In Albania L'occupazione di Kroja

In Albania L'occupazione di Kroja In Albania L'occupazione di Kroja Bai ile a, 5. Si ha da Vienna i questo comunicato uffidale sulle operazioni sul fronte sud-orientale : « Le truppe austro-ungariche che operano nell'Albania settentrionale occuparono Kroia e ìe loro avanguardie raggiunsero il fiume Yischmi. La situazione al Montenegro contìnua ad essere calma-». • Roma, 5, notte. Commentando la notizia, dell'avanzata austriaca nell'Albania, la «Tribuna» dice che l'occupazione del fiume Mati non' significa ancora una mossa di avanzata, ma i occupazione di Kroja ne ha segnata la decisione. Si vede dunque che gli austriaci sembrano decisi ad avanzare, valendosi del fascio delle linee di comunicazione che servono per gli scambi lungo la zona costiera, cioè tra Alessio, Kroja e Tirana. La zona di terreno per il quale si avanzano, è. acquitrinosa,, pantanosa, per non frenati corsi d'acqua; le linee di comunicazione sono appena mediocri mulattiere; óltre, per essere sicuri nell' avanzare, gli austriaci debbono rendersi amiche e soggette lo tribù albanesi dei Malasci, dei Mati e dei Biscossi, in prevalenza ortodossi, che si trovano nelle alto valli di Mati e del Yschml. Non potendo avere notizie precise dell'avanzata oulgara, non si può sapere quali possono essere le minaccie verso Tirana e Durazzo e di quale entità. La stessa «Tribuna» ha da Corfù le seguenti notizie sulla situazione albanese: Non è affatto esatto che gli austriaci siano per investire seriamente Durazzo. Finora le loro avanguardie, che si sono spinte da Scutari verso sud, sono di efficienza trascurabile e meno una punta a Kruja, di dove si sono' ritirati, gli austriaci si mantengono sul fiume Mati. Comunque, anche se l'Austria torna a Kruju, si tratterà sempre in realtà di una ricognizione. Ultimamente Kroja è stata occupata da una cinquantina di cavalieri austriaci. In tutta l'Albania è convincimento che Essad pascià sciolga i suoi progetti c gli si danno i mezzi necessari. Gli austriaci avranno ancora assai da pensare prima di impadronirsi di Durazzo, ma anche delle sue difese avanzate. Quanto ai bulgari, sul loro conto si sono diffuse voci tendenziose. In realtà essi si mantengono sulle primitive posizioni di Kiafasane, Pogradec e Svesda, nella regione dei laghi. Alcuni nuclei irregolari di comitagi bulgari e albanesi hanno occupato qualche posiziono avanzata e ciò specialmente verso El Bassan. Le notizie circa pretesi movimenti bulgari nell'interno del territorio albanese, non hanno fondamento. Le situazioni torbide che si verificano sporadicamente, vanno invece attribuite a bande albanesi, cristiane e mussulmane, che attingono fondi da casso straniere.. In questa' bande si agitano correnti diverse e che fanno capo ai soliti numerosi aggruppamenti ed a gruppetti di caporioni albanesi in cerca di profitto. Fra queste bande pare notevole quella organizzata dagli albanesi d'America, dove ultimamente la principessa di Wied tenne propaganda. Anche i gruppi degli albanesi emigrati in Romania e che hanno comitati a Bucarest ed a Galatz, hanno mandato i loro agenti nella Skiperia ed è a costoro che maggiormente si devono imputare le inquietudini nell'Albania meridionale. Si tratta dei soliti nazionalisti albanesi capitanati da certo Temistocle Gymani. Tutte queste agitazioni, tanto quella a nord, austriacante e turcofila, che quella sud, sedicente nazionalista e panislamica, non fanno che agevolare le mene astutissime dei greci, i quali, in apparenza appartati dal movimento, aspettano in-agguato, osservando dal cosi detto Epiro autonomo lo svolgersi^, degli avvenimenti, in attesa dell'occasione propizia.

Persone citate: Mati, Temistocle Gymani