I problemi economici della guerra

I problemi economici della guerra I problemi economici della guerra 117 censimento e la requisizione del grano La critica dell'ori. Graziatici Roma, 0, aero. Il. Giorno'» d'Italia commentando il censimento de] grano scriva?: * Nulla di allarmante vi è nel provvedimento adottalo. Siamo ancora lontani dai e buoni per il pane » che da tempo esistono tu-Germania ed in Austria. I risultati del censimento proveranno — speriamo — che con opportuni acquisti all'estero o con una provvida economia all'interno potremo fare a meno di metterci a razione. Neanche la requisizione del grano è un provvedimento allarmante. Essa ha lo scopo di assicurare il fabbisogno di grano e granturco occorrente all'esercito nd uu prezzo equo entro i limiti massimi stabiliti dal Governo e resi pubblici. Pur trattandosi di cose diverse, il censimento « la requisizione ad uso militare hanno lo stesso fine di rendere cioè meno aspra la questione del grano e del granturco nei rispetti -^"'alimentazione nazionale ». lì noto critico militare del « Berlmer Taeeblatt», capitano Persius, cerca di dimostrare come la fiotta, mercantile inglese possa in un tempo non lontano essere impari al «uo compito. Il prolungarsi della guerra, secondo i calcoli del Persius, renderebbe .sempre più ristretta l'efficienza del naviglio inglese destinato al traffico. « Indubbiamente — dice il Persius — l'Inghilterra e la Germania sono i due soli paesi che possono vedere compromessa nella guerra la loro potenzialità economica. Anche la Francia e l'Italia vedono di giorno in giorno aggravarsi la loro situazione, ma questi due Paesono in condizioni meno gravi del nostro, perchè il loro commercio transoceanico è reiativamente ristretto. Noi tedeschi ab; hiamo, è vero, la speranza di essere salvati dal nostro talento di organizzatori, che potrebbe permetterci, a pruerra finita, di riattivare il nostro traffico assai più presto dell'Inghilterra; ma — ammonisce il Persius — non dobbiamo nasconderci le difficolta che dobbiamo superare per ricuperare i mercati perduti durante il periodo della guerra ». . . lì deputato socialista ufficiale on. Oraziadei è stato intervistato dal Cernere. d'Italia sulla questione granaria, speclialmeiite sugli ultimi provvedimenti del Governo, lmerrogato, anzitutto, sulla requisizione del grano che il Governo ha predisposto per un eventuale bisogno, l'ou. Graziatici ha risposto: « Non farò la questione delle difficolta tecniche della requisizione. Per la requisizione occorra una organizzazione statale e amministrativa che in Italia maina o quasi. In lla.ia, vicino all'individuo e alla famiglia, cellule viventi della società, non abbi'.im:. die due funzioni: il curato e il carabiniere, troppo poco per fare dello vere requisizioni. Comunque, ripeto, non parlerò delle difficolta tecniche della requisizione. La requisizione non può far aumentare di per .sè stessa la quantità <i non può di per se stessa far diminuire i prezzi. Requisite tutta, la quantità esistente, se è dieci resta dieci, se dieci è inferiore al fabbisogno nò la quantità inquisita potrà bastare nò il prezzo potrà diminuire. La requisizione non può servire ad aìiro che a limitare direttainente il consumo di una quantità, che Illa unprezzo ulto appunto perché è scarsa di fronte .■il fabbisogno. Infatti, in Germania la requisizione si è ■fatta quel giorno in cui la quantità cominciava a mancare, ri doveva, quindi, resistere consumando molto, meno di prima per ogni individuo1." Il Governo, =oio ieri. iie.Li=e di applicare qualcuno dei provvedimenti richiesti dtt! gruppo socialista introducendo il censimento e la requisizione. A parte che queste misure sono tardive, a parte che il Governo la subire il censimento, ina lascia la requisizione, allo stato di eventualità potenziale, a parto molte oltre osservazioni tecniche, vi è da'domandarsi se il censimento e la wquisi ziouo potranno oggi da soli bastare. « La produzione del frumento in Italia, ne] biennio 1014-1;» è stata di t>4 milioni di quintali ; perciò, dato li .consumo nazionale, si ij avuto nello stesso biennio un deficit ai HO milioni di quintali. Il Governo ha importato veramente in tempo la quantità di grano necessaria per coprile questo deficit? Che sii acouisti di grano non sinno stati compiuti in tempo ulite e nella misura sufficiente lo prova il tatto che esso r.on ha potuto reagire contro • prezzi sembri'' più crescenti orbitando sul mercato la quantità di grano necessaria a cor-ti.t.uiro un calmiere efficace. Ad ogni modo, fee la quantità di grano complessivamente rststente nei paese, insieme con quella comperata dal Governo, è insufficiente al consumo fino ài prossimo raccòlto, allora la requisl■ zionu per poter produrre i suoi effetti dovrà essere logicamente seguita dal razionamento Oppure, la quantità già comperata dal Governo insieme col re«to è r/ffl -tento nl'o sccno. e allora a qua! prezzo il Governo stabilirà ctudebba essere venduto il grano requisito? . . » E po terra il prezzo alitiate, già cosi alto, allora, verrà meno uno degli scopi essenziali della requisizione: se poi il Governo stabilirà prezzi notevolmente più basii dovrà subire una perdita sul prezzo già troppo alto, al nuote fece i suoi tardivi acquisti all'estero, dovrà quindi vendere min 'enne de! proorlo grand ni disotto del proprio prezzo di compera. I provvedimenti tardivi del Governo dovranno essere completati con tulli gii nitri già. indicati dal gruppo socialista. » Intanto ricorderò — concluse ron. Graziadei — che se Lloyd George diehi.irò rV'la politica militare inglese è stato sempre "nno*a perseseli tata dal destino del troppo sardi questo destino certo ha perseguitato tutte lè previdenze sociali del presente Ministero italiano e quelle dell'onorevole Cavasela » Isnc•ali carbone per i poveri per le famiglie dei richiamati alessandriniAlojiandi-iB o co ■ 'BP,a li Comitato ed :l Comune, di concerie, hanno In w'mpo utile prevista la necessità di carbo i« per !a cittadinanza, ed hanno preordinata 'a occorrente provvista di la Mi quintali di ]ienife per la pubblica distribuzione e rivendita. Inizic-ìA quindi la distribuzione di 1000 <iuint:>!i di liMiit-o. limitatamente alle famiglie oo" ■ re ed alle famiglie dei richiamati. La distribuzione avverrà nei loca:; municipali del Foro frumentarlo, Cvmì famiglia noii potrà prelevare più di un quintale di Jigniieil prezzo C- stabilito in L. i al quintale. Il Prestito NazionaleA Firenze Fieoaxe, 9, sera. E1 incominciata anche la Firenze la. propaganda per il prestito nazionale. Nell'elegante salone della società Leonardo da Vinci ha avuo luogo un convegno amichevole di soci so idaii nello scopo di rendere più possibilmente popolare la sottoscrizione aU'cmittendo pretito nazionale al 5 per cento. Fra i vari seni noiavansì il ca.v. Canoni, direttore della natici d'Italia, il sig.. Grazzini, della Banca Commerciale, e altri rappresentanti di istituti bancari. E' stata una amichevole conversazione, nella quale tutti si trovarono concordi nel concetto di mettere il più possibile alla porata del pubblico il uovello prestito, così che anclte lo più modestie fortune' possano concorrere a questo tributo volontario in favore della patria finanza. Varie furono le proposte per raggiungere tale scopo: cartelloni murari, manifestini a mano, opuscoletti di propaganda e anche qualche rappresentazione cinematografia (die-spieghi e illustri il tecnicismo di questa operazione di credito nazionale. I convenuti hanno incaricato il cav. Cartoni per questa propaganda popolare. Un'adunanza d'industriali e commerciauta Livorno Livorno. 9, netta, Indetta dalla Camera di commercio di Livorno, si tenne oggi un'importante, numerosissima adunanza per la propaganda al pretito nazionale. Presiedeva il consigliere della Camera di commercio Ardisson in sostituziondei presidente Orlando, assente. Intervennero l preeftto, il deputato Cassulo, le rappresenanze degli enti locali e degli istituti di credito cittadini, iudustrinli e commercianti. Parlò iprof. Moro dell'Università commerciale Bocconi, illustrando il dovere patriottico e la convenienza economica a sottoscrivere largamental prestito f>!> parte di ogni classe 31 cittadiniTra vivo entusiasmo patriottico si deliberò la costituzione r'oi Comitato per un'efficace propaganda anche nelle masse popolari; Un appello delie donne bolognesi Eoiusna, 9, sera. Per il nobile e .simpatico carattere della iniziativa, vi trasmetto l'ordine del giorno voato dalla Sezione femminile di Bologna deComitato di Azione Civile: 'e La sezione, convinta che le donno italiane che danno mirabili prove di amor patrio, devono concorrere liberamente alla pubblica sottoscrizione del prestito nazionale, ha rivoltò nvito alla presidenza del Consiglio nazionale delle donne italiane porcile a mezzo delle rispettive federazioni sia organizzata in tutta Italia una sottoscrizione femminile popolare del prestilo di guerra per titoli di lire 100 nominali, effettivi 07.50, da pagare anche a piccolo rato col tramite di un locale istituto dcredito ». A Venezia Venezia, 9, sera (1 Prefetto; conto di Rovasenda, ha comunicalo al generale Castelli, presidente del Comitato di assistenza e di difesa civile che l'onSalandra, a cui fu resa nota la iniziativa dellsottoscrizione popolare rateale al nuovo prestito di guerra con l'appoggio e il concorsdella Cassa di Risparmio di Venezia e deglistituti di credito veneti, apprezza altamentLuzzatti, l'on. Rava, l'on. Sina, n coinni. Rola Volta. Cospicua sottoscrizione dell'ori. GallengPont aia. 9, «era. Il deputato ltomeo Gallenga dopo aver soloserilto ai prestiti precedenti per mezzo dquesta succursale della Banca Commercialsottoscriveva al terzo prestito per centomilire. La Banca Friniana Udine, 9, sera. Nell'ultima seduta, il Consiglio d'amminstrazione di questa Banca Popolare Friulanaha deciso di contribuire con un milione centomila lire al nuovo prestito nazionale. La Cassa (Si Risparmio di Piacenza ' Piacenza, 9, sera. La Cassa di Risparmio di Piacenza ha votato la. sottoscrizione di tre milioni al PrestitNazionale. il Comune di Anronzo BeSluno, 9, sera. Il comune di Auronzo, che già sottoscris.-•Ì5 mila lire al primo prestilo di guerra, hdeliberato di sottoscrivere 80.000 'ire al nuovprestito.

Persone citate: Ardisson, Cassulo, Castelli, Graziadei, Grazzini, Leonardo Da Vinci, Lloyd George, Rava