Il Kaiser, il Kronprinz e Falkenhayn dopo 18 mesi di guerra

Il Kaiser, il Kronprinz e Falkenhayn dopo 18 mesi di guerra Il Kaiser, il Kronprinz e Falkenhayn dopo 18 mesi di guerra Una lettera dalla Germania d'nn giornalista neutrale lC (Servizio smelale della Stampa). Parlgl, 21. notte. Un giornalista appartenente a una naione neutrale, Hendrik Hudson, reduce da un lungo soggiorno in Germania, manda dalla frontiera olandese al Temps uni. lunga lettera sulla situazione attuale nella Conederazione tedesca con alcuni dati d(; fattesulle posizioni che occupano, ora, nel mondo politico e nell'opinione pubblica pp.\ popolare, le personalità della, famiglia imperiale o i più noti uomini politici. L'Hudson dice che una. realtà sola, enorme, domina la Germania. Queste realtà è l militarismo. Il militarismo tedesco hn imposto a tutta la popolazione civile dell'Impero un regime di oppressione e censura così rigoroso che nessuno, che non lo subisca, può giudicare. «La situazione interiore dell'Impero —• dice l'Hudson — è uno dei fattori del grando conflitto europeo ». Detto questo, egli passa a ricercare — sulla scorta degli episodi raccolti nel suo viaggio e che confermano nuovamente la premeditazione — la responsabilità immediata del partito miliare nello scoppio della conflagrazione europea. E' risultalo evidente al corrispondente, che fin dall'inizio della prinin.vera del 19M il Governo tedesco si preparava a un colpo di forza. La Germania pensava, ad assalire la Russia: infatti la politica di Berlino sembrava, rivolta a porre il Gabinetto di Pietrogradó nell'alternativa p di umiliarsi o di farà la guerra. I preparativi della guerra furono fatti con una grande rinunzia e nel segreto più assolute. La prova della premeditazione « Mi fu assicurato — scrive l'Hudson — che. nel mese di febbraio 1914 l'amministrazione ferroviaria tedesca ricevette l'ordine preciso di interrompere «ogni lavoro che non fosse necessario pel caso di guerra, per rasporto di truppe o per servizio militare». Pure nei primi mesi del 1911 gli ufficiali riservisti ricevettero istruzioni significative. Nei mese di febbràio fu lóro spedito l'avviso contenente \e prescrizioni ordinarie in caso di mobilitazione. In mano loro pervenne un secondo avviso .riservai isslmo, nel: quale oro si diceva esattissimamente in quale giorno, a quale stazione dovessero recarsi e con quale treno .(era. dato il numero del treno) dovessero raggiungere il loro corpo. Nella primavera dèi 1911, in occasione' della discussione dell'imposta di guerra (Wehrbeitruy) parecchi, deputati afReich'stag vennero informati che. «grandi avvenimenti sarebbero sopravvenuti, forse, n breve scadenza ». " Il 5 luglio il Governo tedesco accettò freddamente —; dice il giornalista — la possibilità del conflitto europeo. Un particolare che credo sconosciuto in Francia non è ignorao nei circoli bene informati di Berlino. In ^wi gii\r»o, mentre i diplomatici abbandonavano Berlino per le residenze estive e per u congcdi denà villeggiatura, ebbe luogo a Potsdam un Consiglio della Corona, duran ^ il quale il Kaiser decise di lasciare carta bianca all'Austria-Ungheria nei confronti della Serbia. L'elemento militare vinceva Il Cancelliere dell'Impero non fece nulla per impedire l'attitudine del Kaiser, la decisa volontà bellicosa dei generali. Quando si parla di militarismo prussiano si dovrà sempre, per precisare il senso di quésta parola, citare come esempio le. settimane tedesche che hanno preceduto la guerra. La storia del mese di lùglio 19U dirà come un piccolo gruppo di ufficiali prussiani — forti della confidenza dell'Imperatore — riuscirono a scatenare il flagello della guèrra europe d. Quando l'imperatore Guglielmo — continua il giornalisti — ritornò dal suo viaggio sulle coste della Norvegia, compiuto per non destare allarme- nelle Cancellerie europee, sembrava esitante a decidersi al gran gesto fatale. Il suo entourage militare, conoscendo la natura indecisa e nervosa del Kaiser, usò di tutti i rnezzi che aveva por spingerlo alla deliberazione. Mi si assicura che telegrammi cifrati furono spediti ùìl'atlaché militare in Russia per insegnargli in qual modo avrebbe dovuto redigere i dispacci, affinchè essi influissero sicuramente e in senso marziale sull'anima dell'Imperatore. Pel 30 luglio si riuscì a organizzare il colpo patetico. Un dispaccio dell'attaché militare a. Pietrograclo aveva annunziate alcune misure militari al confine della Prussia orientale ; si attese il momento più opportuno per farlo conoscere all'imperatore, cioè quando si sarebbe trovato in conferenza col suo Stato Maggiore. La «camarilla militare» temeva che l'effetto di quel telegramma non fosse de.ìnitivo su! Kaiser: temeva che tra il momento della lettura e quello della decisione il Kaiser potesse pensare... Si trovò il giòco: il telegramma fu portato al maresciallo Moltke nel momento preciso in cui quésti insisteva per ottenere dal Sovrano l'autorizzazione a prendere misure militari rigorosissime. Il maresciallo aperse il fole- grammo e lo porse, con un gesto dramma ti¬ co a Guglielmo II cadde — lo si dice - che. dopo averlo letto nelle braccia del maresciallo) dicendo: «Qnesln volta il destino è compiuto: siamo olla guerra!». L'Imperatore e la sua Fami-Min Hendrick Hudson dice elio durante il lungo soggiorno in Germania non ha potuto raccogliere dati esatti sulla vita, sulle abitudini e sui pensieri del Kaiser, deliri sùn famiglia, della sua Corte e dei suoi ministri. Gli augusti personaggi e le alte personalità politiche non si confidano che a un piccolissimo e riservatissimo numero di persone. Il giornalista lasciò la Germania prima che fosse annunziata la crudele malattia del Kaiser, non ne sentì parlare. Parecchie. persone gli dissero che il Khjer^reso da un nervosismo estremo. l'ha incontrato recentemente sul fronte occidentale gli disse : « Il Kaiser era effrayant de paleur. Io non l'avrei riconosciuto. I suoi capelli sono diventati bianchi. Il giorno che lo vidi il coloro del volto era cosi livido e verdastre che noi ufficiali rimanemmo molto impressionati». Il giornalista dice che non può pronunciarsi sull'autenticità degli aneddoti nei quali il Kaiser è presentato come piangente e singhiozzante alla visione di un cimitero al fronte. Ma l'Hudson assicura che egli va soggetto a violente crisi di lagrime. Duo personaggi della Corte militare del Kaiser dei quali il giornalista è pronto a fare i noini, rinunciarono a informare Guglielmo II della realtà inquietante della situazione, per timore di provocare ih lui una crisi violenta (Wcink.ram.pf) Per vquesto l'Imperatore è poco avvicinabile ; il generale De Falkenhayn cerca ogni modo per isolarlo nel suo Quartiere Generale. L'Hdson ha appreso a fonti diverse, ma sicure, che l'Imperatrice ò una delle persone che, a Corte, discernono meglio i pericoli della guerra e ne sono più inquiete. Ella aveva-previsto la lunghezza della guerra. Le ferite riportate dai suoi figli, le morti.sul campo che hanno portato il lutto nelle Case auguste del suo parentado l'hanno molto contristata. Troppo tedesca e troppo pia luterana per essere, pessimista la Imperatrice ì- coraggiosa e rassegnatili ma non nasconde i suoi foschi presagi. « Il Kronprinz — continua il giornalista neutrale — ha perduta tutta la' popolarità della quale godeva prima della guerra. E' anche molto stanco della guèrra. SecondoI Kronprinz, meglio sarebbe terminarla al più presto. Egli è persuaso che un Impero, per forte che sia, non può fóttere contro l'universo. Parecchi ufficiali accusano il Kronprinz di essere brutale, anzi crudele nei rapporti cogli ufficiali e colle truppe. Le suo relazioni colla Principessa .consorte sono diventate migliori. Si sa che la Krnnprinzessin la scorsa primavèra avrebbe voluto divorziare. L'Imperatrice riuscì a ini pedire questo divorzio. I rapporti tra il Kai Ber e il Kronprinz sono pochissimo cordiali Non si permette a questo di recarsi ài Qnàr Mere Generale dell'augusto genitore, lineo lonnello ha dichiarato d'aver visto Una voi ta numeratore passare in automobile davanti alla tenda del Kronprinz senza fermarsi e fittasi senza salutare il pallido, sottile, biondissimo primogenito ». Il giornalista dice che degli altri Principi della famiglia imperiale, il solo che interessi alquanto l'opinione pubblica tedesca è Enrico di Prussia, fratello del Kaiser. Sdice a Berlino che egli vorrebbe provocare una grande battaglia navale. Il suo titolo di grande ammiraglio gli rende particolarmente crudele l'inazione alia quale sono condannate le grandi unità tedésche ancorale a Kicl. Un ufficiale di marina ha assicurato il giornalista che, in seguito agli ordini del principe Enrico; parecchie unità si arrisciano in rapido sortite nel Mar Paltico. a lumi spenti, o tutto* vaporo. Si tira qualche cannonata ; si colpiscono, qualche volta, niroscafì pescherecci che si credono, nella nebbia, navi da guerra leggero della Russia ; poi si rientra nel Canale, senza nulla aver colpito. E il Principe sogna la prossima battaglia... Il generale de Falkenhayn Questo grande uomo militare tedesco ò studiato dal giornalista neutrale nel suo passato e nel suo presente: passato oscuro e presente luminoso... fino a un certo puntoII generale de Falkenhayn, diventalo potente capo di Slato Maggiore in seguito Alle disgrazie di Moltke, è certo ora l'Uomo più potente della Germania. Giovane ufficialo aveva doyuto abbandonare l'esèrcito in seguito ai suoi debiti scandalosi é partì per la China, dove divenne impiegato dì commercio. -Dopo In spedizione del 1000 contro i Boxers; egli riprese servizio facendo valere la sua speciale conoscenza del paeseNella primavera scorsa là '/Aikunft, di Massimiliano Harden, fu sospesa per una settimana, avendo pubblicato un articolo, nequale si dichiarava che era stato » deplorevole affidare la fortuna dell'Europa nella ma.no di un giocatore clic non era neppure uh biìon giocatóre ». La potenza di Falkenhayn deriva dall'influenza straordinaria che sa esercitare suKaiser, il quale — diceva un alto ufficiale al giornalista — ò ipnotizzato da questo generale ed ò vittima dell'ascendente che ha saputo prendere su lui. Gelosissimo della sua autorità, il generalo de Falkenhayn allontana dal Quarti e r Generale tutti quellche potrebbero avere la confidenza deSovrano. u Parecchi personaggi della Corto — seri ve testualmente Hudson, che dice di aveapprese queste notizie da individualità elevatissime — hanno invano domandato in diversi tempi di visitare Guglielmo II. Tutthanno avuto un rifiuto, spesso in formbrutale. Qualche volta il rifiuto è accompagnato da una scusa pseudo-diplomatica Falkenhayn fa rispondere che l'Imperatordeve partire per un altro fronte e che Kaiser accorderà l'udienza al ritorno. Mquesta promessa non si realizza mai. E' cosche il conte Angusto d'Eulenburg, che da1890 è Grande Maresciallo di Corte, non hpotuto, per parecchi mesi, conferire coll'Imperatore. Questo isolamento dell'Imperatore ò un fatto importante. Il Sovrano non apprende che ciò che il generale Capo dStato Maggiore vuol lasciargli sapere. Guglielmo II è oggi prigioniero della sua camarilla militare ». Hendrik Hudson si occupa diffusamentdella figura morale e politica di Bethmann Ilollweg. Questi è un appassionato del potere : no'i lo loscierebbe per nessuna ragio ne. Amblzi0S0) ha ranima ài un cortigiano'e i cervello di un funzionarlo. Il Capo di StatoMaggiore lo protegge perchè, forse, sogna di succedergli nell'alta carica, a guerra finita, contrastando il passo a Tirpitz, che, a quanto- si dice, aspira ptìrft al cancellierato. L'attaché militare di un paese neutrale ha narrato all'Hudson questo aneddoto che dà un'idea dei. ben strani rapporti esistenti nell'Impèro militarista, tra il Cancelliere e il Capo di Stato Maggiore: Bethmann-Hollweg entrò nel gabinetto di Falkenhayn, che era rimasto seduto, dicendo : « Ecco, generale, una notizia sulla quale mi permetto richiamare la sua attenzione ». « Benissimo — replicò il Capo di Stato Maggiore — mi dia il telegramma: lo leggerò subito ». Lo prese e lo depose sullo scrittoio. Meravigliato dèi colloquio, l'attaché militare, che si era messo sull'attèntiavrebbe voluto ritirarsi: « No, no, prego! — disse Falkenhayn. — Si fermi, capitanocontiuui pure. Di quest'affare mi occuperò più tardi ». Il Cancelliere dell'Impero, salutando, uscì dallo studio. Il corrispondente dice che garantisce l'assoluta esattezza storica di questo episodio che illustra in modo luminoso là preponderanza del militarismo in Germania. Come il militarismo domina il paese, costringendolo al silenzio o all'obbedienza, così rendo schiavi e servi dei generali anche il Kaiser e i suoi ministri.