L' odissea d'un prigioniero degli austriaci

L' odissea d'un prigioniero degli austriaci LTIME NOTIZIE L' odissea d'un prigioniero degli austriaci I casi di Russia Tregua momentanea (Sentito speciale data stampa). Parigi, 7, notte. Informazioni,da Pietrogrado al «Temps» indicano clic ne il pubblico uè i giornali si illudono troppo sul carattere temporaneo della calma seguita all'accordo intervenuto tra il Governo provvisorio ed il Comitato di Palazzo della Tauride. Si tratta di una semplice tregua. «La crisi ora risolta e ohe è stata la prima battaglia combattuta tra Governo e ■ socialisti, ha permesso al Governo di misurare le sue forze. Esse sono superiori a quelle degli estremisti. Questa è la sola constatazione che si possa fare». D. R. Il corrispondente da Pietrogrado del Petit Parisien manda al suo giornale i seguenti interessanti particolari sulla storica seduta ■ a Palazzo Maria itra il Governo provvisorio ed il Comitato degli operai e dei soldati : « La' crisi tra il -Consiglio degli operai e soldati, ed il- Governo e sorta lil gilonno 3. Essa ha avuto origino- dalla Nota diretta da Miliukoff ai Governi alleaii sugli scopi di guerra ed in essa il Consiglio pretendeva di vedere una manifestazione di tendenze imperialiste. La stampa socialismi mostrava una grandissima violenza oontro il Governo e lo scrittore Massimo Gorki domandava che 'Miliukoff fosse costretto' a dimettersi immediatamente. Il Comitato esecutivo si era riunito a mezzanotte. L'ufficio del Comitato sedette in permanenza'fino alle ore 11 ed il Comitato si riunì di nuovo a mezzogiorno. La riunione plenaria del Consiglio dei Delegati degli, operai e soldati era'convocata per ile ore 18 ed il Comitato aveva (invitato il Governo ad intervernirvi. rj Governo si ri-Unidapprima, dichiarandosi completamente solidale ailla Nota agli Alleati ed invitò il Comitato esecutivo a recarsi lui presso il Governo. La città era agitala. Numerosissimi comizi si svolgevano -nelle vie. Per -contro, il primo reggimento della Guardia 'faceva sapere al generale Korniiloff che eia [pronto «7~verili'è a difendere colle armi il 'Governo ■proY.ViSonidi se -ciò fosse stato necessario; Alle ore 19 il Consiglio dei deputati, Operai .e soldati, constatava la gravita7 della situazione, -ma rinviava la sua seduta al giorno dopo per permettere ai propri Delegati dti partecipare alla conferenza che dovevo, tenersi col Governo. Alle ore 22 si apri la seduta storica a Palazzo Maria., alla quale prèsero parte tutti i miniatili, all'infuori di Kèrenslcl, malato, il C0imitatù della Duma ni il Comitato esecutivo dei soldati e; operai al completo. In tulio vi erario cento pensoue. -Dinanzi al palazzo la folla era immensa. Alcuni -oratori da un balcone l'arringavano: Ho sentito un commovente discorso di Rocìziantto,- presidente della Duma, sulla patria russa e sull'onore nazionale. Nell'interno del -palazzo -non vi era nessuno, salvo i membri dell'assemblea, ed alenili igior•nalisti. al (filali si rifiuto il diritto di assistc■ì« alla FedV'ta che venne dichiarata segreta. Da. alc.U|ii membri diel .Governo elio passavano, si pòlo poi apprendere olio avevano preso la parola il ministro iCtoutclikofr eri l sóclàiliéW QiiiiL'arnff e Tenerci miku. Versoli tocco Ctiinfarcir nii disse che non sapeva; avvedrà, come sarebbe tenni nata la riunione. II genera le Kornilóli mi d'aiva particolari! rassicuranti sullo stato di spirito della guarnigione. Dinanzi al palazzo passavano migliaia e migliaia di partigiani di Tienine e motti altri gruppi favorevoli al Governo. Nell'interno del palazzo regnava una tragica calma Infine, alle 3 del mattino, una deputazione della .guarnigione di Tsa'-k-oiie-'Sclo, -che -e molto numerosa, venne a dichiarare che la guarnigione stessa era pronta a -sostenere il Governo provvisorio e1 il Censi elio degli operai, e dei soldati come organo di controllo. Alle ore 4, Teresche-nko e Tchsirlzo annunziavano che si era giunti ad un accordo.'E' -una vittoria del Governo. Nella prima battaglia impegnata tra Governo e Collii ta-to è il Governo che ha vinto. Egli ha preoo ora, e forse per ila prima volta, coscienza della propria forza ». Una flottiglia di battelli francesi e spagnuoli attaccata da un sottomarino San Sebastiano, 7. Il mattino del & maggio parecchi battelli francesi c spagnuoli, di cui due scialuppe a vapore, vennero attaccati da un sottomarino tedesco a venti miglia a nord-ovest di San ■ Sebastiano. Due scialuppe armale di piccoli cannoni aprirono il fuoco contro il sottomarino, che si immerse, riajàparve j)oi a fior d'acqua a buona distanza, e riprese, il combattimento. Dopo una lotta di un'ora le scialuppe affondarono. Sette marinai che si trovavano a bordo scomparvero. I battelli spagnuoli sarebbero anche affondali. Vi sarebbero morti e feriti tra i loro equipaggi. . . (Ag. Stefani). Alla' Conferenza di Stoccolma I gravi disordini di Svezia Navi recanti derrate assat.te e saccheggiate dalla folla ISmiMto sociale della Stampa). Parigi, 7, notte. Il deputato Longuet, uno del leaders della minoranza socialista, che vuole partecipare alla conferenza di,Stoccolma, ha dichiarato ch'egli intende con i suoi amici provocare dalla conferenza un voto a favore della organizzazione del plebiscito in Alsazia e Lo rena, perchè le popolazioni delle dae prò vincie contese possano decidere delire loro suite avvenire. Le critiche formulate contro i promotori del convegno di Stoccolma hanno commosso Branting, Truelsira e compagni. Branting, primo, quindi Troelstra hanno, nei loro organi rispettivi, dichiarato di non avere la menoma idea di lavorare a favore di una pace separata qualsiasi : solo la pace generale è la loro meta. L'uffizio di presidenza della conferenza è costituito cosi: comprende i rappresentanti dei partiti socialisti svedese, ' norvegese, olandese, danese. Vi partecipa Huysmans, belga. La delegazione dei socialisti americani è partita già da New York per Stoccolma. Le ma. nifestuzioni popolari in Svezia, causate dalla carestia, assumono proporzioni impressionanti. A Soedarntalms, sobborgo operaio di Stoccolma, a Gothenburg Noorkemping, principale centro industriale svedese, e altrove sono segnalale baruffe tra la polizia c i dimostranti, principalmente donne. Navi salpanti per la Germania con carico di derrate furono assalite c saccheggiate. D. R. Il Parlamento interalleato Parigi, 7, notte. Dopo un brinante ricevimento all'Ambasciata d'Italia al quale parteciparono il presidente del Consiglio Ribot, i ministri, gli ambasciatori, gli alti ufficiali degli eserciti •alleati : tutti i membri delle tre Delegazioni del parlamento interalleato, queste ripresero le.Jpro ìiscussioni. Nelle due sedute odierne il Parlamento inie'alleaito discusse le questioni dell'acciaio della guerra sottomarina. La discussione del secondo punto si protrasse a lungo. Si etauriià nella seduta serale. Parlarono Cels, Destournelles, Barlov, Orlando relatore, parecchi altri. Domattina le delegazioni visiteranno le regioni sgombrate e devastate dai tedeschi. Mercoledì i parlamentari italiani ripartiranno per l'Italia. I voti dal Sindaci raopomandati all'on. Boselìi Roma, 7, notte. Starnane una rappresentanza composta dei sindaci ed assessori di Roma, Torino, Genova, Firenze, Bari e dalla presidenza dell'Associazione dei Comuni italiani ha presentati ed illustrati al presidente del .Consiglio dei ministri i voti del Convegno dei sindaci dei Comuni capoluoghi di regione, tenutosi il giorno 5 corrente in Campidoglio. Il presidente del Consiglio, on. Bosetti, in una lunga e cordiale udienza, ha approvato l'iniziativa del Convegno e gii scopi che esso si era proposti jn questo arduo periodo della nostra guerra; ha assicurato che i voti formulati dai sindaci, in simpatica intesa con la benemerita Associazione dei Comuni italiani, saranno da lui tenuti in benevola e doverosa considerazione, riconoscendo che le Amministrazioni comunali sono ora più che mai in diretto contatto con le popolazioni, delle quali esse conoscono a prova i bisogni e le aspirazioni. Ha dato affidamento» che comunicherà ai colleglli de} Governo i voti stessi, 1 quali formeranno, oggetto di particolare considerazione. Infine il presidente del Consiglio ha espresso la sua profonda fiducia che gli amministratori dei Comuni continueranno a dàie l'opera" loro efficace e che è altamente apprezzata dal Cover-, no, perchè la resistenza interna del Paese sfa pari all'eroico sforzo del nostri valorosi soldati. ' (Stefani). Nomine di professori ordinari Roma, 7, notte. Si sono riunite presso il Ministero dell'Istruzione le •'Commissioni universitarie per le promozioni a ordinari di molti docenti straordinari deilé varie Università del Regno. I lavori delle Commissioni sono stati attivissimi e ora gli atti sono al Consiglio superiore per l'approvazione Sono stati dati finora pareri favorevoli per la promozione a ordinario dei seguenti professori: Maria. Bakuoine, a ordinario di ohlmica organica nella R. Scuola superióre politecnica di Napoli; Alberto Fucina, ìi, ordinario di. geologia nella R. Università di Catania; Antonio Antoni, a ordinario di astronomia nella R. Università di Padova; Leonardo Tonfili, a ordinario di analisi Infinitesimale della R. Università di Pai-ma; Vincenzo Giuffrida Ruggeri, a ordinario di antropologia, criminale della R. Università di Na- della lì. Università di Messina; Giovanni Cicali, a, ordinario di macchine telrmiehe e idrauliche delia. 1t. Scuola di applicazione di Bologna; Luigi Maccarelli, a ordinario di chi-r mica, farmaceutica, della R. Università di Cagliari; Mario Gleyses, a ordinario, di architettura nel Politecnico di Napoli; Nicola Tarlavano, a ordinàrio di chimica docimastica della TI. Università di Padova; Asostino De Lieto, a ordinario di clinica oculistica nella R. Università di Catania; Rfulolfo -Sanziaie, a ordinario di clinica dermosifilopatica nella R. Università di Messina; Filippo Modigliani, a ordinario dì psicologia legale e morale net R. 'istituto• superiore di magistero feniininilo in noma. Il nuovo ordinamento del Ministero dell'Industria Roma, 7. notte. Starnane una rappresentanza composta dei indaci ed assessori di Roma, Torino, Genova, Firenze, Bari e dalla presidenza dell'Associaione dei Comuni italiani ha presentati ed ilustrati al presidente del .Consiglio dei ministri voti del Convegno dei sindaci dei Comuni capoluoghi di regione, tenutosi il giorno 5 corente in Campidoglio. Il presidente del Coniglio, on. Bosetti, in una lunga e cordiale udienza, ha approvato l'iniziativa del Convegno e gii scopi che esso si era proposti jn queto arduo periodo della nostra guerra; ha asicurato che i voti formulati dai sindaci, in impatica intesa con la benemerita Associaione dei Comuni italiani, saranno da lui tenuti in benevola e doverosa considerazione, iconoscendo che le Amministrazioni comunali ono ora più che mai in diretto contatto con e popolazioni, delle quali esse conoscono a prova i bisogni e le aspirazioni. Ha dato affidamento» che comunicherà ai colleglli de} Governo i voti stessi, 1 quali formeranno, oggetto di particolare considerazione. Infine il presidente del Consiglio ha espresso la sua profonda fiducia che gli amministratori dei Comuni continueranno a dàie l'opera" loro effiace e che è altamente apprezzata dal Cover-, no, perchè la resistenza interna del Paese fa pari all'eroico sforzo del nostri valorosi oldati. ' (Stefani). Nomine di professori ordinari Roma, 7, notte. Si sono riunite presso il Ministero dell'Istruzione le •'Commissioni universitarie per le promozioni a ordinari di molti docenti straordinari deilé varie Università del Regno. I avori delle Commissioni sono stati attivissimi e ora gli atti sono al Consiglio superiore per 'approvazione Sono stati dati finora pareri favorevoli per la promozione a ordinario dei seguenti professori: Maria. Bakuoine, a ordinario di ohlmica organica nella R. Scuola superióre politecnica di Napoli; Alberto Fucina, ìi, ordinario di. geologia nella R. Università di Catania; Antonio Antoni, a ordinario di astronomia nella R. Università di Padova; Leonardo Tonfili, a ordinario di analisi Infinitesimale della R. Università di Pai-ma; Vincenzo Giuffrida Ruggeri, a ordinario di antropologia, criminale della R. Università di Na- Livorno, 7, notte. Il redattore dei quotidiani livornesi Telegrafo e Gazzetta Livornese Virgilio Roppa, pubblica una Interessante intervista con un exprigtoniero degli austriaci: Mori Armando, di 27 anni, residente in Livorno, ma nativo di Arezzo. Eccola: « Fui arruolato il l.o giugno 1915. Alcuni mesi dopo dello stesso anno, il ... facevo pai-te di un manipolo di uomini, in tutto circa due compagnie, che doveva muovere all'assalto di un trincerane, un magnifico trincerone situato sul Carso, che avrebbe dovuto migliorare, se conquistato, la nostra situazione in quel settore. Disgrazia volle che, per circostanze impreviste, dovute a forza maggiore, all'ultimo momento ci mancassero quei rinforzi, cui faceva sicuro affidamento il nostro comandante. Al nostro attacco, contrattaccarono gli austriaci, e una quarantina d'italiani, fra 1 quali ero compreso anch'io e due ufficiali, caddero prigionieri del nemico, che possedeva forze preponderanti- Ricordo che uno degli ufficiali era il tenente Attilio Catalano, catturato prigioniero dopo essersi battuto da eroe, sino a cadere gravemente ferito. » lUn profondo scoramento ci pervase allorchè, circondati da un'orda di numerosi soldati nemici, trovammo preclusa ogni via di scampo. Inquadrati, ci incamminammo verso il nostro destino. L'emozione dello scontro ci aveva un po' spossati e perciò trovammo faticosa e irta di difficoltà la salita di una ripidissima montagna, scalata la quale scendemmo dal versante opposto. Alle 11 di sera prima tappa in un vecchio e rustico edificio, dove passammo la nottata. Si potrebbe credere che le fatiche ci avessero conciliato il sonno, ma io e molti altri buona parte della nottata passammo svegli e tormentati da incubi e da angosciosi pensieri. La mattina seguente, circa le 10» lasciammo il nostro-provvisorio ricovero, diretti verso il lontano campo di concentrazione di Mauthausen. intorno a noi erano visi arcigni e ' sguardi torvi.' Nari erano visi di soldati quelli, ma di aguzzini, pronti ad insultarci c magari a batterci se avessimo osato di commettere la più lieve mancanza disciplinare. In quei pochi mesi di guerra io mi ero battuto col nemico, ma non ancora, avevo potuto incontrarmi viso a. viso cogli austriaci. Unniche sentimentale, sia puro in buona fede, non avova mancato di dirmi che gli austriaci, spin- della lì. Università di Messina; Giovanni Cicali, a, ordinario di macchine telrmiehe e idrauliche delia. 1t. Scuola di applicazione di Bologna; Luigi Maccarelli, a ordinario di chi-r mica, farmaceutica, della R. Università di Cagliari; Mario Gleyses, a ordinario, di architettura nel Politecnico di Napoli; Nicola Tarlavano, a ordinàrio di chimica docimastica della TI. Università di Padova; Asostino De Lieto, a ordinario di clinica oculistica nella R. Università di Catania; Rfulolfo -Sanziaie, a ordinario di clinica dermosifilopatica nella R. Università di Messina; Filippo Modigliani, a ordinario dì psicologia legale e morale net R. 'istituto• superiore di magistero feniininilo in noma. Il nuovo ordinamento del Ministero dell'Industria Roma, 7. notte. Si è oggi pubblicato il decreto concernente il nuovo ordinamento dei Ministero dell'Industria, del Commercio e del Lavoro, quale era reclamato dalle finalità stesse che determinarono la creazione di questo nuovo Ministero. L'antica direzione generale del credito e della presidènza,, ricomposta ora lini proporzioni più armoniche e con uffici su più larghe basi, si denomina direzione generale del credito, della cooperazione e delle assicurazioni private. I servìzi della previdenza-sociale vanno a integrare l'ufficio del lavoro, reali-zzando cosi, dopo lo anni, i voti contenuti nella legge costitutiva dell'ulllclo stosso. Dalla unione di questi servizi sorge la direzione generale del lavoro o liella previdenza sociale. La stati innato e radicato l'odio verso gli" italiani- e verso tutto ciò clic è italiano. Quei visi cho avevo d'intorno durante mio! triste viaggio nou m'ispiravano aleuti seritiinento gentile. « Dalle 10 del mattino sino alla sera, a buio, soffermandoci soltanto brevi istanti per riprenderò nato, camminammo con un gran vuoto nel'Cuore e nello... stomaco ». — Dieta perfetta? — Quasi. Un pezzetto di pane, circa cento grammi per ciascuno, in venliquaUr'orc... .Stanchi, giungemmo finalmente ad un Cornando ungherese, dove ci dislribuirouw una ciotola di caffè- Duella notte, a di-re il vero, dormimmo, benché gettati l'uno sull'altro, a causa dell'angusto locale assegnatoci. Di buon mattino fummo in piedi e di nuovo in marcia: un'aiii-a giornata di duro viaggio, a piedi, sempre circondati dai sudditi di Francesco Giuseppe, goffamente orgogliosi dell'effimero trionfo. Alla sera, giunti ad una ignota stazione, ci ingiunsero di salire in alcuni vagoni di... sesta classe, dove passammo la nottata, durante la quale potemmo avidamente adden tare una mezza pagnotta. Dopo tanti chilometri percorsi a piedi, ci ò sembrato toccare il cielo con un dito sentendo trasportare i nostri poveil corpi estenuati e indolenziti. Abbiamo vMÉ»iato molte ore e slamo arrivati a Lubiana. <Pbesi dal treno, accolti indifferentemente dalla popolazione, abbiamo attraversato il lungo tratto che separa Lubiana da Oberlelch (Alto Laibeie.li). Fummo alloggiati in una ex-birraria abbui donata. Ci avvertirono cho mancava assolutamente il rancio, ragione per cui per quella sera dovemmo accontentarci di un po', di pane raffermo. Durante la nostra breve permanenza a Oberleich — cinque glorili — o bene o malo potemmo sfamarci. Ecco Ardsccmsvmtcdzdaantgarpdnphpperppptcpnranqnvinrvtto professionale c quello del commercio interno saranno coordinali con l'ullieio di nuova creazione, ossia l'ufficio di politica economica e del commèrcio estero, L'improvvise arrivo e la subita sparizione della marchesa De Medici Firanza, 7, notte. Siamo ad un nuovo capitolo del romanzo principesco. Meutre il marchese Averardo De Medici è paiuto per Ventimiglia per riprendere la sua signora fuggita misteriosamente alcuni giorni fa dalla villa Cedete di Crossino, si è avuto stamane un colpo di scena. Nella villa si trovavano i soli domestici e i due bambini, quando, alle 11,30, davanti alla vilia si ò fermata una vettura pubblica proveniente da Firenze, dalla quale discese la marchesa Eugenia. Non è- facile immaginare lo stupore della servitù. Avuto notizia, dalla cameriera che il marito era andato a Ventimiglia,'la signora ha esclamato: « Ahi se lo avessi saputo! » e manifestò subito-il desiderio di voler ripartire Immediatamente per raggiungerlo. Ordinò ai famigliari di preparare un bagaglio e un vestito. Ma dopo due minuti aveva preso la decisione di ripartire vestita come era. L'incontro della marchesa coi figli ò stato affettuosissimo, di una tenerezza infinita mista a qualche lacrima La marc-hesa Eugenia ha infine espresso lai volontà di farsi seguire nel viaggio dalla bambina che ò ancora lattante e dalla baila alla quale affezionatissima. Contemporaneamente la marchesa ha chiamato un cameriere e gli ha ordinato di mandare subito un telegramma al marchese Averardo cho era anivato nel mattino a Ventimiglia per informarlo del suo arrivo a Firenze e avvertendolo di attenderla colà. Il cameriere ebbe invece l'idea di recarsi subito a Firenze dal marchese Cosimo- fratello del marchese Averardo per Informarlo di quanto accadeva. Ma quando il cognato era arrivato nella villa, la marchesa ne era già partita accompagnata dalla balia. Lasciò la balia ail'Hólel BeriiclU poi recatasi alla stazione, prese un biglietto di seconda classe per Roma, Riuscendo cosi a sfuggire alle ricerche della polizia. Un grave scontro tranviario presso Napoli Napoli. 7, notte- Vn grave scontro tranviario è avvenuto stasera a Miano. Colà, presso il Manicomio, vi 6 uno scambio tranviario. Una, tranvia era ferma, in attesa di un'altra da Secondigli ano. Quando quest'ultima giunse, il devialore ha sbagliato nello scambio, in modo che la tranvia ferma è stata investita da quella di Secondigliano. L'urto 6 stato spaventoso ed il panico dei viaggiatori enorme. Si hanno a deplorare 18 feriti, di cui quattro sono moribondi- Il deviatore della tranvia si è dato alla latitanza. Le due tranvie sono danneggiatissime. . Armando Falconi restituisce i doni di Luca Cortese Firanza, 7, notte. 11 cav. Armando Falconi ha consegnato al questore comm. Tarantelli osgetti preziosi regalatigli da Luca Cortese. Gli oggetti in parola sono i seguenti.: un anello d'oro con brillanti legato con platino, un orologio d'oro con catena, un pendentif con zaffiri un fermaglio d'oro pure con zaffiri e brillanti. Gli oggetti ■ venuti in possesso del questore saranno immediatamente inviati alla direzione generale della P. Una scossa di terremoto in Calabria - Raggio Calabria, 7, notte. Oggi, alle ore 18,10, fu avvertita una scossa di terremoto. La popolazione uscì nelle vie, Mg*» 0UH», (Ag. Stefani), rosa disinfezionc, dopo la quale passammo i cinque infausti giorni rinchiusi -u un sotterraneo- Trascorso il quinto giorno le porte del sotterraneo si schiusero per lasciarci uscire. Respirammo a pieni polmoni l'aria fresca e salubre, e ci parve rinascere a nuova vita. Fiancheggiati da plotoni di soldati, colla baionetta inastata, ci dirigemmo verso lo ferrovia. Saliti in treno, viaggiammo la bellezza di due giorni e due notti. Il 2 novembre'eravamo a Mauthausen. . — Si compiaccia di raccontarmi come si" svolge la vita del prigioniero italiano. — Dirò quel tanto che mi consta, sperando di non urtare la giusta suscettibilità del censore. Abbiamo dovuto subire una quarantena di ventidue giorni nel campo, in un. reparto isolato, trascorsa la quale siamo stati posti insieme ai nostri compagni di prigionia. Nel campo di concentrazione di Mauthausen i prigionieri sono adibiti a varii lavori: allo scarico di pacchi alla stazione, alla costruzione di fogne per lo scolo delle acque, ed altro. 1 più fortunati vengono occupati negli uffici, ma questi sono pochi- Volta a volta, scaglioni di prigionieri debbono lasciare Mauthausen e recarsi lontano, a lavorare nelle miniere. Chi parte invidia ohi resta e sparge amare lacrime,, ed il commiato è supremamente penoso per tutti! A Mauthausen noi italiani, affratellati da una comune sventura, abbiamo sempre tenuto alto l'onore della Patria nostra. Agli scherni del soldati austriaci e ungheresi, czechi e boemi, abbiamo risposto sempre a viso aperto, pronti magari a pagare di persona, piuttosto che inchinarci. Giunse a noi, molto più tardi, l'eco della strepitosa vittoria italiana, che costò al nemico la perdita di Gorizia. Ci sentimmo allora più forti e quasi protetti dalle grandi ali della Patria- Ufficiali e soldati dell' 1. R. Governo austro-ungarico lasciavano intravedere i loro timori, le loro esitanze. Se in proporzione dei successi ottenuti dai nostri essi sentivano avvampare odio e ira; nella stessa proporzione maturava nei loro cervelli la persuasione che gli italiani facevano sul serio... ■ Un episodio : Il 7 gennaio IMG, come al solito, alle 4 suonò la sveglia. Corno sempre,, ci venne dato il solito the, cioè un decotto di certe erbe. Ci comandarono di marciare e... mar elimino per dieci chilometri. Scalammo la vetta di un monte e raccogliemmo molta le gna, che trasportammo al punto di' partenza scendendo per la strada carrozzabile. Si può bene immaginare come, date le nostre speciali condizioni di salute, appena trasportato a destinazione il carico di legname, ci trovammo affranti dalla stanchezza e perciò abbai tuti al suolo. Un sergentaccio ungherese, già prigioniero dei russi ed evaso dopo vario peripezie, sguainando la sciabola, ci ordinò ril alzarci c di compiere un secondo viaggio. Ci rifiutammo. 11 sergentaccio ungherese, bestemmiando e sagrando come un..- turco, tanto per intimorirci, minacciò di sciabolarci. Ma noi continuammo imperterriti a rimanere sdraiati per terra. Per la verità, le sentinelle, impietosite, ci spronavano a disubbidire, trovando inumano il trattamento del loro superiore. Costui, masticando amaro, visto e considerato che uniti e compatti eravamo decisi a lutto, rinfoderò la sciabola, andandosene con Dio. — Como ha potuto liberarsi dalla prigionia? — Quando fra l'Austria e l'Italia venne concluso lo scambio dei prigionieri invalidi, venni ricoverato, dietro mia richiesta, nel baraccamento adibito a ospedale. Accusai una malattia, e ci volle del bello e del buono per convincere i medici, che assolvono il loro ministero con umanità, che io avevo il diritto al rimpatrio. L'3 marzo del corrente anno arrivò l'ordine del rimpatrio. Devo al mio sangue freddo se non... impazzii dalla gioia. Ricordo che alle 16,30 di quel pomeriggio, parte in barelle e parte a... piedi, ci recammo alla ferrovia- Pernottammo alla stazione, e al mattino del 0 lasciammo Mauthnusen. Attraversando Monaco di Baviera, si polo airi vare a Doremberg, dove si trovava pronto un (reno della Croce ijossa svizzera, sontuosamente allestito, nel quale'prendemmo posto. Lungo il tratto svizzero da noi attraversato siamo stati festeggiatissimi e confortati dai componenti le colonie italiane, . rimpatriato da Maathausea