La battaglia sul Sereth

La battaglia sul Sereth La battaglia sul Sereth Rinnovati attacchi dei russo-romeni Manesci presa dal nemico Pietrogrado! 80, notte. Un .comunicato del Grande Stato Maggiore dice: Su tutto il frónte occidentale degli eserciti scambio di fuochi e ricognizioni di esploratori. Sul fronte romeno, nella regione di Baras, a 15 verste a sud del monte Vamuntrìa, il nemico tentò di prendere la offensiva, ma fu respinto dal nostro fuoco ti sud-est ài Bakotyas: ti nemico prese Yof-fruiva, ma anche qui senza successo. Su, ' ., J*. , • , . questo settore il nemico usò esclusivamente proiettili esplosivi. A sud-ovest di Pralea tcombattimenti continuano. Nostri esplora- sori, passato il fiume Pulna nella regione Odobesci, ad una versta a nord dì Focsani, demolirono una barricata nemica, passarono alla baionetta la maggior parte degli occupanti e catturarono i rimanenti. Il nemico, sotto la protezione di violento fuoco d'artiglieria pesante e leggera lanciò una offensiva con importanti effettivi, sul fronte di Canesci, all'imboccatura del Rymnik e respinse i nostri elementi verso il fiume Sereth. Sul fronte del Caucaso, in direzione di Sultanabad, nostri elementi montati occuparono il 16 Burudjir. Negli ultimi scontri coi turchi fu constatato che essi usano proiettili esplosivi. Basilea, 20, notte. Un comunicalo ufficiale tedesco per il fronte orientale dice: Fronte del principe Leopoldo di Baviera: Nessun avvenimento particolare. Fronte dell'arciduca Giuseppe: Nei Carpazi orientali a nord-est di Belbor, piccoli distaccamenti russi attaccarono varie volte, senza riuscire, le nostre posizioni. 71 nemico, che in un punto era penetrato di sorpresa nelle nostre linee, ne fu respinto con corpo a corpo. A nord della valle del Susìta i romeni rinnovarono i loro attacchi accaniti sugli stessi punti del giorno precedente cinque colle, e furono respinti dopo duri combattimenti. Gruppo di Mackensen: Le forti tormente di neve e le cattive condizioni di visibilità ostacolarono l'attività della nostra artiglieria, tuttavia la località dì Manesci sul Scrcth fu presa dalle truppe tedesche. TM comunicalo ufficiale austriaco dice: Fronte orientale (Gruppo di Mackensen) : La località di Manesci, ad ovest di Nemoleasca, fu presa da' reggimenti tedeschi. Fronte dell'arciduca Giuseppe: A nord della valle del Sùsita i russo-romeni lancia' rono anche ieri le truppe all'attacco. I lo* ro attacchi, in numero di cinque, non riuscirono. A nord-est di Balbor le truppe russe in ricognizione furono respinte. Presso Vale-Putna nostri distaccamenti in ricognizione eseguirono attacchi di sorpresa contro posti di campagna nemici. teme La Bulgaria nna onora offensiva russa {Servizio speciale della Stampa). Zurigo, 20. notte. Pare che la Bulgaria tema una nuova offensiva russa. Il critico militare del Pester Lloyd scrivo che alcuni indizi l'anno presagire ch° i russi sono pronti ad iniziare una controffensiva su vasta scala. Gli attacchi odierni su diversi punti del nostro fronte — aggiunge lo scrittore — mirano evidentemente a mantenere .il nostro Comando supremo nella incertezza circa il settore sul quale incomincerebbe la grande offensiva. Il nemico vuole nello stesso tempo tastare le nostre posizioni per scoprire il punto di minore resistenza. Un comunicato ufficiale sai conregno dei ministri degli Imperi psr le questioni dell'approvigionamento Zurigo, SO, notte. Si ha da Vienna che sono ritornali da Berlino Clam Martinic e Tisza. Un comunicato dice che tra i presidenti dei vari dicasteri tedeschi furono discusse parecchie questioni c tra esse le questioni economiche interessanti le due Potenze, raggiungendosi il pieno accordo. La Frankfurter Zeitung, commentando questo comunicato, dice: Le questioni economiche raggiunsero un'iìnpòrtanza eguale a quella delle militari e politiche. Ci troviamo infatti — dice il giornale — in una guerra di affamamento e ciò spiega perchè gli alleati debbano procedere uniti anche nelle questioni relative all'approvigionamento delle popolazioni e degli eserciti. (Stefani). Il riostro corrispondente di Zurigo ci manda : « E' curioso notare il divario che, nel salutare i due presidenti dei ministri, fece la stampa berlinese. Entusiasmo per Tisza, riserbo per Clam Martinic. Il conte Tisza — scrive la Vossische Zeitung — non 6 più da lungo tempo uno sconosciuto fra noi. Egli sa non solo da oggi come noi gli diamo volentieri il benvenuto, benché egli difenda energicamente i magiari e le idee dello Stato ungherese. Egli è un patrocinatore fedelissimo della comunanza delle due parti dell'Impero danubiano, non meno che della Lega dell'Europa centrale. Spesse volte al Parlamento ungherese ebbe l'opportunità di esprimere in.tono convincente la sua opinione. Quanto alla Germania ed ai suoi criteri, essi si conciliano con quelli di tutta l'Ungheria. Per quanto dissidi di partito possano regnare in Ungheria, il conte Tisza è certo di fatto l'uomo più autorizzato del suo popolo. Il conte Clam Martinic, per la prima volta, viene a Berlino. Gravi compiti deve risolvere nella sua prima visita. Prima che l'imperatore Carlo lo nominasse presidente del Consiglio dei ministri, non era una personalità ufficiale. La sua politica riposa sulle tradizioni della sua famiglia. La fiducia dell'Imperatore dimostra che egli potrà condurre lo Stato su nuove vie e se egli avrà l'appoggio dei tedescoaustriaci, desterà una eco di simpatia in tutta la Germania ». La gran campana di Budapest requisita dall'Esercito (Smisto *p»eiale della Stampa). Zurigo, 20, notte. Una celebre campana di Budapest è stata requisita dall'esercito. SI tratta della campana del duomo della capitalo magiara. Psr farla (Usoondare occorre demolire una parte Ilei campani». I lavori sono già tawmlaciati. Sulla futura mossa di Wilson {Servizio speciale della Stami»). Londra, 20, notte. Eccovi nudi evcrudi gli ultimi ragguagli dall'America sulla temperatura che regna cola nei riguardi delle possibilità, diploma¬ ! tì$ie lloP° le P1*1 recenti manifestazioni de :?,"*"^ ! Balfour. Il corrispondente da Washington | del Times rileva ^ome> secondo alcuni fojgli americani, il tono del dispaccio avrebbe \ persuaso Wilson esser vano, per lui, ten jtar? ulteriori .mosse. Altri fogli, invece, as- seriscono esistere n Washington la sensazione che la porta pei negoziati rimane, ad onta di tutto, ancora aperta. Altri fogli ritengono possibile che il Presidente, Incuorato dal fatto che Balfour appoggia l'idea della Lega per. la pace, inclini a provarsi di convocare una conferenza di nazioni, incluse tutte le belligeranti, per considerare il progetto e tentare di concretarlo. Ciò permetterebbe di porre indirettamente in contatto le varie parti e potrebbe promuovere insieme la causa della pace con quella della Lega alla quale Wilson sta certo pensando con estrema voglia di fare. Il corrispondente del Daily Mail crede invece che Wilson non abbia neanche sognato di prendere l'iniziativa di una conferenza simile. Piuttosto « se il Presidente farà una nuova mossa per la pace, come è probabilissimo — prosegue il corrispondente — essa si limiterà al tentativo di cavare alla Germania una dichiarazione sulle sue con dizioni di pace». Anche il corrispondente della Mornmg Post ha' l'impressione che Wilson si muoverà in qualche maniera an cora una volta, giacchè «egli aderisce tenace ad una idea quando si sia deciso di sostenerla ». M P Probabilità di nna seconda Nota Parigi, 20, notte. Sembra, confermarsi che Wilson lavori già a redigere la seconda Nota ai belligeranti per la pace. Gli informatori discordano su quello che la Nota conterrà. La prima versione pretende che Wilson inviterà tutte le Potenze ad una conferenza preparatoria per la pace. Altri vuole che il Presidente si limiterà n ripetere l'invito alla Germania ad imitare gli avversari, facendo conoscere le sue condizioni. Terza versione: Wilson si porrebbe su un'altra via. Egli domanderebbe perentoriamente alla Germania di rinunciare alla guerra sottomarina, annunciando ài tempo stesso le disposizioni legislative destinate ad impedite ogni esportazione di materiale da guerra dall'America nei paesi belligeranti. j O. R. Altri commenti tedeschi alla Nota di Balfour ( IServlzta speciale della Stimpa). <? Zurigo, 20, notte. Ancora qualche commento sulla Nota di Balfour. La Gazzetta di Francoforte non sa spiegarsi come questa nota sia stata pubblicata, giacchè era stata inviata una risposta a Wilson. Circa i criteri della nuova nota, il giornale dice che essi sono già conosciuti. La Germania è la pericolosa turbati-Ice della pace, e, per raggiungere la sicurezza dell'Europa, bisogna strappare all'impero tedesco l'Alsazia-Lorena e le Provincie orientali; smembrare l'Austria, mettere line ul dominio turco in Europa. E questo non sembra ancora sufficiente al signor Balfour. Il giornale rileva che gli argomenti, recati da Balfour per illustrare i suoi criteri si aggirano in una cerchia già conosciuta, anzi in una cerchia viziosa. « Sarebbe tuttavia vano — dice il giornale citato — respingere le accuse mosse contro la Germania di continuo; sarebbe anche inutile rilevare come tutte le tesi tedesche, che gli avversari rinfacciano all'impero tedesm. quasi a dimostrare la sua cupidigia di potere, sono poi le tesi di Fichte, di Bernhard, di Trietsko, le quali non tendono ad altro che ad educare una generazione alla libertà. Ma l'estero non vuol comprendere cosa sia e quale sia il pensiero tedesco. Certo è che i tedeschi non si lasceranno imporre dall'estero le decisioni sui loro problemi interni. Un simile tentativo ostacolerebbe, anziché facilitare, la democratizzazione dello istituzioni tedesche ». La Boersen Zeitung scrive: « Credono davvero il signor Balfour ed i suoi amici che la Germania possa essere vinta? La Germania, che ha fatto tante dimostrazioni di concordia e di unione nazionale al Governo? ». Il Lokal Anzciger scrive che una pace durevole non potrà esistere nel mondo sinché l'Inghilterra non sarà costretta a rinunziare per sempre a tutte lo sue pretese. Oli ungheresi si interessano alla questione della pace (Servizio tpeclale della Stampa). Zurigo, 20, notte. E' certo che oggi lo stato più pacifista della compagine avversaria è l'Ungheria. Dopo cinque giorni di sospensione giungono in Svizzera gli ultimi giornali ungheresi, e mentre a Berlino in tono altezzoso ed a Vienna in tono minore si parla di guerra ad oltranza e di resistenza lino all'estremo, a Budapest si e. di altro parere ; si parla sempre e ancora di pace e sovratutto si esige che le Potenze centrali e particola! monte là Germania espongano le proprie condizioni a Wilson. Della tendenza magiara alla pace sì oc cupa oggi anche un articolo del Journal de Genève. 11 giornale ricorda, fra l'altro, come Bertchold, il consigliere di Carlo I, e Karoly, il capo dell'opposizione ungherese siano cognati. Il capo della opposizione un gherese ha- già formulato un programma di pace, che egli giudica accettabile per due '.imperi e nel seno del Parlamento ungherese si sono elevate delle-voci ben chiare, dalle quali risulta come l'Ungheria sia già stanca di levare le castagne dal fuoco per la Germania. Il giornale non esclude la possibilità' che l'Ungheria possa costituire più tardi l'anello di congiunzione tra gruppi avversari. Andrassy sarebbe l'uomo destinato a questa missione, e viene a questa conclusione: «Che cosa si può dedurre dai sintomi attuali? Che l'Ungheria vegli attentamente sulla situazione, e che domani potrebbe essere il primo paese a co pitolare », - . , Li cnfisci dei bini di or deputato di Rovereti Zurigo, 20, notte Il tribunale di Innsbrack ha decretato il sequestro del beni del deputato Ralla, oriun do di Rovereto, accusato naturalmente di alto tradimento