L'ottava riunione del Comitato segreto

L'ottava riunione del Comitato segreto L'ottava riunione del Comitato segreto Roma, 29, notte. La penultima seduta della Camera in Comitato segreto è durata sei ora, cioè dalle 14 alle 20. In principio di seduta ha parlato fra la viva attenzione della Camera il ministro della Marina, Triangi ; ha parlato poi, àscoltatissimo, il ministro della Guerra, Giardino; ha prèso quindi la parola l'on. Dall'Olio, ministro per le armi e munizioni. Dopo il generale Dall'Olio ha parlato l'on. Sonnino, ministro degli Este¬ r; cne na risposto a tutti gli oratori con grande calma. Dopo aver detto dei fini del la guerra le parole dell'on. Sonnino han- no trattato delle particolari questioni della politica estera, senza alcuna rivelazione, di fatti nuovi. Per la sincerità del discorso molti si congratularono con l'on. Sonnino. L'on. Boselli e l'on. Orlando abbracciarono con effusione il ministro degli esteri. Dopo la sospensione della seduta; che segui il discorso dell'on. Sonnino, è stata votata la chiusura ed è quindi cominciato lo svolgimento degli ordini del giorno ; parecchi di questi sono stati ritirati. L'onorevole Modigliani ha svolto in un notevole ed ascoltato discorso l'ordine del giorno presentato dal gruppo socialista ufficiale. Poscia è stata tolta la seduta. Domani mattina alle 10 continuazióne del Comitato segreto che sarà ripreso alle 14. Proseguirà poi lo svolgimento degli ordini del giorno. Domenica, probabilmente, in seduta pubblica, si avranno le dichiarazioni del presidente del Consiglio per | il voto. Nella settimana entrante sarà discusso, e si crede rapidamente approvato l'esercizio provvisorio, dopo di che, verso là fine della settimana, la Camera prenderà le va canze. Il Re ha ricevuto ieri mattina il Presidente del Consiglio dei Ministri e il ministro degli Esteri, che sono tornati ieri sera a Villa Savoia. Sua Maestà ha desiderato di essere minutamente informato della situazione politica. L'on. Boselli, cui ricorre oggi l'onomastico, ha ricevuto alla Consulta ed a Montecitorio moltissimi auguri. Le adunanze dei grappi Radicali e democratici par la fiducia — Il gruppo di «aziono nazionale» nairnnaa- razzo. Roma, 29, notte Stamane all'Ufficio VI della Camera si adunato il gruppo parlamentare radicale sotto la presidenza uell'on. Pantano. Fungeva da segretario l'on. La Pegna. Erano presenti. gli onorevoli AgneEi, Pietribont, Credaro, Alessio, Ramvpoldi, Angiolini. Fumarola, Dorè, Sipari, Amici Giovanni, Fazi, RublHi, La Pegna, Pe irino, Salomone, Pavia, Lopresti, Salvàgnimo, De Ruggero, Rindone, Parartela, Sciacca Giardina, Pietravalle, Gasparotto, Sandrini, Ruini, Giampietro, Serra, Cotugno. Lembo, De Viti De Marco, Di Cesarò, Garg.ulo, Veroni, Vicini, Albanese, Loero. Caporali ecc., complessiva- ■ mente 48 deputati con 4 aderenti. Si è discusso per oltre tre ove, oratori gli on. Giampietro, Pietribonì, Pala. Alessio, Di Cesarò, Veroni, Agnelli, Rubllli, Pavia, Pantano. Nei riguardi della situazione ministeriale si chiarirono due tendenze una in cosi assoluta minoranza' che risultò rappresentata dal solo on. Di Cesarò a favore delia crisi parlamentare, l'aftxa in grandissima maggioranza a favore del Ministero. Ma in questa maggioranza v'erano pure due modi di apprezzare la situazione. Gli on. Pantano e Agnelli, ipur non desiderando la cria!, inclinavano per un ordine del giorno che dicesse di confidare in un'opera di governo più alacre. Ma gli on. Alessio. Veroni e Pavia non mancarono di far osservare che un ordtne del giorno cosi concepito avrebbe ■significato * riconoscere la necessità della crisi senza votarla ». Infine a! raggiunse un accordo sopra un ordine del giorno PietriboniPantano cosi concepito: ■ La Camera, convinta che il prolungarsi della guerra, esigendo più intensa e più vigile nel Parlamento e nel Governo la tutela degli .interessi del paese, maggiormeiUe imponga ai partiti nazionali quella solidarietà onde ebbe vita l'attuale Gabinetto, esprime la fiducia che. mercè l'opera del Governo, il coordinamento di tutte le energie sia rivolto all'azione bellica per i fini supremi della guerra vittoriosa e al futuro sviluppo economico del paese ». L'on. Pantano venne Incaricato di svolgere alla Camera l'ordine del giorno del gruppo. Pure a Montecitorio si è riunito stamane 11 gruppo parlaimentaTe della sinistra democratica. Questo gruppo, presieduto dall'on. Ferdinando Martini, ha tenuto una riunione molto animate. Erano presenti gli on. Martini', Congilu, Teso, Milioni. Luciani-, Mat cangi, Materi, Storoni. Ollandini, Cassin Rizza, Camerini, Iacobone, Ciappl, Grassi Carli'tanio. Cucca, Pastore, Buccelll, Mirabello, Soleri, Compans, Mendaia, Di Stefano. Un ordine del giorno di fiducia condizionata non ha ottenuto il generale consenso, essendo varie le tendenze sulla motivazione. Si è infine deciso di confermare la fiducia al Governo e di fare in questo senso olla Camera una dichiarazione di cui è stato pregato -l'on. Martini, ma questi', ha rifiutato e .se persiste nel suo rifiuto, prenderanno la parola a nome del gruppo gli on. Lucami e Teso. Sempre stamane si è riunito a Montecitorio il gruppo della sinistra liberale: 30 deputati erano presenti. La discussione fu lunga ma calma, con intervento degli on. Marciano. Cao Pinna, Dèntice, Vaocaro, Ioele, Rossi, Adino'.fl, Somatni, Frisoni, Libertini G., Renda, Celesta, Di Mirafiori. E' stato infine approvato il seguente ordine del giorno che sarà svolto dall'on. Marnano: «La Camera, confidando che verrà maggiormente intensificata l'azione del Governo per le finalità delia guerra e per la concordia nazionale, passa all'ordine del giorno ». Alle 10,30 coll'lntervento del direttore dell'.-! vanta e di Costantino Lazzari della Direzione del partito si è riunito il gruppo socialista presenti gli on. Turati, Treves, Prampolini, Merloni. Modigliani, Dugoni, Sdorati. Bussi, Bocconi, Bentini. Maffi, Cavallera. De Giovanni, Casallnl, Todeschini. Musatti, Bucci, Rondani, Caroti ed altri. II gruppo si 6 occupato del dibattito in Comitato segreto e di quello sul prossimo esercizio provvisorio discutendo in massima le direttive del gruppo che saranno compilate per la dichiarazione di voto che farà l'on. Turati. Sull'esercizio provvisorio molto. probàbilmente parlerà l'onorevole Treves e anche l'on. Modigliani se questi non prenderà la parola in Gomitato segreto. Il gruppo di azione nazionale si è riunito alle 10. La seduta si è protratta sino alle 13 Prima di uscire dall'aula l deputati intervenuti alla riunione, una cinquantina, hanno promesso di non dire nulla della discussione • avvenuta che, a quanto il afferma, è stata a - a i i , - o , e e a e a o e e e e o o e o o e delicata e animata. Vi hanno partecipato tutti i presenti, nessuno escluso. In realtà il Comitato, di azione nazionale non ha detto niente perchè niente ha deciso. La seduta odierna aveva lo scopo di rivedere e di correggere l'ordine del giorno votato nelle precedenti riunioni, ordine del giorno che significava aperta sfiducia sull'opera del Governo. Il gruppo era per la crisi; la crisi oggi sembra evitata. Era naturale quindi che il gruppo cercasse di trovare una via di uscita più consona alle aspirazioni della Camera e del paese. Naturalmente, poiché l'atteggiamento del gruppo è già compromésso, trovare questa via di uscita non è facile. l\ regolamento della Camera e le... consuetudini, ha detto un membro del gruppo, prevedono quattro forme di votazione: si, no; astenersi, squagliarsi. Oggi abbiamo esaminato le prime tre ipotesi con prevalenza per la terza, astenersi : ad un certo punto qualcuno è sorto a dire che se il gruppo si astiene invece di gruppo dì azione nazionale dovrebbe chiamarsi gruppo dì astensione nazionale. E poi astenersi in fondo in fondo significa votare no, mentre, in questo caso una più conveniente forma di astensione sarebbe 10 squagli-lento. Perciò fu deciso di tornare a riti .'si domani. Ciascuno dì noi, ha detto jl deputato Interrogato del gruppo, prima di appartenere al gruppo di azione nazionale, appartiene ad un partito e troverà nella disciplina di partito la ragione più chia. ra e più logica per votare prò o contro 11 Ministero senza tener conto delle compromissioni del Comitato. Non c'è che questa scappatoia Diversamente rischiamo proprio In questo momento di esser messi fuori della vita nazionale. Si è riunito anche il gruppo cattolico che però ha rinviato ogni decisione ad un'altra riunione. Commenti dei giornali Roma. 29, sera. Il • Giornale d'Italia » constata come i pericoli di crisi ministeriale siano improvvisamente pressoché scomparsi ed osserva: « n vento di ribellione pareva voler travolgere l'illustre e venerato capo dì Governo, ma anche l'attacco diretto all'on. Boselli si è spuntato. 11 buon senso ha trionfato e si è riusciti a far capire anche a quelli che non volevano capire, che la crisi ministeriale in questo momento, non soltanto non aveva alcuna buona ragione giustificativa, ma sarebbe stata .molto severamente giudicata dalla Nazione, la quale, perfettamente conscia della gravità dell'ora che .passo, deplora, aspramente ogni vano armeggio, ogni schermaglia politica che appaia ispirata, non dal grandi interessi nazionali, ma da meschine considerazioni di partito. Si è riusciti, sembra, a far capire ohe bisogna stringerci tutti in un'opera di pacificazione e concordia». Il Messaggero così spiega poi e commenta l'improvv.iso dileguarsi della probabilità di una crisi : • La difficoltà di un accordo sulla scelta del nuovo capo dei ministri, la impossibilità di mantenere ferma la concordia generale, indispensabile nelle grande ora che corre, il caso del sacrificio di questo o quell'autorevole membro del Gabinetto nazionale, hanno contribuito notevolmente a scongiurare la minacciata crisi. Il timore del peggio ha fatto ritornare molti deputati sulle loro più audaci deliberazioni. Infine l'intervento diretto del più autorevoli ministri e capi gruppo ' nelle discussioni dei gruppi e. nei commenti dei corridoi, ha avuto per effetto quasi immediato il ritorno, del sereno sul già burrascoso cielo di Montecitorio. L'on. Sonnino fu più degli altri esplicito ed anzi violento nel deplorare gli armeggìi preparatori di una crisi. Egli fece sapere - ai suoi amici che chi avesse provocato in quest'ora una crisi si sarebbe macchiato dì una gran colpa verso la Patria. Egli intanto non sarebbe entrato In qualunque altra nuova combinazione, nè avrebbe accettato di comporre un nuovo Ministero. Si sarebbe ritirato nel suo eremo livornese e non ne sarebbe tornato fino al termine della guerra ». Il Corriere d'Italia ritiene saggio il procedere dei gruppi costituzionali che hanno deliberato la fiducia nel Governo; dice che questa decisione fuga il pericolo di un movimento antiparlamentare nel seno stesso del Parlamento, e cosi conclude: 'Ormai non è più dubbio: siamo alla stretta finale del terribile duello, che ha travolto nel suo gorgo di sangue razze e nazioni. Mal. come ora, si è sentito il bisogno che il paese mantenga la calma e la forza sufficienti per affrontare, per foggiare anche le decisioni della storia. Ma se si vuole che il paese confermi queste magnifiche virtù che lo hanno assistito in due anni di guerra, oecorre che il Parlamento non manchi alla sua provvida funzione, ohe appunto di calma e di forza sia specchio ed esempio » a "Ad multo» annosi,, Roma, 29. Nella seduta antimeridiana dell'altro giorno fu commemorato fra gli al'lri- l'on. Capozzi. 11 resoconto scambiò Fon. Capozzi per l'on. Caputi e amici, parenti ed elettori, addoloratissimi per l'improvvisa dipartita dell'egregio onorevole, si affrettarono a telegrafare chedendo notizie sulla immatura fine dell'on. Caputi, esprimendo le condoglianze. Più di duecento telegrammi ha ricevuto in mani proprie l'on. Caputi, che naturalmente gode ottima salute. La riunione della Commissione per 1 combustibili nazionali Roma, 29, sera. Con l'Intervento dell'on. De Vito, presidente del Comitato per i combustibili nazionali, si è riunita la Commissione istituita con ordinanza del 26 maggio scorso. Sono intervenuti atti i componenti la Commissione e cioè gli onorevoli Chiesa, presidente, e Bignomi, ing. Janer, Alberto Pacchiani, Guido Doneganl e Cesare Fera, membri. L'on- De Vito ha inaugurato la seduta ponendo in rilievo come il Comitato abbia chiamato a far parte della Commissione esercenti di miniere e industriali perchè possano far sentire ì reali bisogni degli esercenti le miniere di -lignite e dei combustibili. Fra gU scopi principali della Commissione l'onorevole sottosegretario ha indicato innanzi tutto la fissazione dei premi per 1 quali, mancando il preventivo accordo, gli interessati non vogliono ricorrere alle lungaggini dell'arbitrato; nonché la maggiore intensificazione della produzione, tanto ostacolata dalla deflcenza di mano d'opera. Dalla discussione Venne precisato il mandato della commissione stessa, la quale esplicherà le sue attribuzioni emettendo parere sul quesiti posti dal Comitato, segnatamente in ordine ai prezzi e alla intóiis.iftcaaiorne della produzione. LA Commissione ha infine espres- so il voto che allo scopo di aumentare la mano d'opera le competenti autorità vogliano accordarti i: richiamo dalla zona di guèrra dei soldati minatori. La Commissione si è riunita nuovamente stamane alia oro 10,30. Oggi due sedute - Seduta pubblica e -voto domenica I eruppi ai ravvedono - Crisi evitata ta