Le voci di pace e i commenti al rescritto imperiale

Le voci di pace e i commenti al rescritto imperiale Le voci di pace e i commenti al rescritto imperiale Remi, 9, notte. L'argomento del giorno è stato dato nelle conversazioni dei circoli! politici romani dalle voci di nuove proposto di pace che tornano pio insistentemente in circolazione. Le voci ebbero dapprima origine da un telegramma deU'n Exchange Teiegraph », che è passato attraverso tutte, le censure. Due giornali nemici, imo in. Germania e l'altro a Vienna, sii sono affrettati a smentire l'informazione con una formula ambigua Ma subito dopo i giornali scandinavi si sono dati a commentare la proposta di'■pace come se essa fosse 'imminente e, sulla fede del loro corrispondente da Vienna, le « Mucachener Neueste Nachrichten» hanno ammesso che il desiderio di una pronta pace fosse particolarmente sentito dall'imperatore Carlo e dal. suo ministro degli Esteri. La « Neue Freie Presse » ha fatto eco a questa notizia con un articolo sull'argomento. Infine il Kaiser ha dichiarato nel suo manifesto di sperare con fiducia che la fine della guerra «non fosse p'.'ù lontana». Questa è la storia delle attuali voci di pace. Di fronte ad esse è naturale chiedere che cosa si sa intorno al loro fondamento nei nostri circoli meglio informati, su questo argomento. La «Tribuna» risponde a questa domanda scrivendo : « Si. sa ohe le informazioni viennesi del giornale bavarese sono esatte. L'imperatore Carlo ed il suo ministiro degli Esteri, conte Czernin, sono convinti della necessità e dell'urgenza di fare nuove •« demarohes » per la pace. Essi hanno trovato nelle sfere dei loro alleati due partigiani appassionati: la Turchia e la Bulgaria; la prima perchè deve in fretta costituire tre eserciti sul fronte d'Asia e la seconda perchè è già stata obbligata a sostituire le Divisioni ottomane sullo Struima ed in Galizia e prevede di dover prendere il loro posto anche sul fronte romene,, proprio quando verso Priièp il generale Sarrail conquista una prima linea di alture e preme^ con nuove forze e con potenti e rinnovate artiglierie; La Germania alla'triplice itntefcesslone ha fatto per un po'» l'orecchio da mercante^ p, meglio, ha finto di resistere... Infine sono avvenuti in Isvizz'era alcuni giorni or sono degli approcci' all'In' ghilterra da parte del ministro auetro-un garlco. Come è noto, l'Austria ha sempre vantato, prima della guerra, la particolare benevolenza della Gran Bretagna a suo ri guardo e questo fatto spiega come si sia cercato di iniziare trattative .da quella parte. Ad esse si è opposto subito, come era facilmente prevedibile, un «fin de non recevolr ». Non si sa altro. Si aggiunge ohe, a giudicare da qualche sintomo, l'Austria riprenderà a breve scadenza i suoi tentativi ciie potrebbero avere anche semplicemente lo scopo di» neutralizzare nell'opinione pubblica interna l'intervento degli Stati Uniti». Questo pubblica la « Tribuna». Occorre aggiungere per ciò che si riferisce alla Germania che un parlamentare molto autorevole faceva oggi notare alla Camera quanto segue: «Leggete attentamente — diceva l'uomo parlamentare, — il manifesto del Kaiser e ricordatevi del messaggio di Wilson. Wilson ha detto che la pace deve ripo sare su salde fondamenta di libertà politiche. L'autocrazia prussiana, aveva osservato prima il presidente Wilson, non è amica degli Stati Uniti. Ecco l'autocrazia prussiana ohe dispare. La rivoluzione, che è avvenuta in Russia, si è replicata, per ora, pacificamente in Germana ed è lo stesso Kaiser che abolisce La Carta e dà la rappresentanza a tutte le classi, che pari' fica nelle funzioni di Stato. Giudicate come volete lavvenimento di ieri e sarete costretto a convenire con me che esso è un siintomo di pace non lontana, come ha detto il Kaiser. Sia stato esso imposto da gravi avvenimenti interni, che noi ignoriamo an cora, o significhi semplicemente un passo verso la teoria degli Stati Uniti, che hanno completato, contro gli Imperi Centrali, Il blocco delle democrazie più progredite! esso, nei risultati, è indifferente. In ogni modo dimostra ohe gli aweniment precipitano nel sènso da no> desiderato. rmngcgmnnrpcanntdcgndtionBrstlppDdlzqdccg. ! „.,. , . j Più che mai | insogna aspettare con tranquilla fiducia». Frattanto i giornali romani commentano ! LmLnÌfeftoJ?. kaiser al Cancelliere. La ! Tribuna esamina il documento in rapporto ai nostri interessi, nella guerra e nella pace : « Llatto del Kaiser e ila modestia trasfligurazione, che me con.-einie, deHa i ©.mania, sono undubbiamente intesi ad eliminai» le difficoltà e oid attenuare le ostilMta per «la pace 11 Kaiser e la Germania vogliono mettersi, per qiuiajnto e possibile. Un un certo piede di uguagllanza con le altre nazioni, per togliersi *| dosso l'ombra odiosa delil'autocratismo. Le democrazia tratteranno menò ostilmente cori una Germania che inizia a*tii da contrizione e si va democratizzando. Ma, badiamo, e badino sopratutto i nostri nuovi amici amer^aini, torse non ancora abbastanza versati nelle i-omrf.H'Tartoni e nelle risorse della politica dogli Hehenaoiinern. Per noi anche in questa faccenda, non devono contare 'le parole, ma 4 tnvì e le cose- « La pa-e, che nod vogliamo democratioaih'lwiaile. 'non earà itiail'e soliamo percb/ U lupo icl'Ja tiw?e'Ma p~ende il pelo d'emocraMco e !a Germania ei p"eTwn aT-'a conferenza dellla uare nel suo'- nuovissimo toul de >neme deunocratiro confezionato dal Kaiser. No. li pace sarà 'liberale-democratica e nazionale oggi come Ieri, alla sola condizione che risolva democraticamente e lilialmente e nazionalmente i problemi pos'i dal confluito ». L'Osservatore Romano, ' organo ufficiale del Vaticano, dedica all'atto del Kaiser un articolo editoriale in grande parte censurato ,ncl quale è dotto che il manifesto indi' rizzato dall'imperatore Guglielmo' di Germania al Cancelliere dell'impero iper annunziare l'introduzione nella costituzióne germanica di riforme in senso democratico costituzionale è un epilogo ed una conseguenza delle discussioni svoltesi recentemente in Germania Anche in questo manifesto imperiale vi è un altro sintomo della notevole influenza che cosi nella vita Interna degli Stati belligeranti come nei lóro rapporti internazionali dovranno avere le prevedibili conseguenze dell'attuale tremendo conflitto. « Giornale d Italia » intitola « il paraci cadute del Kaiser» il proprio commento." alla riforma elettorale prussiana. H giornale difce che Guglielmo II, il quale ha tenuto sempre a far sapere al suo popolo che ta Corona gli proviene da Dio, diviene oggi liberale e sembra tenere alla casacca del democratico. Ricordati i precedenti storici, che dimostrano come da Federico iJ Grande gli. Hohenzollern abbiano riaffermato sempre arrogantemente contro tutti il loro governo di diritto divino e notato come l'attuale Cancelliere propose una timida riforma elettorale in Prussia subito abbandonata, il'«Giornale d'Italia» dice che col nuovo manifesto il diritto divino si immedesima colla volontà popolare e conclude: • I magnetizzatori kalseriani, spaventati, veggono svanire l'effetto del fluido incantatore. L'ingenuo, al quale hanno fatto sognare il più vasto Impero coloniale e la più. ricca indennità di miliardi, comincia ad aprire gli occhi ed a trovarsi pieno di plaghe e còlle mani vuote. E' bene assopirlo ancora si pensa a Berlino, ed ecco l'annunzio degli studi preparatori- Non sfuggirà ad alcuno 11 tono dimesso del documento. L'epopea trionfale, la vittoria strepitosa del popolo eletto da Djo 'per la felicità del genere umano è diventata un'epoca di sangue; l'esercito degli Hohenzollern, proprietà privata del sire germanico e poi di Dio. è ora l'esercito popolare, e 11 paese, che deve essere lo stampo eterno dello Stato Ideale, il modello insuperabile di tutte le organizzazioni statali, ha bisogno di riassetto. Ahi quando si comincia col riassetto non si sa dove si va a finire anche nella vecchia Monarchia degli Hohenzollern ». Il « Corriere d'Italia »cos) giudica il documento : « Il passò compiuto da Guglielmo II è notevole e significativo; può dirsi che i partiti germanici di Sinistra se ne contentino. L'atto di - Guglielmo li è adunque certamente abile; tutto sta a vedere se lo .sia abbastanza:' Intanto esso dimostra che non erano infondate le supposizioni che si facevano sulla Influenza che il rivolgimento russo doveva produrre in Germanio. Si risvegliano tutti i popoli e' un po' anche il popolo tedesco. Contemporanei mente alla notizia di questo manifestò oli Kaiser per le riforme interne in Prussia^ giungono nuove voci di un prossimo tentativo di pace da parte degli Imperi centrali, e, vere o no, queste voci acquistano senz'altro verosimiglianza dal gesto liberale di Guglielmo II. Presentendo la trasformazione profonda del dopo 'guerra, 11 Kaiser ed i suoi consiglieri intuiscono la necessità di iniziare il riassetto interno per li giorno della pace questo può anche significare che, proposta più o proposta meno, oggi essi sentono essera, comunque, vicino il giorno in cui, più che proporre, dovranno chiedere la pace ». Giudiz francesi Parigi, 9. notte La Nota che domina nei commenti dei giornali al rescritto imperiale di Berlino è che il Kaiser si decide a promettere la riforma elettorale sotto la pressione degli eventi. Il Temp* vede nei nuovo gesto imperiale una prova di turbamento del nemico, lì giornale coejlie l'occasione per mettere in guardia contro altri artifizi destinati agli alleati: a iGugfl&eimo promette ora di cambiare J a legge elettorale prussiana — scrive —; prometterà anche di più se lo riterrà necessario- La Germaintta vinta moti rotowederà, per sfuggile ai colpi degOii ameatH, da nessuna simulazione. Il suo frpipo-atoPe la trra'vee'Jrnebbe, occorrendo, in repubblica se credesse tal tal gwisa di salvaguardarne l'avvenire. Occorre, dunque, raddop. '-piare di vtigii&anza. Questo è il dovere del momento attuane. Se 'la forza non basta, Ù nemico si se "vira deU'estitzia Le due asmi fi sono famicfSairi. Bisogna essene pronti contro l'ama e l'altra ». Saint Brice nel «Journal» scrive: « in mancanza di v&ttoo&e GugStelmo II offre al suoi sudditi, in forma di uova pasquali, magnifiche promesse di riforme liberali. Il gesto è tardivo o prematuro. Viene troppo tardi nel seneo che nn Stfvramo non può rivendicare la spontaneità di un'iniziativa già presa dal R&ichstag. Vtieme tncxnpo pree>o poiché la realizzazione «telile ntforoe — la soua cosa che canta — devV^ssore 'aggiornata aMe faconde uroche. Tutto ciò che rimane è una evidente confessione di debolezza. Un principe autocratico che parla di liberalismo proclama il pro- prio fallimento- Non vi è conciliazione possi bile tra il diritto divino è il diritto popolare. Bisogna scegliere. Fortunatamente per noi, il . Kaiser non ha saputo scegliere. Non ha com- ! preso l'occasione che gli offriva la coinriden j za della rivoluzione russa e dell'Intervento | americano. Un sovrano veramente forte echln- rovpgcrente ivMifce potuto ess»re tentato di imento e fare ! prendere '» direzione dei rriovi ! ^^TX^]^ n^o^^n^on- traddizlone con loro stessi. Il caio era tanto no che una cosa: l'abolizione del regime elrt-, ♦orale nreateo, che ha fatto della Camprn r-rus | «.tn«n In fliit'Jrlalll dallo **r.n rwt *\r\ n fnlliinCC lì. stana la ' cittadèlla della reazione. Conecss^^^ ^ ne molto semplice In apparenza. In realtfi si | tratterebbe di una vera rivoluzione. La sop- • pressione del privilegio dei . vunkers » con-, servatoli segnerebbe 11 termine dell'egemonia. della casta militare: sarebbe la prevalenza del- ; la volontà del popolo su quella del principe- ! Guglielmo he visto questa soluzione' Tutta la prima parto del rescritto lo lascia pensare. La formula dell'abolizione del suffragio per censo nelle elezioni della Camera bassa e del pjrinclplo ereditario nel reclutamento della Camera dei Signori c indicata fn<;ì chiaramente, che si ha a tutta nrlma lirjmressionc di una trasformazione radicato. T.n reazione però è più viva che mal. come dimostra 'a fine del Messaggio, quando si scorse chP si ♦ratta semplicemente flt una nromesoa da rea'izzaTsi alla fine della guerra Una volta di più la volontà di esecuzione ha tradito l'inte'lieenra della concezione. Il rrartde e nobile gesto si riduce ad nna meschina manovra per calmare II malcontento manifestatosi nelle masse tedesche e per Ingannare le altre Nazioni. Nessuno del due scopi sarà raggiunto. Quale effetto può produrre la promessa 41 riforme elettorali sul popolo tedesco, che soffre la fame e Intrawede la rovina, e che ha dinanzi a sé l'esempio di una liquidazione ben più radicale? D'altra parte, sarebbe una grande tagenultà cradwo alla possibilitt di lare cadere nell'agguato di una Germania liberale 1 capi della giovane democrazia russa, che hanno subito dimostrato un senso della realta veramente notevole ». . Il «Matin», dopo avere fatto la storia delle discussioni .parlamentari in Germania circa lo riforme interne e del profondo màicontento manifestatosi in quasi tutti i partiti contro la Dieta Prussiana, continua: • Il rescritto del Kaiser ci ricorda la tavola di La Fontaine. in cut il pipistrello, trovandosi alla prese tra gli uccelli ed I topi, vuole conciliarsi tutti, a Sono, uccello; vedete, ho le ali • dice Guglielmo II ai socialisti, ed aggiunge loro: a Presentatemi proposte preelse ^ cu,j j mostri oombatteoti saranno ritornati ». " SS vSL^tirffi perchè 1 organizzazione lru»rpa della Prussia possa essere rapidamente modificata coi mezzi legislativi ». a Sono topo .e vivano 1. topi » dice l'Imperatore ai conservatori. E 11 rassicura aggiungendo: « Il regolamento del conflitto d» optatomi deVessere aggiornato nell'in, teressc supremo della Pàtria sino al momento E' prevedibile che il proclama dell'Imperatore non soddisferà nessuno. L'aggiornamento delle riforme sino al giorno dellajpace è in realta un rinvio alle calendo greche, *e solleverà tutto il blocco delle Sinistre. L'adesione al,principio delle riforme è un incoraggiamento che indignerà il blocco-di Destra. Nel penoso ! dilemma in. cui si trova, Guglielmo II tenta di guadagnare tempo con un atteggiamento ambiguo. Nói ignoriamo se egli sia veramente malato, come i giornali annunziano, ma quello he è certo si è che egli, nel suo proclama, si manifesta un timido temporeggiatore, che non rassomiglia'pid all'Imperatore abituato al tono autoritario. Se Guglielmo II non è malato, si può concludere dal suo rescritto che l'Imperatore tedesco non è più in buona salute ». Gli altri giornali fanno dei commenti quasi analoghi e tutti vengono alla stessa conclusione.