Rinnovati attacchi inglesi sull' Ancre

Rinnovati attacchi inglesi sull' Ancre Rinnovati attacchi inglesi sull' Ancre Basilea, 6, notte. Un comunicato ufficiale tedesco dice: Fronte occidentale: Sulla riva destra della Somme il combattimento di artiglieria raggiunse una grande violenza verso sera. •Dopo un fuoco intenso .gli inglési attaccarono nuovamente ad est di Bouchavesnes. L'attacco fu respinto. Un secondo attacco non riuscì sotto il nostro tiro di distruzione. Sugli altri settori del fronte, causa burrasche di neve, l'attività fu debole. Gli esploratori effettuarono ricognizioni su posti di posizioni francesi nel bosco di Caurières di Ironie alle linee che avevamo conquistato. Fronte orientale: Un attacco notturno russo contro la nostra posizione a sud di Briezani non riuscì. Fronte dell'arciduca Giuseppe: Sulle pendici orientali del monte Kokemann nella parte meridionale dei Carpazi boscosi, alcune compagnie russe che attaccarono le posizioni, dopo vivo fuoco furono respinte. Gruppo di eserdti del maresciallo Mackensen: Situazione immutata. Fronte macedone : Tra i laghi di Ochrida e di Presba vi fa un riuscito attacco contro un posto di campagna francese. Sul front© romeno Lotta dalle artigliarla Jaaay, 6, notte. " Il comunicato rom.eno in data del 4 dice : Su tutto il fronte, da Dornavalra al Mar Nero, la situazione è invariata. Non si ebbe che un debole bombardamento. Sul Sereth nostre batterie dì mortai distrussero potenti lavori di fortificazione nemici a Cotolung e un posto d'osservazione a Vomenti. Una colonna nemica che tentava avvicinarsi alle nostre trincee ad ovest di Badenì fu dispersa dal fuoco della nostra artiglieria, lasciando più, di 20 morti stilla neve. L'artiglieria pesante nemica bombardò le nostre trincee a nord, di Mihaloa. Sul Danubio fino al Mar Nero calma. Raid di velivoli inglesi sugli alti forni di Brebach Londra, S, notte (Ufficiale). Un raid fu effettuato il 4 corr. da aeroplani navali sugli alti forni di Brebach. Grande numero di grossi proiettili vi furono lanciati. Tutti i nostri velivoli e piloti ritornarono incoltimi. (Stefani). Il massimo riserbo Inglese «III politica sigilla li Maeidiili i Hi Balcani Londra, 6. notte. Alla Camera dei comuni, durame la discussione del bilancio dalia guerra, rispondendo a diverse intrrogazioni il cancelliere <Bonar Law, ha detto: a E' impossibile che il Governo esponga le sue intenzioni circa le truppe che si trovano a Salonicco e dichiari se si tratta di offensiva o di difensiva come i tedeschi desidererebbero di sapere, o spieghi se la spedizione di Salonicco è incaricata delle operazioni vitali della guerra. La Camera deve ricordarsi che abbiamo numerosi alleati e che la politica seguita non può essere la politica dei solo Governo britannico. Anche supponendo the la spedizione avesse costituito un errore, sarebbe stato impossibile agire diversamente, da ciò clic si è' fatto. Bisognava agire insieme con gli alleati e la spedizione c'impone obblighi cui dobbiamo adempiere. Se si ritirasse la spedizione, la Grecia sarebbe invasa e tutta la penisola dei balcani cadrebbe nelle mani del nemico. Tutti coloro clie hanno aiutato gli alleati sarebhero alla mercè del nemico. E' naturale che la Camera desideri una discussione, ma essa non ò possibile ed una discussione segieta non potrebbe aver luogo che se fosse richiesta da una fortissima maggioranza, ma noi crediamo ebe un simile soggetto non possa essere trattato neppure in seduta segreta. E' naturale che la spedizione importi l'assorbimento di un forte tonnellaggio, ma il Governo se ne è perfettamente léso conto. Gli alleati interessati in Grecia e nella, penisola dei Balcani non hanno avuto la stessa opinione sulla politica da seguire, ma un gran passo è stato fatto a questo proposito. Gli alleati seguono ora una politica comune. Lo scopo principale è di fare in modo che, in caso di un attacco da parte dei tedeschi, ;a spedizione non sia assalita n!le spalle, relativamente alla Romania, per quanto sia deplorevole il risultato della sua. guerra, nessuna minaccia fu l'atta per indurla ad unirsi agli alleati e non vi e nessuna responsabilità degli alleati se la politica seguita è stata causa di grandi sofferenze per la Romania, sofferenze che gli alleali invece hanno fatto di tutto per impedire. Churchil, alla domanda di crediti per un esercito composto di 5 milioni di uomini, dichiara rhe il Corpo di spedizione di Salonicco è insufficiente ad ottenere qualunque risultato su questo teatro della guerra. Aggiunge che gli impegni d'onore che legavano eli Alleati a Venizelos non potevano trascurarsi é parlò di rafforzate questa spedizione mediante riserve d'uomini delle colonie asiatiche, specialmente dallo Indie. (Ag. Stefani). Il tedesco Kolb voleva uccidere Wilson {Servizio speciale della Stamjia). Parigi, 6, notte.. I corrispondenti da Washington segnalano l'emozione prodotta dall'annuncio della scoverta della congiura contro Wilson. La Polizia ne aveva avuto sentore da. avantieri, e appunto per ciò aveva provveduto a garantire la sicurezza del presidente con provvedimenti eccezionali. Pur la prima volta difatti la vettura che trasportava domenica Wilson al Campidoglio, ove egli si recava a prestare giuramento, passò per le vie sotto una doppia scorta di cavalieri armati. Fritz Kolb, il tedesco arrestato ad Hoboken, sobborgo di New York, ha confessato che si era impegnato ad uccidere il presidente. All'albergo ove si trovava venne circondato dagli agenti di polizia> Il prefetto di polizia Hayes entrò solo nella camera di Kolb, che. scoraggiato, rispose senza difficoltà alle domande del funzionario. O. K. Un prestito degli Stati Uniti per 150 miliardi di dollari [Servizio speciale della Stampai. Parigi, 6, notte. II segretario al Tesoro degli Stati Uniti, secondo il corrispondente washingtoniano delTAgrensia Radio, si dispone a emettere un prestito di 150 miliardi di dollari in buoni al tre per cento ad un anno, allo scopo di fornire le disponibilità nuove dell'erario americano. d. r. Non sarà più data comunicazione quotidiana t delle navi affondate Roma, 6, uoite. Dati gli inconvenienti risultati dalla pubblicazione quotidiana delle navi affondate dai sommergibili nemici, il Ministero -iejla Marina italiana, uniformandosi alle norme adottate presso i Governi alleati, ha deciso di proibire d'ora in poi tale pubblicazione. Da parte fiua, il Ministero avrà cura di comunicare, nei primi giorni di ogni settimana, una notizia precisa' riassuntiva circa il numero dai piroscafi silurati in confronto col movimento commerciale complessivo. bsi a Il "dispaccio diplomatico,, che fallì al suo indirizzo (Sentiste speciale della Stampa). Zurigo, 6, notte. Sono già note le dichiarazioni del Governo tedesco circa i passi del ministro degli esteri per un'alleanza col Messico per un Ravvicinamento col Giappone, eie parlamentarmente Zimmermann non ebbe che lòdi, nella stampa non manca qualche critica. Cosi la Gazzetta di Francofone si lagna iperchè sinora l'ufriclo degli esteri non abbia trovato opportuno di dare spiegazioni più aimpic di quelle che ha già. date con un breve comunicato. « Pertanto — continua il giornale — bisogna ammettere che le notizie giunte da Washington fossero proprio esatte c che veramente Zimmermann abbia compilato la lettera pubblicata dall'/tssocfa'.ed Press. Come quella lettera potò cadere nelle mani degli americani? tìi afferma che il nostro ambasciatore abbia ricevuto da Berlino il cablogramma, lo abbia trascritto di suo pugno e lo abbia inviàtda mezzo,di corriere all'inviato tedesco al Messico voti Eckardt. Che questa lettera sia .andata perduto, non sembra credibile. Ecco un caso .penosissimo. Tuttavia, esso non risolve il problema e cioè se la politica che si vo'eva seguire coli'America fosse veramente degna di essere seguita oppur no. Non saper mantenere il segreto su certi fatti getta una luce singolare sulla diplomazia tedesca, che può allarmare anche quelli che hanno relazioni colla Germania ». La Vossischc Zeitung scrive che la lettera indirizzata dal segretario di Stato Zimmermann all'inviato al Messico è un'arma inapprezzabile per il signor Wilson. Nessuno poteva sospettare che il presidente Wilson Dovrebbe avuto in mano, all'ultimo momento, una carta cosi Importante. La diplomazia tedesca ha fatto tutto il possibile per aiutarlo nei suoi scopi affinchè egli potesse armare i piroscafi mercantili americani. Le Muenchener Neuesten Nachrichten sono furenti non solo "perchè sia caduto nelle mani del Governo americano il noto documento, ma anche perchè è stato annunziato che il Governo americano possiede altri documenti del genere. « Confessino gli americani — dice il giornale — che essi devono' avere adoperato tutti i mezzi tecnici moderni del furto. Ciò è perfettamente comprensibile data l'altezza a cui è giunta l'arte del furto in America. E' possibile che Wilson possegga altri documenti di genere politico. Lo spionaggio fatto da tanto tempo può aver recato i suol frutti >. Il corrispondente da Vienna del Bertiner Tageblatl ha intervistato su questa faccenda l'inviato messicano a Berlino L. Ortig. L'incaricato comincia col dichiarare che la Legazione aveva ricevuto un telegramma ufficiale, secondo il quale, il territorio messicano sarebbe stato sgombrato completamente dalle truppe americane. • Inoltre, Wilson / avrebbe riconosciuto Carranza e l'inviato ÌFletscher sarebbe stato nominato rappresentante degli Stati Uniti al Messico. L'incaricato messicano, dopo aver dato queste interessanti notizie, aggiunse che la rielezione presidenziale al Messico avverrà fra quattro settimane. Carranza sari rieletto certamente presidente. Chiesta quale politica seguirebbe Carranza il diplomatico rispose: u II Messico vuole Aivere in pace» coH'Amerlca se non è provocato. Gli Stati Uniti hanno tentato di esercitare una influenza politica ed economica nel Messico, ma il popolo messicano ha un frenetico amore per la libertà e non vuol sapere di ingerenze straniere. 11 Messico è unito al Giappone da relazioni particolarmente cordiali, ma è inesatto che il Giappone faccia un'agitazione nel Messico contro l'America. In uh confitto fra l'America e le Potenze centrali europee il Messico manterrebbe una stretta neutralità. Questo contegno è stato già'fissato da Carranza quando rispose all'invito del presidente Wilson di unirsi cogli Stati Uniti nella protesta contro la Germania. Le simpatie del popolo messicano — disse infine il diplomatico — sono divise. I latino-americani sono francofili; un'altra parte poi simpatizza colle Potenze centrali. Anche la stampa è divisa di opinioni. Ad ogni modo, le relazioni fra la Germania e il Messico sono le migliori che si possano immaginare. La Germania fu pure il primo Stato che dopo la caduta dell'usurpatore mandò uh inviato al Messico riconoscendo cosi Carranza». 11 segretario tedesco agli esteri Zimmermann ha poi fatto ufficiosamente queste dichiarazioni : « L'offerta tedesca al Messico e le istruzioni date all'inviato tedesco al Messico erano clestinate solo per il caso che gli Stati Uniti avessero dichiarato la guerra. Si trattava unicamente di una misura difensiva. Le condizioni, a cui ora vincolata l'alleanza col Messico, escludono che il Governo tedesco avesse sentimenti non amichevoli verso gli Stati Uniti. 'Non ci sono quindi ragioni di sorta perch'i eli americani si sentissero moralmente indignati, tanto pia che il presidente Wilson ha tentato di sobillare 1 neutrali contro di noi e ciò tu una forma molto più incondizionata. E" noto ciò che recentemente un grande giornale argentino, La Prcnsn. rivelava: «Il Governo americano aveva cercato, l'anno scorso, di convergere tutti gli Stati sud-americani contro la Germania. ». E' pure noto che la insolita forma aspra della nota cinese non è che una conseguenza della pressione degli Stati Uniti, che costrinsero la Cina a gettarsi nelle braccia dell'Intesa. Al Congresso il signor Lnnsing dichiarò che è vero che la proposta di alleanza fatta dal tedeschi al Messico era stata conosciuta a Washington prima della rottura delle relazioni diplomatiche, ma noi non sappiamo in quale forma il segretario di Stato comunicò al Congresso lo istruzioni date al nostro Inviato al Messico. Il signor Lansing avrà cercato indubbiamento di sfruttare tendenziosamente i documenti che sono in sue inani. _ La discussione alla Camera Roma, G. notte. Un discorso ci ha riportato oggi alia Camera nelle sfere dell'alia speculazione politica e ci ha ricondotto alle radici della situazione attuale. Questo discorso fu pronunziato in fine di seduta doli'on. Arturo Labriola, il quaie, nella ripresa della discussione sulla politica economica del Governo, ha, con la vertiginosa rapidità di parola in lui caiatteristica, sostenulo che un riesame delle condizioni indicate nel documento dei 10 gennaio in risposta a Wilson potrebbe avviare ad una più rapida e felice conclusione della guerra. Lo sviluppo di questa concezione ha sovrastato gli altri discorai della giornata^ La Camera coperse di applausi la line del discorso Labriola e tutte le notabilità parlamentali estranee al Governo si recarono a stringere la mano all'oratore. Erano applausi e felicitazioni dilette in parte anche al Virtuoso oratore parlamentale? E' probabile. Ad ogni modo, l'assemblea apparve impressionata dai dubbi e dai timori espressi in questo discorso, ben diverso da altri pronunziati da Ai-turo Labriola durante la guerra, I ■discorsi d oggi, i cui temi sostanziali saranno sviluppati nei discorso che l'o-n. Enrico Ferri ha dovuta rinviare a. domani, non rimarranno senza, risposta- Può darsi che i discorsi successivi inducano l'on. Sonnino a brevi diehiarazioni sulla discussione attuale. Ad ogni, modo, se tacerà il ministro degli esteri, parlerà il presidente del Consiglio prima d/j; voto. Per la prima volta affermazioni così esplicite intorno ad affermati errori dell'Intesa vengono dinanzi alla Camera. Quaudo Unirà la discussione in corso? Trentatre oratori dovrebbero parlare ancora; 27 ordini del giorno dovrebbero essere svolti. Ciò significherebbe linne al più presto in una decina di giorni. Si crede invece che tra poche sedute, non certo però sabato, potrà avvenire il voto poUtico Per la chiusura, purché molti oratori rinuiizino a parlare, pensando che solo le grandi voci, o meglio, le voci più ascoltato, hanno il 'lirit/to di farsi udire in questa discussione inliamezzuu dai bulietUni di guerra.