Il nuovo intermezzo per la conciliazione L'Ambasciatore tedesco rinvia la sua partenza da Washington

Il nuovo intermezzo per la conciliazione L'Ambasciatore tedesco rinvia la sua partenza da Washington Il nuovo intermezzo per la conciliazione L'Ambasciatore tedesco rinvia la sua partenza da Washington g, ,neBcrnstorff ha rinviato per un'altra settimana ancora la sua partenza da Washington. Tarnowsky, ambasciatore, austriaco, non parla nemmeno dì partire. Le conversazioni tra Berlino e Washington sono riprese. La notizia, segnalata fin da sabato dB.W Associated Presse, e contestata poi da Lansing, è ora ufficiale. Il Gabinetto di Berlino ai è dichiarato pronto — come già sapete — a negoziare per conservare la paco. La Nota del Dipartimento di Stato di Washington riconosco che la Germania ha espresso « il suo desiderio di intendersi con gli Stati Uniti, purché non corchino di intervenire nella guerra commerciale intrapresa dalla Germania contro l'Inghilterra». U Governo americano, secondo il dispaccio dell'Associateti Presse, ha risposto che sarebbe lieto di discuterà gu tali questioni con la Germania; a condizione però che questa- torni sulle sue minacce di guerra sottomarina. ci Lo proposte tcclescho — telegrafa il corrispondente del Petit Parisien -— Bono giudicate qui comò dirette, non già a Washington, ma alla popolazione americana dell'Ovest. Sembra che la Cancelleria berlinese voglia sperimentare l'efficacia reale del blocco sottomarino prima di rompere completamente i rapporti con gli Stati Uniti ». Il corrispondente non vuol credere che la nuova manovra tedesca abbia il menomo effetto e che il Governo di Washington sia disposto ad attribuirvi una importanza qualsiasi. Però ad altri salta agli .occhi che gli Imperi centrali lavorano con lt loro nuove proposte a stimolare la propaganda pacifista in America, fornendo argomenti ai loro difensori laggiù. Il lavorio di Bernstorff ] ' Certo, il nuovo capitolo della storia delle relazioni tra Stati Uniti e Germania ap pare molto curioso. Bernstorff sembra smentire con la sua attività a Washington la.fama di assenza di intuito psicologico di cui erano circondati i suoi connazionali. L'ambasciatore tedesco ha atteso che la sovraeccitazione patriottica prodottasi in seguita al gesto energico di Wilson, -rompente- le relazioni in nome dei principii d'umanità, svanisse e che l'opinione pubblica americana cominciasse a valutare da vicino gli orrori della guerra, per lanciare ancora le sue reti. Nell'intervallo, l'amicizia della Germania per gli Stati Uniti, il rincrescimento della Cancelleria berlinese pel fatto che la Nota tedesca sulla guerra sottomarina non era stata compresa, infine che lo spirito di conciliazione persistente in Germania, avevano offerto temi a lunghi articoli dei giornali pacifisti. Le nuove proposte di conciliazione della Germania sono venute così a cadere su un. terreno meno duro di quello di due settimane fa. La smentita venuta dalla « Casa Bianca » sabato, circa il nuovo passo dei tedeschi, rivelerebbe che il Wilson ha tentato di schermirsi al primo momento contro la nuova seduzione, ma ha dovuto prestarsi infine all'ultimo esperimento. Perciò il New York Herald, in un lungo telegramma da Washington, non risparmia stamattina i suoi attacchi al'Presidente : «Il nostro Governo — scrive — si ostina in un contegno passivo, relativamente senza curarsi della difesa dei diritti americani. Restando in aspettativa o nell'incertezza, come è avvenuto già durando i quattro anni del garbuglio messicano o come durante questi ultimi due anni del terrorismo sul mare, rischiamo di divenire insensibili alla violazione dei nostri diritti, all'assassinio stesso dei nostri compatrioti, e rischiamo infine di vedere il nostro coraggio nazionale evirato sotto l'abitudine dei soffrire il male senza resistenza. Una Cicatrice dì indifferenza si è formata in molti spiriti sulla piaga viva del Lusitania. Sino ad oggi Ci siamo volenterosamente ingannati. Ora ci lasciamo illudere dalla perfida diplomazia tedesca. Tra il pacifismo di Bryan ed il pacifismo del Governo csljtc una sola differenza: Bryan confessa e il Governo non confessa. Ma -il fatto resta. Da dieci giorni la Germania impedisca agli Stati Uniti di godere la .libertà del mare, senza che questi abbiano nulla fatto per opporsi alla sua volontà col difendere 1 loro diritti». Un documento significativo Particolarmente scandaloso, sembra al « New York Herald » il fatto che l'ambasciatore degli Stati Uniti a Vienna è autorizzato a continuare a negoziare col Governo austriaco. Il giornale ricorda che « l'Austria agisce verso gli Stati Uniti come agì verso la Francia nell'agosto 1914. L'ambasciatore austriaco Szecsen restò a Parigi allora otto giorni, dopo la partenza del suo complice tedesco Schoen e intanto grossi mortai austrìaci distruggevano Liegi». In sostanza, a credervi, il pubblico americano sarebbe molto eccitato contro la timidezza e la debolezza di Wilson. Un documento particolarmente significativo è un radiogramma che Barthelme, agente della propaganda tedesca in America, ha potuto mandare ds. una stazione radiografica di america alla direzione della « Koelhische Zeitung »• Questo dispaccio dice: «Alte autorità, il cui nome non posso rivelare, mi hanno predato di far conoscere al popolo tedesco che il messaggio presidenziale al congresso non :nri'cava nessun desiderio del Governo e del oopolo americano per la guerra. Bisogna richiamare l'attenzione sopra 11 periodo che r-amìnciOi con -le parole : « Mi rifiuto di credere.-. ». Questa parte del messaggio accennava, all'ingrosso, quali fossero i mezzi conciliativi che era possibile di trovare. D'altronde non contiene nessuna minaccia di guerra malgrado il linguaggio adoperato. L'impressione generale è.ohe il presidente non poteva fare altro che rompere le relazioni per dare forza alla sua precedenite Nota. Spetta ora alla Germania tro¬ vare la soluzione. Prima dt rutto è eccesso- no evitare tatto quello ehe passa render» impossibile la continuazione dello relazioni amichevoli, astenendosi dal distruggere 10 navi americane e affermando che i termini della Nota tedesca sono stati mal compresi,. Bisogna precisare inoltre ohe mal la guerra sottomarina ad eltranza venne, prevista, ma soltanto il blocco confinato nei più strettì limiti compatibili con le necessità militari e che in questi limiti grandi precauzioni saranno prese.- Bisogna limitare le distruzioni dello navi del neutri trasportanti contrabbando « limitare la distruzione delle navi nemiche a quelle 'sole ohe trasportino merci, salvando, quanto è possibile, la vita dei passeggeri e degli e quipaggi, come si faceva recentemente» Oc corre in seguito propórre una Commissione mista per negoziare un eodice che re«oli 11 blocco e la questione dèi sottomarini. Tali offerte permetteranno1 un a dilaziono e darebbero modo ai due paesi, come frutto dell'antica amicizia, di rendere possibile la convocazione dì una" conferenza delle Potenze. Questa sarebbe impossibile con un'azione precipitata. Inóltre, alcune spiegazioni sulla questione della navigazione di navi americane portanti segni speciali, cambierebbe estremamente l'amara impressione prodotta dalla disposizìone»ihteramente incomprensibile (a proposito dei segni speciali imposti dalla Germania alle navi), urtanti la fierezza nazionale ìpjù di ogni altra cosa I miei informatori'--assicurano die il paese non è per la guerra ma 16 sarà se sarà costretto. Solo grnpip'i poeo numerosi gridano alla guèrra, .ma rimmensa maggioranza è per là pace con onore. E' mio dovere solenne infornarvi di questi sentimenti come dedla opinione dì uomini del più alto grado e di' nobile carattere 1 quali uniscono glMdeali pia generosi alla buona volontà più sincera*.- Se ritenete opportuno adoperare l'influBd|à del vostro giornale, fatelo, Si troverà così:una solnziona La situazione non è ancora inestricabile, ma suscettibile delle più gravi eventualità». Questo documeno deve forse avere determinato il Governa dì Berlino - ad nn ultimo tentativo di conciliazione con. Washington. D. R. e tedesco rinvia la sua partenza\servizlo speciale detta Stampa).

Persone citate: Barthelme, D. R., Lansing, Petit, Schoen