Svaligiatori di negozi - Borsaiuoli Violenti

Svaligiatori di negozi - Borsaiuoli Violenti Svaligiatori di negozi - Borsaiuoli Violenti Trunaeenaleeorted'AppelloSembra che ladri audacissimi e provetti nel mese di settembre scorso avessero presi di mira i negozi del concentrico. Cosi cptello dei i'aissa, della Ditta Romauo, un altro negozio di proprietà, del Ragazzoni, in via Sacchi, ne .•libero le notturne e non desiderate visite, ed i loro proprietari ne videro e. ne provarono, sgomenti, i disastrosi effetti. In tutti i eletti locali, nei quali j ladri penetrarono aprendo le serrande con false chiavi, agendo con somma cautela, furono rovistati i cassetti, scassinato le casseforti con danni rilevanti. Le ricerche della Questura furono subito febbrili e portarono all'arresto di certo Luigi Ardissone, indosso al quale vennero sequestrati un portafoglio appartenente al signor Ragazzoni e le calze rubate alla Ditta Romano. Si Icercarono quindi i necessari complici e si in. Viziarono nello persone di tali Giacobbe Angelo, anche costui pregiudicato, e Comba Mario, rful primo si aggravarono gravi sospetti e firavi risultanze : possesso e trafugamento di rat furtiva., possesso di scalpelli, trapano e grimaldelli, strumenti atti alle ladresche im prese, corrispondenti ai colpi, alle scassinamre riscontrati sui mobili rovinati. In condizioni migliori il Comba e senza consistenza di accusa Tutti e tre per altro fuiono rinviati al giudizio del Tribunale: l'udienza, rinviata a ieri, pel seguito della discussione, porlo alla condanno di Ardissone c di Giacobbe a ì anni di reclusione, all'assolutoria del Comba. Difensorii: avvocati Damiani. Pavesio e Re rutti. #*# Prima del processo contro i pericolosi ladri, di cui parlammo più sopra, il Tribunali: fi occupò del decoratore. Alberto Leone B:smmi, il cruale. essendo detenuto nelle carceri giudiziarie della nostra città, offendeva l'oóore della, guardia Antonio Tazzina, rompenlo e distruggendo quindi per rappresaglia la brocca, i! berretto, la giubba ed i calzoni, ed nvejnrio coinè un forsennato contro chi cerava di calmarlo. La causa della sua sfuriata iuvesi ricercare, in una punizione a dieci giorni di cella inflittagli in seguito a rapporto Iella guardia Fazzina. Il Biemmi fu condannato a sette mesi e quindici giorni di reclusione, : a 100 lire ed multa. Lo li» difeso l'avvocato Filippi. 11 giorno di Capodanno, Giuseppe Guidetto, rovundosi in un caffA di via .Santa Teresa, si ■ra addormentato sopra un divano, tranquit.unente. Certa Ramondettl Giuseppina, una cattiva femmina, dedita al vagabondaggio o conosciuta dall'Autorità di pubblica sicurezza ■•rime una famosa borsniuola. si avvicinò al Guidetto. e fingendo di scuoterlo perchè si sveuiins.se, riuscì a derubarlo della catena d'oro e. ilei portafogli contenente iaO lire. Quando il! malcapitato si accorse del brutto fatto, scorsoi .denuozia, indicando tome probabile colpevole del furto la triste peripatetica. Cosi Giuseppina Ramondettl fu arrestata e condannata ad un anno di reclusione. Difensore: aw. Pavesio. Presidente: cav. Monti; P. M. : aw. Bruni; cancelliere: Cassare. La sere del 6 gennaio dell'anno scorso, Giuseppe vittono, recatosi in una cantina di Caselle, ebbe ad incontrarsi con certo Castagno Vittorio, suo conoscente. Non si sa perchè, tra t due si accese subito un grave diverbio, che fini in una vera e propria colluttazione. La peggio toccò al Castagno, il quale, oltre a diverse contusioni, riportò anche un tal morsicone all'orecchio sinistro, che gli asportò buona parte del padiglione. Rinviato il Vittono al giudizio dei Tribunale, fu condannato a sei mesi di reclusione, oltre ai danni alla Parte lesa. Appellò il condannato da detta sentenza, e la Corte, in parziale riforma della sentenza del Tribunale, gli ridusse la pena a due mesi. Presidente: comm. Torella; P. G.: cav. Lavagno; Parte civile: aw. Minetto; difensore: avvocato Brusasco; cancelliere: cav. Tornari.