Le dichiarazioni del Cancelliere

Le dichiarazioni del Cancelliere Le dichiarazioni del Cancelliere " Le condizioni degli Alleati non potrebbero etsere accettale che da un popolo colpito alla testa ... ZURIGO, 1, mattino. Si ha da Berlino: La Commissione del bilancio del Reichstag si è riunito ieri alle 3 pomeridiane. I giornali avevano fatto prevedere importantissime dichiarazioni del Cancelliere dell'impero Bethmann Hol weg circa l'inizio della nuova fase dei metodi di guerra. Aperta la seduta, il Cancelliere ha detto: « 11 12 dicembre esposi al Reichstag le considerazioni che eli avevano indotti a presentare le nostre offerte di pace. La risposta dei nostri nemici ebbe semplicemente il significato di respingere i negoziati di pace con noii, e di volere soltanto raggiungere una pace che Sia dettata da essi. Con ciò è stata decisa dinanzi a tutto il mondo la questione di chi sia responsabile della continuazione della guerra, ed é ugualmen. te stabilito il nostro compito. Noi non possiamo discutere sulle condizioni del nemico, esse non potrebbero essere accolte che da un popolo colpito alla testa. Pertanto ora il nostro motto è: «Combattere». « Il messaggio del presidente Wilson al Congresso dimostra il suo serio desiderio di ristabilire la pace mondiale. Molte fra le massime da lui formulate si accordano coi nostri scopi : libertà dei mari, eliminazione del sistema del «balance power» tale da condurre sèmpre a nuove complicazioni, equiparazione delie Nazioni, la porta aperta. Ma quali sono le condizioni di pace dell'Intesa? La forza militare della Germania (Teye essere distrutta; noi dobbiamo perdere l'AlsaziarLorena, e le nostre Marche orientali; la Monarchia danubiana dev'essere disciolta ; la Bulgaria ancora una volta frodata della sua unità nazionale; la Turchia respinta dall'Europa e smembrata in Asia. I propositi di distruzione dei nostri avversari non potrebbero essere esposti in modo più esplicito. Siamo stati provocati ad una lotta all'estremo, noi raccogliamo la sfida. Mettiamo tutto sulla bilancia e Vinceremo. Ciò che la Germania spera dai sottomarini «In seguito a questo svolgimento delle cose, è entrata nella sua fase ultima acuta la decisione sulla condotta della guerra coi sottomarini. Ricorderete che la questio ne della guerra coi sottomarini ci tenne per tre volte insieme occupati in questa Commissione e cioè nel marzo, nel- maggio e nel settembre dell'anno scorso. Io vi esposl ogni volta con ampie dichiarazioni prò e contro, il problema, e rilevai esplicitamente come ogni volta io parlassi a favore di temperamenti, non quale seguace di massime o come avversario della massima dell'Impiego illimitato dei sottomarini, ma considerando la situazione generale militare, politica ed economica e muovendo sempre dall'esame del quesito: la guerra illimitata coi sottomarini ci avvicina o no ad una pace vittoriosa ? In marzo dissi che ogni mezzo atto ad abbreviare la guerra è il più umano. Anche il mezzo più scevro di riguardi che ci conduca alla vittoria e ad una rapida vittoria, dissi io, deve essere impiegato ». Il Cancelliere espone quindi perchè fosse contrario nel marzo e nel maggio e cosi pure in settembre, ad una guerra coi sottomarini ad oltranza. « La questione^ a giudizio della direzione politica e militare, non era matura. Ora — conclude — è venuto il momento, è venuto il giorno in cui possiamo osare l'impresa con la massima prospettiva di successo. Non possiamo quindi aspettare di più». ) Quindi l'oratore si chiede: «Che cosa vi è di mutato? Già il tramerò dei nostri sottomarini è essenzialmente mutato di fronte all'anno scorso; quindi vi è una prima base di successo. Una seconda base di carattere decisivo è questa: il cattivo raccolto mondiale delle granaglie. Già ora esso pone i nostri nemici dinanzi a serie difficoltà. Noi abbiamo- ferma speranza di accrescere queste difficoltà fino a renderle insopportabili con una guerra illimitata dei sottomarini. Anche il problema dei carboni è un problema vitale in questa guerra. Esso, già ora come sapete, è critico in Francia ed in Italia. I nostri sottomarini lo faranno più critico ancora. Inoltro, sepratutto per l'Inghilterra, è importante l'importazione di minerali per la fabbricazione delle munì zioni e di legnami per le miniere di carbone. Le difficoltà dai nostri nemici in questo campo aumenteranno cosi la causa del crescere della penuria del tonnellaggio, lì tempo e anche la guerra degli incrociatori prepararono in questo campo il colpo decisivo dei sottomarini. L'Intesa soffre per la mancanza di tonnellaggio;. l'Italia e la Francia Io sentono non meno dell'Inghilterra. Oggi possiamo" valutare molto più alti che nella primavera dell'anno scorso, i vantaggi positivi di una guerra coi sottomarini, illimitata, e nello stesso tempo sono caduti da allora i perìcoli che ci sorgevano dalia guerra dei sottomarini ». Lo sbarramenti» austriaca intorno all'Italia 11 Cancelliere ha trattato poi ampiamente della situazione generale politica. « TI maresciallo Hindenburg, egli ha detto, ha caratterizzato pochi giorni or sono la situazione delle cose. Il nostro fronte è sai' do in tutte le parti; abbiamo dovunque le riserve necessarie; il morale delle truppe è buono ? fiducioso. La situazione militare ci concede dunque di addossarci tutte le conseguenze che la guerra illimitata coi sottomarini potrebbe trascinarsi dietro. E poiché questa guerra coi sottomarini è sotto tutti i riguardi il mezzo per danneggiare al massimo i nostri nemici, essa'doveva essere iniziata. L'Ammiragliato e la flotta di alto mare sono fermamente convinti che l'Inghilterra sarà tratta alla pace con le armi, convinzione che ha un appoggio pratico nella esperienza della guerra coi sottomarini e nella guerra con gli incrociatori. « I nostri alleati aderiscono ai nostri propositi; l'Austria-Ungheria si associa anche praticamente al nostro.procedere. Come noi poniamo una zona di sbarramento attorno all'Inghilterra ed alla costa occidentale della Francia, con la quale tenderemo ad impedire qualsiasi navigazione verso i paesi nemici, cosi l'Austria-Ungheria proclama una zona di sbarramento intorno all'Italia. Tutti i paesi neutrali avranno libero traffico tra loro e fuori della zona sbarrata. All'America offriamo, come facemmo già nel 1915, con determinate modalità, un assicurato traffico di passeggeri con determinati porti inglesi ». ~ Passo grave Il Cancelliere legge la Nota àgli Stati Uniti e conclude: «Nessuno di noi chiuderà gli occhi davanti alla gravità del passo che facciamo. Ciascuno sa dal 4 agosto 1914 che è in gioco la nostra vita ed il rigetto della nostra offerta sottolineò sanguinosamente questa convinzione. Allorché nel 1914, di fronte alla mobilitazione generale lussa, dovemmo impugnare la spada, lo facemmo con un senso di profonda responsabilità verso il nostro popolo e nella coscienza di una forza risoluta; se adesso abbiamo decìso l'impiego della nostra arma migliore e più acuta, lo facciamo guidati dalla tranquilla ponderazione di tutte le circostanze in questione, dalla ferma volontà di aiutare i nostri popoli a sfuggire alle miserie ed ai dolori che i nostri nemici meditano contro di esso. Il successo sta in mani più alte, ma ciò che la forza umana può fare per conquistarlo nella nostra pa tria, siatene certi, sarà fatto: nulla sarà omesso ». Dopo il Cancelliere dell'Impero, ha parlato il segretario di Stato per la Marina, che ha fatto comunicazioni di carattere militare e tecnico navale. Il segretario di Stato per l'Interno ha trattato con ampi dati statistici della situazione economica mondiale. Finalmente il segretario di Stato per gll Esteri ha fatto comunicazioni su una serie di questioni particolari- E' seguita poi in seduta segreta la discussione a cui hanno partecipato oratori del centro, nazionali liberali e progressisti. Stamane la seduta continua. (Ag. Stefani) La Nota dell'Austria-Ungheria Zurigo, l. mattino, Si ha da Vienna: Il ministro degli esteri, conte Czernin, ha trasmesso a tutti Governi neutrali una Nota analoga a quella tedesca. La Nota dell'Austria-Ungheria agli Stati Uniti dichiara, tra l'altro, che il Governo austro-ungarico non disconosce nobili fini del messaggio di Wilson al Se nato é li ha esaminati attentamente, ma deve constatare 'che il suo desiderio di spianare la via ad una pace durevole è sventato finora, pel fatto che gli- avversari respinsero l'offerta delle Potenze centrali. (Stefani). Ziniuierm;ii:n riceve l'ambasciatore degli Stati Uniti Zurigo, 1, notte. Si annuncia da Berlino che il segretario degli Esteri. Zimmermann, ieri, appena ritornato dal Quartiere Generale, ricevette l'ambasciatore degli Stati Uniti, Gerard. [Stefani) I Magati dell'Intesa a Pletrogrado presentati allo Czar Pletrogrado, 1, mattino. L'Imperatore ricevette in udienza i membri della conferenza degli alleati che si riunisce a Pletrogrado. All'udienza assistettero i ministri degli esteri e della Corte e. gli ambasciatori d'Italia, Francia, Inghilterra che presentarono allo Czar i delegati dei rispettivi paesi. (Stefani). Nessuna Colonia sarà restituita alla Germania Londra, 1. sera.. 11 ministro delle colonie Walter Long, in un discorse pronunziato ieri a Westminster dichiarò che nessuna colonia sarà restiftlJaVaJU Gejnania dopo la guerra.

Persone citate: Walter Long, Zimmermann