Un bilancio

Un bilancio Lj'^Ltuerioa in s/tterraÉ Un bilancio K (IVoxfra corrispondenza particolare). PARIGI, muse* La sessione imminente del Congresso arno* ricado.' ci darà, probabilmente, in forma chiara, e deiinitiva la parola dell'enigma. Sarà, tra Washington e Berlino, la guerra risoluta .« intégrale » come teme il senatore Storie, o la guerra timida, come Roosevelt non vuole? Sarà semplicemente lo «state di guerra » la guèrra statica, cioè senza sor* prese? Sapremo. Ma, checché avvenga, una rivoluzione si: compie, nell organismo amo ricano. La nazione, che aveva praticato, nel grado pju alto, il disprezzo delle necessità a miliiari, è sulla via della metamorfosi, e ai da cap0 a piedi-per esser pronta » pie» - gare allo esigenze di Bellona, - Dopo la trasformazione dell'Inghilterra, e l'evoluzione americana sulle vie del mili» , tariamo sarà, sicuramente ii fenomeno' pia , impressionante nella storia del conflitto ' mondiale. Ma nessuno potrà capirne il va» e lore senza conoscere il grado straordinaria , di fragilità della corazza, con cui la repub» - W»ca' transoceanica si è accostatala! campi, o «« « £n«um"J SSrt^gf di elementi che un alto ufficiale americano, - { jn missione( mj ha cortesemente fornito a io h(J tuto compendlare in un quadrò • - ■ ■ . JO no p0lul0 compendiare, in un quadro n sintetico risorse di guerra degli Stati Uniti, i La sua pubblicazione servirà a correggere e correggere molte false opinioni ed anche a far capire perchè il signor Wilson proceda ancora lento sulla sua strada. La marina di guerra. Molti ditirambi sono stati tessuti in onere deUa potenza della marina amerlcanai rjjti. rambi eccessivi Al suo sviluppo han nociu» tu più di ogni altra cosa, gii antagonismi dei partiti.1 Uopo aver avuto una parte ini* portante nella guerra di secessione, fu tra* scurata al punto che, verso il 1888, non rei» tava quasi più nulla nel bilancio delle for» z? navali, itipresa, nel 1898 la suanocen.» Eg^^-ff^ SSaTM venti navi da guerra armate ui canne* ni da m dj cul ,a Gennania andava*nra, gli gtati Uniti potevano opporrò «2 pre dreadnoughta armato di 96 cannoni con tu* ta una scorta magnifica di navi minori. Ma 3 partire dal UH» le costruzioni ai rallenta* rono: i cantieri non diedero più di una'co? razzata all'anno. Allo scoppio della guerra europea la Repubblica era discesa al terzo posto nella gerarchia delle nazioni mari nare dopo l'Inghilterra a dopo la Germa nia. Possedeva 42 corazzate, 15 incrociatori, 48 cacciatorpediniere, otto torpediniere, 2T «sottomarini, con un totale di 878.213 tonnel D_|J',n8h"terra ne contava invece Z-224.875 e la Germania 1.054.000. .La campagna, iniziata da una parte della stampa, pe ri aumento *f^^ta,jiU«i-- f»PP»» S^l1 ffiìf„?W nia, ha avuto per risultato dindurre il di- partimento della marina a dar gli ordini W la costruzione di dieci corazzate, sei incrociatori da battaglia, dieci piccali incro c;atori> 50 cacciatorpediniere, 53 sottomàri nj e J3 navi ausiliarie. ■ Queste nuove Ina^ dovrebbero essere pronte tutte pel 1921, al pjU ,tardi. Troppo tardi, probabilmente, pei* essere utilizzate nella guerra attuale... r „ La m«r'na mareantde. Alla deficienza della flotta, particolarmene te in materia di navi ausiliarie, il diparti* mento della marina di Washington ha pen* sato di provvedere col requisire certe unita della fiotta mercantile. Disgraziatamente la marina mercantila americana è tra le mè no sviluppale. Dell'immenso commercio de* gli Stati Uniti, solo una decima parte vetri-' va fatto, prima della guerra, sotto l'egida della bandiera stellata. Nell'agosto 1914 la, marma mercantile americana ■ stazzava pe* 8ole 1-3^809 tonnellate. La soppressione di S»an parte del naviglio mercantile mondi», le non tardo a far sentire all America73IÌ inconvenienti della inferiorità della flottai mercantile. Bisognò ricorrere a rimedi <■■« cezionali. 11.18 agosto del 1914, Wilson, o©» .spendeva l'applicazione d'un decreto, tei- c{,io di duQ anni soli( col qvLSAe veniva ne- gaio il dritto d issare là bandiera america» na a qualunque nave che non fosse state) costruita nei cantieri degli Stati TJniti, ciie non avesse avuto a bordo quattro qui*; ti dei suoi - uomini-.parlanti inglese, ed « cui comandante non-fòsse stato americano» -vitro palliativo: l'organizzazione', dell'assi* curozione di Stato delle navi contro i rlstìfl di guerra. Infine Wilson presentava al Co,> gresso —< e questo approvava — un prò* getto di legge, interessante il Governo netto aziende di navigazione-commerciala Quest| provvedimenti han fruttato. Nel maggio 1916, lu floit'a mercantile americana era c<»- sciuta di 187 unità corrispondenti « 53.819 tonnellate. Lo scoppio della guerra con Germania permetterebbe d'aggiuntare al na. viglio c'à cresciuto, la forza delle navi ic- desche internate nei porti: un totale di 550 mila tonnellate. Nel solo porto di Nev» York va ne gono per oltre cinquemila.

Persone citate: Roosevelt, Storie