Pel terzo anno di guerra Documenti augurali e azioni nuove

Pel terzo anno di guerra Documenti augurali e azioni nuove Pel terzo anno di guerra Documenti augurali e azioni nuove (Per telefono alla Stampa). Roma, 1, notte I primi albori del 1916, definito nei paesi del "Intesti l'unno della vittoria, sono accompagnati da manifestazioni politiche e da fatti, di un certo rilievo. Si direbbe ohe un bisogno comune 'ha spinto nei .paesi belligeranti i capi di Stato e i capi di Governo a denunciare il rispettivo programma per il terzo anno dà guerra. A queste manifestazioni di carattere tipico, corno i! proclama di Poincaré o ,di Gugiieimu II agli eserciti elei rispettivi paesi e il telegramma di Sazonoff al « Daily Teiegraph » si soir> aggiunte oltre manifestazioni di carattere, più che altro, consuetudinario, come i telegrammi scambiati fra Poincaré ci i Sovrani dell'Intasa e il discorso, cosi deferente e affettuoso per l'Ttailia, pronunciato dall'ambasciatore di Francia a Roma ricevendo la coionia francese. I due documenti salienti del capo -d'anno politico consistono negli appelli di Poincaré e di GutgUielnio' li alle inupipe. Il contrasto, die esiste fra i due documenti, è la conferma stessa delle ragioni delia guerra. II proclama del Presidènte della Repubblica francese è un nobile documento che racchiude tutto il programma dell'Intesa; l'ordine del giorno dsl Kaiser alle truppe germaniche vorrebbe lassarsi unicamente alla brutalità dei fatti, chiudendogli occhi sui piani dell'Intesa, basati sul prolungamento della guerra. In terza linea viene il vibrante telegramma di Sazonoff al «Daily Telegrafili » cher per la recisa sicurezza, delle affermazioni, potrebbe esser considerato come preludio di un prossimo risveglio russo nella lotta europea. Per quanto riguarda l'Italia è da notarsi come le manifestazioni 'augurali del capr' d'anno siano state mantenute, per desiderio idei Re, nei confini deU'a più grande semplicità, quale si conviene ad un paese In guerra. La nobile austerità di forma e di linguaggio mantenuta nelle nostre cerimonie augurali ha pienamente corrisposto ai pensiero del Re e al sentimento della popolazione. • •■ Nel campo detta politica internazionale i primi fatti notevoli dei 1916 consistono nelle conseguenze dell'arresto dei consoli austrotedeschi a Salonicco c nella conferma del nuovo piano austro-buJgaro-ledesco nei Balcani, piano che si riassume in un dup'ice attacco in Albania, onde puntare sttilì'Adriaiico. . L'arresto dei consoli austro-tedeschi disposto dal generale Sarrail, d'accordo col generale inglese Mahon, è uria giusta rappresaglia di carattere militare per l'incursione degli areoplani tedéschi che hanno lanciato bombe su Salonicco. Appare infatti evidente l'obbligo in cui si trovavano glll Imperi centrali di richiamare i rispettivi consoli prima di iniziare atti ostili agli eserciti alleati concentrati a Salonicco. La protesta presentata dalla Grecia presso i Gabinetti di Londra c di Parigi non ha che il valore puramente formale delle proteste diplomatiche presentate durante la guerra. L'arresto delle. liO persone tradotte a bordo della corazzata francese «Patrie» gara manteau'*./. Fra gli arrestati si trovano di consoie tedescu K. Walter, quello austriaco, voti YViaUiowski, col vice consolo von Probitzeir e coli'addetto R. Scemami, il consolò turco Kiamil bey, e quello bulgaro Teodoro Nedkow. Essi saranno trattati con ogni riguardo, ina rimarranno a bordo della «Patrie» come ostaggi. La loro vita sarà garanzia contro il rinnovarsi di insidie nemiche. Un'altra considerazione ha determinato il generale Sarrail ad ordinare l'arresto, la considerazione cioè che i • consoli arrestati •avevano con troppo zelo minutamente informato i laro Governi dei movimenti militari del1 Corpo di spedizione anglo-francese i} sullo fortificazioni che gli Alleati stanno cos bruendo intonto a Salonicco. Gli arresti invelluti sono dunque pienamente giustificali. Essi porranno gli anglo-francesi al sicuro da altre appari/ioni di u taubes» 'germanici -sul cielo di Salonicco, nò daranno [luogo a complicazioni fra la Grecia e l'Intesa, essendo oramai inevitabile per il Governo di Atene la propria rassegnazione a subire per quanto riguarda Salonicco lo btato di vassallaggio necessario per le operazioni militari degli Alleati. Un'ultima parola deve esseie dedicata alla conferma della doppia marcia bulgara e austro-tedesca attraverso l'Albania, Pei- ora nulla si ha di allarmante rispetto agli interassi italiani per.il nuovo piano austro-bulgaro-tedeseo. Lo sbanco in Albania dei Corpo di spedizione italiano ci dà modo di garantire da qualsiasi sorpresa eventuale Valona e il suo hinterland. Anche la bandiera italiana, che sventola a Durazzo, sarà rispettata e, per quanto riguarda l'Albania, f,: ha un elemento di sicurezza nella piena adesione di Essad pascià alla causa italiana. L'autorità di Essad pascià in Albania e la efficacia dei suo atuto militare mediante gli i.rnoaitt, di cui dispone, sono riconosciute dagli stranieri a no) nemici. dpnnfz I soccorsi ai serbi, esercitati attualmente dallo truppe italiane sbarcate in Albania, proseguiranno pertanto senza preoccupazioni, sino a che prenderà forma definitiva il nuovo piano austro-tedesco, consistente nel rinunciare alle operazioni eontro g.'i anglofrancesi a Salonicco e nel portare le operazioni stesse in Albania contro i residui dell'esercito serbo e di occupare taluni punti importanti del litorale adriatico. L'Intesa prowédorà. a paralizzare questo nuovo aspettò della guerra balcanica. S.

Persone citate: Kaiser, Mahon, Poincaré