Le ultime visite e i ricevimenti dell'on. Salandra

Le ultime visite e i ricevimenti dell'on. Salandra Le ultime visite e i ricevimenti dell'on. Salandra Al laboratorio degli indumenti militari - Al Castello di Moncalieri - Uomaggio delle Associazioni - La partenza per Genova II sol», ricomparso ieri mattina dotto due tetre giornate d'assenza, ha reso più ridente l'ultima giornata dì permanenza dell'on. Sai andrà a Torino. La prima visita del Presidente del Consiglio fu per il laboratorio oer la confezione degli indumenti militari che il Comitato di preparazione possiede in via Basilica. N. S. Al Laboratorio di indumenti militari 11 Comitato ha a sua disposizione due stabili menti: lo stabilimento che fu ceduto dalla Ditta Donato bevi, via Basilica, 3, e quello di Cagli in corso Regio Parco, 87. Negli •tabillmenti viene tagliata la ttofta fornita dal Magazzino centrale militare. Gli indumenti vengono poi confezionati parte negli appositi laboratori annessi agli stabilimenti, parte dalle donne ohe lavorano a domicilio. Il ouantitativo di indumenti che H Comitato per ora ha l'incarico di preparare per il M. C. M. è di 250.000 cam di vestiario mensile; per dimostrare ' l'imoortanza delle fornitura basti il dire che per fare fronte agli anticipi di 6pese necessarie oer il primo mesi' di lavoro, prima cioè che dall'Autorità roli tare si possano Incassare i primi mandati, il Comitato dovette ottenere un fido di mezzo milione, che la Cassa di Risparmio di Torino oon atto generoso e patri otri co im m ed latamente aoHceisé. Il Comitato di preparazione dà cosi lavoro a circa un migliaio di persone nell'interno degli stabilimenti e ad oltre 8000 d^one che portano il'lavoro a domicilio. Le operaie cucitrici impiegate negli stabilimenti arrivano a guada mare, pur lavorando a cottimo. Ano a 5 o fi lire al giorno; le lavoranti a domicilio possono guadagnare, pur dedloando tutto il tempo necassarlo alle cure della famiglia ed allo faaoende di casa, fino a 3,30 o i lire al giorno Ottime oondiziomi hanno ancora, i tagliatori, che lavorano pure a cottimo e giungono a guadagnar*, tagliano a mano' anche 10 lire al giorno: a . macchina, perfino 12 o 13 lire D Comitato di Preparazione ha incominciato il tuo lavoro verso 1 primi di gennaio, ma si può dire che potè lavorare in piena efficienza negli stabilimenti di via Basilica soltanto verso la metà del mese ecoreo; negli Stabilimenti di cono Regio Parco il lavoro fu incominciato sottanio il 25 del mese scorso, par dimostrare la potenaiallta di tali stabilimenti si può notare che nello stabilimento di via Basilica furono a tuttfoggi tagliati, per quanto ripetiamo, non si sia effetti vedente lavorato che datila metà del mese score©, 10.000 paia di mutande, 20.000 camioie, 48.000 giubbe di tela, 48.000 paia di pantaloni di tela, 6000 giubbe di panno,- 6000 pan taloni di panno. Il lavoro a domicilio viene distribuito mediante 10 distributori, che furono impiantati nei punti più accentrici della citta e dove quotidianamente si affollano centinaia di operaie che consegnano il iavoro arato e ne prendono del nuovo. Tali operale furono opportunamente divise por gruppi in modo che la distribuzione del lavoro avviene assai ordinatamente.' Quando i Distributori lavorano al completo ei può arrivare a pagare settimanalmente anche 50.000 lire di indumenti confezionati; poiché .però la ricerca di lavoro è ancora assai grande o d'altra parte il M. C. M. è- soddisfatto del lavoro del Comitato, sono incorse trattative che saranno presto condotte a termino perchè il quantitativo dei lavoro affidato al Gomitato sia aumentato. La direzione generale dei lavori c degli stabilimenti è affidata al consigliere delegato de! Coniaste di Preparazione Cav. Giovanni Zuccone, U quale ha trovato una preziosa colla ©orazione urei signori Sdirei ber, Vinclo, r.uria. Fasano, j quali, appartenendo alla Ditta Levi, si misero a disposizione del Comitato per la direzione tecnica degli stabilimenti. Gli intervenuti La sede del Comitato di Preparazione, -p via Basilica, era state, graziosamente addobbata' per ricevere il Presidente del Consiglio. Lungo l'atrio e sulle scale erano stati diàtesi tappeti e piante ornamentali erano disposte iungo le pareti. Un plotone di Volontari Suini! pini prestava servizio d'onore all'Ingresso, Prima ohe giungessero le autorità., cominciarono ad arrivarci gli invitati, tra cui moltissime signore. Intanto | merci uri del Comitato di Preparazione si raccoglievano al primo plano por accogliere i visitatoli al ioro giungere. Tra i benemeriti del comitato di Preparazlone van ricordati subito dono il presidente illustre sen. Punirli: l'ori Quirino N'oli!, Segre prof. Salvatore, economo; Pavesin avv. Carlo, segr. gen.; Cazzola avv. Ernesto, segretario effettivo, ed i consiglieri Barba vara di Grave)Iona conte Giulio Cesare, Bara valle aw. Carlo. Buiferetti prof. Domenico, Chiaria comm. generale Angelo, Corto cav. uff. avv. Camillo, Fusori prof. Romeo, rettore Università, Manilio dottor Giuseppe, Oberi cav. avv. Ettore. Tedeschi ing. oouim. Massimo, Trossarello ragioniere Luigi, Zac-cav. Giovanni, Cavallotto avv. cav. Oresto. Ed ecco ora i nomi del Comitato femminile: Rebaudengo contessa Teresa, presidente Sezione Piemontese Unione Donne Cattoliche; contessa Rossi, Incisa Beccaria di S Stefano del Mayno contessa Marianna, presidente onoraria della suddetta Unione-. Ludu li Corsero llia contesslna Siam, Avogàdro di \.-.; ,... pn- )resid«n- 5-1.1-.. i E-iir Tei- tossina b,uisa. Annibali H«ret < i t te Comitato minestre gratuite, Rignano-Lt-N lisa, presidente Stanza dei ban . ini; raclni Ida, pres. Assistenza Profugo Emilia, pres. Ufficiò Informazioni; Li.-. li Ferrerò Gina, presidente Gomitatr . , tarlale ospitaliero; Gr-liti Tra .-y:;nj Giulia, vice-presidente; Treves E ; a, or . Gruppo Assistenza Bomliitil; s g.a Pec •• pi fe*soressa Eugenia Balegno, Sanxpi V ■ ! frinì Ernesta, presidente Cucina malati poveri. A questi bisogna aggiungere quel!! ' ' Ci risigilo di direzione della sezione iti;...:., ..Gomitato di preparazione ir per il solila: aftonte u: Bertolotti.Lu.po Bice, Guirand, ilei'litza, sig.na Ildegardo Occolla; " della sezione« Piemonu Scaldaranclo »: Vive-prosiueut gegnera Nigra. direttricr, sig.na Bianca N economo Ing. BoscorMelano, sig.a Chianielassa, sig.a Bianchi-Geissér Giusèpiria, CanonicaStroamni OUra. Gelsser-Celesia di Vegllaseo baronessa Maria Teresa, Serene Mary. Vediamo giungere tra gli invitati: il professare Fusari, rettore delT Uni verità, U gener**s SUMiA, 'eÓB&ndaate la Divisione, il fric fossore Piero Giaoosa, il commendatore Boyerfi comm, Sacheri, il comm. Salvadorl. Alle~9,50 giungono le automobili con Tonorevole Salandra e le altre autorità. La folla dcuriosi olio si è raccolta lp via Basilica applaude, e il presidente del Consiglio sale rapidamente al primo plano, seguito dai personaggi, ohe già lo accompagnarono nelle visite dei giorni scorsi. Notiamo l'on. Daneo, il prefetto, 11 sindaco senatore conte Rossi, il com^mendatofe Bocca, presidente delia Camera di commercio, i sottosegretari Battaglieri, Borsarelii, l'onorevole Cesare Rossi, tutti gli assessori comunali, molti oonsigllerl,. il questore cav. uff. Borrelli, il vice-questore cav. Bouvet, il comm. Dlatto, il prof. Mazzini per l'Associazione della stampa, ed altri moltissimi. Sua Eccell. Salandra è accompagnato nella sala di ricevimento del Comitato, dove sono raccolti tatti i membri e gli invitati, i quali (ormano circolo attorno alle Autorità. Il discorso del sen. Rallini Prende subito la parola il senatore Ruffini, il quale ringrazia l'on. Salandra dell'onore fatto a lui e da! Consiglio d preparazione con la sua visita gradita. « Se tutte.le natuali e legittime aspirazioni nostre — dice il senatore Ruffini —■ avessero potuto ottenere il ioro compimento, voi avreste visto forse Eccellenza, in ogni angolo della nostra città opere superbe di beneficenza, avreste'veduto luoghi che erano prima consacrati alla scuola .o dedicati ad asili tranquilli, trasformati 1« laboriosi fondachi vibranti di attività; luoghi di divertimento trasformati in pii ricoveri; una gran parte, insomma, degli editici disponibili in Torino adoperati oer l'opera di beneficenza b di collaborazione alla grande guerra. Ma. poiché ciò non era possibile, si è dovuto compendiare tutto in ouesta unica sede Oui noi oossia.no dire che si compie la pnì ardita imrrapresa nostra : auella di provvedere le forniture militari per l'esercito e di assicurare la continuità di esse. Ma è doveroso ed è giusto aggiungere che il Comitato di preparazione nop avrebbe potuto assumere uuesta impresa s<>nza il valido anooeglo di enti e di persone, che mi è gradito ora ringraziare •. E l'oratore ringrazia anzitutto i! sindaco, il quale ha dato al Comitato il valido appoggio del Comune; ringrazia la Cassa nella persona di chi la rappresenta, il senatore Ferrerò di Cambiano, che ha generosamente aperto un credito di mezzo milione al Comitato. Infine, il senatore Ruffini. ricordando che la sede di via Basilica era anticamente la sede dell'Ordine dei SS Maurizio e Lazzaro, rileva come quest'Ordine richiami alla memoria nostra il più bel connubio dì virtù militari e virtù benefiche che la tradizione piemontese possa recare. «Noi rammentiamo — dice l'oratore — che sempre in Torino, appena si manifestavano i. danni di una guerra, subito con temporaneamente si manifestavano le virtù di carità. !) Comitato di preparazione, orgoglioso di trovarsi in questo locale dalle buone e care tradizioni, manifesta oggi, in presenza del Presidente del Consiglio il suo fermo proposito di continuare nell'impresa iniziata; ed è tanto più convinto di poter ciò fare. In quanto che lo stesso on. Salandra gli ha voluto di'mosiraro. il proprio appoggio, elargendo a suo favore una somma cospicua, clic un benefattore torinese, il quale ama circondarsi d'incognito, aveva a lui dato perchè ne facesse l'uso più opportuno per le opere di beneficenza Queste parole, con le finali il senatore Ruffini chiuse il suo discorso, furono sottolineate da vivissimi applausicbnscrCMnRemsvmpntapz1ao ] ; 1 Parla l'on. Salandra Prende quindi la parola l'on. Salandra. Rispondendo al senatore Ruffini, lo ringrazia non per le benevoli parole a lui rivolte e eh*" sono dovute alla sua cortesia ed amicizia, ma per l'opera che egli presta. Ringrazia puro tutte le signore e i signori clic si sono associati all'opera sua. « lo giro un po' l'Italia — lia- soggiunto il Presidente del Consiglio — per incuorare a due fini : armi e carità. Occorrono anni e per armi intendo munizioni e tutto il rimanente, e occorre carità non nel senso volgare della parola che significa benefteenza. ma carili che significa amore, carità per la ouale chi la riceve non si sente in condizione inferiore a quella di ehi la fa >. L'oratore coglie l'occasione per ringraziare ì senatori Teofilo Rossi « Ferrerò di Cambiano per l'opera loro della anale il senatore Ruffini ha voluto informarlo, ma che già gli era nota n di cui non si meraviglia poiché essi sono rosi buoni italiani e cosi buoni torinesi. Ess hanno tenuto che la città loro non fosse, come non è. seconda a nessuna città d Italia nell'opera patriottica od hanno ben meritato della loro città. « Ringrazio anche — dice l'on. Salandra — l'amico itoseli! che rappresenta l'Ordine MauTiziano t; Ji ironie al ouale tutti devono met 'ersi in seconda linea. Egli è in questo grand" i. nobile paese colui che ricongiunge la grand1' tradizione d."gll uomini dol Risorgimento all'opera nostra di modesti continuatori; egl. rappresenta auella tradizione che il senatore Rutilili ha con cosi nobili parole, voluto ricordare, di collegamentg tra la benefic'iPza e le armi. c Questa tradizione, che è rappresentata dall'Ordine Maurìziauo. deve però essere ingrandita. E' vero che l'Ordine Mauriziano era un Ordine cavalieresco, ma. servendoci della frasi del Poeta, oggi tutto il popolo e cavaliere. Il popolo d Italia, tutio iì popolo italiano dall' Alpi all'estrema Sicilia, ha guadagnato il grado cavalieresco, accanendo con tanta spenta nc-iia afte armi por combattere, e morire per la Patria. -. Tutto quello che noi fatiamo — ha con i riuso il Presidente, del Consiglio — per questi» ; appio per i soldati e- per 1* loro famiglie fi - 'more meno, molto meno del nostro dovere Dunque prepariamoci a compierlo onesto al ' "Amo dovere, con lo stesso amore e con lo - u entusiasmo con cui l'abbiamo adempiuto a o per un tempo che io non so quanta I . rigo, ma per tutto il tempo che occorrerà Non . l'imitiamoci: la vittoria si ottiene a prcz zo ti i.'.nacia ». Scroscianti applausi saluta».o le parole dèi ni • del Consiglio. pò' un breve discorso del eonte r. ri ivs.ru Gravellonà, il quale parla a ,.: delia fio Torino e offre al presidente di - e un volume, che compendia l'o¬ pera e'. ■ ; jlìtio stessa, vengono presentati personali ■< all'cn. Salandra le signore e i signori de! :i'ato. Dopo di ciò rapidamente l'on. Salandra e !i 3.litofite raiuMttM, VaasÌQ ìAfectatoris rot gii indumenti militari, e dovunque, dagli operai e dalle operale addetti alla preparazione delle uniformi grigio-verdi, Il presidente del Consiglio-fu accolto con vivi applausi. Una bambina, in un reparto, offerse a nome di tut-^ to II laboratorio un mazzo di fiori, che il ministro gradi molto. Poi, seguito dalle autorità, l'on. Salandra abbandonò la sede del Comitato di preparazione e risali in automobile. Al Castello di Moncalieri L'on. Salandra, accompagnato dal ministro Daneo, dai sottosegretari di Stato, dal Sindaco, dal Prefetto e dalle altre Autorità, e! 6 recato ad ossequiare S. A. R. la Principessa Laetitia ed a visitare nel Castello di Moncalieri l'ospedale di convalescenza dei mutilati. R Presidente del Consiglio fu ricevuto al suo arrivo dal conte Giuseppe Fossati-Reyneri che 10 introdusse subito nel salone al primo piano dove l'attendeva Sua Altezza. La Principessa, che indossava com'è eua consuetudine l'abito bianco delle infermiere, accolse sorridendo l'onorevole Salahdra e volle personalmente presentargli le dame di servizio dell'ospedale: contessa Balbis Di Sa-mbuy, sua dama d'onore; la baronessa Bologna è la signora Olga Canonica-Sermoni e. quindi, !l cav. Cesare Martlmy, che Ita assunto le funzioni di amministratore della patriottica e pietosa istituzione. Avevamo visitato l'Ospedale del Castello Reale prima dell'inverno, quando ancora esso era disposto ttelle stanze a terreno: lo abbia mo rivisto ora più bello e più grazioso, più singolare, nella nuova sede che Sua Altezza volle con premurosa cura 'assegnargli nelle magnificila antiche sale, dov'era possibile provvedere anche al riscaldamento. Non si di senno un ospedale, anzi non Io è nel senso stretto della parola, e i soldati mutilati che hanno ancora bisogno di cure sono accolti «ella comoda dimora come degli ospiti preferiti, come degli amici. La Principessa, che a quest'opera d'assistenza — ripetiamolo ancora ■— dedica veramente 11 più grande fervore, ha voluto che l'ospitalità ai giovani saldati cosi duramente provati dagli orrori della guerra, fosse riserbato il più affettuoso trattamento e per questo dispose che alla corsia dei letti fosse destinata la lunghissima Galleria dei Quadri, piena di luce e e, questa mattina, tutta gaia di di calore sola L'on. Salandra rimase sorpreso. Accompagnato dalla Principessa percorse le sale ohe compongono questo eccezlonallsslmo ondale modello, .passò dalla sala appositamonite 'allestita per il cinematografo al refettorio e quindi fu" fra i mutilati, i quali erano stati raccoltiin due stanze attigue. Il Presidente del Consiglio ne interrogò alcuni. Avevano tuta la medesima serenità, la stessa tranquilla rassegnazione e negli occhi, che incessantemente erano rivolti alla Principessa, una espressione di gratitudine per Colei che aveva saputo lenire la loro sventura, con tanta assidua abnegazione. Erano là soldati d'ogni Arma, mancami d'un braccio o d'una gamba, od anche di entrambi gli arti inferiori. Parecchi — come il soldato Luigi Pangella, di Alessandria — avevano gli orti artificiali e camminavano senza sforzo apparente ; altri erano ancora costretti a servirsi delle carrozzelle. Dopo la visita la Principessa accompagnò l'on. Salandra nel parco, dove i ricoverati possono trovare svago e dal quale si ammira i) meraviglioso panorama delle alpi. Mentre Sua Altezza st tratteneva col Presidente del Consiglio i mutilati uscirono anch'essi all'aperto, al sole, e quando l'on. Salandra pre6e commiato dalia Principessa, cho l'accompagnò fino allo scalone d'onore, essi ebbero un grido solo, altissimo: T'ruri il nostro Re! Coloro che accompagnavano il Presidente del Consiglio non poterono nascondere la loro infima vivissima, irrefrenabile commozione. Poco prima di mezzogiorno l'on. Salandra era di ritorno in città. La colazione in Prefettura Alle 12,SO il Prefetto ha offerto una colazione negli appartamenti della Prefettura in piazza Castello. Faceva gli onori Donna Verdlnois. V'intervennero, col Presidente dei Consiglio, il ministro Daneo o la sua signora, -l'on. Battaglieri e l'on- Borsurelli, S. E. Boselli, S. E. Taglietti, S, E. Garofalo, il Sindaco, il commendatore Bocca,, il comm. Dante Ferraris, il senatore Ruffini. il sen. Ferrerò di Cambiano, il comm Borgosa, il generale Chiaria, il commendatore l.ipari-Pais. il comm. Martinelli, il vice-Prefetto conte Frutteti, il cainm. D'Atri e il comm. Palomba. Non vi furono discorsi, ' ma un semplice brindisi a) levar delle mense.