Le ricompense al valore

Le ricompense al valore Le ricompense al valore noma, 10, sera. V «tato pubblicato il ventesimo elenco di riMutan al valor multare ai morti in eombatamanto o In seguito a ferite nella campati» 41 guerra 1915-1917. m; Medaglia d'oro "Belteicco Aide da San Damiano Macra (Cuneo), capitano reggimento alpini. «Con indomito coraggio, in testa alla propria compagnia, sotto un fuoco violentissimo di mitra gUatricl ed artiglierie nemiche, si portava Presso1 Je trincee avversarie. Magnifico esempio di eroismo, al grido di « Savoia l », si slanciava per ben tre volte successive, con i propri uomini, all'assalto, e, raggiunto il reticolalo, si apriva un varco; quindi si spingeva, eoa pocbl superstiti, sul ciglio della trincea avversarla, ove," colpito a ritorte, perdeva gloriosamente la vita. -Costóni Lora (Monte Paffuto), 10 settembre 1916». — BoreUl Elvidio da Mcabtro (Catanzaro), caporale maggiore reggimento latteria. « Durante w intero anno di guerra dava costante prova di ralrabilo tegÌ^tid,n^?iU,eP^?,rf tó^ftiui $Mmo agli assalti ed alla distruzione delle cdrsla(sgmnsmcmrasvdformidabili difese avversarie, era anche espio datore arditissimo ed intelligente informatore. Nell'attacco del 23 luglio, primo tra tutti, si •laudava «ul reticolato nemico, tentando agwirvi un varco. Perito a morte, incitava ancora con nobili parole I compagni: fulgido esempio dèlie più belle virtù militari. - Monte Nosoiagh, 2:i luglio 191U ». - Caldieri cav. tolgi da Firenze, colonnello comandante reg ginmento fanteria. «Costante esempio o tutti.Fdi. sprezzo del pericolo, di fede incrollabile bèlla vittoria, di devozione al dovere, nell'ai-;dlecco di una fortissima posizione, si slam-Java j a«Ila tetta dei suoi battaglioni per infondere sloro citeinmpcto che solo poteva aver ragione | ddell'accanita resistenza nemica. A pochi passi;—ideile mitragliatrici avversarle, oltre la trincea suo valore conquistata cadeva colpito a 't, coronando con una fine eroica la sua ice opera di ardimentoso comandante. - Su Grado di Menta (Gorizia), 2 novembre 6». -r- Cangiatosi Giuseppe, da Palermo, ■sottotenente reggimento'fanteria. «Durante note giorni di cruento combattimento in prima ■talea, ogni suo atto fu atto di valore. Avendo II nemico, che stringeva il suo reparto in una morsa di fuoco, invitato le truppe scosse alla resa usciva dal riparò e, agitando una bandierina tricolore in faccia agli stessi avversari scaricava baldanzoso la rivoltella, e ad ogni nemico che cadeva sotto 1 suol colpi gridava- « Cosi si arrendono i soldati d'Italia». Colpito mortalmente alla fronte, bagnava col proprio sangue il terreno conteso, infondendo Bei soldati, col sacrificio della sua vita, il viigore necessario a mantenre definitivamente la Sóetetone. - Veliki Hrlbach, 12 ottobre 1916». — ranocchio cav. Ramiro da Spezia (Genova), Maggiore reggimento fanteria. « Già proposto per la promozione a scelta per merito di gnerperchè, in otto giorni di operazioni sul (SO, fu mirabile condottiero del battaglione a esemplo preclaro di coraggio e di tenacia. Il Il Settembre, ferito ad un piede nelle prime astoni, soltanto a sera consenti di farsi me'dtoere,- rimanendo al suo posto. Dopo il bombarde mento per la conquista di forti e muniti trinceramenti nemici, attraverso, alla testa del battaglione, i) varco del reticolato rivincendo a catturare con fulminea irruzione un eitero battaglione avversario. Nelle succesve giornate di operazioni, ancora in attesa di conseguire la meritata ricompensa della pronvWone a scelta, benché non ben guarito dalla ferita, fu saggio condottiero del proprio battaglione nelle opere di difesa e di offesa, e, Il giorno dell'avanzata generale, sprezzante del pericolo, nella fiducia che il suo slancio avrebbe ottenuto ciò che non erano riuscite ad ottenere numerose artiglierie e bombarde, si SW>, alla testa della prima ondata di attico, contro 1 reticolati e lo trincee nemiche ancora intatto, rimanendo fulminato a poca distanza da esse- fulgido esempio delle più elette virtù militari. - Veliki Hribach, 14 settembre 1916». — Ottolini Giordano da Milano, pottotaneme reggimento fanteria. « Con pochi Piinl, si slanciava all'assalto di ima in aratrice nemica, vicina alia sua posizione, lesto isolato od accerchialo, si difendeva imamente, infliggendo gravi perdile all'aviario. Avuta da un ufficiale l'intimazione arrendersi, lo freddava con un colpo di blccOne. Riaccesasi più feroce la lotta, menando colpi di piccone a destra, ed a manca, riusciva a sfuggire agli assalitoli e faceva ritorno alle nostre linee, passando attraverso Quelle nemiche. Ferito, si medicava da s6 e ri. tornava poi a combattere, rimanendo subito dopo nuovamente colpito a morte. - Monte BpH. 30 luglio 19l(ì>.. — Rlbet cav, Giovanni da Pomaretto (Torino1, maggiore reggimento fanteria. ' Costante e fulgido esemplo delle più alte virtù militari, allorché fu deciso l'attacco al posizioni nemiche, attraversava, alla testa del Banco, spin;:evasi con pochi anTmosT'ancora |al di là. Ivi, circondalo dai nemici ed invi-'feto al'a resa, rispondeva co] fuoco della sua rivoltella e di una mitragliatrice pistola, uc-'cfcmdrtel $110 battaglione, i reticolati e conquistava., na trincea avversaria. Battuto di fronte e di| *= salvala Cas^"Monferrato (Ales *andr,a)i capitano regg. fanteria. - Chinaglia cidendo un ufficiala austriaco e difendendosi disperatamente, finché cadeva per non più rialzarsi: simbolo di quell'ardimento e di quel senso di onore e dignità militari che distingue l'ufficiale italiano. - Trincee di i.okvlca, 14 agosto 1916». — Salarle Ignazio da Bortlgall (Cagliari), tenènte reglgmento fanteria. « Costante, fulgido esempio di eccezionale coraggio, di calma e di prudenza, in un combattimento per la conquiste, d'una forte posizione nemica, gli fu affidato il comando d'un reparto scelto, incaricato d'ima difficile e pericolosa missione. Ferito una prima volta, continuò a combattere; ferito nuovamente, non appena medicato, volle ritornare al comando del suo reparto, e, mentre arditamente incorava i suoi all'esecuzione dell'arduo compito, colpito da scheggia di granata, perdette eroicamente la vita. . Monte Sief, 81 maggio 1916». Medaglie d'argento Barisone Pietro da Prasco (Alessandria), soldato regg. fanteria. — Bassi Giovanni da Vi. gevauo (Pavia), soldato regg. fanteria. — Ca Leopoldo da Torino, tenente regg. fanteria. — Coppa Carlo da Tagliolo (Alessandria), sorgente regg. fanteria. — Gino Bartolomeo da Cellarenso (Alessandria), caporale zappatore reparlo sezione mitragliatrici. — Giordano l'mberto da Torino, tenente regg. Rrt. montagna. — Lussiana Felice Giuseppe da Giaveno (Torino), soldato regg. fanteria. — Piacentini Felice da Voghera (Pavia), aspirante umciale complemento regg. fanteria. —;-Filatone Ettore da Salerano Canavese (Torino), sergente regg. art. campagna. — Siuleber Angelo da Torino. sottotenente regg. fanteria. — Tonini Vittorio da Mondovl (Cuneo), capitano regg. granatieri, — Tracconaglia Angelo da Arona (Novara), |drltiì tenente'colonnello regg. bersaglieri 'Violino Aitili.-, da Novara, caporale regg. fan teria. — Zanetti Leandro da Mortara (Pavia), 'sottolenente regg. fanteria. caporale maggiore mappatóre regg. fanteria. — Zanasso Giuseppe da Lozzolo (Novara), soldato fanteria. Medaglie d'argento S. A. R. la prtnciìpessa Elena di Savoia duchessa d'Aosta, ispettrice generale delle infermiere volontarie della Croce Rossa italiana. « Instancabile in opere di pietà, con sacrificio di se stessa, fulgido esempio di alacrità e coraggio alle infermiere della Croce Rossa, nonostante i pericoli d'ogni specie, si trattenne in lazzaretti di colerosi ed In ospedaletti da campo dei più avanzati, in località battute dall'artiglieria nemica, su tutto il fronte dal Trentino all'Isonzo, sempre serena, impavida, soccorritrice benefica, portando ovunque, anche tra edifici crollanti sotto le bombe dei velivoli avversari, un conforto amorevole al nostri soldati ammalati e feriti, inspirando in tutti alte virtù e fede. - Fronte di guerra, 1915-16». Acehiatrdl Battista, da Rocoabruna (Cuneo), sergente vaggtt-uppàmemto bombardieri — Asel-Ccinte Pietro da Sostegno (Novara), sottotenente regg. fanteria. — Bellando Lino da Susa (Torino), soldato regg. alpini. — Bergera cav. Carlo da Aosta (Torino), maggiore comandante gruppo tattico artiglieria. — Borelli Umberto da Torino, capitano artiglieria batteria someggiata. — Brusati Giovanni da Bellìir/.agò Novarese (Novara), sergente regg. lanieri u. — Camere Fortunato da Gavi (Alessandri-".'.' soldato ciclista regg. fanteria. — Cambilo Alessandro da Lombardore (Torino), caporale regg. alpini. — Cornaro cav. Iacopo da Savigliaho (Cuneo), tenente colonnello reggalpini. — Crova Giulio da Cavagnolo (Torino), capitano regg. genio. — Cussino Giovanni Battista da Vlllafranca Piemonte (Torino), zappatore regg. fanteria. — Dalmasso Giorgio da Giaveno (Torino), soldato regg. cavalleria. — Debenedetti Ugo da Asti (Alessandria), tenente regg. art. campagna. — Duca Amedeo' da Asti (Alessandria), sottotenente complemento regg. fanteria. — Garetto Vincenzo da Torino, sottotenente complemento compagnia genio zappatoli. — Garnero Pietro da BaTge (Cuneo), snidato regg. fanteria. — Grasso Adelio da Castiglione Tinella (Cuneo), sottotenente regg alpini. — Laguzzi Gerolamo da Feilzzano (Alessandria), caporale regg. fanteria. — Lan franco cav. Michele da Valfenera (Alessandria',, TOaggiioi-e regg. alpini. — iMarlscotti Umberto da Acqui (Alessandria), capitano regg, fanteria. — Massobrio cav. Luigi da Valenza fAlessandria), maggiore regg. fanteria. — Mongoro •"<"•—<-• '- Asti (Alessandria), guardia battaglione regia guardia finanza. ~ Rabaioll Lutei da Torno, sottotenente compasin'a espio ratori volontari divistone. — Rittatore Bartolomeo da Cuneo, tenente regg. art. montagna. — Rocco Alessandro da Torino, capitano comnlemento regp. fanteria. — Salvaneschi cav. CaTlo Luigi da Casale Monferrato (Alessandria^, maggiore retrg. fanteria. — Silottlno Carlo da Vercelli (Novara), soldato regg, fanttvia. — Stefanucci Mario da Borito d'41e (Novara), sergente ree*, tancieri. — Tessore Orazio , Nino da Ferrerò (Torino), soldato regg. alpini, |— Valerio Papa cav. Pietro da Asti '-Messali-