Altre impressioni di Russia del comm. Obertl

Altre impressioni di Russia del comm. Obertl Altre impressioni di Russia del comm. Obertl Roma. M. notte Il comm. Zaccaria Oberti, presidente della Camera di Commercio di Genova, ritornato m questi giorni dalla Russia, dove sì era recato coi componenti la missione commerciale taliana, è stato Intervistato dal • Giornale d Italia ». Ecco 1 pùnti pia Interessanti delle dichiarazioni del comm. Oberti. Egli cosi ha narrato le sue impressioni sulla rivoluzione. » Ritengo inutile esprimere come la rivoluzione si svolse. Oramai i particolari sono noti. Solo credo sia interessante dire che il movimento era. previsto ed era inevitabile si veri ncasse. posso aggiungere anzi che era indispensabile avvenisse, perchè la Russia potesse portare alla guerra e alla vittoria tatto il contributo delle sue forze e della sua az.one. Non era mistero per alcuno a Pietrogrado la scissione profonda che esisteva tra Duma e Go verno e si sapeva perfettamente che manifestazioni in favore della Duma e contro il Governo dovevano verificarsi in occasione dell'apertura- della Duma stessa, Il 14/27 febbraio, cosi come non erano gnotc le misure di re pressione che 11 mimi.stro Protqpopoff aveva preso per soffocare ogni movimento sedizioso, misure che, appunto perchè conosc ute fecero opportunamente ritardare il movimento. Per dare una Idea della tensione alla quale erano giunte le cose, basti ricordare che 1 presidente Rodzianko, nel confermarci un invito per il ricevimento alla Duma del febbra'o. ebbe a dichiararci senza alcuna riserva die al ri: cevìmento stesso non sarebbero etati 'Tivitat' 1 membri del Governo, perchè la Duma non riconosceva più autorità ad un Governo che m'sconosceva gli interessi vitali del paese e nel ricevimento del '» febbraio, a/1 quale partecipò cogli altri ministri esteri anche S. E. Scialo] a, i ministri russi erano assenti e solo intervenne il ministro Patroskà, persona one sta e stimata, che godeva e gode simpatie ed amlc'zle anche nel campo rivoluzionario. Per dimostrare poi che non solo nell'elemento popolare era diffuso 11 malcontento e la sfiducia in tutto 11 suo significato, (ricorderò un fatto saliente che allora mi sorprese, ma che oggi comprendo, oceonisoml il giorno in cu' In mi.<«io.ne venne ricevuta dotT'umerotore a Tsarkoje Solo Durante la colazione parlavo con un dignitoro dell'impressione di bontà che l'Imperatore aveva lasciato In me e nei mpeS colleglli. Quosto signore con espressione l-en chiara, ebbe a dirmi quasi testualmente quanto segue: Voi avete la-fortuna di avere un Re che ha una volontà e un carattere ed ila compreso 11 «uo dovere verso la nazione Nei abbiamo la disgrazia di avere un Impe ratoro che non ho uè volontà nè carattere e sarà la trovimi della sua famiglia e del nostro paese. Non solo a Retrogrado abb'amo rac '■otto le impressioni di questo malcontento, ma più vivo ancora le abbiamo ricevute in prov-ncla, a Mosca e n KJew, specialmente \n queste due grondi ed operose città, ammi nistrate ria twm.nl di rilevato ingegno e di alto patriottismo, dove tutte le opere di guerra e di scliiltur.'etù. socin.le vennero organizzate sapientemente. Ovunque la rsposta al nostri sinceri e sentiti elogi era. una sola: » Potevamo fare <V più, avremmo fatto di più. ina il Governo ci ostacola colla sua inctt'tu•lìne e col suo ostruzionismo ». Non fu dunque per no: una sorpresa il rapirlo svolgersi degli «vvetrtmenli. n movimento Iniziale ehi» tj"a coiiisa rvccrts'onnle. come avviene in tutti ! mo vfmenti del genere e trovò un terreno propizio od il consenso completo non solo degli intellettuali mi anche di coloro che in Venerale sono "indifferenti. — Quali furono i moventi della rivoluzione? — I-i maggioranza degli uomini, che hanno organizzato o compiuto la rivoltinone, tende a dare alla guerra un maggior vigore. Interrogato eiirca l'importanza della, rivolliTi'-one -rispetto all'Italia. Il comm. Oberti ha risposto: — Nel riguardi dell'Italia la rivoluzione e l'avventa di un Governo liberale :;ono fatti certamente favorevoli.. Nelle cintai intellettuali, ohe attimi niente predominano, 1 Ita Uà è comparata come un .simbolo di li bona e di progresso e- anche durante* la rivoluziono ho avuto occasione di con datare di quale o quanto simpatia siamo oggetto. Hlsnonnno ancora allo mio orecchie gli urrà cito acc-omnagnarono parto della nostra missione all'uscita rtnffl'i: Alnerco Asteria », durante l'assolto che in falla gli aveva, dato e quelli non meno entusiastici che risuotuvrono alla sala della Duma, quando, ins'eme a.H'on Vi Un emano, al comm. .laccnrino e ai giornalisti ^^M^^SS^-^tS^PV?'? t"' .wcs,rleilir ^°.1?Ln.n!<.?_^r_m^nvf«starK!1 in-nastra animi irazione per ti modo ordinato in cui la involuzione si cavi compiuta e per II rispetto che i rivoluzionari avevano dimostrato agi stranie- c\ Certo clie. per completare nell'animo dei russi la considerazione che meritiamo, occor vera, ria parte nostra, dare alla guerra tutta ! intensità dovuta c collaborare erTìcacemenie alla vittòria. — Come procède in Rstgs'a la fabbricazione dei cannoni e delle munizioniT --- La produzione dei rnatcr.ale guerresco in lìussia e aumentata e molte industrie vennero organizzate e trasformato durante la guena. lJeir intanto concerno i paioieitili, s produce In Russa il doppio di quanto .si produce in Italia, ma la produzione non è certo «linciente per un esercito cosi numeroso. Provvedono perù largamente l'Inghilterra, la Francia, /ri Stati Uniti e. il Giappone. E' solo da deplorar» la deficienza delle reti ferroviarie e de porti clie non consentono di introdurre una maggiore quantità d. armamenti. L'Italia ha provvisto molti mezzi di trasporto fra cui autòmob'lt, clic diedero ottimi risultati e che sono apprezzatissime. Abbiamo prow sto Inoltre materiale da gueira. clic darà, una nuova prova del j.»erfezionarnento industriale al qua le è arrivata anche in questa parte la nostra Industria. Interessantissimi sono i particolari del rllotrno in ltal.a naarati dal comm. Oberti. Egli ia detto: — Lasciammo Pietrogrado il 1G marzo, partendo col primo treno che lasciò la capitale dopo la rivoluz one, diretti al nuovo porto di Romanoff. Con noi erano una dozzina di marinai i qua! proclamavano la ri voluzione lunjsjo timo il peroonso, scendendo in ogni villaggio pe<r disarmare i gendarmi e '.leggere il procla-ma. Abbiamo compiuto 11 sloggio in otto giorni, in un vagone di seconda alasse, senza nessun conforto, soffrendo il freddo e qualche volta la fame e la sete. 11 viaggio che S. E. Scialoja ebbe a fare in 5 giorni sopra un buon incrociatore inglese, scottato da -i torpediniere, ci costò dieci giorni sopra un modesto vapore da carico e senza scorta alcuna. G unti a Romanoff non trovammo vapori pronti alla partenza e restammo fbio a\ 6 aprile relegati a bordo di una nave russa, senza polsi- comunicare collo sterno, privi di ogni notizia. Durante il viaggio di ritorno fummo esposi; al pericolo dei sottomarini, che in quei giorni erano ricomoàrsi nel Mar Artico. Arrivammo Analmente i Liverpool il 10 aprile, però dopo una traversala poco lieta c disagevole, sfuggendo per :n rn.~ra.eolo — terminò il comm. Oberti — atte Insidie dei sottomar'ni nemici che appar •ero sulle coste dell'Irlanda due giorni dopo il nostro passajrr'- l'IO. -iJTMU—«boi 7 n

Persone citate: Oberti, Romanoff, Scialoja, Zaccaria Oberti