestito nazionale da offrirsi a un istituto di beneficenza e a tale uopo hanno diramato a tutte lo Università o Istituti superiori d'Italia questo invito : - Nell'Università o negli Istituti superiori di Torino è sorta l'iniziativa di acquistare con quote individuali, non minori di L. 3, il maggior numero di cartelle del Prestito nazionale, da destinarsi a un istituto di beneficenza. A Torino si e deci.so ili offrirle «prò mutilati». Menn-o i vostri'compagni combattono e muoiono per la grandezza della patria, voi, che ancora godeto degli agi della, vita cittadina, avolo il dovere di contribuire, eoi maggiore slancio possibile, alla riuscita del Prestino nazionale, che deve dare l mozzi finanziari per condurre a compimento la nostra grande impresa».

Persone citate: Allievi, Antonio Boasso, Ricardi