La questione del grano e le condizioni del porto di Genova

La questione del grano e le condizioni del porto di Genova La questione del grano e le condizioni del porto di Genova discusse al Consiglio comunale Torino iliil i to nè eohe ; rtoo guo o n nal r to (Seduta de! giorno 5 gennaio) Presiede il SINDACO che dichiara aperto la seduta alle 15,50. L'assessore. tiOBBI risponde alla seguente imeiToguzione : « Interrogo il signor Sindaco per conoscere quali provvedimenti abbia creduto di prendere per economizzare il coinbuslibile nel riscaldamento e nella' illuminazione. r firmato: St. Vicari ». Bioorda che l'Amministrazione civica in questi ultimi anni ha cambiato in tutti i suoi editici, in cui fu passibile, la illuminazione a gaz in illuminazione elettrica. Fa poi rilevare che dei 45 milioni di metri cubi die ogni anno si consumano a Tonno, solo 3 milioni vanno alla illuminazione pubblica, consumando 13 mila tonnellate di carbone. Bicorda pure tutti i provvedimenti presi per economizzare la luce à gaz, avvertendo che bastò il fatto di portare da 700 a 2000 i fanali da spegnersi a mezzanotte, per sollevare una. quantità stragrande di protèste. Altre brevi spiegazioni aggiunge li SINDACO, specialmente per ciò che riguarda il riscaldamento nei locali municipali e il carbone per i rulli compressori. VICABJ insiste sulla sua raecomand;izione che si faccia la maggior economìa di luce a gaz e di carbone. zionae sofconzioaltqul'esdedae palisSponain sedgnvedi StutsoIl SINDACO avverte quindi essergli perve- aue to ! nuui la .seguente Interrogazione: « Interrogo ai j l'ill.nip signor Sindaco per sapere quali pi'Ovdi-'vedimenti possa ottenere dal Governo per sopdi perire alla delicenza degli spezzati d'argentò, va .cauto sentita nuovamente in questi i!io-mi e n-j cosi dannosa asili interessi del commercio mipi- nulo. — Firmato: C. tilivieri dì Vérnier ». o- Il SINDACO risponde che solleciterà il GaMa verno e specialmente il Ministro del l'esòro a se, mandare a Termo la maggior quaiitiu'i possi .bile di spezzati d'argento. Crede che della co¬ sa si occupi ni anche hi Camera di Commercio. penostame, foLa deficenza degli spezzati d argento | noli ! arsa asgo no e nnto di e, io m nrafu hè to in nre u e nati ato le, esno vio lla ti woia la Al- lida a, aale to ore ta rIì pe Si aragcodel di ralla no ori, e.nnio mule odiue .li one iti ir;: mtà, che ore ato etta delub se Folda Paella OLIVIERI ringrazia e insiste rilevando le molte ridicole voci messe in giro tra il popolino, ira cui insistente è quella che li Governo menerà un bollo sui biglietti di\ piccolo taglio e che non ò improbabile che questi abbuino a subir-, ina svtUuutztone. Acquisto «.svunale di grand Finalmente si t aua nella discussione degli argomenti ihs'critii airordìns dèi givu.no, primo ne: quali e l.t seguente neiibci azione presa Italia ei.uii-.u ni via d'urgènza: « Acquisto ai ^rauo oal Consorzio granario proviti .a e Nuovi provve.iiuicritj per u, vendita ucllu farina, ai panettieri per produzione del pene municipale - Apertura di apposito, partita ui giro ». il SINDACO a v va rie che insieme a queste, deliberazioni delia Giunta, il Consiglio potrà' discutere le seguenti due !nlt'r;-oj,az:oni che riguardano la stessa questione • « 11 sottoscritto interroga il Sindaco per sapere quali affidaménti ha ricevuto dal Governo cu-ca lo sfollamento del porto di Genova, e il piti rapido inoltro delle merci dal porto stesso a Torino, specialmente in rapporto al grano, dalla '-ai deucenza temporanea deriva Fattuale elevatissimo prezzo del pano o invita ino.tre il signor Sindaco a fare nuove e più energiche pratiche presso il Governo por ottenere provvedimenti urgenti e risolutivi, che permettano ricondurre il pane al prezzo normale. — Firmato: Donalo Bachi ■>. « I sottoscritti interrogano il signor Sindaco per sapere se creda pienamiente giusiiììcato I il recente aumento di cinque centesimi sul prezzo del pane. — Firmati: Giulio Ca.-alim. Bonetto, Bianchini. Al'.asia, Giuseppe Romita, Balsamo-Crivelli, Norlenghi, Zino Zini ». 11 SINDACO enumera poi tutti i provvedimenti già adoltati dal Governo per lo sfollamento de! porto di Genova, e rifa la cronistoria degli aumenti dei prezzo del pane rTorino. DEPANIS rileva che il pane municipale che altra volta si è messo in vendi.p. non era generalmente ben lievitato, nè ben cotto, donde la poco favorevole accoglienza elio ' trovò nella cittadinanza. Raccomanda quindi alla Giunta di fare In modo che il pane confezionato con la farina municipale sia sempre bon cotto e ben lievitato. BACHI, replicando, ra notare che noi oggi, dopo appena sei mesi d'i guerra, paghiamo i generi di prima necessità molto piò cari clic non iti Francia, che si trova in guerra da ben 18 mesi. Ciò deriva dalla imprevidenza delle nostre Autorità governative, per1 cui vi sono migliaia di tonnellate di merci ferme nei porli (specialmente a Genova) e il prezzo di tali merci è stato artificiosamente, fatto alimentare, anche per là parte clip »i ! produce in paese. Crede che non sia tollerabile il prezzo attuale del grano, salito a tale altezza unicamente per la insipienza del Ministero d'agricoltura, industria r commercio, il quale non ha ancora compreso che in un periodo di guerra eerte teorie e certe fisime debbono essere abbandonate e che bisogna attaccarsi seriamente ed enèrgicamente ai. j mezzi pratici più efficaci. CASALINI si domanda se il prezzo a cui j si vende oggi il pane a Torino corrisponde > al suo valore e, al suo costo reale. Enuncia | alcuni dati per cui il pane, a parer suo, chej i panettieri vendono a 65 o TO lire al nuin-j tale, non viene a costar loro più di 59, mi-1 i pure fio lire, anche tenendo conto dèlì'àu-1 | mento del prezzo della farina, del sale, della i legna. Crede '-ne il problema del pane, se 6; isolo di orrltnp economico per la classe bor- ; ] ghese, diventa invece in questi momenti per i ila classo operaia e indigente un vero prò-i ! hlenifi m-ainp politico. Rileva che nd'Alessandria il pane si vende a minor prezzo che i non a Torino: che la stessa Alleanza Coopc| rati va vende P pane molto più a buon prezzo I desìi altri panettieri, illustra egli pure le ragioni per cui il nane municipale — trascu-| I rato dai panettieri, anzi da essi scredita:» davanti ai clienti — non trovò fortuna nella cittadinanza, mentre l'Alleanza Cooperativa portò tu sua produzione giornaliera da 70 a 140 quintali, e anche oggi deve respingere molti clienti parche la potenzialità dei suoi forni non corrisponde alla grande richiesta. sedeziommgegiscladimliaogremnilegidaququsco agl'oalvi17copigediGoesverabaugfrzapfaaconcnilcltosin cifopaguduinpliinmzdinrte na ale o!-i, non netro er ci-u del V. eli o. C.= - Crede ?hp il panettiere che fa il pane con la farina municipale non dovrebbe venderne altro, e il Municipio dovrebbe associai-si e coadiuvate le maggiori Istituzioni cittadine Idi produzione, come, ad esempio, l'Alleanza Cooperativa, che producono i! pt-rie con un molto minor costu. FROLA approva il sistema di intervento da parte del Comune nella questione gravissima del pane: ma non crede che lg proposte odierno della Giunta bastino a frenare il prezzo de! pane- Espone, tra la maggiore attenzione dei collecrhi, i provvedimenti presi da! Maniclpi.o di Roma. Aggiunge seiubrai'izli etti* i recentissimi provvedimenti adottali dal Governo per il portp.di Genova siano tali da poter far entrare la què•iiiow Bravissima nella san taso risolutiva. SlN'CiìllO. Non si soffermerà a- far conto sul i-oi-'i" pciiViVi disili luvr,iii;'.iune del paino Trova ma tante difficoltà a tir conti esani per la propria industria. rK pur cono. ist ori de:, udiel: che t •• oni: popata in gli tata bene. Hi" porto sliauli.évebbe ir non conosce a fondu. Ne si èstem economiche generali- Soltanto ..colloca "■ ■■ "ìli ciio. essenziale, rv; del maggior ''osto odièrno del Idi ogni g qualsiasi cosa l'tie.vpn i l'osterò *ainn il minor valore >'o luta o cioè l'altezza dei cambi, fievole magerior costo dei noli, i ■ sti elio sfuggìrfib.bei'p alla jàòtimza dei mtnU'-; bo se quésta fossi come il sollegà suppone, anzi- r.f> questa rnnti ria, assai limitata eredp. cosicché imputare al mi turo l'alto pro-zzo del eccessivamente artillt fondo parlerà della p altra voliti disse in il pl.'OSic-i parte dec'li ; presumono grano ai OSO F.d-, n'i delia proposta d disse in seduta s «no iri riguardo empirismi dalle vor ad improvvisare quelle che era in teorie i et va parò al gli eleménti j .rrano, cunei i anche dal-1 in nostra vali lo spaven:-monti quelostril.'iva •s-'ìp i'Iimi-.-iti! ne essere, In ■ino l'oratore ro d'agricolre vciainenle •lirico. Nè in a Giunta. Giù ic-ta qua! sia .'.la massima Autori*-'! che ia organizza csGqocnlGlGgniNCtPrCarlggsMMvdspncrzncmdgaqsztdvivdtrTncov; AliGE zione economica artificiale al disopra di quella naturale che s'è venula costituendo da secoli, e che il più delle volle non riescono che a soffocare le forze vitali di ben altra '.incacia con cui questa s'adunerebbe anche alle eccezionali circostanze. Ma disse pure unco già altip-vo'-> -he in fondo non può dar torto a queste varie AutoriUi r-he invece di" aiutare l'esplicacioop dèlie vei-e e profonde energie dell'orini nizzazione esistente S'affannano a darsi l'aria di creare quali-Ite cosa di nuovo e diverso, poiché ben riconosce che da cento parti e non soltanto dagli empirici socialisti esse son premute e spinte verso il*htUzio. SI soffennerà invece, sulla questione del porto di fi^nova, che il sindaco volle abbinata a quella che si discute. E senza entrare in un esame dettaglialo che non ha quii sua sede, non può a meno di richiamare l'indignazione di lutti quelli che" han occasione di vedere da vicino 11 funzionamento del porto di Genova." Si capisce che tutti. ..^,.1,- j sono essere stati nell'agosto dell'anno scoiso responsabili del porlo, possorpresi dallo scoppio impensato della crisi immane e che il porto non abbia potuto supplire alla chiusura 1stantanca dei porti nordici, ma oggi dopo 17 mesi dallo scoppio della crisi, quando im fonazioni ed esportazioni sono tornate al | normale vedere quei che succede ai porto li Genova in balìa ai più meschini interessi ! allo più a 1 , ! e e a . j i j e > a | ej -j -1 -1 a i 6; - ; r i -i e u-| » a a a e i a. colpevoli -Inerzie dì genie che non sente n>"or,r,"ì lontanamente le responsabilità dei momento, e pensare dio mentre la nazione deve fare il più -colossale, sforzo che mente italiana abbia mai anche soltanto immaginato, nei tuoi porti che. son la sua sorgente di vita economica si vive niorno- per giorno, quasi tranquillamente, quasi infischiandosi di tulio il lesto della, nazione e lasciando sussistere un caos che poco s poco diverrà inestricabile, è cosa che indigna mortifica nel nostro orgoglio stesso di italiani e ritorna impUicabilmeiire alla mente ogni qualvolta si sente risuonare l'enfasi o la retorica diventata ormai necessità di ogni manifestazione pubblica italiana (Approvazioni Vi VtSSi rr"\ .f Un fatto in questa materia ricorderà al collega quale sintomo della miseria a cui siamo giunti. " 'ielle gru elèttriche eh" stanno da anni inoperose in un nitro porto italiano, quello ili Savona, congestionato altrettanto Che quello ■'■' ^p"o-.-:i, e ciò per non. urtare le sùscettlbili'tfi o affrontare le minacele di chi ha o creile d'avere interesse a che le gru non agiscano. Crede • che il Consiglio .vorrà, votare l'ordine dp! giorno che presenta, insieme ad altri pntwhi così concepito; - ti Consiglio, constatato come V diservizio del porto di Genova non accenni, dopo 17 mesi dall'inizio della crisi, a diminuire, e come t'r,---ii!j7ZP7irinp di tale porto mostri più che mai nelle attuali difficili contingenze, quelli che sono i suoi fondamentali dito*" invita il sindaco ad insister,-; presso il Governo per energici radicali provvedi menti. - p'-^oti: Sincero, Bocca, Bosso, 'rimossi, Depanis.Mercandino, Buchi»Il Governo non può — conclude — se non essere graia degli incoraggiamenti che gU vengono dalle maggiori citta, e. delle armi inorali che eli possono essere fornite per combaitere e per eliminare le opposizioni, le. iniuaccie, !•:. difficoltà che da molte parti gli vengane) v.- eli-, da troppo tèmpo già sono durate-;RATTI confuta parecchia affermaatóni e cifre esposte da Casiiim. rilc/ando che l'Alleanza Cooperativa può vendere fi p^ne a minor prezzo perchè potè comperare grossi stocks di fa-rum a mi prezzo inolio inferiore di quello attuale. Giudice, che una delle maggiori difficoltà nella vendita del pane municipale stia nei fatto di avere esso una forma unica, ciò che urta le vecchie abitudini della cittadinanza torinese Trova poi stranissimo che si voglia 'mettere il calmiere *; pane anziché sul grano, e conclude approvando le proposte della Giuntai. L'assessóre CAUVIN dà spiegazioni sul cri- i toril addottati dalla Giunta e sulle ideo à cui1 si è inspirata nei provvedimenti che propone j n nelle ••"l'f-.t'v'1 *nÌ7i--if.-, C'-m i panettièri d IN città, onde' moderare l'aumento dei prezzi e fornire olla popolazione un quantitativo 'li : vpane a costo limitato. I Ce iAlisViilnelCCanCBorSal■'S CósS(iOCCnmCdfoi TuCGaCRaIHsanCpercavCdi CgerCbrravvBCdeictclSpCneT.nnisCfliforCtcrEnCna« sii Ce i meronfsorsenCFiiCtladnOcoCBrcaCwCsusepavna"altprSLascoveinI(Scr.nOrCaneLz. uicii.araii«ni dei SJssìscj liTIl SLVDACO avverte che non pli pare ancora giunto il inoineiuo di conveitìre il bollettino veuiutiiciyale usi prezzi nella rohràa più violenta <"di calmiere, ciò che del resto non a vietato tu un ìJiù o meno lontano avvenire! Kilcvu che se in altre grandi citta si vende il pane municipale più a buon prezzo elio a liliiuisce per le aniministruzio ingenti sacntluii. che noi per ora non vogliamo uè dobb.auio fare. Trova f-ciet^ivu il prez- "zo dal. grado e non conìspoudantc all'i realtà *delle condizioni di cose, il prezzo del grano i intórno è salito unicamente per le «ravi spese peva.e ti pane mimici-1 .a Turino, ciò co- 8ani di (luellé città\mn e i e a n o e ! i o o i e e i al ti j ei l-1 anea i! n e le n ù a a e a che neve sopportare J grano importato Uu-ll stero. Ammette egli pure che si sarebbe dal Govetrtio dovuto adottare a tempo opportuno qualche efilcace provvediìiiento e che oramai ogni misura .sarebbe troppo tardiva. Si associa alio considerazioni e alle deploiwiioai cn un aiate sulle condiz.oni del porto di Geuova. L'ordine del giorno d: fc.cceio. eccellalo dalla Giunta, è approvalo ali unanimità. 11 Consiglio approva pure le proposte della Giunta. Gli argomenti che seguono con danno più luogo che a brevi o&ervazlonl di BATT1STIN1; GHBVALUiY sui lavori ai Palazzo per la Re-1 giù Intendenza di Finanza e sulla ricostruzione di hahgars al campo di aviazione: CISRIA-1 iNiAsul lavori da iure aila eliiesa del Mutile dèi Cappuccini e speelàlméiito aile falde del rri-utite; e GELàSER a cui rispondono gli assessori POMlvV e MORRA. A questo punto il Consiglio è chiamato a parecclìie elezioni per rinnovare o completare Commissioni interne muiiicipali o Consigli di amministrazione in cui il Comune deve avere rappresentanti. ROMITA Ih a nome della minoranza là solita dk'hiarazloue •lomandando p-orciiè la maggioranza in certi istitub citladiiu anmielt'i gualche rapprasentante della minoranza consigliare ed in altri no. e cita ad esempio ili Museo del Risorgimento Nazionale., la Scuola Maria Laetitia. ecc. Domando perciò :a sospensiva per parecchie votazioni affinchè la maggioranza cun un atto di equità lasci qualche posto anche ai rappresentanti della minoranza. BACHI vorrebbe che si animettrose una rappresentanza della minoranza nella Commissione igienico-oflilizia. Il SINDACO avverte che la Commissione speciale per ia proposta delle candidature non ha ratto mal questiona di panilo nella costituzione della Commissione igieniro-ediltzia c netta Direzione della » Maria Laetiiia ». Dichiara invece che la maggioranza ha creduto mono opportuno ammettere un rappresentante della minoranza socialista al Museo del Risorgimento italiano t:on parendo che. essi avesse art intervenire in una istituzione che si fonde quasi, nella storia (iella nostra Monarchia. He* spinge quindi la proposi;: di sospensiva avanzalo ilo Romita nelle votazioni tvar la costituzione della Commissione edilizia, il Musco del Risorgimento e la Scuoia Maria Laetitia. I„-i proposta sospensiva di Romita -messa al voti per appello nominale non raccoglie clie i voti dei ^oiiaigliei'i socialisti e di Scasso. Ui.vallrv sì astiene. 11 Consiglio delibera" invece di proci •'-re subito alla votazione per lo diverte. ?le-z;o:-i. Oi""ite danno i seguenti risultati: $,e Comipissioni cpTMAMVMLV—jVtLSCli^ieiiito-ed-'lzia v'r l'unno 101.1: Oba. uil. 'ii • .imi. ■ter le ferrovie per l'unno 1916: liocrn rillniindo, Corsi marchese avv.- |irot. lieo a.v». coinn. E'ioirdu. Foggiano in::, comm. rasare frolli coito itv. ondo, Grassi (par. piof comm. Otiìdo, cuv l'I^ro. Ml-i.'inn l-'ianct-sco Mi;ssf Ottavio, Vli-arj Idje conni:. Mario. nrhitrnlt pet la risoluzione dei reclami ritrii f apolli alitai; della tenue sulta tannatura di Tonno-. EU-Jìl» ing. cav. Giuseppe, (3US di QuarU noli, avv, riiilrlù. Picli ;:-,-v cav. Carlo, Itaci;otti cav. Lorcazo Co:Ì10 :H'eti;tv dt-t-'IsTHuto :f--irr--.il**: £:t)cm. oiò-C; iv.ui jj».r. C-ij-.--.vo, Oepasls a,rv. ccctrv <l!u- Comraljflonc viilii-y Ing. cu Commissione ; vv .coin.-.i. F A!i-ss:.-inil|-o, Il l.ulgl, l:-e.«-oi i-onnn sen. Grlhauil! r.rof EÉtldlo, pastori nlCnavijSt Wmnonlco, Radicati iti seiipe, Unni, i'fjf. corani: M.u-nioritu coaw Vittorio.' Cóiisti/Uu direttivo tlrll Itluuta profesalonalt "pervio- Bon teg. cav. tHuseppa, Glorimi ing. Céer. uìf. Carlo, ftoTiiilj lllg Gliisvpps. Comitato esecutivo ,"<i Premio Servate: Femia IriR. Eiioiu-cln Norjoaglil dott. Aroklo. Cvntuiuilvtìi' iteli' liléiitfe munlcipiill elettrica e minute-. Fontana ing. Vincenzo. Commtuiouc per ti; eli/ftanita •iilteaitrmptrtutnfo itrtl'oliMn/o iléU isirtatone eleinenlare : fGlndloB eo;icilliLton)'Abii.il! avr cav Lultti. (M.ustro ruiioiiiip;,lo) tre Luigi, (Miu»tra mimietpij*,) vigo-oinn AngeLi, (Pailve dì farAigHn) Belila avv. Viilentimo, (Pi ) Pimii; Antonia: • Constali:) ai disciplina p't ali imyl>-qali: DepnnJs aw. comm. OtiifiPi.pe. Zini *rrf. Zino. Comitato dacillvo itti Muffo Civico di arte onffra e ili arie upiiti.-ata illl'imtaxirlil: i'iWNarluo ou». Aliselo; Pillotta &re.f. cnv. Fodorlco, Sciimirtpi di Viilnnova marrhe:--,, «Fe-rilIriMirto. Venturi don. l.:o. nello. Comitato iltrritivo della Galleria rli arte, moderna-; Canon leu comm Pietro Gl.uii cnv Giovanni. Cmtùfegiizlòiiè di car!t:ì : De! Carretto di Torni Bormida marclipae Ernesioi, pozzi comm, Tamercdl, Salihtorio arv iromm V-n-inzio ■''urxiijUo d'ammtJiiftrazione itelie opere irte dt S Paolo: Cappi Logora aw! Antonio. Fe.ota (U Cóssato conto aw. Giulio, Prato prof. evav. Olu- S(iO|W>. Confinilo ctclln Cn.'fi iti n<svarml.O: Furroro d! Cnmlilano mart-ti^jo aw. imuiil'iia eon, Osnra. Contlyllo d'ainmltihiiaitine dell'Ospedale di .t/in dfoti-imii flatri.'ta; o»i!lnl don. Giulio. Rollio do«. Tullio. Cónstgtìa d! direnane dtll'O'ptdaH Oftalmico: GaiMìa nw. l'ansio. ConsUiUo d'iimmliilitraxione dH n. Kemiromlot Raltl cav. C i-Io. IHriztone. d'I P, OrpMo penr.rr.lt eli Carini: Losana a.w cnv. C--^>tro Consulti, direttivi rti'it'J»r«vfn Lortnsa Prtwttt per tord/imitte e sordomuti poveri: Fantimo itoti, cav. Giiisi-ppB- Carnalità animtnliitraUvo del Pollrllnico .jenenit* di Tonno: Ferra.rl dott. AKO.-=tlno. , Confinilo di direzione dell'Opera pia Gaia: ttoBgerii cav. Mario. Consiglio direttivo dtWlstltuio Bonofms: R.irbrrl.< avv. c,::y. Cirio. Tlacbl ras:. Domilo, nrexeni avv l-.-iv off UlUMipp*. Bachi rtli'tCari rtip non nccett-'. CàpsiQllo 'difettiva drl'r Cam Bene/lea pel giovani dei- luti ■. Martini avv. Cesarei. confinilo d"liii foèiefiì Heale per l'educazione rortcllìvn dei. minorenni drll'antlco tifano Sardo: Splhgard! r-eiioriUc ca.v Carlo. Constatili direttiva del ninnatilo rlerentlvo Ce. nero; Abbati avv. cav. -Lcljrl. Clbrarlo coni» avv. T.nlrrl. senti Grimaldi di Casnflesgto ma.rrhcr-.» Stanislao. Villo ;u-v i-av. Fallato. Confittila direttiva delvtslilvto f'azi-inale pejr Ir. flit le ilei mirimi: Pufflnl pmf. avv. comm. <nm. foro Frannes-.-.o. * Cm;*i dìo ili ammhilstràtlòne dei •;. istituto intcrnazionale e Coloniale Italiano: no ver aw. comm. Enrico. Ctinslàtto di crn-VU.'trnrlone del Convitto Nazionale VmiìCrto 7: ivvnr.'iii \\roi. comm -PIpjiI'Jo. i Coitslnlln di amministrazione, del n untino eomi mereiai? Quintino Sella: Feirrartì ronzo. fon'latin direttive) dei Mitico Nazionale del HI- Vazi prof. Lo- sorqlmcHtn Italiano: Coloinbo sen. pr.if. comm. Fraw^sco. Confinila della ti'. Stazione s Fiililni avv.,cav. ut' u-"j. '■'.• Consorzio per là tranvia . '; tlaj-hérts avv. piiv Ctiirln, )>: dnarrio p.-T-ra.-Ls ins. proli Do: prof. Adolfo, Kiiflìni ir.rimenlalé Aiirar'a: iCO! e ..-;<» Giov 'imi. !frfc« Torino-tllvoli :' nco avv romm. Eoma. Fio-rio c'v. uff. -7in nvr. Gì 'ti GlOfl-slo'i Path-irti avv. Pcinniaido, Vicirj in-r. comm,' Mario. per l'i eóneentpnr della tranvia Tarino. 'eri-Mia lira-, comln. Arturo. Gohhl ratf. MtgitOTOttl di S. Sebastiano avv. cav. OSnro ria coinin sen. Consorzio Bri/sitsco : cav. Oorardo Cwtn'ntlnò Cottiiiiisslpne perir aneli*." sussiditi! dal Cumini': t>*»p seppe, Pian aw. Fi-v.ri" O-e avv. coinm. Alberto, a.iby >r ut' Intanali a!» arv corniti; Giuli doti I5n.rt< " (i^swr avv. ci.v. LiìIkI Ri- nai-ilc pr"f comm. Costanzo. "ori-ri/?,- nd.-nt' d'I COtrW Sliperirtr" httuto Mar. alterna • Savoia: (Anno sr-Vif-tro 191!> lU'.fl) Ioa prof. rlAtt c.-,:,-..iri h--n pio. Mcnsto a.w Paolo. Sòl .-«iiili-.; •••ri,-. >.-,/...--, priifamduttUL UtH» Lacinia-, ;An-:o soolàsttrtì ini;..pura «ovr.-i'ntj-nfl-ull scolastici: Catsoitll d1 CWiIsano coni* l.ulpì noveri- G!'.: --p'-; Sowainlentìonte artistico: Stratta ine. cav Curio. Ijeptr.iu n viatianza per le svuole ilenirniari(Scuola n. V -i-i pitone) Pomba in? comm plus, r.nlgt, .i.-v«s(v.- iWwlólpnt?: (Scuola A c--iliol:t) Or iisl r. !.-?:. cnnstelloré comunale; (Scuola Kbtnon) Catella àVv. Orcte Alle 19,23 ! a, sci :■•';.'. pubblica ò rinviata a venerdì.