Violento assalto nemico respinto sulle pendici del San Marco

Violento assalto nemico respinto sulle pendici del San Marco Violento assalto nemico respinto sulle pendici del San Marco Il Governo proclama il protettorato dell'Italia sull'Albania unita e indipendente Il Comunicato OOMANDO SUPREMO, 4. Ad oriente di Gorizia e sul Car$o l'azione dell'artiglieria avversaria, già segnalata nei giorni precedenti, è andata ieri crescendo di intensità e si estese dalla Vertoibizza al mare, raggiungendo particolare violenza sulle nostre posizioni del Monte San Marco, sulle linee del Dosso Fatti e ad oriente di Flondar. Il nostro tiro ha controbattuto quello avversario e contenuto i tentativi di irruzione delle fanterie nemiche. Sulle pendici occidentali del San Marco il nemico, dopo avere completamente' spianato col tiro delle sue artiglierie le difese delle nostre nuove linee, riuscì con attacco in forza a penetrare in alcuni clementiavanzati. Arrestato dal pronto accorrere dei rincalzi, venne da fan successivo contrattacco nettamente ricacciato con gravi perdite sulle sue posizioni. Lasciò nelle nostre mani 82 prigionieri, di cui tre ufficiali. Su tutta la fronte l'attività aerea fu ieri notevole: presso Monte Zebio un velivolo fu abbattuto dal nostro tiro. Un altro precipitò in fiamme presso Piava ed infine un terzo fu costretto dai nostri aviatori* ad atterrare nelle sue linee. Nella notte velivoli nemici gettarono bombe su Codigoro senza produrre vittime ne danni; nostre squadriglie bombardarono baraccamenti ed ammassamenti di truppe nemiche a Santa Lucia di Tolmino ed a Chiapovano e la stazione ferroviaria di Rifenberga. ' CADORNA. Nostre vittorie dell'aria Velivoli nemici abbattuti ROMA, 4. notte, tu tutta la fronte, anche durante la giornata di ieri, velivoli nemici hanno tentato di oltrepassare le nostre linee a scopo di ricognizione e di offesa. Particolarmente attivi ■ono stati gli aviatori nemiol In vai d'Adige, In vai d'Astico, sull'altopiano di Asiago, sulle Alpi di Flemme, nelle, zone di Piava e di Gorizia. Dovunque, lo artiglierie oontroaeree li hanno rlcMbòlati o sviati col loro tiri di Interdizione: 'imo degli areoplani nemici è stato visto cadere sul rovescio di monte Zebio, sul l'altopiano di Asiago, Indubbiamente per effetto del nostro fuoco di difesa. Nel combatti menti impegnati dai nostri velivoli da oaoola (li apparecchi nemici hanno avuto senza eccezioni la poggio, sono stati volti in fuga abbattuti o costretti ad atterrare. Cosi Ieri mattina, a nord-est di Piava,' ratto l golpi dal capitano Baracca, un apparecchio nemico precipitato In fiamme. E' questo li 12.0 vellvo lo abbattuto dal capitano Baracca. Un altro1 areoplano e stato abbattuto dall'aspirante Baracchini ad oriente di Vertoiba. E' Il suo 3.0, finalmente, mercè II concorso del sottotenente Ollvarl e del sergente Poli, un velivolo dato 00»tratto ad atterrare ad oriente di Gorizia, tulio falde del 8. Daniela. Per il sotto tenente Ollvarl è questa l'ii.a vittoria aerea; per H tergente Poli, la seconda. (Stefani), Oli imperiali d'Austria al fronte dell'Isonzo Zurigo, 4. notte. Mandano da Vienna che l'Imperatore e l'Imperatrice si recarono il l.o. giugno al fronte dell'Isonzo accompagnati dal mini atro degli esteri Czernin e dal capo di Stato Maggiore generale Von Arz. Giunsero giorno dopo a Lubiana. L'Imperatore prò segui ver Oprili», ove conferì al generale Boroevic la croco di commendatore dell'ordine di Maria Teresa e gli rimise un ordine del giorno nel quale /ingrazia l'esercito deU'lBoiuu "ci suo eroico contegno di fronte agli assalti del ne\iico.

Persone citate: Baracca, Cadorna, Maria Teresa, Poli, Von Arz