I casi di Russia e i rapporti dell' Italia cogli AIleati

I casi di Russia e i rapporti dell' Italia cogli AIleati I casi di Russia e i rapporti dell' Italia cogli AIleati nelle dichiarazioni del ministro degli Esteri alla Camera (Pe* filo diretto • per telefono olle STAMPA) La settata comincia alle ore M. Per un'inchiesta parlamentare sulle Esposizioni Dopo alchine interrogazioni. VAMNZAN1 prende la parola per svolgere la proposta presentata da 54 deputati costituzionali per 1 in chiesta parlamentare sulle gestioni delle Espo slzioni del iati. Tra l'attenzione della Camera, Ten. Valenzani dice: «Sono 16.750.000 lire che il pubblico erario è chiamato a rifondere per la gesttone di 'Enti e Comitati per le Esposizioni di Roma e Torino dèi 1911, e per le Esposizioni e teiste commemorative di Buenos Aires, Bruxelles, Palermo, Faenza e Parma Questi Enti sono sorti da libere Iniziative, riunite wnmtnlBtrato 1 fondi loro concessi ali mniori di qualsiasi disciplina contabile, senza ulcatr controllo sanza alcun senso di respon$.à»ilitff. Così, mentre noi abbiamo una legislazione, una contabilità dello Stato sul con trollo delle pubbtlcne spese, che non consente neppure ai ministri, senza l'autorizzazione di un decreto reale da convertirsi in logge, di eccedere, sia pure di una lira, il limite stanziato in btlancio per ogni specificata e chiara categoria di spesa, mentre noi circondiamo delle più rigorose cautele e del più rigido riscontro l'erogazione del pubblico denaro, mentre Tioi siamo chiamati spesso ojui, in ossequio alla regolarità contabile, ad approvare léssi per maggiori assegnazioni di poche lire, che, a volta, non raggiungono il costo della carta occorrente alla loro presentazione su capitoli di bilancio che non permettono alcuna eccedenza, dovremo poi cosi leggermente1* senza alcuna preoccupazione e colla roàrgtdve twnauillitó consentire che privati Comitati reclamino pagamenti di spese da loro incornVate' senza nessuna autorizzazione per una rotnnja. cinque volte superiore n quella che era siVte messa a loro disposizione ? Il Parlamento -yotò con la legge del 24 dicembre 1W»3 per le dtse Esposizioni di Roma e Torino im contributo* di tre milioni, un milione e mezzo per ciascuno dei Comitati, oltre ai proventi di una lotteria ed altre importanti con(TPsstoni. Fu adunque In quel limite fissata dal Parlamento, con apprezzamento sovrano, la •partecipazione delle; Stato per le speso commemorative del cinquantenario della proda mazione del Regno dvltalta, e quel limite non poteva e non dovevi essere superato senza consenso ctel Governo' e senza l'approvazione dei poteri legislativi. : .. Invece ai tre milioni assegnati ai comitati di Roma e Torino oggi se he .dovrebbero aggiungere altri 14 senza potersi rendere conto del modo e dello ragioni che a tele enorme differenza hanno condetto. Infatti, .il disavanzo di riessa del comitato di Roma, seoondo le risultanze sommarie della Commissione ministeriale nominata dal Governo per accertare l'entità c 'le cause del disavanzi di ciascun comitato, ascenderebbe a 12.300.000 e quello di Torino a 276.000. quello di Palermo a 20MXX) lire; a 1.587.000 ascenderebbe poi il maggiore concorso dello Stato per l'esposizione di Bruxelles e per troella di Buenos Aires ed a poche migliaia di lire l'ulteriore contributo richiesto al Tesoro per le feste torrlcelliane di Faenza e verdiane di Parma. Ma se il progetto di legge presentato alla Camera per coprire 11 disavanzo *"'n1««tro del tesoro contiene sufllcienti notizie per quanto riguarda l'entità dei singoli disavanzi che ciascun comitato pretende doversi colmare coU'interverrto finanziario dello Stato, nessun ragguaglio il progetto stesso fornisce sulle cause di quei disavanzi, il che appunto costituiva uno del due compiti assegnati alla Commissione per le sue indagini. Ora si potrà, davvero ritenere suffteten. temente giustificato 11 nuovo ingente contri butò dello Stato per quelle manifestazioni nazionali, pile quali furono già assegnati parecchi milioni, quando a persuadere il Parlamento deli* necessità assoluta ed inderogabile di questo nuovo sacrificio del tesoro per più di 16 milioni, altro non e detto che questo (leggo la relazione ministeriale): «Per circostanze ■*« •> "A in parte del tutto eccezionali l'esito finanziarlo delle esposizioni non fu quale si poteva e si doveva sperare »? La spiega zione è troppo semplicista perchè possa con. vincere la Camera e, francamente, non potrebho essere accettata da alcuno, come non fu accettata Giunta del bilancio, la quale non volle limitato il suo esame al into tecnl co e contabile del progetto, ma. dopo ampia discussione nella quale la proposta inchiesta pariamola""! ohrie. aperti e franchi sostenitori incaricò 11 relatore on. Cornianl di pili minute b dettagliate Indagini, che furono compiine da!, l'egregio nostro collega con una diligenza ed una tenacia, un acume veramente ammirevoli E' inutile che lo ricordi il contenuto grave per sè e più grave per quello che lascia intrawe dere. della relazione Cornianl. L'ón. Valenzani, spiegata la differenza tra la sua proposta e quella che era stata formu lata dalla Giunta del bilancio, ricorda poscia la vivace discussione svoltasi alla Camera nella seduta dell'8 aerile 1016, quando dalle due «streme parti della Camera, dai socialisti, cioè, con l'on Bvunelli, e dai nazionalisti e cattolici, con l'on. Federzonl, furono presentato due identiche mozioni per invitare il Governo a presentare un progetio di legge per l'inchiesta parlamentare. E ricorda anche che in quella discussione l'on. Salariarli dichiaro apertamente che il Governo non si sarebbe opposto a suo tempo a che l'inchiesta avesse luogo, ma soltanto riteneva in quel momento inopportuna la presentazione di essa, essendo proprio in quei giorni Investita la Giunta generale del bilancio dell'esame del progetto di legge per la maggiore assegnazione di 16 milioni. Ma dal precedenti parlamentari un altro ricordo l'on. Valenzani ritrae u conforto dell'obbligo del Parlamento di procedere all'inchiesta progettata. Nella seduta dell'ili aprile 1865, discutendosi al Parlamento in Firenze il progetto di legge per l'autorizzuzlone di maggiori spese per l'Esposizione italiana tenutasi in quella città, divenuta nell'unno precedente provvisoriamente la capitale d'Italia, fu data dal relatore della legge, on. Allievi, lettura della «"unente nobilissima Ietterà: « Onorevole signore, nella seduta del 7 corrente furono pronunziate in seno allo Camera dei deputati parole tendenti ad ingenerare il dubbio che il Comitato esecutivo rappresentante la Commissione Reale per l'Esposizione italiana del 1S86 non avesse proceduto nelle sue operazioni colla debita regolarità. Ciò nonostante la Commissione da V. E. meritatamente presieduta ha proposto l'approvazione pura e semplice del progetto di leuae presentato dal (Ministero Questo fatto, se da fiducia ai sottoscrittori che là Camera vorrà assecondare le proposte della Commissione votando la legge stessa, non fa per altro tacere in loro il senso di rammarico che provarono nell'udire l'espressione del dubbi di cui sopra per il che essi si credono tenuti, ne) nome del Comitato che hanno l'onore di rappresentare, di pregare V. E. di volere, nell'atto in cui la Camera sarà por approvare la maggiore spesa, provocare dalla medesima la nomina di una Commissione d'inchiesta, onde appurare 1 motivi che la resero necessaria e 1 modi con cui essa venne Incontrata. — Sottoscritti : presidente, marchese Cosimo Riuniti; segretario generale: Carena ». L'on. Valenzani n=9?rva che se il precedente fosse stato conosci::'a i membri dei Comitati avrebbero certamente essi flessi sollecitato l'inchiesta, che avrebbe dovuto riconoscere la piena ed Intera onorabilità dei Comitati e delle Commissioni di cui essi fanno parte. Per chè — cosi conclude l'on. Valenzani — ad in voeare l'inchiesta non ci muove 11 malsano desiderio di scanditi!, nè risentimenti politici mà l'onesto desiderio di accertare che W somme richieste al Tesoro siano state realmente spese per il buon nome ed 11 prestigio '• dell'Italia all'interno ed all'estero, e se, per avventura, indegni cittadini hanno invece ste^o le mani rapaci sul pubblico denaro, de ve cadere su di essi Inesorabile la riprova «ione dè'-'li onesti ed il meritato castigo (Molte • «jjnrova/ionl e congratulazioni). '^OAVAC-NART si associa alla proposta d inchièste, imn vorrebbe pero the essa pptosw risolver*' in una snecie di sanatoria (interruzióni -è'1 commenti). OOSÉDLI. presidente del Consiglio, consente dlrragualil dile siaGiCotenetard'azaIdeaftSvisalnociacesefogidemenQapinchdoCalìcia CaristLusiruMacitrgraZOgnvoortiriqrifepziristuBcni masNsdtmcdfcaofricnvsessqpur rss£veffo^^^ dlrtpo si stani. Propone (a pari tempo die per ragioni di competenza e per un doveroso riguardo là proposta di legge ala trasmessa alla Giunta del bilancio, che già esamina il disegno di legge relativo allo stanziamento di fonai per le feste commemorative del 1911. SCIORATU osserva ohe e consuetudine che le proposte di legge d'Iniziativa parlamentare siano trasmesse agli Uffici e non già • alla Giunta del bilancio. •BOS'ELLl, presidente del Consiglio, non crede cha 11 regolamento contenga disposizioni che vietino la trasmissione anche di proposte di iniziativa parlamentare alla Giunta del bilancio. Osserva che d'altra parte si tratta di materia di òompeten- za dalla Giunta del bilancio, la quale ha già elefono olle STAMPA) r&tto anche Indagini sa questo Spedala argomento. 11 PRESIDENTE osserva che sia teotte Tolte la Camera ha deliberato die le proposte di iniziativa parlamentare siano trasmesse alla Giunta' del bilancio. In materie di inchieste poi, una disposizione del regolaménto riserva espressamente aLla Camera la facoltà di nominare la Commissione. Nulla quindi si ©p pone a die la Camera deliberi ,il rinvio di una proposta d'inchiesta alla Giunta del bilanoio, la quale è già investita della materia . (approvazioni). .Pone a partito la presa in considerazione detta proposta di -legge di iniziativa dell'ori. Valenzani ed O'rtftvio ajla Giunta generale del bilancio. E' approvata. a o è -a a i e l d l a i e a l re e ni a a n o ) aI e d a ne a neo,Ia; rè re o eli, so re se te^ la to la le li efiatca re ese si; on ne alono RI ada mia co guerra turopea. sta ti tatto che Queste tonti- ouense furono prevedute nel limiti del possibile, ma lo svolgersi degli avvenimenti,. la entrata in atione dì nuovi fattori bellici ed economici dovevano forzatamente creare situazioni tempre nuove in seguito alle Quali erano da adottare provvidenze e da stipulare accordi speciali, che sarebbe stato naturaimente vano determinare prima à scadenza prolungata, sulla base di ipoteii e previsioni, e non sarebbe stato praticamente possibile di crlslalttttare a priori, prima ridia nostra entrata in guerra, tutto un programma di guerra, sia nel rapporti militari, sia In quelli economici facendo astrazione dal corso futuro degli avvenimenti. A misura che se ne ptetenta la convenlenta gli/Meati, che si tengono fra loro in continuo contatto, prendono in esame le contingenze di fatto e provvedono, e, molte furono le riunioni tenute tra i Governi alleati tanto votitlche guanto militari ed economiche. Il problema del Mediterraneo Circa la questione del Mediterraneo orientale, che forma sempre oggetto della più sollecita nostra attenzione, poiché ben ci rendiamo conto del vitali interessi italiani, che vi sono connessi, varie inesattezze furono eQualmente asserite. Il patio fra Russia, Inghilterra e Francia, che ha per oggetto speciale Costantinopoli e gli Stretti, venne concluso fra le tre Polente prima iella nostra entrata in guerra e pertanto non potevamo esserne, partecipanti. Abbiamo aderito in seguito come tu a suo tempo annunciato e alle stesse conrt-i-.-imil generali degli alleati (Approvazioni, interruzioni all'Estrema Sinistra, commenti). FERRI ENRICO : É questo per li bene d'Italia! — BEI/TRAMI, rivolto al centro ed alla destra: Ricordate quello che dite nel corridoi. Voi slete più pessimisti di noli (Urla altissime). — Voci: Non è verol Vello scorso gennaio fummo lieti di accogliere in questa Roma gli illustri uomini rappresentanti del Governi alleati, che vennero a riconfermare insieme al Governo italiano l'incrollabile concòrde volontà dell'alleanza. Furono in quella occasione coqgeguili notevoli risultati per il coordinamento dell'azione comune militare e. politica e furono adottale provvtde intese alte ad agevolare la soluzione delle difficoltà-sorte- in Grecia. Glt accordi stabiliti a Roma furono, nella successiva, conferenza di Pietrogrado, confermati e sviluppati e quindi integrati nei riguardi speciali della Russia per l'aumento dei mezzi bellici che occorrono a quella valorosa nazione nell'tmmenso sforzo che le Incombe. Il Parlamento però converrà facilmente della inopportunità di rendere al nostri nemici il servizio di illuminarli mediante pubbliche comunicazioni circa il contenuto delle deltberationl concordate (Vive approvazioni, interruzioni e rumori all'Estrema Sinistra). MODIGLIANI. — Noi dobbiamo conoscere 1 vostri accordi! Ditali al Parlamento! Invece te nele il paese all'oscurol — Voci a destra: In formatevi presso 11 vostro Moroari, che è eem pre all'estero! — MODIGLIANI: Cosa .volete dire? Non fate ln6inuaztonil — Voci a destra Mo che insinuazioni! Che cosa fa all'estero 11 vostro Morgarl? — MODIGLIANI: E' una vl; glioocherla approfittare dell'assenza di un colpejra per faire delle Insinuazioni sul suo conto! Diteglielo sul viso quello che dite adesso! (Rumori vivissimi). Non avete H coraggio! Quello 'Ohe fate è Inaudito! — PRESIDENTE : Inaudito è quello che fa leti (Rumori, ilarità ed approvazioni). ' Un plauso alla vittoria inglese. Prima dt chiudere ti mio discorso lasciate che. mandi, interpretandone, ne sono sicuro, il sentimento vostro non meno che quello del Governo, un saluto di plauso e di giubilo alla grande nazione inglese pel trionfo riportato dal suo esercito con la gloriosa conquista di Bagdad (vivissimi e prolungati applausi. CAI onorevoli mtnlstni e flcrputaitl songono in piedi a-pulaiidendo ; grtda ripetute di : Viva nnghllterra!). Ogni vittoria'degli Alleati è vitto ria nostra, come ogni nostro successo ' è un successo per la causa, comune (vivissime approvazioni).. J!d ho finito. Il Governo ha piena coscienza della vastità e complessità dei problemi che gli stanno dinanzi e della imperiosa necessità di affrontarli con la maggiore risolutezza ed energia. Dell'opera nostra in passato e della sufflcenza nostra per l'avvenire, sia collettivamente, sia singolarmente, dovete giudicare voi. Per mio conto, ho la coscienza di non avere nulla trascurato per compiere scrupolosamente, in quanto da me potesse dipendere e in piena concordanza coi miei colleglli, il mio dovere verso il paese, dovere che si può praticamente e quotidianamente riassumere in una formula semplicissima:' adoperarsi a lutt'uomo nell'interesse della cosa pubblica e rendere meno ardua la vltà'è più proficua ed agevole l'opera di chi mi succederà (appwazioni, applausi, commenti, aia'Estretna sinJMra). BELTRAMI grida: — E intanto siamo senza pane I — LL'COI : — Non credete d1 andarvene cosi I). Se avete la convinzione che altri possa, in quésto momento, e specialmente a questo posto, rendere maggiori servigi alla Patria, avete il preciso dovere di dirlo. L'ora è solenne e la Sazione tutta, senza distinzione di parte o di classe, i risoluta a fare il proprio dovere (ap. pi-ovazioni). Il dovere di tutti, della Camera come del Govèrno, come del paese, è oggi uno solo: di perseverare, perseverare sempre, con virile tenacia, indefessamente, senza sosta, senza riserve, senza limite nè dt sforzo, nè di sacrificio; perseverare italianamente per la salvezza e la grandezza d'ilalla. Sonnino ha terminalo il suo discorso con eaergia battendo spesso i pugni sul banco dei ministri. La Camera applaude vivamente, mentre i.socialista nimore.ggi.iino. Col ministro degli Esteri si -cDng-i-atulii.no i ministri presenti e pochi deputati'. Agli applausi, che si rinnovano, prendono parte aneli» le tribune. Poi i deputati si abbandonano ad animati commenti sulle dlohiarazioni del ministro degli Esteri. La seduta è sospesa per alcuni minuti. Un Incidente Appena finito di pcrUire l'on. Sonnino, la Camera i-n gran parte si riversa fuori dell'aula. Rimasi e affollata pero l'estrema, dove hn una ripresa l'Incidente fra gli onorevoli Colajanni e Modigliani. L'on. Modigliani si risente per alcuni aijjprw.zamenti del deputato repubbli, oano sull'attività all'estero di alcuni deputati del gruppo socialista. Poiché l'estrema conti nua a rumoreggiare, l'on. MARCORA grida agli Interruttori; — È' strano come dei deputati i miali dicono di essere i difensori delle pubbliche libertà facciano pai strazio di ogni libertà, compresa quella di parola. Verrà il giorno «he la Camera vi schiaccerà e alloTa non potrete invocare le pubbliche libertà. — 1 socialisti insorgono contro il presidente, al quale ?ridano: — Guer.r n Meschtnol Partlglanol — e óltre frasi del genere. Si ristabilisce una Telati va catana, quando domanda la parola l'on. TURATI, il quale premette che egli ha chiesto di parlare in difesa del diritti dal Parlamento e del regolamento- — OueSta mattima — egli dice, — in seguito alle notizie giunte dalla Russdn. furono presentate alcune Interrogazioni su q--K»to Importantissimo argomento, e poco fa l'on. Sonnino ha usato la .cortesia, dalla quale Io ringrazio, e di un suo [diritto, pa* risponderà subito e con praciaiooa ham-admSiEhadeIod(VpPrtLV—TchdapanbdalagCbdtedgRzrstdrndppmvscpAzcmf ri e 1 ! o e , l a o i AI eo n pa oee n ee, a r e oi e, ase a hi miCe éo, il a di p. el di eiiza eei ne e aeti ri. aa. na ni er li, ati ti da ule ni il Ta 1 al tlce agli al atie ne arla uo oa di tBrmtai a aveste mterrogazionf. Poteva dire dt non rispondere; Invece ha risposto. Domando che^ a norma del regolafnento, venga tanfhedlatamente data la parola a tutti gli interroganti. (Vivi commenti, rumori). — Voci: Allora parleranno cinque mlnutll (Si ride). Altre voci: Ma li mln'istro ha detto di non accettare! (Approvazioni, commenti, rumori)..— PRESIDENTE: Il regolamento, che abbiamo, impedisce di parlare. Vi è una Commissione per U regolamento. Lei presenti pure la sua proposta (Ilarità commenti), In fine di seduta. La sua e le altre Interrogazioni saranno letta e lei potrà domandare ciò che vuolel (Approvazioni, Ilarità).. L'on. Sonni.no, valendosi di una sua facoltà, ha fatto un discorso nel quale ha trattato anche di altre cose Importantissime e poi ha detto che non avrebbe risposto -ad alcuna Interrogazione. — Voci dall'estrema: No noi — Il resto della Camera, in coro: Si sii "(Vivissimi rumori). — PRESIDENTEiE' venissimo: l'on. Sonnino, nel suo discorso, ha avvertito che non avrebbe potuto rispondere. Tutto ciò è a termini del regolamento. Io, on. Turati, oredo che lei lo sappia meglio di me, e credo che non debba più insistere. (Vive approvazioni). — TURATI : Faccio sp. pello alla sua lealtà e vaglio chiarire... — PRESIDENTE : Come, come? Lealtà? (Viva ila rttà). — TURATI: ..voglio chiarire un fatto. LVmi. Sonnino ha «sposto entrando Ih merita. — Voci: No, no! (Vivi rumori, commenti). — TURATI: Come no? Ha detto: Ci auguriamo che gli avvenimenti russi siano determinati dallo scopo di Intensificare la guerrai ma non possiamo entrare nelle questioni interne di altri paesi. .(Rumori). ■— PRESIDENTE : Ma no, non è cosi; non tastata! — TURATI: Ebbene, allora domando la parola per la fina dalle seduta. (Rumori, ilarità). Ripresa t« discussione sulla produzione e la mano d'opera, svolgono 1 loro ordini do! giorno gM onorevoli COLAJANNI e FERRI GIACOMO. ■ SONNINO; ministro degli Esteri, dichiara subito, per defereniza al colleghi, che. per considerazioni di riguardi intemazionali e neH'tnteresse della cosa pubblica, non può rspondere alle interrogazioni a lui rivolte che riguardano 1 recenti avvenimenti svoltie/i in Russia. PRESIDENTE, avverte ohe queste Interroga: zloni seguiranno la procedura— stabilita dal regolamento. La seduta termina alle' 18,40.. Il comunicato Cadorna COMANDO SUPREMO, 16. Nettai zona di Monte Forno sull'altipiano di Atiago, la notte, tal 1S, nn reparto nemico irruppe di sorpresa in un nostro trinceramento, subito ricacciato da un nostro contrattacco. Nell'alto Cor* devote, nella giornata del 1S, piccoli, scontri di pattuglie tulle pendici di Monte Sief; prendemmo una diecina di prigionieri. Sulla fronte Giulia azioni vivaci delle artiglierie ed aggrea sivitò di nostri nuclei di fanteria, che danneggiarono in qualche punto le linee nemiche sul Carso. CADORNA. Anche EI Assa la Trlpoiltanla rloccipata dalle nastri troppi Tripoli, lft. Continuando le operazioni di rioccupazione della Tripolttanla occidentale, il 14 corrente è stata rioccupàta El Atta. La marcia della colonna (I è effettuata in perfetto ordine. (Ag. Stefani). Sul front* macedone Vittorioso attacco delle truppe italiane a quota 1050 Parigi. 18. Un comunicato circa le operazioni dell'esercito d'Oriente dice: Grande attività di pattuglie e dt artiglieria sul fronte di Mo nastlr. Gli italiani hanno attaccato e prògredito nelle vicinanze della quota 1050 fra i laghi di Prespa e di Marik. Gli austriaci hanno attaccalo, ma sono slati respinti con perdite ed hanno lasciato prigionieri nelle nostre mani. In Francia Gl'Inglesi estendono la loro conquista nel settore dell'Ancrs Londra, 16. mattino. Un comunicato del maresciallo Haìg, in data di iersera, dice: La superficie abbandonata dai tedeschi si i estesa verto sud. Abbiamo occupato le trincee tedesche dal sud del bosco di Saint-Pierre Waatt fino a nord del villaggio Saillysel, sopra un fronte di due miglia e metto. Stamane di buon'ora abbiamo respinto con successo un forte contrattacco tedesco ad est di Achietle-Petil. Abbiamo migliorato le nostre posizióni in questi paraggi. I tedetchi stamane a sud-est di Arras, dopo un violento bombardamento, sono-riuseiti a penetrare nelle nostre trincee ; qualcuno dei nostri uomini manca. Durante la notte t nord-est di Neuville-Saint-Waast abbiamo respinto un -altro distaccamento tedesco, che tentava un'incursione. Fortunate incursioni francesi Parigi. 16. It comunicato delle ore 23 di ieri dice Fra VAisne e l'Oise, dopo violente prepara zioni di artiglieria, nqstre ricognizioni /tanno compiuto incursioni in parecchi punti del fronte nemico sconvolto dai nostri tiri verso Bouvraignes e a sud di Crapeaunosail. Ci siamo spinti fino alla terza linea di trincee tedesche ad est di Canmj-sur Mei. Nostri riparti sono penetrali in un bosco e l'hanno occupato per una profondità di ottocento metri circa. Durante queste azioni abbiamo fatto prigionieri. Nella regione di Maison-de-Champagne lotta colpi di granate'; abbiamo compiuto prò gressi, e preso parecchi camminamenti «nemici. Sulla riva destra della Mota tiri efficaci della nostra artiglieria tulle organizzazioni tedesche a nord di Betonvaux. Cannoneggiamento intermittente sul retto del fronte. „ 7/ comunicato ufficiale delle ore 15 dice Fra l'Avre e l'Oite distaccamenti leggeri hanno progredito ed occupato un eerto numero di punti dinanzi alle nottre linee. Abbiamp fatto una. ventina di prigionieri. In Champagne lotta di artiglieria abbastanza viva nella regione di Maisons-deChampagne. Sulla riva destra della Moia colpi <U mano tedeschi contro piccoli patti nel bosco di Cuvièret e alla fattoria di Chambrettes fallirono totto i nottri fuochi In Lorena ed in .ll*a»id icontri di pattuglie nei settori di Bure» e di Seppois le Haut. Notte calma sul retto dtl fronte. Causa l'abbondanza della materia slamo costretti a rinviare a domani la puntata dal romanze: LA STATUA DSL OQMMINOATOMi