L'importanza delle vittoriose operazioni dalle truppe italiane

L'importanza delle vittoriose operazioni dalle truppe italiane L'importanza delle vittoriose operazioni dalle truppe italiane pp3L© gravi perdite inflitte al nemioo Anche la giornata di fari, sulla fronte dell'Isonzo, è stata impiegata Ih piccole operazioni di assettamento. Elementi della linea di Flondar, ohe il nemico aveva conservato a nord e a sud della nostra breccia e più precisamente nel vallone di Damiano e dinanzi al 'villaggio di San Giovanni, sono stati espu. gnati e oltrepassati. San Giovanni è da noi occupato. Sul Carso, respinto un attacco nemico ad oriente di Bosoomalo, le nostre truppe provvidero a rafforzare le nuove posizioni, a riattare le veoohio linee che avevano subito danni por I bombardamenti, a sgombrare il campo di battaglia. La natura del terreno, il gran numero di doline e di caverne, ohe servivano al nemico di ricoveri e di depositi, non hanno ancora permesso di fare un cnlceìo preciso del materiale di cui ci siamo impadroniti. Di ora in ora si scoprono nuovi rifugi e nuovi magazzini; di ora in ora arrivano nuove notizie dei reparti incaricati di questo lavoro di epurazione. Cosi si è appreso della cattura di ben nove mortai di medio calibro di nuovissima costruzione e in condizioni eccellenti, e già si sa di cannoni da campagna, di lanciatomi», di mitragliatrici (moltissime delle quali vennero immediatamente rivolte verso II nemico), e di parecchie migliaia di fucili. Si ò saputo anche di molti cannoni fatti saltare dal nemico per evitare ohe cadessero Intatti in mano nostra. I risultati finora raggiunti si possono oosi riassumere: prima dell'Inizio dell'offensiva non possedevamo, nella zona di Piava, sulla sinistra dell'Isonzo, ohe l'angusta testa di ponte compresa fra dolina e. Zagora. Ora abbiamo completato la conquieta di quota 383, abbiamo espugnato l'altura di queta 363, tutto il monte Cucco, tutto il massiccio del Vodloe (quota 552 e 652), tutto Il versante occidentale del monte Santo, dove siamo annidati sotto la cresta. Siamo cosi in possesso di tutta !a riva sinistra delTlsonzo, dalla stretta di Salcano a Globna e di quasi tutto il bastione montuoso a nord di Gorizia. Ad oriente di Gorizia abbiamo conquistato le altura di quota 125 e di quota 174 e importanti grovigli di trinceramenti sulle pendici settentrionali del San Marco. Sul Car eo, prima dell'offensiva, la nostra linea seguiva il tracciato Coeso Fajti ad ovest di CastagnaVizza, ad ovest di Boscomalo e di Lucati, quo ta 208, 121, 85 (officine Adria). Slamo ora penetrati In Castagnavlzza, abbiamo esjiu grinta II grande salionte di Boscomalo e Lucati, strappando al nemico il vantaggio offen •ivo e difensivo di una formidabile fronte a tenaglia. Il nostro progresso nella zona tra Oastagnavizza e la quota 219, ad oriente di damiano ha variato da un chilometro e mezzo a due. Anòhe maggiore, da tre ohllometri quattro, è stato tra il vallone di Damiano e il maro, dove, sfondate due grandi linee difen alvo nemiche, occupiamo i contrafforti de'l'Hermada, da quota 148 a San Giovanni di Duino. In ta! modo abbiamo completamente liberato l'accesso mcrfò'onale al vallone, ab. Diamo allargato l'arca occupata interno a Monfalcone, acquistando una assai maggiore libertà di movimenti aita nostra ala destra. Accanto alla conquista delle formidabili posizioni enumerate, le gravissime perdite inflitte al nemico mettono in rilievo l'importanza del. la vittoria ottenuta dalle truppe italiane. 23.531 prigionieri annunziati finora nei bollettini non rappresentano che una piccola parte dei sacrifici di sangue imposti al nemico, decine di migliaia di oadaverl coprono II campo di battaglia; enorme è il numero dei feriti Intere Divisioni non esistono più ohe di nome; molte sono cosi duramente provate ohe occorrerà qualche settimana per riordinarle. LgtvrpddvadssprptagesttrcrlplreldascpvginCvemusntmssnmbalPdn■nflfdpgdLa battaglia dell'Isonzo descritta da un inviato tedesco (Servlsto speciale della stampai. Zurigo, 28, notte, i II comunicato austriaco d'oggi imita l'esemplo dato dal gerì. Ludendorf durante la battaglia sul ironte franco-inglese e ha molti elogi par le migliaia di uomini e di donne che nelle Officine, animati da spirito'patriottico, adempiono al loro grave dovere preparando per l'esercito j mezzi necessari per resistere alla (pressione avversaria. Dal comunicato nemico si può anche rilevare che sul fronte dell'Isonzo combatte anclte l'arciduca 'Leopoldo del quale non si era latto sinora di nome. 11 comunicato, a questo punto, si profonde in elo'gi al membro della Cosa imperiale che si esporrebbe nei punti più pericolosi dell'azione. I corrispondenti dei giornali tedeschi non possono non ammirare l'impeto del'e nostre iruppe. L'inviato della Morgen Post scrive che la battaglia dell'Isonzo sembra per la durata e la sua violenza sorpassare le precedenti. Solo a poco a poco si rileva la enorme ampiezza dei preparativi fatti dag'i italiani nei 6ei mesi scorsi. Dopo la battaglia gigantesca attorno alle catene delie alture a cord di Gorizia, sulle sponde dell'Isonzo fra Piava e la testa di ponte di Tolmino ''artiglieria italiana rovescia innumerevoli tonnellate di proiettili pesanti sulle linee carsiche. La lotta aumenta, quindi, ed Ita racgiu':to «na violenza inaudita. Incessanti si ripercuotono ie ondate de! rombo dei cannoni contro 1 'Villaggi carsici dietro il ironie e spezzano ,1 vetri, né è possibile distinguere i calibri attraverso il tuono incessante. Il fuoco concentrato non provoca, che un solo urio. Impossibile, in mezzo ai 'fuoco ed al fumo pd a'io schianto prodotto dalle 'granate a gas. alle nuvole bianche e rosse prodotte dagli shrapnel, impossibile .in mezzo a questo caos di chiarori e di luci, riconoscere il terreno della lotta. Una linea di fuoco segna solo i contorni del fronte di attacco, appare solo sul .campo di battaglia ia cima calva della quota 874 e le rovine ria Castagnavlzza. L'inviato, quindi, scrive che gli italiani 'prò esci et toro con valore eccezionale e conr-iud.-" che l'unica considerazione che si t>uò ora dednr,c della battaglia sul Carso è nuesta: l'eroismo fantastico «piegalo dalle due parti he liberanti. 1 Aito elogio della guerra italiana (Saremo «vertale della stampai. Londra, SS, notte. ! Mettendo in luce il progresso delle operazioni sull'Isonzo e il cresciuto numero di priritìrriéri, il Daily Chronicle scrive: - Le operazioni itaiiaiie negli ultimi quindici giorni, altrettanto brillanti nella loro concezione Quanto nei loro risultati, prendono un posto tprpVfvcD(Indbm! ^una,davvero "molte altolia le i^« degii Vser-oiAi alleati in questa guerra ». M, P.

Persone citate: Duino

Luoghi citati: Adria, Boscomalo, Gorizia, Londra, Monfalcone, Tolmino