Le comunicazioni tra Turchia e Bulgaria interrotte dalla flotta russa

Le comunicazioni tra Turchia e Bulgaria interrotte dalla flotta russa Le comunicazioni tra Turchia e Bulgaria interrotte dalla flotta russa 1500 velieri turchi affondali - Un danno di 400 milioni (Servizio «speciale della STAMPA) Londra, 31, notte. Il Daily Chronicle hù da Odessa-, La flotta russa impedisce ai tedeschi di stabilire comunicazioni marittime tra la Turchia e la Bulgaria ed interrompe il trasporto dei rifornimenti specialmente di carbone, tra l'Anatolia e Costantinopoli. Davanti a Varna i russi, avendo scoperto un campo di mine, ne hanno staccato una fila e Vhanno collocata in una nuova posizione. Essi hanno cosi reso impossibile al nemico l'uso dei porti. I russi hanno affondato più di 1500 velieri turchi, che erano adibiti ai rifornimenti. Questa distruzione ha causalo al nemico un danno di 400 milioni di franchi. BliÉIiìSlflÉM La situazione nei Balcani [Servizio spedale della Stampai. Zurigo, 31 notte In un'intervista concessa ad un redattore del Berlincr Tagcblatt il pruno ministrò bulgaro Radoslavoff disse che Re Nicola ha messo in pericolo la dinastia, Radoslavoff espresse quindi il parere che dal punto di vista politico bulgaro è desiderabile che i territori serbi rimasti indipendenti dopo la guerra siano uniti al Montenegro «La Serbia — ha dotto il Radoslavoff — ha finito complètamente la sua parte nei Balcani ». Il ministro trasse poi dalla scrivania un quaderno. « Questo quaderno — aggiunse — contiene le disposizioni delle autorità austriache per l'amministrazione del terrotorio da esse occupato. Di nucsto territorio la monarchia bi terrà ciò che le è necessario per eliminare i pericoli militari e politici del passalo ed itti a minacciare la pace. — e la Dinastia dei Karngeorgèvicri? — I Karageorgevich hanno già trovalo nltra volta il modo di domiciliarsi a Ginevra — rispose cinicamente al giornalista rubavo colitico bulgaro. — Ritiene Salonicco imperlante? — domandò poscia Radoslavoff al corrispondente. — Salonicco in mano all'Intesa costituisce — secondo me — un pericolo giacché Salonicco diventa un fattore di pressioni' sulla Grecia ed un argomento di fronte allo Romcnin. Non bisogna tuttavia esagerare troppo questo pericolo. L'adesione della Grecia allo Potenze della Quadruplice, nono stante le vedute politiche del Ile ed il suo •contegno virile, è una possibilità che do vrebbe recare. apprensione quando gli inglesi ed i francesi potessero iniziare da Sa lonicco un'offensiva contro di noi, ciò che è escluso nuche se l'esercito greco niut^ss.i franco-inglesi. Altrimenti i franco-inglesi {non avrebbero fatto saltare i ponti necessari n questa offensiva e non si sarebberoprcparati solo alla difensiva. Quanto all'i] L-jtesrgiamento della Romenia esso sarà schia rito fra breve. Data l'opera delia Quadro plico a Bucarest fc importante per le Potenze cr-nirali ed i suoi allenti che avvenga questo schiarimento. Il corrispondente rilevò che non è la stessa cosa se questi, schiarimento avverrà nei niorr: info stabilito dall'Intesa per unti grande offensiva quando le Potenze centrali saranno assorbite interamente nell'opera di respingerà quest'azione del nemico. Il ministro diede una strana risposili; parlò della solidarietà clic dovrebbero avere le piccole nazionalità baloanicno (proprio dopo l'invasione della Serbia da parte della Bulgaria'!) e elio la Rumonin dovrebbe sentire questa solidarietà r protestare contro l'agire degli anglo-francesi a Salonicco. Il presidente parlò infine delia pace: riluse che il pensiero di pace rojrna più vivo nei pòpoli della Quadruplice inlesa che no:.In quelli della Quadruplice alleanza Ancora qualche sconfitta disse, ancor'-- qualche speranza distrutta e la pace nascerà. Radoslavoff ha esposto tinche un giudizio sulla situazione «•'.;«>!ale nei Balcani ad un redattore dilI'a: Est iii Budapest: Incornili, ciò col viaggio eli Guglielmo in Bulgaria o dichiarò sibillinamente: «e' stalo questo un avvenimento d'importanza indescrivibile per In storia della Bulgaria ». Questa frase è sibillina giacché non dice un l'avvenimento fu importantissimo per l'onore fatto alla Bul^arin oppure per le decisioni prese. — T) Kaiser — proseguì in tono cortigiano Radoslavoff — f" ntaguiflco e si interessù a tutti i nostri affari. Radoslavoff venne poi a parlare delle relazioni della Bulgaria col territori occupati. La maggior parie della popolazione ì bulgara, solo una parte tra i giovani ha sentimenti serbi. Anche sul Montenegro Rado slqvoff espresse il suo parere: La capitola zione di Re Nicola ora sospetta.sin daprincipio. La sua ulteriore decisione non muta 'a nulla la situazione militare. Il di parino dello troppe montenegrine prosegui e le truppe austro-ungariche .sonò orinagiunte nel cuore del paese. Per' Radoslavofre Nicola ho compiuto nella politica de: suo«li'mi femni un doppio gioco. Interessanti le affermazioni di Radoslavoff sulla Grecia. Poche notizie ci giungono da Atene; indubbiamente però la sovranità di questo paese — se di sovranità si può ancora parlare — è stoto grnvlssimamentp vinlntp. K' probabile che l'avanzata delle forze austro-ungariche in Albania dia uno nuova direzione all'azione attorno a Saioricco. Noi possiamo tuttavia aspettare ifuturo con animo sereno. Concluse accennando con profetico accenno al futuro quando una riformai'^ e rinnovata Turchia andrò pei- il mondo braccio a braccio 'sono parole del primo ministro} sul cammino della forza e dello grandezza colia giovanBulgaria... —s«.T>- »<'«VS-** — !! oìesìiìboIs ili iiiiio tWoigH £t Parirri Parigi, 31, notte. E' giunto il presidente ,ui Consiglio deMontenegro, Miuskovic. (Stefani), Lotta di tendenze e di partiti!lxi Bulearla (Servizio speciale delia Stampa). PARICI, 31, notte. Abbiamo oggi notizie autentiche sulto spi rito della Bulgaria. Esse non realizzano le I speranze concepite dagli Alleati circa le di-1 dsposizioni del popolo bulgaro. Il corrispon-i dente del Tomm rìn Sofia nrecisa con nran-i nnenie aet lemps aa no/ia precisa con gran-\pde abbondanza dt particolari, fatti in gran scparte mal noti, soltanto pochi casi dkdiser- ! itzione - scrive - sono avvenuti, specialmen- ! ssute presso la frontiera romena. In certi luoghi scoppiarono sommosse tra contadini aderenli al parlilo agricolo, particolarmente quando il loro capo Slambuliski, con alcuni adepti, fu imprigionato. Il caso più notevole è quello dal sottufficiale Pietro lavlcheff e d: sette soldati del ventisettesimo reggimento. All'annunzio dell'arresto dei deputati agricoli, essi abbandonarono le caserme di Dubuitza e, armali, si opposero agli ordini de' rapi. Tradotti dinanzi al consiglio di guerra, furono condannati a morte e giustiziali, lì. maggior numero di disertori la evi lista fu pubblicata dal Ministero della guerra, romposta dei capi e degli intellettuali, già prima della guerra si erano trasferiti in Russia e vi sono restati malgrado la mobilitazione, in tale caso j generali Dìmilrieff, Sarafoff, tre capitani, cinque tenenti e due sottotenenti. Ira i quali il Turkom, il cui 'lucilo enn Pierre Loti gli diede fonia nel periodo delle guerre balcaniche. Salvo questi rasi isolali di diserzione, nessun indizio si ebbe, mai di sommosse e di ammutinamenti dei reggimenti prcsidianli città intere, segnalati da certi informatori immaginari. Occorrp notare poi che tutti i provvedimenti per impedire qualunque moto contro la guerra sono stati presi molte» prima, della proclamazione della mobilitazione generale. Il dissidio tra gli elementi intellettuali e la moltitudine cessò completamente all'annunzio delle vinarie bulgare e dello schiacciamento del nemico. Le dimostrazioni e le feste organizzate in principio dall'autorità, col concorso dell'esercito e della polizia, si sono trasformate in esplosioni di odio antiserbo del popolo intero, quando si conobbe la gravità delle perdite subite dai bulgari o Pirot ed a Zaictchiar. La dimostrazione più clamorosa si tenne hi occasione della festa della vittoria, celebratasi in dicembre in tutta la Bulgaria. L'entusiasmo guerresco arerà travolto tulio H popolo, dappertutto acclamante a Radoslavoff e al Re. La vanità mtgalomana c la popolare sete di nuove conquiste, si sono sviluppate rapidamente e l'ideale dell'indipendenza della Macedonia è stato sostituito ora dalìallu- \cinazione d.i una grande Bulgaria, comprenj dente olire io Macedonia lutto il nord-est l n i f i o à ò p e o l o o o delia Serbia. Ferdinando, già odiato come il principale responsabile, della catastrofe bulgara, è divenuto lo zar liberatore: Radoslavoff è celebrato come il TSismarclt dei Balcani; il generalissimo Jecoff è salutato il Napoleone i buigaro. La stampa di Sofia spinge la demenza della campagna di ingiurie e di calunnie contro gli alleali. Essa dirige, sfpratntto, gli attacchi alla Russia e all'Inghilterra dove sino dall'ultimo momento la Bulgaria trovò difensori levaci alle sue esagerate pretese. Si conosce il loro accanimento verbale del tempo contro Radoslavoff. Ora essi sono divenuti suoi aitivi cocperalori. Guechoff organizza la Croce Rossa e. invia vagoni interi di sigarette ai soldati; egli sostiene nel suo giornale, il Mir, l'annessione delle pctraa"dlmbmdl'oinbpgi 1 principali città serbe. Sello stesso giornale. ■ • , _. _ ,, • |poeta bulgaro \ assoff esalta in una sua lirico l'idra nove:sionista. Suo fratello de pittalo, dopo il bombardamento 'di Yarna scriveva-. L'ultima briciola di russofilia à ora espulsa dai cuori bulgari. Malinoff, capo dei democratici, svi >uo giornate Preporrti, spinge il Governo a perseverare nella lotta sino a inirnngcre completamente la forza militare degli alleali. Il leader socialista Sacasoff che si era limitato a votare i crediti della guerra pre-i dica ora la folta a fondo per l'unità nazionale bulgaro. Solo avversari dellit guerra restano il picco/o gruppo dei sindacalisti e i rari deputati dissenzienti del partito agrario. Ghcnadicfj, capo degli starabulovisli non è meno entusiasta degli altri guerrafondai. Si trovano tuttavia in Bulgaria molti che credono che nel caso di tentativo di ronperaizonc con ì tedeschi e con gli auslriaci volgesse male, il ritorno della Russia Ira gli alleati sarebbe sempre possìbile. Coniavo mollo i sentimenti slavofìli della Russia e le simpatie di alcuni personaggi della Quadruplice dimostrate verso la Bulgaria prima dell'intervento. Si sente spesso nei cìrcedi politici bulgari questo rugiunamnto: « Soi, schierandoci a fianco delle Potenze centrali, non rischiamo nulla; sono l'eridinando e Radoslavoff che rischiano la testa. Quantunque confluii con le Potenze centrali non si siano prodotti, esistono sicure divergenze circa i piani di azione nei Un'cuni. I bulgari esigono un attacco contro Salonicco, temendo il ritorno offensivo dei franco-inglési. 1 tedeschi esitano, \sìn liguàrdo alla Grecia sia forre per mantruppe sufficienti. Gli austriaci l '■'•ero vedere prima l'Albania sbaraz-dai serbi e dagli italiani. Permane lai'i- ■ turchi, perciò questi sa-Ir, ..ii'j'.'i sul 'rome turco. Lanotizia /•.:;.-; guarnigioni ottomanestabilite nella 'ittà della vecchia Bulgariaè jaisa. Solo si trovino in paese con i (e-desco-auslriavi pochi ufficiali turchi eonsemplice funzione rapprc»sntativm. k O, a. i-'.'n:." poti za Ir,

Persone citate: Kaiser, Karageorgevich, Napoleone I, Pierre Loti, Rado, Re Nicola