Un "passo" alla protesta greca contro gli Alleati

Un "passo" alla protesta greca contro gli Alleati Un "passo" alla protesta greca contro gli Alleati L'Importanza delle difese di Salonicco rilevata a Berlino(Servizio sveciale della Stampa). Zurigo, 5, notte. Il signor Naùra, inviato greco a Sofìa, ha eomunieafo al presidente dei ministri bulgaro, Radoslavoff, il testo della Nota con cui il suo Governo protesta contro gli arresti dei consoli a Salonicco ed ha dichiarato nello stesso tempo, che il Governo ellenico si adoprerà con tutti i mezzi di cui può disporre affinchè la Nota abbia pieno effetto. Il Governo greco vuole evitare qualsiasi malinteso con le Potenze centrali e vuole mantenere con esse in avvenire le buono relazioni mantenute fino ad ora. Le dichiarazioni dell'inviato ellenico avrebbejro prodotto soddisfazione nei circoli politici di Sofia. Il testo delta Nota contiene — secondo la Weufi Freie Presse — questo passo: « Il Governo ellenico si tiene fermo al principio della sovranità del paese ed ha quindi diritto di chiedere, nonostante gli stia dinanzi una grande forza, che siano dati immediatamente gli ordini necessari 'affinchè sia provveduto alla sicurezza delle persone menzionate fino al momento della, consegna alle autorità greche. Inoltre il Governo ha diritto di chiedere che siano dati ordini affinchè le persone arrestale siano consegnate al Govèrno greco che le prenderà in cu stodia, carne pure che sia provveduto al ri spetto degli stemmi consolari ». La protesta avrebbe destato soddisfazione a Sofia anche perchè appare che la Gre eia voglia far valere la sua volontà. La protesta è stata rimessa ai Governi dell'Intesa dalle rispettive Legazioni greche. La risposta non è ancora conosciuto. Ma, a quanto telegrafano da Atene al Lottai Anzeiger, l'Intesa pensa di bloccare l'isola di Mitileno se la Grecia fa qualche altro gesto di opposizione perchè siano liberate le persone arrestate • sotto l'accusa di aver intercettate le lettere affidate alla posta per Salonicco. Fra i consoli arrestati la figura più notevole e quella del console austro-ungarico Beni von Kviatlkowski. Egli ha 49 anni è nato a Salonicco ed è figlio di un funzionario di quel Consolato austro-ungarico. Nel 1892 fu inviato quale dragomanno al Consolato di Creta. Creta faceva allora gli ultimi sforzi per restituirsi alla madre patria. Parlava il greco e il turco. Egli era indispensabile. Nel 1897 ebbe una parte curiosa in un affare di spionaggio. Le truppe greche erano sbarcate a. Creta sotto il co mando del colonnello Vassos. Esse arresta rono un pseudo-giornalista austriaco sospetto di spionaggio, ma dovettero liberarlo peT !c minaccie del suo Governo. Nonostante questo primo monito, ti pseudo-giornalista fu cólto un'altra volta mentre stava disegnando alcune posizioni dei greci e fu condannato a morte. Il Console austro-ungarico mandò allora lo Kviatlkowski in divisa di ufficiale austriaco a chiederne la libera-; zione. Egli si recò al campo greco, ma benché preceduto da bandiera bianca, fu preso ». fucilate. Riuscì tuttavia a salvarsi ed an- ealgavtgtMpvafifirbssnmlffqSlmti I \io ad ottenere la liberazione (iella spia. | Poco dopo fu promosso vicerCousolo e nel I JifOH nominato Consolo ;i. Purnzzo. Rimase | qualche tempo in Albania; poi fu Console a Roma; quindi a Salonicco.. ^ Come fu già rilevato, ciò cric è avvenuto a" Salonicco era inevitabile. Le truppe anglofrancesi erano circondate da una. fitta rete di spionaggio nemico. Tutti i provvedimenti e le disposizioni del comando anglo-francese erano saputi lelegraflcameibie non solo dai Governi, ma anche dui giornali dei paesi nemici- L'inviato del Tageblall raccontava come aveva passato il Natale in compagnia di soldati franco-inglesi e serbi e dava informazioni raccolte circa lo posizioni franco-inglesi, rilevando i particolari delle opere di difesa che si stavano compiendo. L'accusa di spionaggio irrita j giornali tedeschi o l'Agenzia Wolff si fa telegrafare da Atene: « L'asserzione dei rappresentanti della Quadruplice circa lo spionaggio è semplicemente ridicola. I Consoli erano vigilati e pedinati da poliziotti dell'Intesa ed è escluso perciò che potessero fare opera di spionaggio ». Il Berliner Tageblall mostra di uon comprendere perchè l'arresto sia avvenuto e lo qualifica un gesto di provocazione da. pai-te delle quattro Potenze alleate, tanto più che fra gli arrestati vi sono molti turchi e bul-W- I giornali viennesi sono pieni di amarezza. Ma fa sorridere il Vremdcnblatl, quando scrive che la «sovranità della Grecia fu lesa proprio in quel fiorente porto di mare toccato alla Grecia come premio delle vittorie nella campagna balcanica ». Fa sorriricre tutto ciò quando si pensa che da dettBQjqi la politica austriMa mira a Salonùco e che verso Salonicco questa politica volge ancora lo sue speranze. Fa sorridere anelici la Nr.uc Frcic Prèsse, la quale scrive chol gli «inglesi avrebbero potuto ricorrere avi altri mezzi se la presenza dei Consoli pare-! va loro pericolosa per le operazioni mili-l tari ». Parlando della sanazione circa Salonicco, i I maggiore Moratti scrive sul Berliner Ta-\ gci.lall che «la Quadruplice si rompe la te Ma> pe vittoria fino a che l'esercito nemico non è annientato. L'esercito franco-inglese fu sconfitto nella regione de! Vardar e inseguito fino al confine greco- Ma le forze principali riuscirono a fuggire intatte perchè la strana situazione politica costrinse l'esercito bulgaro, impegnato* nella lotta, ad arrestarsi. I nemici approfittarono del tempo lasciato loro per fortificarsi attorno a Salonicco. Provvisti, come sono, di tutti i mezzi moderai e necessari allo scopo, non sarà loro difficile trasformare Salonicco in una fortezza la cui conquista, se seriamente di fesa, dovrà costare molto sangue. Comunque sia diretta, la marcia su Salonicco urterà contro il gigantesco sistema di difesaSalonicco è la prima posizione di difesa per l'Egitto e l'Intesa non nasconde che vuole mantenere Salonicco anche per poter attaccare, con la Bulgaria, lo Potenze centrali. iornali dei paesi nemici consigliano di approfittare di Salonicco come porto di irruzione per irrompere contro la strada Sofia-Costantinopoli. Da tutto ciò risulta — continua il critico — che l'interesse delle Potenze belligeranti si concentra nei Bai cani meridionali ». Il Morath parla anche dei soccorsi italiani e dice che essi non avvengono secondo i desideri dei fanco-inglesi. Si tratta per gli Italiani, di coprire la costa albanese. « In ogni modo — concludo il critico — il clima aspro e le regioni montuoso sono buone alleate dell'Italia, giacche, per lungo tempo, a giudicare Sai bollettini ufficiali, le operazioni bulgaro ed austro-ungariche devono subire una tregua».

Persone citate: Consolo, Morath, Moratti