Ottomila lire per la "Croce Rossa,,

Ottomila lire per la "Croce Rossa,,Ottomila lire per la "Croce Rossa,, Il successo popolare dell'iniziativa dei giornalisti - Tutti i 12.000 ramicelli «li vischio 'venduti - La inesauribile generosità torinese. Nessuna più ontuslasiirn previsione avrebbeI potuto /arci avvicinare. nello speranze, al ri- smultato delle due grandi' giornata prò * Cróce fiosso,». 1 IZSM mazzolila I ricolorati del vi - j Millo porta-fortuna sono stali esauriti tra il 1 io pomeriggio del iil rileeuibro e le ore DotlUr.no dall'anno vecchio di guerra all'anno nuovo, cho sarà l'anno di vittoria,. Nella, giornata di ieri la gara per possedere unii perlina pallida di gui è slata, commovente: nei teatri, nel ristoranti, sulle, porte delle chiese., nello piazze, sotto i porticati i venditori e le. venditrici hanno fatto affaroni: per 'dicci lire vendevano anche una sola' toglióliim del frutice auguralo: hanno cosi moiiipliia.ti i redditi destinati alla più grande istituzione della guerra, a «nella <;rocc Rossa, cho è la madre del sol' dato ferito, ammalato e stanco. La rinascita di una "tradizione,,. Quando I giornalisti pochi giorni or sono lanciavano la proposta ol pubblico torinese di una vendita augurale del verde vischio, essi pensavano che la distribuzione sarebbe riuscita aristocratica e limitata a qualche classe di persone. Anzi, poiché effettivamente mancava a Torino una tradizione su questo costumo francese e inglese, essi credettero opportuno far conoscere, l'antichissimo rito druidico e savoiardo; cho si compiva .nelle foresto all'alba dell'anno nuovo e che era risorto formo speciali — nei palazzi e nelle caso signorili in questi iillinii unni. Ila- pochi anni soltanto il rametto <M vischio appare sulle mense imbandito per le cene di Capo d'anno o nel so boi aostano, che si offro alle signore, decorato di nastri colorali. Possiamo dire che il frutice strano, per virtù di cariti"! e per l'amore che lutti i cittadini hanno per la Croce Rosso, e diventato in pochi giorni una popolarissima istituzione. Non morirli più: e ora una abitudine torinese, della quale dovranno essere lieti anche negli anni vetituri — non solamente le fioraie ma anche gli. umili montanari e i contadini delle viene valli, die tutti gli anni potranno ritrarre qualche utile dalla raccolta e dalla, vendita di- questo parassita delle querce annose,, degli ontani e delle betulle. V Associazione (Mia Slamita e. il Sindacato dei cofrtsporidciUl possono essere fieri di aver mosso in valore ■- tra il popolo - une fronda porta-fortuna : il popolo tutti gh anni cercherà le pallide perle e le focile sempreverdi, e fìéliserà.. con fervore, italico, alla Croce notte i (tori o le fronde hanno ora. una ftasó cloni.untissima di itili: curila e patria! La cronaca d'oggi è entusiastica: questa mattina, fin dalle prime ore, appena rientrate ]p squadre dei raccoglitori e delle raccoglitrici notturni - attrici, attori, giornalisti gentiluòmini -- usci, nella chiarita- serena del primo giorno dell'anno, una geritilo folla di giovinetti e di signorine, ili studenti e d"scolaretti Coti squisita cortesia essi pcrcosero le arterie principali della citta, soffermandosi al cenno d.ei lassanti, che chiedevano insistentemente 11 gai tricolorato. L'offerta della madre l giovani allievi ufficiali d'artiglieria e genio, ali'uscila dall'cx-cascuina. di cavalleria, in via'della Zc^ca-, a mezzogiorno, vollero decoi-aro il cappotto del rauiiccilo augurale, fra gli applausi dei passanti. In piazza della Condolerà, in piazza fcjan Giovanni, e dinanzi alle chiose, di san Filippo .o dei SS. 'Mortivi la vendita, al terminare dei riti religiosi^ procedette magnificamente. In piazza San Carlo una signora, accompagnata da una giovanissimo ROttotmòritc degli, alpini, reduce ferito dai front", depose in ima cassetta venti lire., dicendo : « Questo mio figlio è stato salvato dulia Croce Rossa : Dio benedica la Croce Possa! ». i Ma gli episodi sono cento e cento, uno più coinmoventto dell'altro. Nello oro di colazione, ne' ristoranti, affollali, la vendila procedette intensa, fra il generalo entusiasmo. Al Mortuari e alIVI'Acri di piazza Solferino, l pro- jprietarl offrirono ai clienti centinaia di maz- zolirti tricolomi i, dccóràiti di pieganti garzo di seta multicolore. Distributori erano i Hu'li dei proprietari, elio raccolsero, iufnticabilie e corj i osi, parecchie centinaia, di lire. 1 (.ampia provvista di gal fu presto esaurita; e l n a a a o i e e parecchie venditrici si recarono ad acquistare per loro conio i pochi fasci che ancora erano esposti nelle vetrino dei iltoristi e li vendettero guadagnando anche il cento per uno, a tutto favore della benefica istituzione. Gianduja benemerito della "Croce Rossa,, Per l'improvvisa mancanza dei ramoscelli la, vendita dovette essere limitata nel pomeriggio o alla sera u qualche cinematografo, al teatro Vittorio Emanuele ed al Chiarella, per là prima del Mcftslofcle. Al teatro Vittorio Emanuele, il popolare Alario Casaleggio incitò un'altra volta i suoi ascollatort a partecipare alla benefica compera con a plauditissimo parole di circostanza, La raccolta delle offerte 6 stata considerevolissima, j Persino un grande attore... di legno si interessò della benefica gara 11 Gianduia dei fratelli Lupi, durante lo spettacolo diurno s'avanzò alla ribalta, raccomandando la. Croce Mossa al buon cuore dei suoi torinesi, e incitando adulti e piccini a dare, l'obolo per la Croce Rossa, cho è l'infermiera sollecita dei nostri soldati. All'Ambrosio, Tina attrice dai firmamento cinematografico, la signorina Edvige Bufimi, quando ogni riserva di vischio fu esaurite, Vendette i pochi verdeggfanU rimasugli foglia per foglia; esse furono foglio pagate molto care, ma pagate volentieri! Un industriale olandese, il signor Martino Duydis, provato amico dell'Italia ed ospite entusiasta di Torino, mise a disposizione del Comitato la sua automobile e comperò una notevole quantità di giti, che regalò al Comitato perchè fosso posto tu vendita. Un mazzolino pagato 500 lire! I mazzo'liui hanno raggiunto somme inverosimili: venti, trenta, quaranta, cento Urei 11 Sindacato e l'Associazione l'altra séra fecero recapitare a parecchie personalità cittadine mazzi di vischio allacciati da un nodo tricolore. I mazzi furono inviati al domicilio di questi cittadini benemeriti da militi della Croce Rossa, coli'incari co di riscuotere la somma di I,. o.M». Tutti risposero con entusiasmo e con generosità magnifica all'invito dei Sodalizi giornalistici. Uno dei destinatari, il conira. Arturo Ceriana, mandò ieri, per pa gare il mazzolino, un biglietto di 500 lire, Giretto al- consigliere delegato dell'Associazione della Stampa Subalpina. Due altro giornate stupende, registra la cronaca del patriottismo e della generosità della vecchia Torino: dopo la memorabile giornata per la raccolta della lana, dopo le grandi riunioni natalizie al Regio, queste nuove affermazioni di generosità sono testimonianza dell'austero e fervidissimo amore italico dei torinesi, che offrono alla Patria le loro giovinez ze — soldati e ufficiati — e somme considera voli guadagnate, faticosamente nelle grandi industrie e nei piccoli, oscuri, pazienti commerci. Torino, l'incoronata di vittorie, oggi ò incoronata di carità. II Comitato ha proceduto per tutta la. sera e la, notte al conteggio del denaro raccolto, che terminerà, oggi. Al tocco gli incaricali della contabilità avevano registrato 7000 lire, uolte dalle cassette. In questa sonujia cho potrà au montare perchè non tutte lo cassette sono stalo consegnate, uon sono calcolato lo offerto speciali già giunte al Comitato e cho potranno arrivare nella giornata d'oggi. Il Comitato organizzatole delia colletta in vita tutti coloro che detengono le cassette a volerle, restituirò entro la giornata d'oggi alla jsede del Comitato stesso (Sala Stampa - Pa - lazzo dello Poste c Telegrafi). c—

Persone citate: Alario, Arturo Ceriana, Casaleggio, Giretto, Lupi, Martino Duydis, Millo, Sala Stampa

Luoghi citati: Italia, Torino