L'assemblea dell'Associazione delle Stampa

L'assemblea dell'Associazione delle Stampa£3à <Eìk L'assemblea dell'Associazione delle StampaL'Associazione della Stampa Subalpina Don tenne mai un'assemblea così imponente come quella di Ieri. V'intervenne un numero gTande di soci e tra i presenti erano non colo quasi tutti i giornalisti professionisti, redattori dei giornali cittadini, ma anche le più eminenti personalità, che l'Associazione della Stampa si onora di avere tira i suoi poci aggregati La recente crisi del Consig'io direttivo per le dimissioni di due Consiglieri e le conseguenti discussioni di alcuni giorneJi avevano conferito a questa assemblea un interesse e una importanza eccezionali. Poiché il Consiglio direttivo aveva sospesa la convocazione di una assemblea straordinaria, ohe pur essendo stata richiesta statutari aroente da un gruppo di soci oon un ipuro Intento professionale, avrebbe potuto anche degenerare, ove si fosse tenuta, in un 'dibattito di passioni e d'interessi politici assolutamente estraneo alla natura e ag.li scopi di una Associazione di Stampa, unn parte 'dei soci aveva creduto di potere accusare h Consigli© direttivo di un indebito atteggiarniento ed atto politico. Su tale questione s è svolta una lunga e vivace discussione, che 'si è conchiusa con l'approvazione di un or'dine del giorno inspirato alla concordia e al 'benessere dell'Associazione giornalistica. , Appena aperta la seduta, il consigliere delegato dott. Gino Pestel|Vi — che con gli altri Consiglieri e col Collegio probivirale si 'era presentato dimissionario — ha invitato d'assemblea, per la maggioro serenità, del di'battito, a scegliere un Presidente, tra à soci presenti. Per acclamazione fu chiamato a jta'e ufficio il socio conte senatore Secondo Frola, il quale assunse la presidenza con uri breve discorso di saluto e d'omaggio alla ^Associazione, inneggiando alla concordia in quasi'ora solenne della vita nazionale. Quasi 49.000 lire alia beneficenza j li Consigliere delegato dimissionario fece La morte del sen. Marazio E' morto iermattina, alle 6, nella sua abitazione in via Matteo Pescatore, N. 7, il senatore Annibale Marazio. Ottantacinquenne, da mesi teneva il letto, e si c spento serenamente, circondato dai famigliari: il figlio barone Alessandro, la figlia Gabriella Gùsberti, la nuora baronessa Marazio Amai di San Filippo. quindi la relazione dell'opera consigliare dal maggio ad oggi Egli ricordo come l'attività del Consiglio, in questi mesi di guerra, sia stata intesa ad opere di beneficenza e di patriottismo, con una serie di iniziative che resero alJa beneficenza una somma complessiva netta di L. 48.4-18. A questo beneficio materiale, che l'Associazione della Stampa Subalpina, da sola o insieme ad altri Etiti cittadini, procurò con le suddette iniziative alle opero cri assistenza patriottica, va aggiunto l'aiuto tnorade, la collaiboraziono fattiva, che l'Associazione dette a due notevoli manifestazioni deila sejnerosità torinese: la passeggiata municipale per la raccolta dei.la lana e dei libri, e l'invio del spacco natalizio al fronte. Il Consiglio direttivo non trascurò alcuna occasione per mettere in prima linea l'Aasociazionc della Stampa nel movimento cittadino duirante questi primi mesi di guerra, e mentre isi lusingò di aver giovato, oltre che alle cpere della beneficenza e della solidarietà patriottica, anche ad prestigio'della famiglia giornalistica subalpina, espresse il suo più vivo ringraziamento al Municipio, al Sindacato dei conrispondenti, all'Associazione della Stampa Sportiva italiana, al Comitato di Preparazione, agli Artisti, alla Società dei Concerti, all'Automobi.l Club, a tutti gl enti, sodalizi e persone volenterose e cortesi (con cui l'Associazione della Stampa ebbe oc bastone dì collaborare nelle benefiche ini Sa a Uve. Infine il dottor Pestelli, ricordate le deldbeTazioni consigliali che determinarono la cri Bi, 'rievocò con affettuose parole di ammirazione e di cordoglio, due giovani soci morti idi guerra da valorosi — l'aw. Achille De Stefano e Mario Tosimi — e inneggiò alle jpure virtù di coraggio e di fede di tutta la gioventù italiana combattente per la grandezza dèlia Patiiia. L'Assemblea ha accolto con un grande unanime applauso queste patriottiche e bommosse parole. L'ordine del giorno approvato Il Presidente dell'Assemblea ha quindi ap'erta la discussione sulla relazione del Consiglio. Vi parteciparono diversi soci, tutti concordi nel lodare l'operosità spiegata dal l'Associazione per la beneficenza e la propaganda patriottica, discordi invece nel valutare la deliberazione consigliare che aveva originata la crisi. Le diverse tendenze manifestatesi nel'la vivace ma corretta discussione, mirabilmente condotta dal conte Frola, furono rispecchiate in alcuni ordini de! giorno, presentati dai soci avv. Quaglia, avv. fappa-Legora, aw. Abramo Levi, romiti, posio e comm. ing. Vicary. Procedutosi alle votazioni, risultò approvato il seguente ordine del giorno costituito dalla prima parte ili quello Quaglia e da quello Bosio-Vieary: «L'Associazione della Stampa Subalpina, convocata in assemblea ordinaria, udita la relazione del Consiglio direttivo dimissionario, ringrazia il Consiglio stesso dell'efficace collaborazione prestata alle opere di assistenza civile o ne approva le benefiche iniziative, in nome della cooperazione che i supremi interessi della Patria in guerra esigono da ogni .Etite pubblico; ; « manifesta il proprio rincrescimento per l'incidente che ha turbato il corso della vita sociale, e, pienamente consentendo col Consiglio nell'opinione che « come organismo professionale l'Associaziono deve vivere all'inil'uori delie passioni e delle lotte politiche, nè potrebbe utilmente funzionare senza la colla borazione concorde di tutti i giornalisti associati, passa all'ordine del giorno, in omaggio all'unione e alla concordia che devono presiedere al destini dell'Associazione a. La seconda parte dell'ord. d. g. Quaglia, Che suonava contro il Consiglio, fu respinta iper appello nominale con 52 voti contro 42 e 4 astenuti: a questa votazione la categoria jdei soci professionisti partecipò con 29 « no » e li «sì». Le elezioni Infine, F Assemblea, approvato 5 Bilanci, (procedette alle elezioni de'.le cariche sociali Furono eletti (In ordine al numero dei voti (riportati da ciascuno), a Consiglieri: Pe [stelli, Mondini, Moprsri, Ragazzi, Sant'ero, Abate Daga, Casalini, Mazzini, Maccari, Caz teola; a Probiviri: Alitoerti, Boux, Montigl.io, Torriani, Deabate, Bona, Brusasco; a Beviso ti dei conti: Carlo Bosina, Paolo Talice, PalazzoProclamato l'esito degli scrutini, il conte titola pronunciò calorose cordiali parole augurali per l'Associazione della Stampa, rinnovando i voti della concordia giornalistica jB deila vittoria alle gloriose armi d'Italia. 11 doti Pestelli ringraziò l'illustre presidente a nome dell'Associazione, che si onora di averlo tra i 9Uoi soci più cari e gli espresse comune gratitudine per aver presieduta con tanta nobiltà ed energia l'importante Assemblea dell'Associazione. Annibale Marazio nacque in Alba il 29 luglio 1830 da famiglia originaria del Vercellese, e si addottorò in leggi all'Università di Torino nei 1852. Egli non esercitò la professione di avvocato, ma si dedicò giovanissimo al giornalismo. Nel '52, e cioè ad appena 22 anni, scrisse articoli per un giornaletto di sinistra moderala che pubblicatasi a Torino col titolo L Eco delle Provincie. Gli fu compagno in quel torno di tempo l'on. Tommaso Villa. L'Eco dellProvincie morì l'anno successivo, dopo 1 tristi casi del 1853. Per incarico del deputato Lorenzo Valerio, il Marazio entrò nolla Redazione del Diritto, giornale della Sinistra subalpina, in luogo dell'amico suo Antonio Franchi ; nel 1857 ne divenne il redattore principale, o nel giugno del 1859 il proprietario, per cessione spon lanca e gratuita della Società fondatrice. Dopo sedici mesi si ritirava, cedendone la proprietà per cospicua somma al deputato sardo Giacomo Antonio Sauna. Esortato da Radazzi, che lo aveva in alta estimazione, diresse la Monarchia Nazionale nel triennio 18G1-63. Nel settembre 1863 la Monarchia Nazionale prese il nome di Monarchia Italiana e ne assunse la direzione il Bai.ariti Allora il Marazio si ritirò dall'agone giornalistico e 9i dedicò a studi tranquilli. Per poco lampo però, che nel 1864, a maggio, venne eletto deputato del Collegio di Sunthià In luogo del deputato marchese Gustavo di Cavour, uscendo vittorioso da Aera battaglia, nella 'Hiale tra i competitori eravi il marchese Etnardo figlio di Gustavo e nipote del conte Camillo Benso- df Cavour. Due mesi dopo. l'on. Saracco moveva le sue interpellanze al Mlnghetti, presidente del Consiglio, sulle condizioni della llnanza ; ne nacque una grossa discussione finanziaria-politica, alla quale partecipò il Marazio con uno stringente discorso di opposizione. Ma egli parlò rarissimo dal 1865 al 1871. U primo discorso che lo addito all'attenzione della Camera fu quello che tenne nella seduta del 24 maggio 1871 contro alcuni aumenti delle imposte dirette. L'on. Marazio venne più tardi nominato membro deili Commissione d'inchiesta sulla tassa del macinato, membro e segretario della Commissione dei quindici, eletta .lalla Camera e presieduta dall'on. Minghetti. Entrò nel Ministero Depretis, quale segretario generale, insieme al ministro Magliani. Dal Collegio di Santhià rimase deputato, con una bieve inteiTuzione, sino al 1886. Nelle elezioni successive, abbandonato il suo antico Col ligio, riuscì con magnifica votazione nel Collegio di Alba, Bra~. Cherasco, lasciando soccombenti Ceppino,'Gianollo e Vayra ; poi nel.e elezioni del 1892 e del 1895 fu confermato nel Col,agio uninominale di Cherasco, dove fu battuto nel '97 dall'on. Calissano. Nei 1900, a 70 anni, dopo una vita di lotte, il vecchio pubblicista battagliero fu assunto alla dignità senatoriale. Da quell'epoca egli continuò ad occuparsi attivamente di politica, coll'ardore di un appassionato e colla competenza di un parlamentare di prim'ordine. In questi ultimi anni l'on. barone Annibale Marazio fu lungamente sindaco di Cherasco, dove egli aveva acquistato una villa e dove aveva possedimenti. Malgrado l'età avanzata, lavorava sempre, quasi per un'abitudine cara, inveterata: scriveva, studiava, occupandosi specla.mente di sociologìa e di diritto costituzionale. Notevolissimo un suo libro: Del Governo parlamentare Italiano, pubblicato non molti anni or sono, che gli ottenne molto successo. Ormai un'infermità ineluttabile — la vecchiaia — lo conduceva lentamente verso la tomba. Ed. egli si spense a poco a poco, quasi senza avvedersene... Ai suoi congiunti vada l'espressione del nostro cordoglio. Per la flsita dell on. Salandra Riceviamo: « Nell'Unione Liberale Monarchica l'altra sera si radunarono le rappresentanze di tutte le Associazioni civili c militari aderenti alla Sua iniziativa per le onoranze all'on. Presidente del Consiglio, in occasione della sua prossima venuta a Turino. Tutti i presenti furono concordi nel deliberare lo principali e più opportune provvidenze perchè tali onoranze riescano il più possibile solenni a rispondenti allo spirito che anima la grandissima maggioranza delia patriottica cittadinanza torinese. All'arrivo ed alla partenza di S. E. Salandra tutte le Associazioni aderenti saranno invitate a trovarsi alla stazione, dove ad ognu na sarà prefissato il rispettivo luogo di radunanza. Cosi per il convegno, che ad iniziativa dell'Union© e colla partecipazione di tutte le Società ad essa aderenti si terrà, per dare all'on. Presidente del Consiglio il cordiale saluto di commiato, vennero predisposte le necessarie modalità, che a suo tempo verranno comunicate a tutte le Associazioni ». All'ospedale Vittorio Emanuele III Per Iniziativa della Società • Annidi • i si gnori prof. Carlo Pas'esio, rag. Bossi, G. Moreno. Carlo Busto, Aonarratone. Carlo Toso e Sj. B. Bonaveglia ai sono improvvisati artisti Ad hanno rallegrato con un trattenimento va«io • divertente 4 tolda* ricoverati nell'Ospelaie Twtttorkì» Vittori» Emanuele Iti. Gli jpeuaterl ebbere ooat un» •erte « gnidi asci .e sottoscrizioni al Prestito Il Patronato Scolastico dei due compartimenti, Pellico e Monti, ha deliberato di sottoscrivere al Prestito Nazionale sino a*!a concorrenza di L'. 5.000. investendo il fondo d' riserva ed i titoli dì rendita rappresentanti ie auote dei soci fondatori e benemeriti. Nella somma sono comprese le offerte versate al nobile scopo dagli alunni dello due Sezioni. Al Credito Italiano il dott. L. Piccardo, amministratore della Società Ligure Piemontese Automobili « Spa ». che ha già dato al Prestito Nazionale L. 500.000. ha ora sottoscrittrla nuoVa cifra di L. 1.000.000. quale ulteriore contributo dì alcuni fra I membri del Consi-dio di Amministrazione, degli impiegati e degli operai della Società. La Società anonima Cascami ha deliberato di sottoscrivere lire lOO.ooo. mettendo inoltre a 'lisposiz'one dei pronrii impiegati la somma di lire 20.000, da rimborsai-si ratealmente. ondioossano essi pure partecipare alla sottoscrizione. Automobile che investe il calzolaio Giovanni Berrà d'anni 32, abitante in corso Umberto 36, transitando in ria Ospedale, all'angolo di via Accademia Albertina fu Investito e gettato al. suolo da un'automobile, che rimase sconosciuta. Trasportato all'ospedale S. Giovanni, il dottor Ottonello che ebbe a visitarlo, gli rinvenne contusioni al torace, la probabile frattura di una costola e sintomi di commozione viscerale. Trovato impiccato in soffitta Il decoratore Edoardo Guglielmlno, d'anni 28, abitante in una soffitta di corso San Maurizio, 51, assicurò una sciarpa alle spranghe del letto e con essa, s'impiccò 1 Un'ora dopo il wio rompnTnn Lutei Chiarir]) io trovò cria cadavere a pie del letto, e diede l'allarmo. Dopo e constatazioni di leggo 11 cadavere fu trasportato alla camera mortuaria degli Istituti Universitari al Valentino. Nell'a soffitta fu trovalo un biglietto, sul quale il suicida aveva scritto semplicemente la parola: « Perdono ». Seguendo la Cronaca Idros tipo San Pellegrino è il nome del nuovo prodotto che la Società « Idros » lauderà sul mercato nel prossimo mese di febbraio, e che costituirà il non plus ultra delle acque da tavola. I Divertimenti Die mortili imitili nitri La bimba Dolores lroldo. ieri verso le 13,30 dinanzi alla sua abitazione in via Cellini 26, volle attraversare la strada, non accorgendosi che stava per soprajignirigere il tram municipale N. 182, linea N 7. ii manovratore Mutieo Peverero fece del suo meglio per frenare il carrozzone tranviario, ma pur troppo la piccina fu investita e travolta, tra un urlo di spavento di quanti assistettero alla fulminea scena. Fu necessario sollevare il tram per togliere la lroldo da sotto il salvagente della piattaforma anteriore, dove era rimassi impigliata. Il dottor Virginio lo a che si trovava ira i volenterosi che prestarono mano ad un possibile salvataggio della piccina, pur troppo ebbe a constatare che il suo staio era disperato, poiché nell'investimento aveva riportato la frattura del cranio, con fuoruscita della materia cerebrale Per consiglio de.lo stesso sanitario essa venne adagiata su automobile-barella municipale e trasportala di urgenza al vicino ospedale Regina Margherita, dove quei sanitari altro non poterono fare che constatarne la morte. Il cadaverino fu poscia trasportato agli istituii universitari del Valentino. Sul posto della disgrazia si recarono pure due distaccamenti di pompieri, agli ordini dell'ufiìciaie Kolanclo. per le necessarie operazioni di soccorso. Il conduttore del tram, appena avvenuta la cisirazia abbandonò il servizio. * * Un'altra mortalo disgrazia tramviaria si deve dep.orare. Un individuo dell'apparente età di anni 35. nello scendere da un treno tranviario linea Torino-Superga, nei pressi del Ponte Barra, menno ancora era in moto, cadde ma.amento al suo.p sui biliari, in modo che le ruote del successivo carrozzone, passandogli sul capo, 10 sfracellarono orrendamente. La morte del disgraziato fu istantanea. Sul posto si recarono le Autorità per le constatazioni di legge. Da documenti trovatigli, pare si tratti di certo Giuseppe Bordiglia, da Montigllo Monferrato, venuto a Torino per sn.igare alcuni suui alluri. I. cadavere fu ti asportalo agli Istituti Universitari del Valentino, dopo che un medico municipale ne ebbe a constatare il decesso. Urto di tranvie La vettura tramviaria N. 64 della S. B. T., linea Ospedale Maurizio-nò, mauovrata da Fer diuando Russi, sceso il cavalcavia del corso feOiiiineiller per rientrare in rimessa urtò violentemente a causa deila nebbia contro il tram N. 77 della stessa Società, linea BoATiera di Nizza-Piazza Castello che erosi fermato per mancanza della corrente. Entrambi i veicoli rimasero notevolmente danneggiati. Certo Pie tro Fuggiotti, d'anni 16, latturino iele.gra.tico, che si trovava sulla vettura investi trice,- ebbe a riportare una ferita Lacero-contusa al naso e contusioni in diverse parti del corpo. Rimase anche ferito il fattorino delio stesso tram. Eugenio Raaso, d'anni 17, il quale ebbe a riportare una lieve escoriazione al mento. E.i trambi i feriti vennero da Candido Zunino e Mario Enrico a mezzo tram accomnagnati all'ospedale Umberto I, dove il Faggiotti fu ricoverato ed il Rosso solo medicato. Furono giudicati guaribili rispettivamente in giorni 11 e 5 s. c. Sul luogo dello scontro accorsero alcune guardie municipali per i rilievi del caso ed a prestare l'occorrente servizio di ordine. Scendendo dalla tranvia Milanesi Carolina d'anni 62 abitante in piazza Bodonì 10, casalinga, nell'atto di discen dere da una vettura tranviaria, questa si mise in corsa ed essa cadde e riportò la lussazione della spalla destra. Accompagnata al S. Gto vanni venne medicata dal dott. Jachla che la giudicò guaribile in un mese. Profughi e soldati serbi di passaggio per Torino In un treno speciale transitavano ieri alla stazione di Porta Nuova oltre 600 fra soldati e profughi serbi, diretti in Francia. 11 lungo convoglio arrivò neiia nostra citta alle 9,30, per ripartire poco dopo per la linea dì Modane. Scenderanno a Tolone, dove verranno ripartiti a gruppi per diverse destinazioni. Il convoglio era composto di soldati, che vestivano la divisa color o kaki ». senza armi dj studenti e studentesse, nonché di popolani V riceverli, alla stazione si trovavano il console di Serbia, avv. Besostri, il maggiore degli alpini Sibille ed il maggiore Sabbattinì, nonché il barone Di Aichelburg. del Commissariato municipale di Porta Nuova. Durante la breve permanenza nella nostra città, sia i soldati che i profughi scesero dal treno, coll'intenzione di provvedersi di cibi. Ma, pur troppo, anche questa volta si ebbe a deplorare la mancanza di un poslo di rifornimento per grosse comitive, come già altra volta avemmo a rilevare. I serbi, del quali alcuni si esprimevano correttamente in italiano, i sparpagliarono rer la stazione, rlnversandosi parte al Buffet, parte pigliando d'assalto una carrettella, che rivendeva cibi. Il console di Serbia, aw. Besostri, che solo all'ultimo momento venne avvertito del passaggio dei profughi e. soldati, provvide a donarli di panini imbottiti, che furono accolti con viva riconoscenza. Il numero cospicuo dei profughi portò un movimento eccezionale alla stazione: si videro soldati serbi in colloquio con nostri soldati, coi quali scambiavano famigliarmente impressioni ed auguri!. Alcuni studenti serbi ricordavano con simpatia gli anni trascorsi nei nostri Atenei. Tutti parlavano con entusiasmo dell'Italia, ricordando le gentilezze cui furono fatti segno, specialmente a Modena, dove furono ampiamente riforniti di cibi e di vini. TI treno si fermò in stazione per il tempo necessario alle manovre per il cambiamento dèlia macchina. Le operazioni furono dirette personalmente dal cav. Bozzoli, capo stazione principale, coadiuvato da altri capi stazione aggiunti. Attratta dalla curiosità e dal movimento che profughi e i soldati serbi portarono, una notevole folla si raccolse a circondare il treno, dove i sprbi presero nuovamente posto per npart're alla volta della Francia. Mentre il treno si metteva in moto, li serbi, sporgendosi dagli sportelli, gridarono: Viva l'Italia!, mentre dalla folla si rispondeva con un evviva augurale alla Serbia. Dirigeva il servizio d'ordine il commissario cav. -Ressi, del Commissariato di P. s. di Porta Nuova. Esercitazioni del Giovani Esploratori Ieri. Domenica, uu reparto di Giovani Esploratori, dirtlti dal Comandante avv. Castellano e dagli ufficiali Scamuzzi e Abbona, eseguirono la progettata marcia sino a Chivasso. Giunti a Settimo alle ore 10.30, furono cortesemente accolti dal Sindaco generalo Chiarie, dui sigg. Garello. Debernardi. Ghigo e da gentile stuolo di signore e signorine, in locali ben riscaldati e gentilmente concessi dal Municipio gli Esploratori consumarono la colazione. Alle 12,30 il tamburo chiamava tutti a raccolta e alle 15 si giungeva a Chivasso. Qui le accoglienze furono veramente calorose. Il cav. Bergandi Sindaco, l'aw. Porro ed altre autorità cittadine, la musica., le rappresentanze delle scuole e delle società con bandiere- vennero incontro agli Esploratori che noi, tra due fittali di popolo, si recarono in Munlcip'o. Diede il benvenuto il cav. Bergandi. con felice parola Furono noi offerti dolci e rinfreschi agli Esploratori per cura del Municipio. Il riparto visitò poi la chiesa monumentale e il canale Cavour. Alle 18 ripartiva da Chivasso tra gli evviva. Università Popolare Questa sera, lunedi, ore 81. nel salone dell'Istituto Professionale Operalo, via Rossini, l'onorevole prof. L. M. Bossi terrà una conferenza dal titolo : Civiltà sanata $ ctviita futura. Ingresso libero. Da "Il mio diario di guerra,, E fissata per oggi, al Cinema Teatro Vittoria la première di questa interessante illm, Da «il mio diario di guerra nò il fedele racconto cinematografico delle traversie passate dal parroco (divenuto poi cappellano militare) del paese di C... ai piedi del Monte N... c dsu suoi parrocchiani durante le prime fasi della nostra vittoriosa guerra. Il Alpi giunge a noi attraverso una laboriosa serie di peripezie, ed a tutti i lettori sono note le polemiche, le diffide, le contro-diffide corse tra il Reverendo Padre Sonieréa e la a Latina Ars », atti che obbligarono le Autorità ad occuparsene seriamente. Le proiezioni saranno accompagnate da uno speciale commento musicale, scritto espressamente da Don Giocondo Fino e l'accompagnamento sarà a grande orchestra. L'aspettativa per questi spettacoli è enorme, acuita anche dal desiderio di udire musica nuova ed inedita del notissimo Maestro. La riduzione della partitura per l'orchestra del Cinema Vittoria è del maestro A. Mussini. Continuazione e fine di " Salambò „ Dopo una settimana di vero trionfo, a saloni quasi sempre esauriti, delle prime tre parti di Salambò, il grande capolavoro entra, da oggi, nella sua seconda fase. E' io scioglimento drammatico del poema d'amore, e intorno ad esso più che mai si impone all'ammirazione dello spettatore la magnificenza di scenari fantastici. Sarà, per il Cinema Ambrosio, una seconda settimana di colossale successo. Olra Rosaim Si presenterà oggi, al Cinema Ambrosio, la grazloslssima gioite, contatrice-romanziera, il cui debutto è vivamente atteso dalle gentili frequentatici. Hesperia in "Marcella,, oggi al Salone Ghersi Quanta dolcezza nel viso bellissimo e quan ta forza di espressione ha la purezza di questo adorabile volto di artista 1 II fascino degli occhi ammaliatori, l'incanto della bocca bella, la grazia del gesto, sono ben noti al pubblico, che al nome di Hesperia actoiire andò di rin novare le sue sensazioni d'arte e di bellezza. Hesperia. nel dramma in 5 atti di Sardou messo in scena con una signoribia stupefacente dalla Tiber Film, Ira superato se stessa e le sue precedenti ammirato creazioni. Varietà Mafffei L'artista della canzone, Gabrès essendosi ristabilito, riprenderà da questa sera il &>r*y del le sue rappresentazioni. Questa sera debutterà puro la celebre troupe llimomoto, acrobati giapponesi. Sempre grande successo della S gnofina Pica Brillante. Alici 15 numeri completano questo programma. Nuovo programma alio Splendor Oggi, a prezzi normali (Primi posti L. 040. Secondi L. 0,20. Galleria 0,(i0j, si proietta: fi reprobo, emozionante dramma in tre ulti (Film Eclairj, completa'lj programma La guerra aerea, interessantissima film, dal vero (attualità). Mercoledì: Fior di male con Lyttu Barelli. Cin«Mìifi il nln Oggi e domani: La signora dalla farfalla nera, splendido aramma della Cor../ìa FUm. Scolaro eke si avveleni lnvolontarianenti Il dott. Barbano de] S. Giovanni presto le sue cura allo scolaro Re Giuseppe d'anni 8 il Suole aveva ingoiato per sbaglio una miscela Ita doveva servire al bucato, a sanitario lo giudico guaribile In «Ho ciana. SPO RT ..Vip in issino Ecco il programma ufficiale delle site sociali pel 191b, organizzate dalla Sezione lori oese del Club alpino italiano: Febbraio 20: Gita scolastica, Valle del Tesso, Lanzo S. Ignazio, Punta Serena, metri 1210. Monastero, Lonzo. Direttori: F. Arrigo, M. Bezzi, D. Devaile, E. Garrone. Marzo 12: Gita scolastica, Valle della Torre, Aiuigiiaiio, Val delia Torre^ Al. Lera, metri 1371. Direttori: A. Bersauò, L. Bustico F. Vercelli. Aprile 9: Gita scolastica, Monti del Cana vese, Cuorgnè. Al. Soglio, m. 1971, Pont Di rettori: M. Bezzi, A. Carino, A. Luino, E. G. Togliatti. Maggio 7: Valle della Vermenagna, Ver nante, M. Besimauda, metri 2262. Direttori: A. Hess, M. Tedeschi. E. G. Togliatti. Maggio 21: Gita scolastica, Valli di Lan zo, Ceres, Chiampe-rnotto, Al. Doubia, m. 2-163 Direttori: E. Ambrosio, M. Bezzi, A. Sisto, F. Vercelli. Giugno 4: Volli del Pellice e della Germarasca, Torre Pellice. Al. Cournour. m. 2K68 Perosa Argentina. Direttori: M. Borelji; L. Bri stico, A. De Carli, E. Dubosc, A. Garino. Giugno 24 25: Valle d'Aosta, Aosta, Monte Emilius, ni. 3559, e Becca di Nona, m. 3142 Direttori: M. Borelli, L. Bustico, E. Dubosc A. Hess, A. Sisto, M. Tedeschi. Luglio 22-23: Valle di Viù, UssegUo, Bifugio tii Pera Ciaval, m. 2582, Croce Ro<sa, m. 3567. Direttori : M. Borelli, L. Cibrario, E. Dubosc, P. Ravelli. FOOTBALL I "matclies,, di ieri pei la Coppa Federale A Milano Milano, 23, notte Oggi, alla presenza di numeroso pubblico sul cam no ao'à'tnteriiailuiuite. In via Goldoni, ba avuto luogo 11 retour match fra Questa squadra e quella degl'Unione Sportiva M lanes; por I! torneo dVlla Coppa Federato. Il match non aveva importanza affli effetti della cUnssI-flci. dato che oramai u Md.-n aveva saputo aggiudicarsi 11 pnuu.to. CionondiJnen la parliti è stata il sputatlsslina e Interessane stan. tu l'impégno col quale le due squadre Umilio gioca to. Nel primo tempo I nero azzurro deila Inttn-nas'oriate hanno s.puto maiueuere una cena superio. rità di attacco. l'Unione Spartiva H'iaoes vovu saputo difendersi ottonameliic cosicché nessuno dei due contendenti riesce a segnare un punto. Nella ripresa ù ancora l'internazionale chy insiste nell'attacco, e al 23.o minuto Aebi con una centrata fa un go: 1. Il punto della vittoria. La fine de] match giunge senza che le due squadre segnino altri goals e colla viatoria dell'imernazlonale per un goal' a zero. A Genova Canova, 23, notte ■I/ultlma partita del girone ligure per lo eliminatorie per la Coppa Federale è stala disputata tra l'Andrea Daria e IH Savona F. B. C. La partita si < chiusi colla vittoria delti squadra genovese con cln quo goals a uno. L'Andrea Darla resta classifica.:; seconda nel giirone a un punto di distanza da] Genoa Club I coals lurono segnati dal noria 4 nel l.o tempo e uno alla ripresa, ri Sr.vona segnò l'unico punto nel primo tempo, avendo sbagliato alla ripresa un calcio di rigore. Arbitro Tonrazza. del Genoa Club. Arti e Sciente "La Bohème» di G. Pnccini ai Politeama Chiarella Uua prima di La liuhente od in giorno f-> stivoi Era tacile Di'KVuueio un teaiio bupttbiiiueiite allunala In oijiu ondine di postit U» Stilala tf-Kuo cosutiiuiuienie li più Udo successo. Applausi durante lo svolgersi dcwii atu; awiausi miciie p-u vivi ad o«ui cluuueiSi dai velario. E emaniate numerose al proscenio di luui «li csecuiuii c del inueMro |_K-i Cupoio. Luisi Manin, nella pane di nouoiio, vide innovato il successo di anni souo al Vinoiiu binanuele, nt-iia stessa parte. La sua voce no» ha in tutta la gamma una uguale limpidità cai una stessa ricchezza di timbro tenorile. Ma è bella sovratutto nelle note acute: e vigorosa e morbida ad un lempo. ne è sicura e facile l'emissione. Talora, è vero, la ricerca dell ei K'iiu parve nuocere alauanto in Questo artisui alla naturalezza della dizione p del luiKuaggiu cenico. Ma ciò non dispiuos al pubblico, che vuole essonzialmtMite voce * voce. E cosi ecco giustificalo il vivo Diauso, cui del resto i« «rande parte noi ri associamo. Eufemia Giannini era invece sconosciuta, se non erriamo, alle nostre platee. Ma il sentimento, la grazia, uua certa ragionevole ricerca dell'espression al di in dei consueti effetti, confjiunti ad una voce simpatica, se pure alquanto povera di vibrazioni, bastarono a conquistar!*» le simpa tie generali. Che dire poi del Gandòlfl? Egli si rivelo ancora una volta artista tnteiligente, signorile, ricco di doti vocali, onde il personaggio d-; Marcello trovò in lui una figura fioue scenica ed un'lmt'jrpretazione vocale de ctie d'essere particolarmente notate, a partp forse aualche lf-gcrern concessione ad una co ulrlt.'i tir» no' rlteeiltìh'lC; Irma Mlon, Dgo Canetti, Alessio Soley, Giù>opp,. utiuemoriitt fciuvjrouo Kiandeinente a comporre il auadro scenico in un ambiente icco di vita, donde ognuno di essi seppe rica ■are elementi speciali atti a soddisfare le esigenze di un pubblico noti facile, specialmente li fronte ad un'oDera, che gli è cara e che co nosce anche tropoo bene. L'orchestra filo belio: talora anchs troppo nel secondo aito. Ma ne venne fuori una rappresentazione di ambiente viva, caratteristica, colorita anche gra. /le ai cori, sicuri P compresi della loro im portanza nell'azione. E ricordo aiicora volentieri lo scenario del primo atto e anche quello tei trr/.ii Imperniata cosi, La Bohème avrà certo un jiiun ninnerò di rànpresi'ntiiyioni menile già si sta provando la Lucia di Lammermoor. Martedì: Andrea Chenlcr; mercoledì: La 'iohème. Il trio italiano al Liceo j>l usioalt- L'Associazione torinese degli amici della ma sica deve essere riconoscente ad Umberto Mooui, pianista, a Viiyiuo Hunzaio, violinista, ed a Giovanni Berti, violoncellista, per quanto essi ci diedero ieri: cioè uou soltanto un'esecuzione degna del vivissimo plauso tributato ad essa da un pubblico numeroso e capace di un giudizio altrettanto sereno quanto severo ma un programma tale da procurare un vero godimento intellettuale a quanti intervennero al concerto. ieri il > trio italiano » ci si presentò con luel solido e limpido e interessantissimo lavoro, che è il trio In mi minore del Saintiàaeiis. E tosto, a traverso la meravigliosa con dotta, a traverso il rincorrersi di episodi deliziosi, nel dilagare della melodia, sempre varia, sempre nobile, si imposero di primo ac•luto l'armonica bellezza ui un'interpretazione colorita e sobria ad un tempo, ferma, sicura, equilibrata; ricca di accenti espressivi di gnorilità e di elegante ricerca d'ogni finezza ponderosa, castigata e ad un tempo agile ed espressiva. Certo se all'ottantenne amore d • Sansone- e Dalila » fosse stato dato di assistere a tale interpretazione, egli avrebbe unito il suo plauso a quello del pubblico. Cosi potesse giungergli il nostro, reverente, e tutto Inteso ad onorare nell'opera sua quella de' suoi interpreti! Cosi fu ancora del notevolissimo trio sinfonico in re maggiore di M." E- Bossi. Del valoroso compositore ci accadde di parlare ancora pochi giorni fa: nè"vogliamo ripeterci Che in" questa pagina chiara, vibrante, colorita e tutta nutrita di idee eccellono alcune tra le qualità migliori del forte musicista. Do vremo aggiungere che essa ebbe tutto U do vuto rilievo da un'esecuzione, che rivelò bensì in ognuno doti particolari di finezza, di sicurezza, di dominio sul proprio strumento, ma che d'altro lato così si fuse nel crogiuolo dell'unità, da non permettere quasi alcuna distinzione? D'altra parte cosi ha ad essere, e fu Pochi, o forse nessuno del pubblico, conoscevano il breve trio « impressioni di un sogno » di Mario Tarenghi. Ma da oggi tutti ricorderanno ocn vivo compiacimento una f^a le pagine più suggestive, più ''«llr.ate, più penetrate di poesia dell'aristocratico compositore, Eseguito con una squisite?™ dep-na di una musica, per entro cui aleggia veramente qualche cosa di vago, di misterioso, che ha del sogno mentre la materia melodica è solida limpida la forma, la pagina dèi Tarenghi suscitò applausi vivissimi. Teatro Carenano Luigi Almirante — una delle giovanili energie r-he la Compagnia Gramiitica-Carini-Piperno ha raccolto in sè: attore comico, di comi cita misurata ed efficace, — ha sfamerà il suo spettacolo d'onore. Si rappresenterà la allegra commedia in 3 atti di Hennequin e Weber: La Presidentessa. Teatro Vittorio Emanuele Dopo la matinee di ieri, dedicata al mondo piccino, e neiia quale l'applaudita fiaba Pinocchio e C, di Berta e Bertinetti. ebbe ri confermato il successo, e la replica serale del Cina! porrle, la Compagnia Casaleggio stasera e domani farà riposo. Mercoledì andrà in scena: V mondo preso in giro... in ottanta giorni, di Corvetto e Colombino. Romero Luigi, id. 81, di Moncalvo, agiato, via Genova, 27. . Lisa Agostino, id. 74, di Torino, calzolaio. 1 Berticussl Antonio, id- 22, di Genova, meotW' nico. Truschi Maria n. Dattrino, id. 33, di AsigliAnoj filatrice Più s minori d'anni sei. Totale complessivo 25, dì cni a domicilio 10. negli ospedali. Istituti, ecc. 9. Stamane, alle 6. si spegneva serenamente- a Barone AIIIE USI DI SANTA MARIA BAGNOLO SENATORE DEL REGNO d'anni 68 munito dei conforti di nostra Santa Religione e della Benedizione Papale, lasciando mei pio crudo dolore nuli: Aw. alessandbo con la comoite PEPPLNA dei marchesi AMAT DI SAN FILIPPO: „ GABRIELLA col consorte cavitano ENRICO CUSBERTI n figlia MAfìDINA; cognati : Cav. Uff. ALESSANDRO MARTELLI e consorte OTTAVIA THOMITZ; GIUSEPPINA MAR AZIO-VOLPATO; nipoti: MARA'/IO. CORVETTO. BILLOTTL FLORIO GIANI p SACCO. Non si mandano nartecipa'zioni speciali. La sepoltura avrà luogo martedì mattina, T5 coir., alle ore 10. partendo da via Matteo Pescatore, n. 7 quindi la cara salma verrà, trasportata a Cherasco, nel sepolcreto di f** miglia. Torino, domenica. 23 qennaìo 1916. (Psmm funebri Dea ti) Gli spettacoli d'oggi POLITEAMA CHIARELLA — Riposo. TEATRO QAJMGSANU (Proprietà F.lll Chiarella) — Compagnia Uramm alca italiana Carint-GramattCii.pipcruo — Ore 20,45: La Presidcnitata, conimedia In 3 alti di Uénnequiu e Weber. — Ingresso L. t. TEATRO ALFIERI — llmpreea Su7lnt-Zerbonl) Cnnipairii a còmica Italiana Galll-Guasti-Braccl. — Ore ?<Mfi .%'(• ntr iti ilazlnf. commedia in 3 atti di iieniiequ n e Weber. — Ingresso L. 0,60. TEATRO VITTORIO EMANUELE — Riposo. TEATRO TRl-ANON — Riposo. TEATRO ROSSINI — Compagnia dialettale, diretta dal cav Dante. Testa Ore 20.45: Citerà ali famla. coninieilla. — Ingresso L. 0.60. TEATRO GIANDUIA — Riposo. TEATRO MAPFEJ — Grandi spettacoli di variala. CINEMA splendor — Il rfprooo, «Mena* la l etti _ la guerra atrta (attualità}. amai diana (Ball. Nettai - *pau, varane osa IMI. £tato Civile di Torino 21 gennaio 1916 NASCITE: maschi 4, lemnune 15. Totale 19 ma 1 immuni. Renna Igino con Salia Maria — Clavb euuiio con Maiotti Rosa — Lumen Giuseppe con Bertello Autoiuetta — Mananni Giuseppe con Regis Caterina — Musante Pio con Chiudó-Vtret Caterina ved. Petrocelli — Sa glia Amedeo Felice con Martin Caterina — Succo Gtovunni con Bosso Anna — Tnnchieri Cesari con Tino Maria Luigia — Zerosa Luigi con Rosso TeresaMORTI: Ceiesero Tomaso, d'anni 53. di To rino, verniciatore. . Serafino Vittorio, id. 59, di Montanaro, pensionato, via Avet, 6. Conti Maria moglie Ferrerò, id. 34, di Torino, casalinga, corso Orbassano, 9. Marioli no Francesca ved. Pavia, id- 62, di Vii lanova d'Asti, casalinga, via Aquila, 1. Lussiatti Giuseppina, id. 12, di Rosario di Santa Fè, studentessa, via S. Agostine, 15, Signorini Annunziata ved. BorsL, id. 56, di Pistoia, casalinga, corso Brescia, 23Rosso Domenico, id. 51, di Torino, lavandaio Armand Leopoldo, id. 10, di Vallecrosia. scolaro Cadario Giovanni, Id. 63, di Caravate, negoziante, via Biella, 3. Beltromi Clotilde, id. 67, di Torino, casalinga. Viola Lucia ved. Mezzanico. id- 76, di Beinasco, casalinga. Serra Michele, id. 57, di Torino, concessionario, via Bertola, 30. Iorio don Pietro, id. 76. di Domodossola, canonico, via Marco Polo, 8. Bugnone Angela n, Martin, id. », di Chiavrie, casalinga, Stasse-ra, alle ore 21,8»), munito del conforti religiosi, mancava ai suol cari il La moglie DESOLINA MOLINATTL il fratello Dott. CARLO: i nipoti EMANUELE SCAL.V FIOTT1 ed AMALIA SCALA FIOTTI in GDJBlr LA. colle rispettive famiglie, ne danno la Utite partecipazione. I funerali avranno luoero in TrofareUo il iriorno 21. alle ore 15: poscia la salma verrà trasportata in Viale d'Asti, dove il giorno SS. alle ore 10. verrà accompagnata all'ultima dimora per essere tumulata nel sepolcreto di famiglia. TrofareUo. 22 acnnalo 1916. Non si mandano narteci Dazioni personali. Si ringrazia sin d'ora auantj vorranno prendere parie alle meste cerimonie. (Pompe funebri Gente) Stamane, nelle prime ore dell'alba, serenamente, come visse, ai è spenta a Morano Poi nella giovine età di 24 anni, filili unni fili) Costernati ed affranti da] dolore, ne danno 6 triste annunzio: Il marito ATTIMO MARTINOTTI con la sua piccola adurata IDA ; I genitori NANO LANDELINO e DEAMBRO» GIO ANGELA ; I frat'Ui, le sorelle, gli suoceri e parenti tatti II trasporto deila cara sa'ma si farà domani, 24 corrente, alle ore 15, partendo dalla Testa di Ponte, ove arriva da Morano, per dirigersi alla Cattedrale, indi al Cimitero. Serva la presente quale partecipazione personale. Casale, 23 gennaio 1916. 000 (X Oggi, alle ore 13, dopo breve malattìa, munita di liuti i contorti religiosi, spirava nel bacio del Signoro ÌULLI1 ULIUllhlil nata BEHOLATTI in ota tii anni 43 La madre, le zie, i cugini e parenti tatti ne danno la dolorosa notizia. La sepoltura avrà luogo martedì, 25 con-., alle ore 9 Ili. Non si mandano. speciali partecipazioni. Rivarolo Canavese, li gennaio 1916. (A La Famiglia GIORDANO, tanto crudelmente colpita dalla perdita dei suo IX ENZO nell'impossibilità di ringraziare in modo particolare quanti vollero prender parte all'immenso dolore, compie il dovete di porgere a tutti le più riconoscenti grazie con menzione speciale alla Famiglia rio] Conte Senatore Rossi, a] Preside del Liceo-Ginnasio Massimo D'AzeKllo, al suo amato orofessore Damiluno ed ai Compagni di Scuola, alle Professoresse « Compagne di Scuola delle sorelline, alle Suore o sordo-mute del R. Istituto ed alla Direzione della Società .\n. Consumatori Gas-Luce. (A Stamane, alle ore 11. dopo breve malattia e munita di tutti i conforti religiosi, serena»att'i spirava HI li fll Ne danno il doloroso annunzio U marito ALESSANDRO: i figli LUIGI ed EVEUNAj I fratelli e sorelle; i cognati e cognate. Pecetlo Torinese. 23 gennaio 1916. La sepoltura avrà luogo domani, lunedi, alle ore 15.30. (A Non si mandano nartecipazioni speciali Confortato dai carismi della Religione e circondato dall'affetto dei suoi cari, spegneva»» oggi serenamente IMI ROMERO Le figlie, il fratello, le sorelle 1 panati tutti, con l'animo angosciato, ne aaauo il triate annunzio. 1 funerali avranno luogo lunedi, 2A. alle ore n; 80. partendo da via Genova, 97 Non si mandano speciali parteclnaz'ioni- ai dispensa dalle visite e si prega di non'inviare fiori. . (A tonno, 23 gennaio 1946. mi - Tia FRANATI e &