La "questione di Stoccolma"

La "questione di Stoccolma"La "questione di Stoccolma" Dichiarazioni di iiibot alla Camera francese Parigi, 1, nott^ Alla Camera dei deputati il presidente del Consiglio Ribot, prima che l'assemblea si riunisca in Comitato segreto, pronunzia un discorso, nel quale ricorda che da qualche tempo si parla di un progetto di conferenza internazionale, che dovrebbe riunire i socialisti di tutti i paesi, compresi i tedeschi e gli austriaci. Questo progetto non è nato in Francia. Esso ha avuto già, come risultato, di turbare l'opinione pubblica e di dividere il partito socialista stesso. Quando anche Vandervelde, figlio del Belgio mutilato, si pronuncia contro questa conferenza, si ha il dovere di riflettere. 11 primo .inconveniente di questa conferenza sarebbe dì lasciar supporre che un partito potesse avere la pretesa di sostituirsi al Governo (applausi su numerosi banchi). La pace di domani non potrà essere l'opera di un qualsiasi partito (lunghi applausi), se i socialisti si riunissero per esaminare gli scopi della guerra, i cattolici domani avrebbero lo stesso diritto. (Il deputato Lef as interrompe dicendo : « I cat tolici non vi pensano»). La pace di dom'ani non potrà essere la pace di alcun partito, nè del partito socialista nè del partito cattolico. (Il deputato Grousseau interrompe dicendo : « Questo avvicinamento è ingiustificato » (applausi). Alcuni deputati socialisti lanciano frasi all'indirizzo dei deputati di destra, che protestano. Il presidente della Camera, Deschanel, esorta l'assemblea alla calma e al sangue freddo. Ribot continua dicendo : <■ Non dubito dell'atteggiamento dei cattolici, non avete che dà leggere l'ammirabile lettera del cardinale Mercier (vivi applausi a destra e su vari banchi). La pace —afferma Ribot con un gesto energico — non può essere che una pace francese (vivi applausi su tutti i banchi, meno che all'Estrema Sinistra, ove tuttavia vari socialisti applaudiscono). Essa dovrà riassumere le aspirazioni del paese intero. Chi può rappresentare il paese è il Governo, che collabora con le Camere e che chiederà loro, quando il momento sarà giunto, di aiutarlo con il loro consiglio, per mezzo delle loro Commissioni, alle quali esso comunicherà tutto (vivi applausi). E' cosi che dovremo agire, e sono sicuro' che questa è l'opinione tfel paese intero ». Tra un silenaio impressionante Ribot annuncia che accorderà i passaporti ai socialisti diretti a Pietrogrado, soltanto quando la conferenza di Stoccolma sarà stata eliminata, quando, passando da Stoccolma, i francesi non rischieranno di: fh- sosonaufdesonoStdustcostcosei inCaqualpenropilpilzrbacimnddnaniUltggcleeCcld.entrarsi loro malgrado con gli agenti ne- Pmìci. La Camera si riunisce quindi in Co- smitato segreto. (Stefani). |»1. socialisti francesi Parigi, 1, nott". lipieri sera la Commissione amministrata partito socialista, che 6 l'organismo centrale incaricato dell'applicazione delle decisioni i Uprese dal Consiglio nazionale, s'è riunita per idmnplccpcsst.rftérmzTdl^To^ esaminare la situazione eresia da! voto rli lu nodi scorso. Ai 23 membri della Commissione del partito si erano uniti venti membri scelti per metà nella vecchia frazione cosidetta della maggioranza e metà nella, fraziona della minoranza,. Dopo lunga discussione, venne deciso di -àncaricare i deputati Long-det e Renaudel di recarsi!' a Pietrogrado, ove dovranno mettersi d'accordo coi rivoluzionari, Soviet sulle cohdlCTonl nelle quali «aire convocata la conferenza internaziionaile. della quale i russi hanno preso IMnizidliva. I due delegati francesi si fermeranno probabilmente, nel ritorno,'a Stoccolma, ove si Incontreranno co.1 leader scKip.li,sta Br.mt'ing. presidente della DelegazìCipe olandeso-sp.Midlnavft. promotrice della c&nfe conferenze prel'mlnari separate che avranno ! luogo nella capitale svedese. Insomma, la can1 jer£nza Ai Stoccolma, quale era stata ideata, e i o , ù o . . o e i n i. ifoA e auo a o, o e e, ee H a he er be an oto rnmo za no prevista, iióii si terrà più. Vi .saranno soltanto colloqui tra i socialisti di ogii,1. nazione e la Delegazione olandese-scandinava, ma nessun 'ncorrtro tra i socialisti- dei pae&i belligeranti primo, della riunione dell'internazionale chiesta dai russi. Il terreno è così alquanto spianato per la d'iscùssionc che si> inizicrà oggi a Palazzo BortìSné sulla « questióne di Stoccolma ». La discussione sarà aperta da Lebailìtacrnan, la cui interpellanza, venne presentata il 10 magg.'o, all'indimani. della, riunione della Federazióne socialista della Senna. Parecchi deputati sono già iscritti per prendervi parte, specialmente Pugliesi Conti autore del progetto diieggechegiiconoscete, tendente a. colpire di pene cataro clic si rendessero colpevoli di netroziati col nemico.TI principale interesse della discussione risederà ne-U'interverilto di Marcello CàoMn. che parlerà .per mandato del gruppo socialista. U Governo d«ra .o rifiuterà i pp-ssanórti? Questa è l'intcrragazione a cui Ribot' sarà, prestato di rispondere; interrogazione intorni) alla quale da due giorni si aggirano i commenti dei frequentatori de: corrMoii della Carperà, commenti divenuti ancor r>'ù animati quando si -seppe che il gesta di Compcve Morel e di Hubert Rrfuger,- che avevano .tinnita fi scindere la loro solidarietà dal voto del Consiglio nazionale socialista., era stato imitato dai deputati, Veber, Rozier, G-rousier, Navarro; Laporte' e Ler.ointe. La questione ha d'altronde cambiato di aspetto (è necessario ripeterlo), dopo che Marcello Cachin, rito-nato dalla Russta, espose al Consiglio nazionale che la convocazione della conferenza, a cui non potrebbero partecipare i delegati che in nome del loro partito nazionale non .avessero aderito alla formula russa « nè annessioni, ne Indennità e diritto ne! popoli di disporre di essi stess' », .nn emanava soltanto dai socialisti neutrali ma anche.dal Governo russo alleato. Il Governo risso,''composto per metà di .rivoluz'onar 11l.crali, • per metà di socialisti ra,pprp53nta.'iti il Comitato operai e soVlati, fece sapere nel modo più chiaro che considerava necessario ':he le democrazie facessero conoscere i loro scopi di guerra e diede le assicurazioni più formali che la formula «nè annessioni ita indennità » non poteva applicarsi nè aH'AlsaziaLorena nè alle altre nazionalità oppresse. I socialisti francesi — osserva il « Pet t Parisién », — rilevano che sarebbe stato atto non amichevole declinare quésto inv.'to del Governo russo, tanto più che offre loro un'eccellente occasione per svelare al mondo Intero e sòvratutto alla demncraz'ia russa che : socialisti tedeschi per quanto concerne l'Alsazia-Lorena. non si inchinano innanzi al diritto dei popoli di disporre d) essi stessj. In tali condi-ziopi non cpsestMstaupvGisdd è più la questione dì Stoccolma che si posa ora per i socialisti francesi, bensì quella dì Pietrogrado, cioè la questione dell'alleanza col nuovo Governo russo. Renaudel e Longuet, che sono I delegati francesi ordinari del partito socialista francese all'ufficio socialista internazionale, saranno perciò due mandatari non ufficiosi, come Cacliin e Moutet, ma uffflcrSali del partito che si recano a conferire con i socialisti russi a Pietrogrado stessa. Il Governo non dovrà quindi rilasciare i passaporti per Stoccolma ma i passaporti per Pietrogrado ai due deputati francesi; cosicché la spinosa questione da! punto di vista della formalità, può considerarsi appianata. Ma il fondo della questione sarà egualmente sollevato alla Camera, come vi dissi, da Lebail-Magnan, e in altro senso da Cachili, il quale.Itene >a metteret-tutti i suoi colleglli al corrente di ciò.che .vide. -e. intese in Russia; e siccome non sembra che Cachin possa rivelare in seduta pubblica tutto quello che sa, si crede che egli stesso chiederà alla Camera dì riunirsi' in Comitato segreto per darle comunicazione dei documenti e fatti nuovi che egli ed il suo collesa Moutet recarono dalla Russia e che influenzarono in gran parte il voto del Consiglio nazionale. D. R.