Per gli interessi di Torino

Per gli interessi di Torino Per gli interessi di Torino I rappresentanti del Comune a Roma La Torino-Modano — Il plano regolatore — La questione del pana. — Il carbone. Roma, 16, notte. Si trova a Roma una rappresentanza torinese per tutelare presso il Governo gli interessi della vostra città. La rappresentanza è composta del sen.. Teofilo Rossi, dall'assessore per i lavori, pubblici ing. Chevalley, dell assessore Cauvin, del cav. Oorinalrii della -vostra Camera <3d Commercio e del couim. Testerà segretario del Municipio di Torino. Il sen. Rossi, insieme àiTing> Chevalley ed all'ina. Semenzai, ha anzitutto conferito coi ministro dei trasporti e colla Direzione generale dalle ferrotvie intorno eli'applicazione della trazione elettrica alla ferrovia TorinoModane. La irappresentanza di Torino ebbe affidamenti che la pratica si trova a buon punto o sarà presto condotta a conclusione. Il sindaco e l'ing. Chevalley, accompagnati dall'on. Saint Just, che fu relatore innanzi alla Camera del progetto di legge per 41 piano regolatore di Torino^ hanno conferito col ministro dei lavori pùbblici on. Bonomi circa l'effettuazione del nuovo piano regolatore. Il ministro Bonomi ha dichiarato ohe tra breve, su- £erate le ultime difficoltà, sarà emanato decreto reale cU sanzione per l'effettuazione del plano reanlatcrs. Il «indaco di Torino inaiwna ali'on. Bonino, all'assessore Cauvin ed al cav. Cortnaldl è stato ricevuto dai pommisaario generale al consumi on. Canepa, col quale ha trattato la questiona degli approvigionamonti. Una delle prime questioni discusse fu quella del maggiore consumo di pane dopo l'applicazione del decreto del pane unico. La questione fu, com'è noto, già portata, alla Camera dagli onorevoli Casalini e GrossoCampana. Il sindaco ha esposto al commissario generale per i consumi i risultati dell'inchiesta da lui fatta eseguire intorno al maggiore consumo di pane. Da questa inchiesta è risultato che negli istituti .torinesi, corno ad esempio gli Artigianelli e l'Istituto Bonafous, il maggiore consumo di pane, rictpo il decreto sul. pane unico, è dèi 17 0,0, mentre nei ristoranti dì Torino il maggwwe consumo sale al 43 0/0, ciò sp'ecìainiente a ragione della troppa mollica. L'on. Canapa dichiarò che manderà a Torino una Commissiono incarica.ta di indagare sui fatti espostigli. Il •sindaco si intrattenne anc.he coll'on. Canapa . sulla questione del pane per gli am malati. Sinora solo i diabetici hanno diritto di avare il pane bianfio. La rappresentanza di Torino rilevò che si dovrebbe provvedere, con le necessarie cautele mediante Attestati ,medici, affinchè anche gli altri aimnfi.lati possano avere il pane richiesto dalle loro condizioni. , La rappresentanza di Torino sottopose infine all'on. Canepa 1 voti espressi dalla Lega degH esercenti di Torino circa le paste alimentari. L'on. Canepa dichiarò che studierà la • questione c riferirà al più presto possibile. Infine il. senatore Róssi, che ha anche conferito coll'on. BoselH, insieme all'assessore Cauvin, ha trattato presso le autorità competenti la questione del rifornimento dei carboni per la città di Torino, ottenendo in proposito degli affidamenti rassicuranti. crAtrcil'filaabaglisttescVzsnusmpzctohPd><*aà LlcdsecrèscmvlttlagdsscdpshccrcfaRIl processo par l'assegnazione delie reclute del Distretto di Pavia Aleeeancirin, 26, notte. tXeil'aula della Corte' d'Assiso è incominciato statuirne il processo a carico del maggiore Oainotii, del capitano Bazzoui o del maresciallo Sigismondo, per i raggiri usati nella assegnazione delle reclute; presso il Di stretto Militare di Pavia. .Alle ore u si insedia il Tribunale Militare. Presiede il maggiorgenerale conun. Raffaele. Vinay. Si dà lettura, degli otti d'accusa e delle conclusioni della Commissione d'inchiesta, da cui risulta che solamente il maresciallo Sigismondo ebbe ad affermare d'aver ricevuto la somma di L. 500 per l'assegnazione alla Sanità della recluta Montanari, ed il. capii ano Bazzoni di aver altecate le diciture di alcune reclute. « Ora — conclude l'atto d'accusa — se accanto le ammissioni Sigismondo e Bazzoni, le quali già trascinano nel baratro il terzo couhputato, soccorre il riflesse che tutti gli elementi di Indagine vengono a collimare nel coacervo imponente delle dichiarazioni di Montanari, Vigonl, Gilardi' prulre e figli. Testare Ettore e Guzzellont Baldassarre, in rapporto alla precisa assoluta concordanza delle molteplici emérseuze, il Dainotti — colui che nel quadro processuale sta- cosi lividamente segnato — sterilmente si dibatte fra le strettoie della prova, nell'affanno di spiegare e di giustificare e l'una e l'altra assegnazione, e di ributtare l'accusa delle lire 1500 del Montanari e le lire 2000 dol Yigoni, mentre per converso egli appare delle torbide manovre di speculazione l'organizzatore, che mediante l'ausilio di complici ebbe a fare delle assegnazioni di reclute presso il Distretto Militare di Pavia uno sconcio sistema di traffico In seguito si è proceduto all'appello dei numerosissimi testimoni edotti dal P. M. e dalla Difesa, e alla lettura dei principali atti processuali, che occupa la seconda parte dell'udienza antimeridiana L'Udienza pomeridiana si inizia cail'interrogatorio Ool maggiore cav. Alessandro Dainotti. L'imputato racconta che conobbe il Montanari Angelo quando, accompagnato dalla madre si recò in casa sua pochi giorni prima della chiaraaxa alle armi della classe lB9è. Chiese informazioni e schiarimenti, ricordo le malattie precedenti mentre la madre sollecitava l'assunzione del figliolo nella sanità. Egli promise di giovare loro nei limiti del possibile c quundo il Montanari fu asseguato al distretto militare di Pavia nell'arttgliei'ia da fortezza, ottenne dal colonnello Paoluccl il trapasso nella sanità. Ciò premesso, crede di non aver commesso alcun reato perchè la correzione del registro, sebbene fatta dal Sigismondo e dal Mocchi avvenne presente il colonnello. Nò d'alu-a parte si sarebbe prestato ad imboscare soldati, come attestano le gloriose ferite riportate dal figliolo suo in combattimento, E poiché il presidente lo interrompe pfr sapere i motivi che lo indussero ad accontentare la famiglia Montanari, il maggiore risponde che nessun particolare interesse )o mosse ad agire- così. Ammette però, colle lagrime agli occhi, assai commosso, di avere avuto in seguito dal Montanari la sonuna di L. 1500. Egli l'accettò pensando di non commettere alcuna scorrettezza, indottovi anche da esigenze finanziarie dovendo provvedere all'acquisto di un cavallo per il Aglio ufficiale di cavalleria. Ricorda pure la consegna di una busta fatta sempre dal Montanari al maresciallo Sigismondo e che solo più tardi seppe contenere ■'■lnqueceuto lire per la recluta Gilardi Achille passata dal secondo fanteria al secondo sanità. L'imputato, poi, rispondendo a varie con testazioni, nega recisamente di avere ricevuto là somma di L. 2000 dal padre della recluta Vigonl Mario, n denaro fu rimesso al capitano Attilio Bazzani con l'incarico di portarlo al maggiore e su questa controversa Mrcostanza H presidente sospende la seduta rinviandola a domattina. la eestityzioiie ilei gruppo d'azisoe Razionile Alesaandria, 26, notte. In relazione al congresso testé tenutosi a ;*oma della « Trento e Trieste » si ft riunito aeila nostra città in un'aula del Regio istituto Tecnico un gruppo considerevole di olt•adini di ogni ordine sociale e politico — àlilinfuori d« socialisti ufficia', i — che ha iett"'o le basi della nuova Associazione d. hióne nazionali* allo soopo di tener sempre \"\'o è vigilo il sentimento della patria in j luestti ora storica in cui si stanno integrano j • t ooaQoi £ le aspirasionù deìl'itali* nostra, csvqbtdcrrFualspgsgnitbcnMzsssizprcsr I prezzi del riso Roma, 26, notte. La Cassetta Ufficiale pubblica 11 seguente decretò del Commissario generale per i consumi : Art. 1. - t prezzi massimi di base delle con trattazioni di compra-vendita del risi qui specificati, oom-reii nella categoria seconda dell'art., ì.o del decreto 2S settembre 1816, sono fissati nelle misure seguenti : Riso bianco o lavorato, riso comune (chineee originario a abbondanza, giapponese, sancirà, loocinl e tipi affini) bruiate lire 44,50; riso ano (varietà a grana grassa, comune, greppi e affini) brillato lire. 46,50. (Prezzi per merce resa su vagone stazione partenza per cento chilogrammi netto, tele da computarsi a parte). — Art. 2. - Il presente- decreto andrà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Vtficlale e avrà effetto Uno a nuova disposizione. NOTE D'ARTS Una nuova commedia di Nino Berlini m Milano Milana. 26, Botte. Stasera al teatro Olimpia è stata rappresentata la nuovissima commedia di Nino Bernini intitolata: V'aristocrazia nera, fissa svolge un episodio della lotta pei il modernismo in seno alla chiesa e vi è connessa la storia d'amore di un letterato cattolico che non viole piegare e non piega elle impostegli ritrattazioni e finisce od fuggir? instarne alla fanciulla amate, Lyda .fiore']! che ha Impersonato quest'ultimo personaggio, li Palmarini che ha sostenuto la parta del protagonista ad 11 Piperno, che vestiva 1 paludamenti cardinalUl di 'Minsero assai neh'«esenzione. Al secondo ><*1 al terzo atto el ebbero ti» e due chiamate anche per l'autore. L'arte di Giufà ili N. Martoglio Angelo 'Musco ha portato sulle ecene dell'? Aìllerl o quoàt'uluimo lavoro del M&rtoglio, che a Milano costituì il clamoroso successo della stagione e toccò li rècord degli incassi serali. Il lavoro è una satira mordace, varia e divertente' dell'ambiente cinematografico il cui -protagonista — 'Pepe Moscardino — è mi: rabilmente incarnato da Angelo Musco. Giufà è -il (topramoome di iPapè iMoscardino, uno srioico, U quale dopo «ssersi affannato a cer cai-si un'oocupazionie un giorno, in piazza, mentre stava maaigiando dei fichi-d'India diventa l'anvòilentario protagonista di una film, la quale lo laindia di botto nella vita -cinematografica, ira, i grandi artisti della scena m'ita. Giufà, lo scemo, guadagna quattrini a ipar late e s'imbarca in bniUantl avventure, sino a che la suocera e la moglie Irrompono sdegnate a/Ha sede della, « Sicula Film » a fargli delle scenate. Il direttore placa le dtie donne scritturando tutta la (famiglia ; ma allora lo scemo Giufà ha un 'lampo di furberia « mette casa per suo conto, imptantandri la « Moscardino Fitoi • per ramministr-a-Btone diretta del proprio gonio... B- lavoro è 'In gran parte bar saito sulla frésca comicità, di Musco, il quale ha creato un piacevole ti'Po fornivilliano, facendo divertire il pubblico che ha. (applaudito cailorosamenté ad ogni atto, La commedia si replica. ULTIME DI CRONACA Fùnebri di soldati Il Comitato di Preparazione comunica il decesso del caporale Gioachino Plcorae, del 92.o fanteria, i cui funerali avranno luogo stamane, alle ore 8, partendo dall'Ospedale Militare di Riserva • Pietro Micca ». Tre naviganti In acqua. Ieri una barca che aveva sopra certi Pella* cani Ettore, Voglia Stefano ed un altro sconosciuto solcava le acque del Po all'altezza di via dei 'Mille e profonde in quel punto ben quattro metri. Per un falso movimento l'imbarcazione si capovolse ed i tre giovani al trovarono in acqua. Alle loro disperate, grida d'aiuto accorsero in barca il custode della Sociotà u Esperia » ed ii barcaiuoli fratelli Peirano e Longo Anna. & tre incauti gióvani poterono essere salvati. All'ospedale L'operaio Coccolo Felice, abitarne in corso Francia, 331, venne preso con una mano da una macchina e riportò gravi fratture per cui aJl'Ospedale dovette essere amputato di tutte le cinque dita. Guaribile in giorni 60. — n sessantenne Magnàccii-i Antonio, in 'cor so Francia venne investito da un tram e ri portò contusioni alla fronte guaribili in 20 gjorai, e Boero Mario, d'anni 71, venne investito da un automobile riportando contusioni guaribili in 15 giorni, e Parlirelli Bruno, d'anni 24, meccanico, venne investito mentre era in bicicletta da un automobile. Riportò la frattura della gamba destra e fu giudicato guari bile in 60 giorni. — Pasta Giacinto, d'anni 29, essendo sdrucciolato riportava la frattura della gamba sinistra e fu giudicato guaribile all'Ospedale Martini in 60 giorni. Investimento Il fabbro Averone Romeo, d'anni 56, da Pezzana, abitante in via Sassari n. 7, fu investito da un'automobile di proprietario sconosciuto e riportò una contusione al malleolo sinistro che il dott. Galansin'ò giudicò guaribile in 20 giorni. Furto. Il cameriere Girardi Mario, abitante in piazza Porta Palatina n.- 3, denunziò che ignoti penetrarono nella sua abitazione e vi rubarono un orologio, un anello e un portafogli contenente L. 150.