Lo sgombro dell'Ancre

Lo sgombro dell'Ancre Lo sgombro dell'Ancre dal mare verso queste terre martoriate dove accenna ormai a sgranchirsi il furore (Nostra corrispondDAL FRONTE IN PICCARDIA, 2 Bini. Lunedì scorso, dal treno che mi portava accorto e raccolto di una nuova campagna titanica, le stese di Fiandra, d'Artois e di Piccardia mi apparvero irradiate di sole. Quasi violenta sembrava già esplodere la primavera traverso le retrovie britanniche piene di un'attività innumerevole. Il sole prosciugava le piramidi di materiale ch'erano giunte di fresco madide di salsedine. Per le stazioni, dei gruppetti di prigionieri tedeschi simili a pecore smarrite parevano confortare le speranze di una grande vittoria imminente. Una voce lieta si era diffusa in un baleno, e lo splendore della giornata dava a pochi il coraggio di farne la critica. Si diceva che i tedeschi avevano iniziato un vasto rinculo di miglia e miglia ; un rinculo dettato da una paura sacrosanta; un esteso raccorciamento di linee riso indispensabile dalla loro penuria di uomini; un definito ritorno verso casa tolto l'incalzare del destino. La stessa Bapaume — annunciava questa diceria incuorante, — era caduta, e il nemico non intendeva di arrestarsi, anzi non avrebbe potuto arrestarsi, se non sulla linea di Cambrai, rtttiiuendo di colpo agli Alleati una larga fetta di Francia. Il cielo chiaro pulsava di motori, e si diceva che ogni- velivolo lanciava a terra la buona novella. Sotto l'amplificazione evidente e spiegabile, — una delle tante che a periodi inondano le retrovie di tutti gli eserciti durante le operazioni indecifrabili della guerra d'oggi, — operava il lievito di un istinto che appariva ticuro:l'istinto inglete del sopravvento sui tedetchi anche per terra. E veniva voglia di correre al telegrafo. Ma veli di brume salivano le gradinate dell'orizzonte. Gli specchi d'acqua traverso la campagna scintillavano primaverili soltanto ai margini; nel metto vi galleggiava ancora l'opacità di ghiacci tenaci. La sera si avvicinava invernalmente rapida e carica di brividi. Era ancor presto: una rondine non faceva primavera. E io sono giunto qui pensando sopratutto alle complessità formidabili di una avanzata in questa stagione. Una grande avanzata, nelle condizioni della guerra d'oggi, è sempre terri burnente complicata. Esige una organizzazione grandiosa e minuta; somiglia al trasloco di una popolazione ; suscita difficili problemi di equipaggiamento, di vettovaglie, di trasporti, di alloggi; implica erculei sforzi fisici da parte di truppe che soggiacciono a tutte le limitazioni umane; deve affrontare ostacoli geografici che nessuna preveggenza può abolire. A tutto questo, addizionate ora i fanghi e le nebbie e il freddo crudo dello sgelo; aggiungetevi i capricci del terreno sul listone di colli che i tedeschi hanno eletto a barriera della loro resistema tra Arras e Peronne, i colli più capricciosi ch'esistano sul fronte occidentale, lo ho fatto la somma, e non sono corso al telegrafo. Quanto al'sole, da lunedi esso è latitante. * * Pure la guerra cammina. L'ultima volta che fui qui, tutto era Somme. Adesso, tutto è Ancre. Il divario è di parecchie miglia per il lungo e per il largo. Esso si è ingrandito su considerevole raggio, all'improvviso, in questi ultimi- giorni. La vallata dell'Ancre è passata in mani inglesi con una speditezza per molti inattesa, i tedeschi dovevano esserne snidati col fcr ro: se ne sono andati da loro. Le profonde fortezze campali ch'essi vantavano sino a domenica scorsa si visitano oggi in sicurezza perfetta. Il loro fango à nelle mie scarpe: le ho girate su e giù, con ottime guide, in questi ultimi giorni, — miglia e miglia di posizioni derelitte che nessuna granata ravviva più se non sulla frangia estrema, dove le fanterie inglesi, a denti stretti, stanno distese in riconquista con appetito crescente. Ma avete un'idea limpida di quel che sia e rappresenti VAncre ? E' un punto interrogativo alla rovescia con il gambo traverso Albert e con il ricciolo sulle ginocchia di i futi denza particolare) a o E a a i a e o à l a i o o a i o a o a i o e e e a a i n a o i Bapaume là dove vi ti aggrappano lieri britannici tra la tanto contesa Butte de Warlencourt e i nuovi avamposti df Thilloy. Ed è, in verità, il punto interro* gativò più appassionante di tutta la eanu pagna occidentale del momento. : ; Se tiete up io date, tenete «otto mane? una mappa che lo inquadra. Esaminatela" | con diligenza, badando bene alle alttmetriéé che sono il sale e il pepe delle carte di guerra. La mappa deve essere compranti va; includere cioè, oltre quella dell'Aneti la concomitante e superata regione- deli Somme. Tanto meglio se vi sia anche di marcala la linea originaria del giugno sci) so: la gran gobba a ponente tra Fricour( Arras. Questa era la linea che i tedesm., volevano tenere; ed era una bella likiea su terreni dominanti, servita da eccellenti vie di comunicazioni. 1 suoi baluardi' piti possenti stavano nel mezzo; ed erano ti massiccio di Serre e quello di Thfépvàl, Piantati uno di fianco all'altro, il primo'a nord e il secondo a sud dell'Ancre mi punto dove il flumicciattolo sbocca di tra i colli verso il piano di Alberi, etti fin pensare alle Porte di Ferro di un Danubio microseppicq. Di più, tengono alle spalU un terzo massiccio di rincalzo: il matti» cip, o la cotta, di Bapaume, — un lUtont di colli che dagli accetti meridionali dsllt borgata si sviluppa verso nord-ovest. Ai occhio e croce, questo massiccio può dirsi parallelo ai due primi, e li spalleggia a sette od otto miglia di distanza. Abbiami dunque tre baluardi centrali del settori tedesco Fricourl-Arras di otto mesi addio tro: i baluardi dì Serre e di Thièpval in prima linea, e il baluardo di Bapaume ali» spalle. E, di tutti e tre, l'olfatto nemicò, acuito dalla Marna,, aveva fiutato il. vai lare sin dal principio. Sui primi due, ite, deschi si erano quindi inchiodati con lo volontà di non lasciarsene snidare, e tentf vano il terzo di, riserva. Torniamo all'Ancre'. Abbiam visto atte i massicci di Serre e di Thièpval sonò U Porte di Ferro della sua vallata. Ora, pei un momento, risaliamola. Hai indubbia} mente, benché minuscola, delle arie rtspeft tabili. In qualche punto, i terreni ondi* leggianti che le fanno ala si ergono persine in contrafforti scoscesi, in scarpate ripide, Travediamo subito a sinistra Btaumani Hamel, la sentinella avanzata di Serre; c destra, Saint-Pierre Divion, l'avampósto di Thièpval. Più innanzi, su poggi lungo U due sponde, avvistiamo Beaucourt, la co: scina di Baillescourt, e poco lungi Granai court, poi Miraumont, e, più' sopra, lrleé Qui la vallata incontra le radici del massiccio di Bapaume, quasi verticalmente. Il suo corso fa \quindi gomito versò sud-sei ; e, risalendolo ancora, proseguiamo parali teli al massiccio, rasentando Pyt, Warltn* court, Le-Barque, e giungendo presso tthiU loy, dove VAncre nasce. ebbene, se seguile per una voìtm lanW questi ineluttabili rilievi topografici soprr una carta, intendete che cosa rappresene la vallata dell'Ancre. 1 tre ammassi di coniche s'inalzano lungo il suo corto non di minano soltanto VAncre, ma l'intitrti situ zione- militare in Piccardia da molti me, Se questa non si è intieramente spezzata pugno dei tedeschi sótto i colpi dell'ascorso, è perchè i baluardi dell'Ancre ri stevano mentre le difese tedesche su Somme, phl sotto, cadevano a pezzi, Se cor oggi, per quanto peggiorata, la po. zione nemica resta in piedi lungo cèrti tri ti essenziali della linea piccarti*, è peri il baluardo di Bapaume rimane intatto. Ma andiamo adagio. E' necessario rievi care quel che è successo. Vorrei chiari) varie cose bene, e non lapidatemi se piglia il filo dal grande attacco inglese del luglio scorso. Ecco. L'attacco si* palesa irretitfk bile dall'altipiano di Thièpval in già. Da questo in su, l'attacco non rietee. Come il baluardo di Thièpval, coti resiste quelladi Serre. Qualche punto ritti trivellato-, dei fucilieri inglesi raggiungono addirittura la bastionate dì Serre. Vano eroismo! Son tàM glieggiati o costretti a riguadagnare 14 proprie trincee. 1 tedetchi t'erano concen* trati nella difeta delle Porte di Ferro delti VAncre, e gl'inglesi vi trovano le Colonna d'Ercole della loro avanzata. L'estate trai scorre in rinnovati attacchi vittoriosi al sud; ma questi non bastano. Bisogna itni padronirsi delle Porte di Ferro deltAnerd e di tutta la sua vallala per avventarsi ah, fine anche sul baluardo di Bapaume. IM battaglia della Somme, a questo puiitW non sussiste più che nominalmente. PratM, camente incomincia, a mezzo settembre, lai battaglia dell'Ancre.' Com'è ovvio, i primi obbiettivi son le Porte di Ferro. Ma un al*; tacco frontale, è inattuabili. Sola un mot, volgimento può far taltmrt la sostitene tea detea a cavaliere deWAnart. Con una p*> zienza, una costanza e un vigore màrabUi* gl'inglesi intraprendono traverso t terreni combattuti e ceitfuiitaN al sud l'attol*** mento dei baluardo di ThUpval. La prensione della leva è Unta ma irresithbifa,' Quando le foglie cadono, eade anche tt baluardo. Delle Porte di Ferro non *3 più che un battente : il massiccio di sull'altra riva. Scende, ormai tetrox to VwvernjL m tfjsjf.k.i , ajjjjj In Francia con gli Inglesi

Persone citate: Arras, Bini, Fiandra, Hamel

Luoghi citati: Bapaume, Beaucourt, Francia, Saint-pierre, Serre