Mentre si combatte sul Sereth

Mentre si combatte sul Sereth Mentre si combatte sul Sereth Per seguire con pieno conoscimento le Isoperazioni che si svolgono fra il Sereth e [u11 Danubio, è" necessario mettersi bene in testa che eBse non costituiscono un'azione isolata e quasi' ini margine della grande guerra, ma sono l'esponente dell'urto Ira i maggiori colossi della guerra terrestre. In sostanza, tedeschi e russi hanno trovato nell'intervento romeno l'occasione, ed.anche il teatro d'operazioni, più adatti per misurarsi in uno sforzo enorme e ininterrotto, perchè in quelle latitudini, per usa: re la espressione dell'Hindenburg, « non vi sono quartieri d'inverno ». .Gli avversari si sono dunque avvinghiati per non lasciarsi, più. I russi . mio raccolta intera la-penosa eredità romena: essi difendono a oltranza sul Sereth quel tratto del loro fronte sua-occl(tentale che i romeni non hanno saputo difendere sull'Arges. La battaglia si riproduce con impressionante identità di posizioni e di movimenti basta cambiare i nomi, e il parallelismo è perfetto. Trattasi ancora d'un grosso affluente dèi Danubio, che tagha la pianura in Benso .trasversale alla marcia degli invasori. Nel punto dove il fiume, scendendo dai Carpazi, tocca la pianura, si trova pure un nodo stradale e strategico di grande importanza: là era Pitesci, qui 6 Focsàhi:' E sul punto dove l'affluente ei (getta riicl, corso del Danubio, sorge anche nel presente caso, una città che forma testa di ponte e capo di linea ferroviaria, dominando cosi gli accessi e la viabilità della zona fluviale per largo tratto: là era Olteniza, qui è Galatei Di fronte, sull'altro lato del fiume, sta, l'altra testa di ponte (nel primo caso Tutrakan, in questo Macin), che è passata in mano del nemico. Possedendo questi elementi e ricordando la storia di ieri, si può vedere con chiarezza nel cuore del piano d'offensiva in corso di svolgimento. La battaglia dell'Arges consistè per i tedeschi in una pressione frontale continua, accompagnata da colpi alternati sul rovescio dei fianchi .avversari!. La famosa IX, armata, qra messa evidentemente in riposo per 11 duro' lavorò fatto; agiva alle spalle di Pitesci, mentre il corpo scelto tedescobulgaro del Mackensèn agiva sul fianco''della linea Alexandria-Olteniza. Oggi, l'ala sinistra dell'armata dell'arciduca Giuseppe, al comando dei generali Von Gerok e Von Kuehhe, combatte nelle valli dei piccoli affluenti di deatra del Sereth per prendere a rovescio il campo trincerato di Focsani. mentre le truppe del Mackensèn si fanno largo attraverso gli acquitrini del basso Do nubio puntando su Braila, che hanno con qulstata, e Galatz. Contemporaneamente il resto delle forze tedesche di Valacchia premono su tutto il fronte avversario appoggiandosi -al ,nodp ; ferroviario .di Riinnicu Sarat.gtà da, parecchi giorni in loro potere, come nel caso' precedente si appoggiavano su Crajova. Il vantaggio di agire sui fianchi per quello' dei due combattenti che è all'offensiva, non ha bisognò di dimostra ziono. Trovarsi invece incuneati in mezze alle posizioni nemiche può essere comodo e utile .per chi,' avendo superiorità di forza d'impulso, può sperare di spezzare in due il fronte dell'avversario; ma è soltanto pe ricoloso per chi deve accontentarsi di difendere le proprie posizioni. Infatti, dovendo tirare indietro ora l'unà ora l'altra estre mità della.propria linea di.sbarramento ih seguito alla minaccia di aggiramenti late rati, i russi devono ogni tanto rettincari anche .U,centrq,.-iL che equivale, in ahi' termini, ad «n lento ma continuo ripiegamento hi tutta te linea. Pud fare • una- cena meraviglia, l'osservare come i Busso-romeni non siano capaci di fermare l'avanzata del nemico sia dalla parte del*mónte che da quella del Danubio: perchè tutto problema si riassume in quei! due semplici, teredini, e,se la linea, del Sevethn^otessc essere saldamente garantiti! sui .Inanelli, .si. potrebbe ritenere -infranglbile^nej?centro..In.che cosa consista l'inferiorità'.dei. difensori e perchè non sia ancora sanata, non è ben chiaro. Vi devono essere-' diversi1 motivi : come l'imbarazzo creato nel movimento ferroviario russo dal diverso scartamento delle linee — non mol to numerose del resto — che dalla frontiera si inoltrano in territorio romeno; l'estrema eccentricità di quella zona d'operazioni ri spetto ai nuclei principali di rifornimenti della Russia, che, tranne Kiew, si trovano tutti verso il nord; infine Panile costituito. / ne della massa di manovra che gli austro tedeschi .hanno lanciato contro la Ropa nia c che incessantemente proseguono a ri' forzare, consapevoli di trovarsi ormai ellt prese con lo stesso gigante russo che altr: volta hanno, cercato invano di colpire ali: testa o nel cuore, con le invasioni delle Lituania e della Volinia, belle e inutili co me veri poemi della moderna strategia, E' interessante e istruttivo vedere come i nostri nemici abbiano subordinato ogni al tra preoccupazione al concetto principale di schiacciare la Romania e, attraverso d essa, colpire la Russia- nel punto più sensi bile della sua frontiera meridionale. Il pia no dell'Hindenburg si è rivelato sempn più vasto, e s'intende che per svolgerlo epl nhhia deciso di mettere l'esercito tedesco in Francia e quello austriaco sul fronte ita liano sul piede della più stretta difensiva Soltanto cosi facendo, i tedeschi potevano formare una massa di manovra capace d ottenere rapidi successi sul fronte orienta le e balcanico. Il principio del generali? simo tedesco 6 stato dunque di creare pei la campagna romeno un esercito vwamw te scélto,' agile, duttile, buono per la guer rn di montaprnn e per quella di pianuru riccamente dotato di materiale e al tem po stesso non appesantito dall'esuberanzi dei propri mezzi : un esercito insomma ir cui l'elemento « uomo » avesse ancora li preminenza sull'elemento « macchina », In sciando che succedesse il contrario, per mo mentanea necessità, sui fronti dove bastavi, stare sulla difensiva. Stabilito questo pare che il Comando te desco abbia proceduto a. un riman>ecrìflmonto degli effettivi, nel senso di; lasciare, intatto il numero delle grosse unita, so' traendo però a ciascuna di esse la parte rni gliorefdei suoi elementi costitutivi. Pei esempio, col prendere a ciascuna divisione schierata sul fronte franco-belga, un re< gimento o anche soltanto due battajjlioi «li truppe di prima linea, sostituendoli cor: altrettanti battaglioni di marcia compost di landsturm, il deterioramento della com pagine non è eccessivo, perchè il numero degli uomini resta eguale, e gli element più scadenti si trovano sempre in propor zione di un quarto o di un sesto rispetto a quelli più agguerriti. Certo, quell'esercito verrà privato di una parte delle sue energie aggressive più vivaci, perché non si può chiedere a un uomo di quarantacinque anni, magari ex-riformato, quello che fcl chiede a un uomo valido di venticinque o trenta; ma per tener fermo sopra un fronte saldamente munito, ce n'è d avanzo. D'altra parte si ha cosi il vantaggio di liberare qualche centinaio di migliaia di sol dati eccellenti e riunirli in una massa di manovra da adoperare per un fine precisa B preordinato. Cosi l'Hindenburg si è assicurato — finora, e speriamo per non mol to tempo — l'iniziativa delle operazioni. 91 potrebbe far» qualche cote. A slmile a a parte degli alleati dell'Intese T Altra volta abbiamo dimostrato la di<finità di ooatituirs una vera e propria ma* gclmg"hmspnqtg" sa di manovra, interalleata con comando unico e azione autonoma. Il problema è ancora attuale, e si deve supporre che il grande Convegno di Roma' l'abbia preso in considerazione. Senza entrare in particolari, il che sarebbe oggi inopportuno, ammettiamo .che una qualche soluzione del grave problema possa essere escogitata. Ma "esempio della Germania e dei suoi alleati ha specialmente un valore indiretto: ci ammonisce cioè della necessità che incombe sui belligeranti di non lasciare mai inoperosa la parte migliore delle forze disponibili. Fino ad oggi gli- eserciti dell'Intesa hanho alternato i periodi di calma con quelli d'azione: ora è accaduto più;di una olta che durante i primi si perdessero in parte l buoni effetti dei secondi. Invece i nostri avversarli sono sempre in movimentò;, non perdono alcuna occasione, e all'occorrenza la creano. L'essersi gettati .fi, testa bassa nell'impresa romena è stata una vera trovata da parte loro, e bisogna riconoscere che, una volta presa tale decisione, vi banno dedicate le migliori energie. Non si può non confrontare questi metodi con quelli adoperati dall'Intesa, per esempio a Salonicco. Anche l'opportunità di persistere ih questa campagna, che si prolunga da quasi un anno e mezzo, sarà probabilmente discussa nel convegno di "Roma. I "più ufficiosi giornali di Parigi e di Londra hanno incominciato da qualche tempo a preparare l'opinione pubblica ad un possibile rimbarco del Corpo di spedizione Internazionale in Macedonia. Se si tiene conto della regola, veramente aurea, di non irnmobllizzare inutilmente delle forze che potrebbero servire meglio altrove, l'abbandono dell'impresa di Salonicco appare doeroso. Una tale decisione -sarebbe un atto di forza e non di debolezza. Insistere nel proseguire una mèta inafferrabile significa timidezza e incertezza nel deliberare oltre ebe un eccessivo timore per l'opinione pubblica. Quando fu deciso il rimbarco nelle truppe che avevano si eroicamente combattuto nei Dardanelli, pareva dovesse calcare il mondo: invece nulla accadde. I domali turchi e tedeschi scrissero alcune colonne di insolenze, ma in breve tutto il mondo si convinse che non conveniva sacrificare migliaia di vite per impedire una breve eruzione di contumelie o ironie giornalistiche. La spedizione di Macedonia non ha origini veramente militari: estn fu determinata dal concetto politico dHinfluire sulla Grecia perchè soccorresse la Serbia prima iell'offensiva austro-bulgara. Una volta -sbarcati, si pensò che convenisse restare e non fu difficile dimostrare — sulla sola ?àrta geografica — che Salonicco poteva sostituire un'ottima base per le operazioni icerso l'interno. Inoltre la Romania attirava allora come una calamita l'attenzione della diplomazia e dell'alta strategia dell'Intesa: si credè di servirsi di Salonicco come d'i in mezzo per incoraggiare i romeni all'intervento. La magnifica punta dell'ala sinistra dell'esercitd internazionale di Macedonia su Monas'tir ha dimostrato la bontà di quelle truppe, ma ha confermato la difficoltà di 'ohseguirè risultati decisivi su quel teatro iella guerra. Siccome non è..marciando in mella direzione che si può colpire mortalmente il nemico, e siccome dalla parte «p iòsta — verso lo Struma — ;le. difficoltà si noltiplicherebbpro in misura geometrica ''esercito di Salonicco viene ad èssere un ittimo strumento di guerra le cui possibilità iratiche sono limitatissime. Perchè 11 gene-' ale Cordonnier potesse avanzare fino/a \Ionastir, i due terzi dell'intero Corpo di spedizione hanno dovuto compiere sforzi, .'roici, ed il soccorso dei contingenti italiani provenienti dall'Albania hanno contribuito il successo. Non sappiamo, e nessuno sa cattamente il numero dei fucili e dei cannoni dell'esercito posto sotto il suprèmo «ornando.del Sarrail.'ma.un calcolo proporzionale dimostra che occorrerebbe almeno raddoppiarlo per tentare un'azione "seria ìiùTasse della valle del Vardar e dello struma. « Ora è chiaro che raddoppiare il Corpo di spedizione vuol dire ncerospere ennrme- nefite le difficoltà logistiche e il problema iel rifornimento. Questo si connette con .la ruestione della navigazione nel Mediterraleo orientale che —sono parole dell'uffi- ioso «Temps» dell'altro giorno — pullula 'fnnrmilliO rH cnttnmnrini Ti mSjn.r.rin .OUrmiUe) CTI Sottomarini, il passaggio)bblignto di tanti piroscafi diretti a Salonicco o di ritorno da'quel'porto dà agio urli insidiosi ordegni nemici di moltipli■arsi. Togliere dalla Macedonia quel Corpo ti truppe scelte e ben allenate, che fareb-1 ero assai migliore lavoro altrove, signifi-. •Perebbe dunque seguire l'esempio dei. no•tri nemici nell'utilizzazione integrale derli elementi di forza da noi posseduti, e al 'ompo stesso sottrarre ai sommergibili teleschi una serie di troppo facili occasioni !i compiere le loro criminose gesta. Presa questa coraggiosa decisione. Tln'?sc avrebbe sottomano fin primo nucleo di «massa di manovra» ottenuto senza aloni •ncrifìcio speciale, che potrebbe venire in•-'STBta con elementi tolti con precauzione 'ai vani fronti, secondo il sistema sopra niegato e che nel caso nostro sarebbe faile ritoccare e perfezionare. Provveduta ''firma, resterebbe la scelta del posto dove colpire. E' questo un quesito tronpo commesso per trattarlo di sfuggita. Dobbiamo •redprp che esso abbia occupato gran parte <ei colloqui romani fra i nifi illustri membri militari e politici dell'Intesa.

Persone citate: Benso, Volinia, Von Gerok, Von Kuehhe