La Camera continua la discussione sui problemi dell'annona e dell'agricoltura

La Camera continua la discussione sui problemi dell'annona e dell'agricoltura Rama, t, ter*. Presiede ti «rlce-presldente Alessio. La seduta comincia alle U e si riprende subito la discussione sullo svolgimento ditile moMjoul ed Interpellanze relative alla produzione ed alla mano d'opera agrlcolo. La questiona alimentare COTTAFAVI ha presentato un'interpellanza sulle istruzioni che il Governo intende impartire e sui provvedimenti che Intenda adottare affinchè nuove e maggiori coltivazioni primaverili possano integrare la prevedibile deficienze del prodotto frumentario e far fronte ton successo alla questione alimentare Rileva la gravite che la questione alimentare considerata non »olo In *è stessa, ma anche In connessione con l'andamento della enarra Per risolverla occorre accrescere la coltura sericola, al precipuo scopo di ottenere la magatala quantità, possibile dei prodotti che ei sono necessari, A tal uopo è sopratutto Indi „..•,,„.,._,- .vniT.n i SP«j?-"^i ".«iSrA61?8»^ h2i \i ^ vreS-izlpne^del^rrenMncoltl ^^L'L'i0 "l!he. ài caso decretare la espropriazione, montata pena per quei neghittosi 1 quali non l! sfruttano,- Apprezza le Intenzioni da cui è stato mosse 11 Governo nell'assegnare premi per il dtesodamento; ma teme che essi non possano servire di alcun efficace sprone per I proprietari. 1 quali trovano un effettivo maggior tornaconto nel lasciare a pascolo l Ic-ro campi, specie nel dintorni dei grandi centri di consumo RtUeneinvftce che si dovrebbe rti- molare la piantagione e Io coltura «u vasta scala delle patate e la migliore utilizzazione! dei pezzi di terreno che sono prossimi aIle|eaea del contadini e dal auail peucralnicnte non si ritrae tutto 11 reddito ohe potrebbero dare. Vorrebbe poi che I priaionleri di guerra ■wsnltóero laicamente impurva-il noi lavorìi agrlcoli. Bisogna poi pensai-* subito hì!« ultime coìti vazionl ol>« alienivi, malgrado Vi «.tacloDe avanzata, potrebbero Iniziarsi: era idi esse va ricordata duella di una airedale qualità di frumento siciliano di cui la semina 4 ancora possibile. AH riguardo in :'■* il Governo a facilitare la provvi&to delle sementi, edme pure lo oaorta a darò le più solerte curo alila (ateneiideazione dalla rialcultura, della cultura dei cocl « dei tagliuoli frammiste, a quella del granturco. Vorrebbe poi che fosse una buona volta risoluto, nell'impresse deU'ai-lmentazione nakionaSe, 11 problema dei-la mo^colanze. delle farine di riso e di miglio oon quella c8 frumento nella fabbricazione del pane. Rao:*- . Kwura rsw» intemandare ile sementi siano netse ini-: «citatamente e nella neeeeearia misura, a dispesi Mone dei coltivatori. Rilevando la forte quantità di grano che viene tm piegata per la »esnina. «sporva ehe molto se ne potrebbe risparmiare mediante un «do largo use dello seminatrici, ed tnrita U Geveino a fare di lotto per favilliamo. Clrea la rA?strizleoe del consumi. attcnSe mezzo par integrare con eitri sonsitmi quel lo eventualmente ridotte del pane. Raceomasida ehe venga evitato quelle *iperpero di vegetali e «ài frasai che purtroppo aneora si verifica la meiUaohue reglond, e stia tutti 1 rimasugli del l'alirnen tastone siano raBloneiunente utilizza* yer u-terare 11 bestiameCirce, l calmieri, noia come ad essi si debba far risono con grande senso di relativit* e di praticità, ss non si vuole che essi sortano risultati opposti a quelli voluti, oome appunto è avvenuto per quelle delle nova, che produsse la scomparsa di t«Je prodotto io alcune Provincie. Raccomanda quindi la massima cautela neia'uso di questo strumento <1i politica annonaria, e del pari la invoca in fatto di divieti di esportazione (ra provincia e provincia. Circa il fabbisogno di grano, crede che non si debbo far troppo esaltamento sull'importszione di esso dai grandi paesi produttori, non solo in vista delle diWcolt?, che questi potranno eppowe e dei ricchi ''«Ila navigazione, ma anche In cortridprar.tone delle Ingiustificate elevatezie dei cambi, fonelude affermando ehe mai. come in qno't'om., apparve evidente l'enoi-me vanteggio che i! paese può trarre dalia cult uro d»l pror-rio suolo e. confidando ohe fl Governo co"tl- nuòra a tfare ogni più av-eduio o convintotforzo per far che l'agrtcoltwra nazionale bosso, dare il masrlmo rWrtbirto alla «ohi- 7.1one della questione allmcnterc (vivissime approvazioni, mo'te congratulazioni) Per Intensificare la produzione granarla A questo punto assume la presidenza il presidente Marcerà. ABISSO svolge un'interrmllanza al presidente del Consiglio dei minlKtrl ed al ministro di agricoltura per conoscere con quali mezzi intendano intensifìcere la produzione asrrtools e specialmente granarla del Pumc. onde evitare che l'Italia continui ad essere tributarla di ingenti somme verso l'estero. LI Interpella altresì per snpere so n«n creili no sia ineluttabile dovere del Governo manifestare senza ulteriore Indinrio e con fatti concreti lagratitudine della Nazione verso Ia «.lasse ileilavoratori della terra, che con fulgido eroi-imo ha sostenuto I mantriori oneri nel! attuale conflitto per conoscere in ikoiìo specifico quali provvedimenti vogliano dLrettamente adottare o proporre al Parlamente per risolvere durante la guerra l'annosa questione del latifondo, rispettando in equa u.Umra n senza eccessiva preoccupazione !1 diritto dei ricchi proprietari, ma prepar;uido fin d'ora una giusta ricompensa aprii oscuri e generosisoldati, ohe hrinno cimentato e cimenterannola vita, e per saper» infine se credano giuntoil momento di estendere, cerne fu reiterata-mente promesso, ayli onerai di campapna, cheseno quasi tutti al fronte. !u léglslasoha soclale di cui sodono rii operai di ci;tà. chelavorano In buon» nari* nelle nffli-ins Crede che la politica del fìo'-nt-no in mnteria di agrlc.oHura sia st:\t» lnor?a::lca, saìiuans sci assoltamente inadeguata ai bisotrni. Ohserva che 11 erovvedlrrpnto coi cniale si soni autorizzati gli affliiiihri richiamati sette 'e armi a risolvere i contratti è stato dannoso oltreché alle, stesse classi lavoratrici ed s,l croprietari. anche alla produzione uoricolaperche ha avuto prr effetto i'.ai'bviniono di cospicue zone di terreno prima coltivato. Censura il modo come r.i c proceduto allo requisizioni del grano ed i' d'vieto tii cemmercio di determinati prndciv; agrlroìi traprovinola e provincia. Lamento che mentre i Depositi, specie delle grandi citta., rigurgitavano di uomini non utilizzati, si sia sottratta altra mano d'opera alle campagne. iffernia che le' lleenze agrarie, come sono state concesse Onora, sono ■ riuscite jna vara irrisione, lenente che sia stala sospesa l'autorizzazione al territoriali delle classi anziane, aventi almeno (mauro fluii, di chiedere 11 trasferimento In. luogo prossimo a»la loro residenza abituale- Lamenta pure che in cosi scarsa misura si» stata utilizzata l'opera dei numerosi prigionieri di interra. Elogia i provvedimenti eencern«nti la proroga eef contratti «rari ed 1 premi offerti al coltivatori di terre incolte, ma avrebbe volate si riatti provvedimenti te ferranti a raegirlere ardimento. Vorrebbe ehe non solo si eatendest-c ti contadini '.'assicurazione contro sii infortuni sul lavoro, ma che si de.t«e loro anche l'assicurazione centro le malattie, ed invoca pure una legge sul contratto aerarlo Anche la qniest'one del latifondo deve final mento essere affrontata con una legge la <Iu*te contempcri 0 diritto di proprie» con le Pio imperiose esigenze dell&terasse pub- hllce Corjòlucle dlch-erando che a questi contadini. 1 quali per la patria si sono nobilmente ed eroicamente battuti, deve fin d'ora Il l'ioverno pensare a dare un compenso facendo di cast 1 piccoli proprietari del dòman* (vive approvazioni, molte congratulaztonl). Tutti I richiamati alla armi arano necessari? LEONARDI svelge un'Interpellanza ai mi- ntew dell'Agricoltura e della Guerra, ctroaì nrowiritiranti pia nr«»i n ri* mw/i«r«i »•>• P^,^1"-^11 fj*.Liitanalf df meri *~,Ko^~!;.ELMX,?a~ J5555?JÌ!*i?L.?"155 agricoli. Ritiene che i proweiltanent! presi finora, se possono valere ad attestar» la buone volontà dei ministri che li hanno adottati, Simo però destinati a rimanere asaoltitamente tocfflcacii se som si riaeh-a la questione della mano d'opera agTiooln. Chiede, a cruftsto proposito, ail'atj. ministro della Guari-» ee davvero tutti gli uomini che sono stati chiamati soli» le ormi erano necessari per i bisogni dW esercì tra e sopratutto dubiti che essi stano tutti u*Umenfe Impiegati Si associa -alle osservazioni fatte dai «•recedenti oratori in merito alla Insufficienza dalle licenze agricole ed alla sospensione dell' autórizzezlone data al militari di alcune clamai che si trovassero In determinate condizioni, di «Mederà u trasferimento al luogo della loro residenza. Rttiene che anahe in recenti provvedimenti eoi quali fu disposto l'Invio la oorsgedo temporaneo di «alcun* cate¬ gorie di militari per Provvedere alle semine delibano essere estesi ad un maggior numero tese s.tavws.isSs bus pdtrvfesGt1 tI§desGtlpnezdppInessncffiSdptdel prljftonlert. Censura il modo cerne si pra eede alla requisizione dei foraggi e la ecm-sA eura «he poi si ha per 1* loro oeoservazloneVorrebbe poi che ci si preoccupasse In tempo e pTovvflders atte necessito non sole della guerra ma a nueL'e che si presenteranne nel periodo lrnmedi&tamente isuwesslv© alla f^ne di essa. Le risesi agricole hanno dato la lero MmtmcdlctcsrisCrcèlbdztool) Grano e pane GROSSO CAMPANA •omìnr.ia dui rilevare ehe U' guerra ha «nesa» In evidenza tutta l'importanza sfee l'agrieoUnre ha aall'seonesAla nazionale e some essa meriti tutte le aure del &ov«rno e dal Parlamenta. Non minore importanza ha 1» questione degli approviglonacrienti * dei consumi. Si dice meravigliato della indolenza cella quale la Camera ha dis(russo sempre 11 bilancio d'agrieoltura ed entra nel vivo dell'ar«tromcnte trattando della questione del grano, il Governo non ha capito tutta l'importanza di questo problema. Il grano, che è stato comprato, è nel paese o non è ancora arrivate? e se non e arrivato, lì Govwno e sieuro di farlo giungere In tempo? 11 popolo ha il diritto di sapere esattamente le condizioni in cui si trova e mieli sono le necessità alle quali bisegns provvedere Sono le ferrovie che non possono provvedere ai trasporti o sono le materia da trasportare che manfano? Potrei dii-f delle cifre ma le dirà a quattr'occhi all'w. Canepa porcile non desidero ehe le mi«« parole impressionino Ca: mora e Paese. Il grano è stato nascosto; si è .«.peculato sul grano fornito dai Consorzi al Comuni e da questi ai privati. E' un fatto inconfutabile e cosi facilmente constatabile 1.««« «Per lo meno strano come mai il cem i m's»«1? consumi non se ne sia accorto. ! on- Canea* che ha un cuore cosi buono ; "vra forse pensato che con tanto patriottismo... a l'on. Cnnepa fa segni di diniego) che nessune azzarderà di frodare lo Stato (Rumori, ilarità*, CANEPA, «wnmassftrlo al coneumi: — Non si tratta ili patriotrsmo. Cose attinenti a Torino GROSSO CAMPANA: — H Governo non deve tollerare tjueste forme di speculazioni. Io doms.R(lo: e lecito «niello che e avvenuto a Torino, ùove 11 orefette ha efferto la ceeaio«e j>er un anno dafia pitazza d'armi onde adibirla a coltivazione. E' lecite q.i'llo che è avvenuto a Genova, dove ei * creduto di risolverà il problema dei generi di primo neoeasttà i dispowsiKto di ooKrvare a pAtate i giardini - pubblici e le [errasse nel Basatilo? i\on si e pensato oiie uì tal modo si fomentano sol tanto le ìlUisiojii? Como credere che un terreno óiim -ruaie è quello della Piazza d'Armi di To r n i a i rteo possa, essere urimediatBjmente rimunerativo, mentre lutti colerò I quali s'intendono di cjfnic-oltuim sanno ohe col primo raccolto non si ritrarrebbe tiamiupe la spesa della eonoiaiazktfve nfeossarfar Perchè non dire mvbce alla prelazione ci>e non è la terra che manca o ' n:a manosne invece le broccia per coltivarla? o Sem ingenniamo dunque le popolazioni facen- do crfiere ad esse ciò che non è. La vento e t ijvvooo che i consumi sene aumentate « che - ' &is»*gaa riduryt- l! eòfisvmo; bisogna rtepor eimisj-e [ver ironie alle {tacessita del do intitii. A Torino risulta divgii aWi del ConsU a i e o . i o a pM»> comyneile che avaauVj il Sindaco, sena lore Russi, fatto as«3«juirB un'inchiesta intorno alle attuali entità de! consumi in confronto ai tempi mano recenti, è rleultato accertato quanto segue: dapo che il Governo ha adottato il pane unico, 0 consumo del pane ò aumentilo a Torino dal 15 al 20 per cento. A Torino bruite farniaìV*. prlmn dol pane un co, compravano no chìio di pane, «lesso ne cempra.no i>n obito c mezzo. Si sono 6oppre«si i grissini, i quali ra.porosentavano un ritniarmio nel consumo de) pane. Pf.v la paniitoari<Mve 5:>n..' nfiocs.-ari provvedimenti piti efli- iJguH, Beno cho"'u Gftvemo ha stabilito il Per filo diretto • per telefono alla STAMPA) pane unico, 11 consumo d aumentato, ripeto, dal 15 ai 20 per cento; Fate un'inchiesta in truatotesi regione ed in qualsiasi provincia e vedrete che le cose stanno come io le iio riferite Non è con le medaglie tù panettieri che sì riserve La situazione. L'epigrafe dannunziana L'en. GROSSO CAMPANA legge la scritta di Gabriele d'Annunzi» per la medaglia decretata per 1 panettieri dal ministro Raineri, fra 1 rumar! e l'ilarità dalla Camera... MAFPI: — Sono parole da pazzo... MAZZONI: — Fintamela con questo ciarlatano naeionalet GROSSO CAMPANA: — E' possibile Che In Italia eoa ai passa far nulla senza interro§*ra questo poeta da strapazzo, che nelle rad4e*e giornate di maggio Ita Insultato U paese e la Camera? (approvazioni del sociàuetia sinistra, rumori a destro). GROSSO CAMPANA : «Quella iscrizione di Gabriele d'Annunzio rappresenta la farsa nello tragedia (Approvazioni). Date 11 pane a non le belle parole alle fòlle, mentre tanta gente plance, fare della letteratura è un delitto. Io non vi dico questo per difendere 1 clericali ehe censurarono d'Annunzio per quella iscrizione. Io sono venuto alla. Camera combattuto da un clericale. I misi principi, a questo prò zdtmUApc—lcutpibPrglposlto, non sorto sospetti Ma vf dieo° che ' le iproteste contro questo sfoggio di letteratura ; sIn un momento come quello ehe attraversiamo i perano sacrosante., taratore a quéste.ponte osi accalora e battendo i pugni sul banw e- asclama: . Finiamola, per la Madonna^ la ^nrMunSta ii.rtSf ^u^rìm»™ 'IW' e cMM^IamWrttam SfiE^^SrJS'i*ffiàt ^SSSShSS^ ^0^J\m RiSEfJ?1 J^2!mba%".8.dS Uo clertc*le.»- Dajdestra si grida: .Parti l'on. C*me»onl ' per | *n-, protestare a nome del deputati'cattoliciLMn- termezzo di Ilarità dura parecchi minuti. L'on. Mazzoni grida: .Voi ridete, ma non • li momento adatto ». Il PRESIDENTE seampanella e Invita Voratore a continuare. GROSSO CAMPANA : « Siamo in un momento in eul si Invoca la concordia nazionale e c't sempre qualcuno che deve attaccare qfiesta concordia. Non baeteva la gaffe del discorse. Rissolati a Cremona; occorreva ancora stuzzicare questo o quello per turbare la coseiensa del paese. Ió ho sempre combattuto solo perchè. ero solo... Delle responsabilità ne discuteremo dopo ». MAZZONI rivolto al banco del Governo : « Questi qui scontano le colpe deeli altri..... GROSRO CAMPANA critica le disposizioni Intorno alla requisì/ione del fieno le Commissioni di incetta comneste (11 soli milttari... Cita quanto è avvenuto a Torino. DELLO SBARBA: «Al generali fato tare 11 loro mestiere.. BELTRAMl : .È' nel 1*16 ehe bisognava «"isentere le questioni degli approvlglonamentl ehe si discutono egei ». Vosi da destra : « Ma la flnlseane I ». BELTRAMl : « Allera ci avreste mandati a quel paese. Ora ci ascoltato ». Voel del Centro: .No lei non l'ascolttame». bei.tr«Mi: .li fera?» e galantuomo*. Una U o ò A - so, critica 1 «-iteri seguiti circa i prezzi al impero. Si occupa del l'ai levamento del bestiame • del grave errore che ha commesso il Gc verno impedendo la macellazione dei vitelli giovani e dei relativi danni derivati da questo errore al piccolo coltivatore e all'economia nazionale. Passante alla «ruestinse del carboni e dei legnami, «testerà 1* distruzione degli uliveti • dell» foreste. • Abbiamo avuta il Goavegae «ti PeHaaza la missione del -signor Mayor de Planches. la gito, «tell'on. Assona a Lendra, ma 11 problema t tntfaiirb «he risolto: discorei, banchetti, e non altro! Ogni accordo ha determinato nuovi aumenti di prezzo e maggiori deficienze; per. i traspar-. ti da Genova a Torino mancano I carri- Se l'on. Canepa. commissario generale al consumi, vuole divertirsi io lo divertrd narrandogli una quantità di fatti sorprendenti ». L'on. «Canepa scrolla le spalle, e l'on. Grosso Campana esclama: • La verità e che al Ministero d| agricoltura sì fa della poesia! Altro che u tfarMunzianlsrno ci vuole! Voi fate ti danne del Paese > (L'on. Canepa fa cenno di protesta). La mancanza dei carri ferroviari L'on. GROSSO CAMPANA si occupa di alcuni problemi torinesi, e speolalmente delia mancanza di carri ferroviari. Legce la 'ettera diretta dal commissario del consumi («1 . uno del deputati di Torino, e dice che la risposta del doverne è irrisoria; anzi è un'ironia, SI 6 creduto di supplire alla mancanza dei carri ferroviari usufruendo del camfons nelle corse di prova, che le Case atitemoWItstistie devono far compiere per 1 collaudi. Ma. jlce l'oratore, questo espediente non ha entità, nè efficacia. Onale vantaggio possono reeere alla deficienza del mezzi di trasporto pochi camior.s diretti ad una oittà, come Torino, che consuma trentamila •quintol'l di grano al giorno? CANEPA. — Ma intanto perche non utilizzare anche quei camiens che devono percorrere trecento o quattrocento chilometri por tondo dei pesi inutili? Essi possono recare mercanzie a Torino. GRO¥«0 CAMPANA. — Ma queste sono cose che fanno ridere. Bisogna pens.tre alla vastità dei bisogni di una città oome Torino. CANAPA, seccamente. — E' lei che fa ridere. Si tratta Invece di un «servitilo utilissimo. GROSSO CAMPANA, alzando te. voce. — Perchè lei dice questo? Vediamo. Quanti camion* crede ai possano adibire per questo servizio T CANEPA. — Dieci o quindici al giorno, per esempio. GROSSO CVMPANA. Erbene, mettiamo, anche che possano essere venti. Sarebbe cosi possibile 11 trasporto dt G>) tonnellate di merci. Ebbene, io mi domando che cosa sono B0 tonnellate di merei si giorno per I bisogni di una otite, come Torino. Po' lei dice ehe io faccio riderei Io le risponderà che lei dice delle cose ridicole. Non glie lo volevo dire, ma lei mi costringe a farlo. CASEPA. — Ne riparleremo. La licenze agricole GROSSO CAMPANA, partendo della mancanza di mano d'opera, censura le disposizioni ministeriali riguardanti le licenze agricole e gli altri provvedimenti tardivi ed inadeguati Il passato non si rimedia ed e meglio non pensarci più. Quando la pace s$rà oon elusa, tutte lo nazioni andranno alla rloerca ctegli alimenti: sarà una lotta di prezzi ed anche di mezzi. Se vogliamo mangiare nel primo trimestre del 1918, blsojsna usufruire di tutts le forze e di tutto te energie della nostra agricoltura. PBRRONE, dai banchi di sinlstra. — E' tutta una «ruestionc di accordi tnterna- zlonalit — Quest'osservazione del professore dell'Università di Napoli fa scattare i depu tali socialisti. BELTRAMl grida. — La nostra mozione ci vuole I MODIGLIANI ed altri. — AL Uro che rimandarla a sei mesil MAZZONI. Adesso vi accorgerete che abbiamo toccato il punto giusto. Moni guani a Perrone. — Porcile avete votato contro la nostra mentane? GROSSO CAMPANA, continuando 11 discorso — Se noi uceldeesimo la nostra guerra paralizzando la vita della nazione, commetteremmo un grave delitto. Capirei al massimo uccidere la guerra degli altri... Se sono necessari sacrifici, facciamoli; se è necessario agevolare una regione pin delle altre, facciamolo pure, pur di raggiungere il One supremo; la vittoria. Anche nei campi, gli nomimi che possono portare al braccio il segno deUtadiapensaMiiin, sciupato per moltissimi imboscati, sarebbe una cosa savia e giusta (approvazioni). Propone a questo proposito, l'esonero temporaneo degli agricoltori delle clatfll andane del "74 e del '75 e degli mobili alle fatiche di guerra. I calmieri Viene quindi a parlare dai calmieri e del loro attivo ruaateaamerito. Il calmiere è inu i<T>'4ndo non e preceduto da riserve di ; stat0 Mtni?neT8 11 'Prezzo nel limite Imposto i pl'6 f-0™"^* * »rari moen^ieptt. In qtial oh* ^ *"? T^"^0 lMt aum*,l"**1 pwzi del generi Qualora il prez ^f°^Su^SSa^t^ degli agvteeltoril ehe sono fuori della iegi** > dWemori degli interessi agricoli ihanno Appartenuto «mora e due soli partiti : jn ^uùtà* od il derisale II «ruppeSparla | mentore agnartq ilntervieihe ora. buon ultimo, , jserch* prima bisogne essere ministeriale. E' sopravvenuti pure I nazionali n*rc'hV Prima bisogne vero ohe sano eopraw a l l i l e a b ! i -. e o o i i i o a I i e aes re — a E' ro o. r i e t o o o' à o Aniiao n a d el i a a. a- eti a difendere i contadini, al è potuta leggere una circolare inviata dell'Aesoolazione nazionalista, agli agricoltori promettente dd pubblicare nall'ftfefl Nazionale questioni riflettenti 1 loro interessi (commenti, ilarità). • Ma lo nan uomprondo l agricoltura a base di idea nazionalista. Chi ha assunto da principio un atteggiamento in antitesi ad altri interessi non pus e non deve, all'ultimo momento cercare di consiliare due cosa inconciliabili » (Approvazioni). L'oratore, proseguendo) lamenta Ja pi etera di Commissioni ohe si spiegano salo ooirtntendimenio dei governanti di non assumere responsabilità. La pletora dai banchetti e delle tournee* all'interno ed all'estero, i discorsi di Comandini all'interne/ e di Bissolati all'estere, rappresentano da soli 11 Ministero nazionale e....internazionale. Ce£ì, vediamo l'en. Bissolevti fare 11 sergente iti casa d'altri (Ilarità). E come dichiara alla Camera di avere egli consigliata la presa di Gorizia, cosi avrà dato probabilmente del cessigli anche al generale Nivelle al fronte francese (Rarità vivissima). Si è molto parlato — centinua l'en. Grosse Campana tra l'attenzione generate della Camera numerosa —■ del fronte onlee; ma il frente unico comporta interessi comuni e mezzi comuni e nei nan abbiamo i mezzi comuni. Basta considerare i divieti di importazione inglesi dei manufatti di sete, degli agrumi, delle verdure, delle frutta e d*l fieri. Bisogna essere alleati anello nei sacrifici e non nei soli benefici. Di chi ia culpa dell'attuale stato di cose? La colpa, in grande parte, risale agli uomini che condùcere il patto «li Londra senza chiedere le n l-cessarle garanzie.. Di ohi è la responsabilità? Tutti yfeonian* ewat si intervenne In guerra. Si diaee che un'ora di ritarde poteva «ssern fatato. Ma fatala a chi? Alla patria? a, •gli Interessi degli uomini di governo di allora? (Impressione e commenti). Erano le supreme necessita della patria che ci decidevano ad Intervenire o lo preoccupasionl della vostra poifteieuc politica? (commenti, appro«azteoi dei senta!iati o della sinistra). La verità, è che l'on. S&tandra e l'on. Sonnlno soibo I grandi rotnonsabìli di questo stato di pose; ne si àlea che ta poesia col concorso dì d'Annunzio (Ilarità) abbia prese la mane al ' un uomo di governo, che si paa, non è un vetro uomo di Stato. E pcd. tutti sanno che chi ispirava la poesia aofl era l'ideate ma il tornaconto polìtico e nerMgate. Del resto, anche poco tempo fa, l'on. aaiaaa>a cercava di tonnare al p-itere... $-' &*!tV.Nìb?tA : Ne* è ver»: — GROSSO CAMPANA: fi ritorno del brasiliano è un'opera di torti '(Cnmmontl, Ilarità). Tutti ricordane «lame ti Governo precedente ài sia, servito de% Censura per oeusenttre ed eccitare gli insulti al Fartatsanto 'e ad un seme il quale, on. Sa-tendra. ha avuto n grande torte di prótervi aite Corona (Commenti ed approvaztefli dall'estrema) GROSSO CAMPANA: — Quando si è visto l'en. Calandra a braccetto di D'Annunzio deR'uotmo che ha vilipeso ti Parlamento, io he il diritto di dire quelle che he detto. Non mi ai aujouet di «wvfllsmo per queste parole, c|»a Uo detto dell'on. Mei Itti. Io he rifeseuttto, prima della guerra, profondamente dell'onorevole CtteUttt, cioè «tpiaade tutti gli si prò. stregano wsan. Sene venute alla Camera contro di Ua, ma, appunto per questo, debbo deplorare ebe'sotto il Governo passato la censura sia state roesaa al servizio di un uomo e di un partito contro gii altri (applausi a sinistra. L'on. Falcioni si alza in Piedi ed «upplawle frogerosamente. A destra ed al centrò i deputati rimangono in silenzio)- L'ora* toro aggiungo: — Or ora, Jio parlato dell'ononevole Bteselati. Ebbene, io dichiaro che non no alcun preconcetto contro di lui. «Se l'onorevole Stesolali tornasse dal «suo viaggio all'estero con qualche accordo concluso, io per il primo, gli direi: Brave Biseoteti, voi non ervwto un portafoglio nel Ministero, ma ci avete date della (monete che vate più di tutti I portafogli (Ilarità). Il male e che non abbiamo monete dall'Intesa. Quanto air<«npre-vo'e Senntee, le ho motta stima della sua buona volente e della sua rettitudine, ma egli è un uomo ohe vive come in un terraias: :dove Io si mette, lo ei trova (commenti. Ilarità). »Òto spiega come egli abbia sottoscritto 11 patto di Londra senza alcuna garanzia. Certo che lo so di non potere chiedere che siano pubblicati gli accordi politici .stabiliti nel p*«na di ! « :: !:••".. Ma l'errore consiste di non averne fAtto alcuno, eome stanno dimostrando 1 tolti. Ho vertuto fare queste dichiarazioni su De rnspoiieab lillà di ieri per non coinvolgere nelle mie criiticiii, circa l'azione di governo, gli uomini di oggi, 1 quali non fanno alte scontare 11 fio deU'epera degli uomini che li hanno preceduti al banco del governo. Anzi, to tributo vìve lodi oll'on. BoselM. 11 quale si è inomnato geloso custode dei diritti del Parlamento ed ha impedito la crisi extra par- tnmòdnp1gMaspsdtdevgagdngusl lamentare che si voleva provocare. («Commenti ed approvazioni all'estrema ed a sinistra). Concludo, come ho cominciato. Invocando che ai campi possano tornare gli uomini rwc&saari per la nostra agricoltura, condizione essenziale per la nostra vittoria ». Queste ultime parola sono coperto da vivi applausi del socialisti • della sinistre. Si congratulano collVimtore moltissimi deputati dei due settori anzidetti. L'ultime aratore MA-URY al rivolge ad ministro dell'Agricoltura più cita al ministro della Guerra. Nel nostro paese si * manifestato uno spontaneo movimento di mobilitazione civile. Sopratutto ò stato mirabile l'esempio dato dalle donne del nostri agricoltori. Afferma che le semine netta Puglie sono state negli anni 1916-17 superiori a quelle degli snni 1915-16, nonostante 11 diminuito numero dei lavoratori. Nega che gli esoneri per i lavoratori del campi del Mezzogiorno Siano stati superiori a quelli di altre regioni. Ritiene che delle presenti ristrettezze e deflcenze che si lamentano nel prodotti agricoli non possa chiamarsi responsabile il precedente Ministero, ma che sa ne debbano piuttosto ricercare le eause nella trascuratezza in cui venne tenuto 11 bilancio dell'agricoltura per parecchi anni. Conclude esprimendo fiducia nell'Illustre capo da! Governo e nei suoi collaboratori, che sapranno guidare con mano sicura il paese fino alla auspicata vittoria. [Vive approvazioni; congrafulaziont). La seduta termina alle 18.5. 0 n »■»»■■■ ■■■ Bulle ammlaalofll al aormi per aspiranti officiali •i Roma, 2, matta» L'on. Bonino ha mandato alla Presidenza della Camera un'interrogazione diretta al Ministro della Guerra, per sapere se non creda giusto e conforme aite esigenze della migliore utilizzazione di tutte le energie che l'ammissione al cor»i dì aspirante ufficiale di complemento delle tre Armi indetti per U 16 aprile p. v., venga accordata anche a quel militari che, essendo muniti dì laurea o di altri titoli per aspirarvi, non abbiano potuto iscriversi ai corsi precedenti por cause indipendenti dalla loro volontà, dimodoché attualmente el trovano a prestar servizio come uomini di truppa, mentre potrebbero più valida mante giovare alla Patria r.iKwìo le loco attitudini. Si chiede la risposta scritta. La Camera continua la discussione sui problemi dell'annona e dell'agricoltura