I problemi dell'alimentazione e della navigazione interna al Consiglio Comunale di Torino

I problemi dell'alimentazione e della navigazione interna al Consiglio Comunale di Torino I problemi dell'alimentazione e della navigazione interna al Consiglio Comunale di Torino . j Presiede il Sindaco che apre la seduta olle ore lfi. .ilisponde subito aUla raccomandazione del cons. Luigi Grassi, da noi pubblicata ieri l'altro, dichiarando che la raccomandazione stessa non trova impreparato il" Municipio di Torino, che ha organizzato cucine c distributori di minestre fin dallo scoppiane della guerra europea. Ricorda quanto sì 0 più latto in passato, assicurando che in Municipio provi ved>arà anche in avvenite, ove se ne verifichi il bisogno, sia direttamente, sia indirettamente, subordinando e integrando l'azione degli enti e delle istituzioni benefiche che giù. operosi 0 a questo scopo nella nostra citta. GtìiAiSSi LUIGI si -è ■preoccupato, più che degli Indigenti e dei mendicanti, del gran numero di spostati, di deiìeetatl, dei modesti peti, lionati, dei vecchi, di quegli operai e operaie che non hanno il tempo di prepararsi una buona minestra ed a buon mercato. Vorrebbe cioè ciré si istitiiIsserò cucine a cui tutti 1 cittadini senza lasciar nulla dei proprio decoro, potessero adire. Il SINDACO ripete che il Municipio ha già fatto stndii per eventuali distiiibulorii di queste minestre a buon mercato, pur non nasoo.11. dendosi, 1m base alle risultanze del passato, che lo cucine <:osi dette econom/rche non attecchiscono «-..ito nelila nostra popolazione. Lo stesso dimostra l'assessore FOA' ricordando D'esito poco felice ohe hanno avuto un tempo le aie ine economiche, e promettendo da parte sua che si sta studiando l'impianto di osterie per I eosi-rtettf pranzi di famiglia, cesi come si è già fatto in altre grandi cut», Roma romwiesa. GRASSI LUTAI erede che, nelle circostanze straordinarie attuali, anche le cucine economiche avrebbero un successo molto migliore di quello aMora avuto. Il caro prezzo del pane CASALINI svolge -quindi la seguente sua in1 tieriogazione, firmata anche da Houiita, N or¬ •leusili' c<a°''no cd altri.- «1 sottoscritti inter j T.?,^?.,11. stenor Sindaco, per sapere cerne si giusliilohi la notevole •dUuc.enza oel calmiere del pane tra Torino c molte altre città a tutto svantaggio della nostra popolazione più umile ». Rileva che di prezzo e li tipo delia farina^ e la forma sono oratimi Identiche in tutta l'Italia, eppure il pene si paga più caio a Torino che in molte altre oittà anche vicinissime a Torino. iXon trova giustificata fia differènza. H rendimento della farina ora è molto superiore che in passato. Il prezzo dal pane fissato dal calmiere è assolutamente esagerato e intolie•rablle e non giustificato iln nessun modo dà aumento nel costo doWa mano d'opera. L'amminisu azione comunale deve preoccuparsi che il -liane sia venduto al prezzo più vicino ;i! prezzo di costo. Lo. stesso inverno fa dei saortlìci per vendere il giano al disotto del costo. L'assessore CAUVI-N ricorda che il prezzo del pane venne fissato dalla Giunta in seguito al parere di una Commissione di sul facevano parte rappresentanti del .consuma1 ori e dei panettieri. Fa notare che-le spese del panettieri a Torino sono supe'iori a quelle nei panettieri dei piccoli Comuni. Rileva che a Torino al pane si paca solo un centesrvo ai più che a Milano. Siccome poi il Consorzio granai-io fra. breve fornirà direttamente ai panettieri Ha farina cosi ò quasi certo che il P"cz*o del nane notrà diminuire. CASALINE crede che, dato il prezzo della fa- '; rina fornita dirutamenteTal Consorzio ai paì netrieri. il pane dovrà, diminuire di almeno ! cinque centesimi al chllogramma. i » - _„„„i,„_„ _ • , ... i zucchero pei oambtni ; Viene quindi la seguente interrogazione di Casaliiii ed altri, « per conoscere quali provve- uPdsigaocpnsCgmdlaàfilanbrtuleqcpl'pf•pccgntaincnSvddzmliaqppeliilitSAdnpcgg■luvmI m! l1 d' Rr ì- ! al tombiiHiMc^U tTJfflHrt l-1 rat"uàle 1l^^one^'còtóuuM .f^1 rà: Ijassesswe lAujHHE v sponde 'che nel ri ! (! lasciare ie tessere pei-.lo zucchero il Mimici-! ìliio non ha fatto che seguire le istruzioni dei Commissario generate pei cco-sumi; an/i meri m h1? Q™*11 aveva «elusi dall'uso dello zucchero r , inUal,ti nf^-iori ai ^j^j nhefii_ u Municipio ' invece li ha compresi tra coloro cui si doveva ra;rilasciare la tessera. Avvolte die la dotazione! -1 di zucchero che viene fatta alla città nostra è a|c°si scarsa, che si arriva a stento al quantir ; |£JJyo do cento grammi, per individuo e per c ! 8e?iI5aJna;., .. ,. a l™lBif r!?-Stàt£,.±e, ,1^tnnnil1; -te'SSa r$K«i? iV^pTfiJtl - Ma deve preoccuparsene uaictie di più peneisando che pei bambini lattanti lo zucchero -1 non è un dolcificante ma è uii alimento ed ì:,. ! asso;utamente u^fs^io per mantenere quella : Bn ?Viub no che non «d£ n o IttS J& MS°m%£».so *rl^«ÌSfeh2Sl3 ì^'1 iSSAS^h., dove li! Municipio ottenne una speciale autorizza-1 ^I btorfl&VoU^^T?^Kst^^te I bisogni della cittadinanza agli effetti dello !. i i zucchero, i bambini varino collocati in prima e a . e e i a l l'nea. Rileva po! che ai milanesi si danno cinquecento grommi a testa per mese. Decoro reclamare. 11 SINDACO: — E noi abbiamo g'à protestato vivamente, come ha giù fatto Genova. CASALINI: — Ed avete- fatto bene, e alle proteste contro simile ingiustizia dell'Amministrazione comunale, uniamo anche le nostre. LACLAIRE aggiunge clic a quelle proteste si uniranno oggi anche quelle per il trattamento speciale di favore che vlen fatto nella divisione dello zucchero ai bambini milanesi. La questione dei porlo di Vado il -S-fNDACO, dietro interrogazione di Vicari, annunzia che if:ri ebbe luogo una riunione al nostro Municipio dei rappresentanti di .Savona e di Torino, riunione in cui si trattò la questione de! porto di Vado, porto che avrebbe una grandezza quadrupla di quello di Genova. Per questo porto vi sono giù. progetti, alcuni dei quali di vecchissima data, Su uno di essi si i: fermata a discutere la riunione, un progetto che permetterebbe di costrurre il porta a poco per volta L'on. Bosclli vide di buon occhio Io studio che si sta compiendo per creare un porto a Vado. Lo stesso dichiarò il presidente del Consorzio per il porto di Genova, che ora è assolutamente pletorico. Nessuna opposizione quindi da pai-te di Genova Con i rappresentanti di Savona si gettarono giù le basi por gli studi futuri. E prossimamente si recheranno a Roma i rappresentanti di Torino e di Savona per chiedere al Governo la concessione alle due città del porto di Vado. E finalmente si entra nella discussione degli àrgoment! Inscritti all'ordine del giorno. ROMITA crede che non ci siano parole sufficienti per dar lode aU'Amminxstrazicne per la prontezza con cui sta sostituendo l'illuminazione a luco elettrica a quella a gas. Vorrebbe ciic a questo nuovo Impianto si desse carattere di stabil'tù. SINCERO si preoccupa dei rapporti contrattuali in cui si verrà a trovare il Municipio con le Società del gaz, quando verrà a cessare questo stato anormale d; cose. L'assessore GOBBI, ringraziato fiomita. ricorda i precedenti studi! ed i progetti già compilati per la trasformazione completa di tutta l'illuminazione pubblica della otta e le ragioni per cui si dovette ora addivenire ad una trasformazione parziale e provvisoria, la quale •presenta essa pure Biavissime difficolta, specialmente per la deficienza di '«istallatoti. Per ciò che riguarda i rapporti con le Società del gaz, non può rispondere in seduta pubblica se non questo, che l'Amministrazione ha preso tutti i provvedi menti per procedere d! buon accordo con entrambe le Società. Per la navigazione interna Approvale le deliberazioni della Giunta si inizia lo svolgimento della seguente mozione circa gli studi latti, per la nav.gazione interna: «i sottoscritti interrogano ion. signor Sindaco per conoscere a quale punto si trovino gli studi retativi all'importante probuema della na.vigazione tluv.ale .interna nei riguardi delia mostra regione ed invitano 1 /imminkstrazione a presentare proposte concrete ». Firmaiti: Mussi, Bottai, Bianchini, Bosso, Pepali is, Mercandno. Sacerdote. MUSSI spiega le ragioni per cui si indusse a presentare la mozione, la principale delle quali sta nella necessità di indune la rappresentanza di Torino ad (interessarsi al grave problema della navigazione interna. VTCARJ ricorda che da più di dieci anni esiste a Torino un Comitato presieduto aail'en. Bosclli per lo studio della navigazióne interna, di cui si è reso molto benemerito il collega Geisser. Accenna ai progetti dell'ing. Anmoiidi, capo del Genio civile, degli ingegneri Michele Fenoglio 0 Chiaves, edvaltri ancora. Ricorda che l'idea di un canaio Savona-Tori nò-Lago Maggiore è antichissimoAwerte che iii Comitato di Torino si è posto d'accordo anche,"col Comitato milanese della navigazione -interna,-ni quale vorrebbe esso pure che la navigazione ■ lombarda facesse capo, come quella piemontese, ai Lago Maggioro. .Dà qualche ragguaglio tecnico sul progetto di canale, che dovrà valicare l'Appenino ■ligure almeno a 320 metri d'altezza sul mare, u per lo meno tar capo a quella quota di valico per ivi allacciarsi ad una funivia dal mare al valico. La funivia rappresenterebbe anche l'eliminazione della Idispei'sione nel I mare dell'acqua montana del canale. Ricorda ! le difficolta che si vinsero nella costruzione 1 del testé inaugurato canale da Marsiglia al ' Rodano e accenna alla necessità di alleggerire i trasporti dello ferrovie, divenuti ormai alla ripercussione che la naviga- gcCizC ìfflmorna ava sul prezzo del carbone, al- la migliore utilizzazione delle acau.e di po1 rcccl,i bacillt Piemontesi. Conclude dlmostran ! (l° ,a ne<'nRSl,à dellti costituzione di un non! sr>rzio P™' ^ Staa'1 ,lssai costosi da farsi storno a tutto il problema della navlpazionei mterna piemontese. Ricorda infine che l'ono-| rev0,e Bo:"cl,i- ''lidie recentenwnte riconobbe P1' enormi vantatesi che rar>pw>sfinla nell'eco rnomia dei trasporti la navigazione interna. ! L'ordine del iriorno Denanis ,.. a ^Xcai ali. ^^0?^^ "osi bène S sicuramente integrare l'azione delle ferrovie? 3n0UXVÙ che Jel canale da Torino aI lhare h Potrebbe per ora costruire solo il tratto DEPANIS ricorda che la sua mozione è di parecchio autei'ioro alla deliberazione del Consiglio provinciale di Genova. Illustra ea'Jl pure il grande interesse che deve avere anche per noi lo siudio della navigazione interna. Prospella gli immensi sei-vizi che adl'economia nazionale presenterebbe oggi uri Italia un sistema di canali navigabili. Chi rlmpdauerebbe ora, si domanda, i milioni spesi in e cosi 1 da Torino alia cresui appenina, servendosi di filovia sul versante marittimo dell'Appen- te I Ricorda i buoni risultati dati daiaa ti o !Jovia l,a San Giuseppe al mare Certo 6 che a una soluzione di cosi grave e complessa que- o . e . i o , l a e stione come è quella dei canali navigabili im porta snidi! lunghi, difficili e costosi. Vorrebbe elio non si verificasse per i canali navigabili ciò che pur troppo ?1 ó verificato quasi sempre per le linee ferroviarie. 1 problemi dei collegamenti vanno prospettati e studiati non isolatamente, ma insieme a tutti gli altri che con essi collimano e ad essi fauni capo: crede perciò che un Comitato che studi-i la navigazione nel Piemonte non possa, fti-anin'-s! e. non curansi di quanto si fa o si può fate in Lombardia e nella Liguria occiiienla'e. Cosi pensando ad un canale navigabile Tonno-Mare, non si può non ricordare elio il porto (5! Savona (o di Vado) è stato giudicato sempre il peto naturale di Torino e del Piemonte, spezialmente per ti rifornimento delle meci povere. Crede che anche i": mondo industriale e commerciale non no¬ gherebbe il suo contributo a studii, che sapesse fatti veramente sul serio, per il canale navigabile da Torino al mare. E' convinto che solo al Sindaco della capitalo piemontese spetti di metterei prontamente a capo del Consorzio per lo studio di questo canaio, cóme è diritto di Torino di tutelare 1 proprii interessi di fronte al pericolo cho la captazione di acquo piemontesi possa pregiudicare la costruzione del futuro canale da Torino al mare. Il Comune di Torino non può arrivare l'ultimo nella gara por grandi opere u. fili che anche oggi, mentre Infuria la guerra, si va svolgendo fra altro grandi città italiane. Conclude esprimendo il voto che non si ripetano da Torino, per 1 canali navigabili, gli errori già commessi nel campo ferroviario, 0 presenta il seguente suo ordine del giorno « Il Consiglio, preso atto delle dichiarazioni della Giunta; Convinto della suprema convenienza per Torino e per la regione Piemontese di congiungersi per una via d'acqua di grande traffico al more Ligure ed al Lago Maggiore e di allacciarsi al canale navigabile Milano-Venezia che per la coraggiosa iniziativa del Comune di Milano stayer diventare un fatto compiuto; convinto pure cho la razionale distribuzione di una rete di canali, che attraverso a regioni eminentemente agricole ed industriali unirebbe i due mari Ligure e Adriatico ed 11 Lago Maggioro, risponde ad un alto interesse nazionale; affida alla; Giunta l'Incarico: l.o) di opporsi a qualunque deviazione dal loro corso naturalo ''^lle acque dell'alta valle del Tanaro o di tira località che col sottrarre il volume d'acqua necessario alla sua alimentazione ed.al suo esercizio rendesse impossìbile l'esecuzione del canale TorinoSavona-Vado; 2.0) di promuovere d'accordo cogli Enti interessati l'istituzione di un Consorzio perchè, preso in' considerazione il materiale sia acquisito a provvida cura della Deputazione provinciale di Torino e del Comitato dì Navigazione interna e procedendo agli ulteriori maggiori studi che del caso, sia allestito colla massima sollecitudine un progetto organico di canale di grande traffico da Savona-Vado per 'l'orino al Lago Maggiore ed a Milano, da potersi eseguire a tratti con logica coordinazione e tale da consentire proposte sullo quali possa il Consiglio assumere deliberazioni concrete ». Questo ordine del giorno è firmato anche da: Bachi, Bianchini. Bolmida,-Borlni, Bosio, Bosso, Ceriana, Corsi, Uaneo, Emprin, Fino, Fioiio, Grassi Luigi, invrea. Lanza, Molinari, Mussi, Olivieri di Vernier, Rey, Romita, Rubino, Sacerdote. 'Pimossi, Zaccone. Le ultime parole del consigliere Depanis, che rivolge un caloroso appello perchè si diinostri alto e fermo che la popolazione piemontese se f> lenta nel decidere ò tenace e sagace nel provvedere, sono accolte dalle approvazioni di tutto il Consiglio RORINl vorrebbe cho agli studi e ai progetti per la navigazione interna la città nostra si associasse la provincia di Novara. CASALINI non crede che si possa disgiungere il problema della navigazione internu da, quello ferroviario. Avrebbe voluto che la Giunta si fosse presentata al Consiglio con un programma completo in ogni sua parte, anche perchè dopo lu guerra il nostro paese si troverà in concorrenza con formidabili organismi stranieri così nel campo industriale BAi | come nel campo commerciale che metteranno a dura prove, la nostra attività nazionale, Accenna al lato finanziario del problema del canale Torino-Savona, enormemente più co- sloso del canale testé approvato da Milano ed! alla spesa del quale concorrerà anche lo Stato. Conclude approvando l'ordine del giorno pre- sentato da Depanis. j DANEO parìa della priorità indiscutibile che 1 ha ogni regione nell'uso delle acque della re- gione stessa. Vorrebbe perciò che si studiasse se la massa d'acqua del bacino imbrifero1 dell'alto Tanaro ò appena sufficiente per la navigazione interna piemontese oppure so] è tale che si possa cederne una parte anche iad altra regione- Ammette egli pure l'oppor-1 utilità, die lo studio del canali si accoppi a quelli ferroviari, ma lo studio compiuto oggi di un canale da Torino a Savona non pregiudica per nulla le soluzioni dei problemi ferroviari della nostra regione: rappresenterebbe perciò una enorme perdita di tempo una discussione fatta oggi ab ovo di tutta la questione ferroviaria. BOCCA ricorda che agli effetti della legge Bettolini del 1907 il canale da Torino al maro ò da considerarsi opera pubblica di seconda categoria, nel novero di quelle opere nelle spese delle quali lo Stato concorre per tre quinti. Non si tratterebbe quindi da parto degli enti locali interessa* che di trovare i due quinti della somma occorrente. Fa anch'cgli appello alla concordia dei consiglieri nell'attesa dell'opera di quel Comitato o di quella Commissiono che sarà per studiare tutta laquestione e a proporre progetti concreti, Altre brevi osservazioni fa ROMITA a proposito delle acquo dell'alto Tanaro e dell'abbinamento della questione del canale con quella ferroviaria. L'assessore GOVONE, dopo aver accennato alla perfetta identità di vedute tra la Giunta e il Comitato ptemontese per la navigazione interna, parla dPlla convenienza che 11 canale di Torino si congiunga alla rete dei canali della valle Padana che tonde a! porto di Venezia. Assicura che si ebbero nifi contatti coi rappresentanti della provincia di Novara per il ramo del canale da Torino al Lago Maggioro. Dichiara che la Giunta accetta di buon grado l'ordine del giorno presentato da Depanis. Questo, messo ai voti, è approvato all'unanimità. Essendo le 19,55 la seduta è rinviata a venerdì p. v.