150 superstiti su circa 500 imbarcati

150 superstiti su circa 500 imbarcati La nuova ecatombe d'inermi nel Mediterraneo 150 superstiti su circa 500 imbarcati Il Console americano di Aden è tra i mancanti del " Persia ( Servizio speciale della "Stampa,,), .] acque di Creta, la sera di giovedì «eorto. Soltanto quattro scialuppe, riuscirono a stac- Il siluramento più luttuoso dopo il "Lusitania,, tServizia speciale della Stampa). Londra, 2. mattino. Il piroscafo Persia, secondo gli annunci: . Udella Società proprietaria e dell'Ammiragliato usciti nel pomenggio, Vnnc silurato nelle carsi dalla nave che affondava e vennero, raccolte da un piroscafo in rotta per Alcs-'. andriad'Egitto, dove era atteso per stamane.' Si teme che per la perdita di vite, il silura- imento del Persia risulti il più luttuoso chesi sia verificato dopo quello del Lusitania-1Si afferma che il Persia arerò imbarcato |oltre duecento passeggeri a Londra ed un altro considerevole numero a Marsiglia, dove aveva fatto scalo. Una lista completa dei passeggeri non può ancora ottenersi perchè è in compilazione, ina una lista di 213 nomi, e che deve rappresentare la maggioranza degli imbarcati à uscita ora. I nomi sono tutti inglesi e ri figurano molle signore e signorine « bambini L'Ammiragliato a sua volta comunica che il Persia portava un largo carico di pacchi postali e di sacchi di corrispondenza, ma non trasportava alcun materiale di guerra. Tra i passeggeri vi era il colonnello lord Montagli che si recava a Bombay ad assumervi il posto di ispettore dei trasporti-automobili in India ed il cui nome figurava staynane nella lista delle decorazioni di capoI danno assegnate dal Re. Se ne ignora la \ sorte. \ li Persia era salpato da Londra il giorno i 18 dicembre ed aveva — ripeto — fatto scalo I a Marsiglia il 26. I j Vive ansietà erano risorte qui negli ultimi '^giorni, relativamente alla sicurezza dei pitroscafl i. dei passeggeri nella traversata del \ Mediterraneo ed era stata significante la \decisionv presa da due società di navigasio; ne olandesi e da una giappone, di sospen| dere pei loro vapori la rotta pei Canale di I Suez, mandandoli per la via piti lunga, in.torno cioè al Capo di Buona Speranza. Per [qualche tempo i siluramenti nel Mediterraìnco erano stati sospesi ed il pericolo qui si [ritenerli quasi abolito, ma i siluramenti del ! Yasaka Mani e del Ville de Cìotat avevano i risuscitalo i timori. i M. P. Più di 500 persone a bordo (Servizio speciale della Stampa). LONDRA, 2. sera, la Compagnia » Peninsular and Cirien] tal», proprietaria del piroscafo Persia, non ricevuto ancora alcun particolare sull'affondamento della bella naie, dai superstiti sbarcati ad Alessandria d'Egitto, fJ ^ ^ ^ : Uia , '. quanto abbia chiesto urgentemente al console nord-americano di Alessandria informazioni precise, specialmente sulla sorte\ ' del co)ìsole di Men> signor Mux Vee,e,/; ha i una soìa varola. che valga a dira- a misl(!ro chn avrollje la tmgka r,l)C 1 M Persia c aei moi Saggiatori. La « Ve | ninsular nnd orientai Company» conferma i l o quanto già ebbe a dichiarare l'Ammiragliato inglese, che cioè l'elegante nave, adibita quasi esclusivamente al servizio dei passeggeri sulla linea Londra-Bombay lasciando Londra il 18 dicembre, trasportava numerosissimi pacchi postali e moltissima currispoudenza, ma un esiguo carico di merce e che non aveva a bordo uè ma eriale di guerra, né combattenti. Al momento della sua partenza da Londra il Persia aveva a bordo, oltre le 300 persone componenti l'equipaggio, duecentotrcnla passeggeri, in grandissima maggioranza inglesi; si sa però che parecchi di essi dovevano sbarcare a Gibilterra e a Malta, prima, cioè, del passaggio per le acque di Creta, ove la nave trovò la sua fine per opera di un sommergibile n'emico. Pare però che essa dovesse imbarcare parecchi altri passeggeri, questa volta in maggioranza francesi, nel porto di Marsiglia, dove aveva pure da fare scalo. La catastrofe dei Persia quindi reca una ansiosa trepidazione non soltanto in Inghilterra e nelle Indie, ma anche in Francia, di dove sono già giunte alla Direzione della Compagnia insistenti richieste di informasioni. All'apprensione, poi, che ti ha qui a Londra per la torte dei patteggiti ingleti, ti aggiunge anche una acutissima, direi quasi morbosa curiosità di sapere quale atteggiamento assumerà questa volta il Governo de gli Stati Uniti, specialmente se tra le vittime della nuova tragedia marinaresca si avrà da lamentare il console della Confederazione nord-americana residente ad Aden. H. P. I superstiti Londra, S, notte. Un comunicalo ufficiale dice: « 158 sui perstiti del Persia sono giunti ad Alessan* ària. Si crede vi siano 60 passeggeri fra essi ». , . A sua volta il Lloyd cowjttnJca che i sw> perstiti del Persia sono 59 passeggeri, di cui 17 donne e 35 marinai bianchi e 53 morinai indiani. Londra, 2, mattino. L'equipaggio del Persia ascendeva da due a trecento uomini, per la maggior parte indiani, perciò, se quattro imbarcazioni, portavano ciascuna un massimo di 60 superstiti, i. morti debbono essere circa SCO. fra gli americani che si trovavano a bordo vt era Max Neeley, console degli Stati Uniti ad Aden. (Ag. Stefani).

Persone citate: H. P. I, Vee