La prima giornata del Convegno di Roma

La prima giornata del Convegno di Roma La prima giornata del Convegno di Roma L'arrivo degli ospiti e il ricevimento.alla stazione ~ L'intervento di Cadorna - Le prime visite e i primi colloqui I Ministri dell9 Intesa ad Atene partecipano alle riunioni % ROMA, 5. L'arrivo dei personaggi dell'Intesa" è avvenuto .con cattivo tempo. La mattinata era nebbiosa e piovosa.-Al pubblico non. era stata preannunziata l'ora, ma ciò nonostante una folla, notevole si pigiava dietro i cordoni della piazza della stazione. Alla stallone Alle ore 6 è cominciata a giungere la truppa in piazza Termini, fanteria e bersaglieri, e subito dopo sono stati distesi i cordoni dall'uscita della stazione fino alla fontana dell'Esedra. Piovigginava é le tenebre fitte del cielo erano rotte dalle lampade elettriche. Illuminata ancora era la saletta reale, la quale era adorna di fiori ; illuminato pure era l'interno della stazione, dove era stato disteso un ampio tappeto rosso sullo spazio dinanzi all'uscita. L'interno della stazione .era tenuto sgombro da una compagnia di carabinierili presidente del Consiglio, on. Boselli, è stato fra i. primi a giungere alla stazione, poi man mano sono arrivati gli altri ministri. Tutti i ministri, meno l'on. Dissellati, erano in redingote e cilindro. Dei mi; nistri mancavano solamente gli onorevoli Cardano e De Nava, trattenuti da ragioni di salute. Erano presenti: Boselli, Sonnino, Colosimo, Orlando, Sacchi, Meda, Morrone, Corsi, Rubini, Bonomi, Arlotta, Raineri, Fera, Dissellati, Bianchi, Comandini, Scialdja, Jittoni, il Sindaco di Roma, il sottosegretario per le munizioni gen. Dall'Olio, il sottosegretario agli affari esteri on. Borsareni, il sottosegretario alla guerra generale Alfieri, l'ambasciatore d'Italia a Parigi marchese Salvago-Raggi, l'ambasciatore di Francia sig. Barrare, l'ambasciatore ai Russia sig. De Giers, il personale delle ambasciate di Francia, Russia ed Inghilterra, il sig. De Billy rappresentante del Governo francese a Salonicco, il comm. De Cornò direttore generale delle ferrovie dello Stato, comm. De Martino segretario generale al Ministero degli esteri, il comm. Cancellieri capo di Gabinetto del presidente del Consiglio, il conte Aldobrandi capo di Gabinetto del ministro degli esteri, il generale Marini comandante il Corpo d'armata di Roma, il generale Cauvin, comandante, del carabinieri, li generare Scotti. Oli ospiti 1 L'atteso treno speciale è entrato alle 7,15 precise sotto, la tettoia. Era compostò di due poderose" macchine, cui seguono una vettura-letto, uno. vettura-restaurant, e tre lunghissime vèttùréPsat'on. La lurighez za del convoglio non consente a queste vetture di fermarsi dinanzi alla sala di ricevimento; e ciò cagiona un istante di incertezza fra le autorità che attendono, ma sùbito gli onorevoli Boselli e Sonnino rompono l'indugio avviandosi verso gli ultimi vagoni, dove già sonò accorse le ordinanze Inglesi e francesi degli ufficiali alleati. Primo ad apparire sulla loggetta della vettura-salon è il ministro inglese Milner. Gli va incontro il nostro ministro degli esteri. I due si stringono la mano con franca cordialità, qua8l_ fossero due vecchi amici. Subito appresso è il generale Robertson in uniforme kaki, che prontamente saluta l'onorevole Sonnino. Nel frattempo dal lato opposto del vagone è disceso Lloyd George, che si -è incontrato con l'ambasciatore sir Rennel Rood, il quale lo conduce verso l'on. Sonnino. Anche questo primo incontro fra il primo ministro inglese e il ministro italiano si svolge, cordialissimo. Piuttosto basso e grasso, Lloyd George ha un viso largo incorniciato dai capelli folti e lunghi, che l'età ha reso quasi bianchi. Gli occhi sono limpidi e pieni di vivacità che attrae e rivela una intelligenza .superiore. Ha un aspetto caratteristico quanto quello di Briand ; un aspetto che si differenzia dal comune tipo inglese. La sua fronte è ampia e spaziosa, la sua mascella rotonda; si rivela dal suo viso la manifestazione di una volontà pronta e tenace che un sorriso costante corca di addolcire. Egli non appare per nulla affaticato dal viaggio. Saluta con molta amabilità i personaggi che l'on. Sonnino gli presenta, fra i quali l'on. Tittoni. Intanto, più lontano, un altro incontro e avvenuto fra l'on. Boselli e gli ospiti francesi all'arrivo del trono. Il nostro presidente del Consiglio si è diretto verso il va- Sone ove era l'on. Briand. Sulla scaletta ministro francese attende sorridente. Non appena scorta la caratteristica figura del capo del nostro Governo, che si avanzava a testa scoperta, egli è disceso e si è avanzato per salutarlo. Le due mani si sono unite in una ■trotta lunga e calorosa. L'on. Boselli dóve aver detto al ministro Briand parole care al cuore di un' francese, perche il viso dell'ospite si è come irraggiato di una gioia sincera. Dopo le prime presentazioni, la folla dei personaggi si avvia alla sala reale, dove il gruppo ha sostato^pochi minuti. L'on. Boselli presenta a Briand tutti i ministri e l'on. Sonnino ripete le presenta ziori a Lloyd George. Il sindaco di Roma don Prospero Colonna, e Thèmas, conversano insieme. Thomas ricorda al nostro Sindaco la lieta accoglienza che ebbe qual che mese fa in Campidoglio e il principe Colonna soggiunge che anche questa volta avrebbe voluto degnamente ricevere gli ospiti illustri sul sacro colle, ma essendo siato tolto dal cerimoniale ogni ricevimento che potesse aver carattere di festa, ha dovuto nnunzlarvi. Dopo questo rapido colloquio i personaggi escono sulla Piazza del là Stazione. E' ancora scuro, con'grande dispetto dei numerosi fotografi che attendono sulla strada e di un cinematografista che sperava di girare il gruppo degli illustri personaggi all'uscita dalla Stazione: le grandi lampade illuminano il quadro, ma la luce non è sufficiente. Dalla folla si leva un applauso e partono grida di evviva la Francia, evviva l'Inghilterra. I soldati presentano le armi. L'Inoontro di Cadorna con Blssolatl Al ricevimento, all'arrivo alla stazione, dei personaggi dell'Intesa, assisteva anche il generalo Cadorna. Il generalissimo Cadorna si trovava presso il generale Liautey e nell'useire vide il ministro Bissolati, che parlava col ministro RufBni. Allora si volse a lui e gli porse la mano, che l'on. Bissolati strinse cordialmente. Cadorna e Bissolati si scambiarono anche qualche parola di saluto, poi tutti seguirono Boselli, Briand, Sonnino e Lloyd George fuori della npsggmntGdgmimsmèemssccMndcicFèptcBngnamlvclldaAGg , a e Sulle automobili, nel tragitto dalla stazione alle singole residenze, Briand era accompagnato dai presidente del Consiglio on. Boselli; il generale Lyautey, ministro della guerra" francese, dal ministro della guerra generale Morrone; il signor Albert Thomas, ministro delle munizióni francese, dal generale Dall'Olio; il signor Philippe Berthelot, ministro plenipotenziario, capo di Gabinetto del signor Briand, dal conte Aldobrandi. Accompagnano il ministro della guerra francese il colonnello Billètte, il comandante Requin, il comandante Delmas, il tenente D'Ormesson; il ministro delle munizioni francese dal comandante Tessici-, e dal tenente Saint Hubert. Il primo ministro inglese. on. David Lloyd George è salito In automobile col ministro degli esteri barone Sonnino; il visconte Milner, membro del Gabinetto di guerra ministro senza portafoglio, con l'on. Orlando; il signor George Clerk del Foreign Office coi comm. De Martino. Fanno parte della Missione inglese anche il generale'Wilson, il colonnello slr Maurice Hankey, 11 signor Royden, perito navale, il- signor Layton, del Ministero delle munizioni* il colonnello Clive, ufficiale di collegamento al Quartler Generale inglese In Francia, il maggiore Lùcas, il capitano Duncannon. Il capo della Missione militare russa in Francia, generale di cavalleria Palitzine, è salito in automobile col generale Alfieri. Fanno parte della Missione anche il capitano principe D'Aremberg ed il sottotenènte Ivolsky. Il signor Briand, col ministri francesi e col seguito, hanno preso alloggio all'« Hotel Bristol »'. Il primo ministro inglese Lloyd George è ospite dell'ambasciatore d'Inghilterra; il ministro Milner e gli altri della Missione inglese alloggiano al « Grand Hotel ». il generale russo Palitzine ha preso allogìrlo all'« Hotel Royal ». Alla Consulta ed al Quirinale Il ministro Thomas è uscito alle 9 iA automobile per recarsi a far visita all'on. Bissolati. I due ministri si sono trattenuti a conversare per circa un'ora. La missione fran cese, all'una, si trattenne a colazione a Palazzo Farnese. Briand, accompagnato dall'ambasciatore Barrère, insieme ai membri della missione francese, si è'recato alle 10.30 alla Consulta a visitare il presidente del Consiglio on. Boselli ed 11 ministro decrli Affari Esteri .on.;;Sldney^SonnÌno.: Alle 11,30 anche il primo ministro inglese sig. Lloyd George, accompagnato dall'ambasciatore signor Rennel Rodd, insieme ai membri della missione britannica, si è recato alla Con. sulta a visitare il Presidente del Consiglio ed il ministro degli Esteri. Alle.ore 11,45, terminato il colloquio alla Consulta cogli onorevoli Sonnino' e Boselli, l'on. Briand ha fatto ritorno all'Hotel Bristol, ove era ad attenderlo il senatore Tittoni. L'incontro tra il presidente del Consiglio francese ed il nostro ex-ambasciatore a Parigi è stato cordialissimo. La conversazione è durata circa venti minuti. Verso le 12,10 l'on. Briand ha ricevuto due noti giornalisti'francesi, che risiedono a Roma, e coi quali è rimasto a conversare Ano alle 13. Quindi in automobile si è recato a Palazzo Farnese, ove l'ambasciatore Barrère ha offerto una colazione ai rappresentanti dell'Intesa. Alle ore 15, i rappresentanti delle Nazioni alleate, accompagnati dai rispettivi ambasciatori, sono stati ricevuti al Quirinale da S. M. la Regina Elena e dal Luogotenente Generale del Re. La visita è durata mezz'ora. Gli ospiti, alle ore 15,30, hanno fatto ritorno alle rispettive dimore. Come già fu detto, date le circostanze attuali, durante, il convegno degli Alleati non vi saranno festeggiamenti speciali, nè ricevimenti, nè banchetti, per desiderio comune, sia dei nostri ospiti che.del Governo italiano. L'unica manifestazione esteriore di ospitalità sarà una colazione che il Presidente del Consiglio offrirà domenica mattina aWExcelsior. Il menu della colazione sarà composto in maniera da rispettare le disposizioni luogotenenziali, che riguardano la limitazione delle vivande nei ristoranti. Le riunioni plenarie dei delegati avranno luogo alla Consulta nella'sala rossa, ordinariamente riservata ai pranzi diplomatici e attualmente sede del Gabinetto del presidente del Consiglio on. Boselli. Al centro dell'ampia e luminosa sala, che dà nel giardino del Quirinale, sono state disposte venticinque sedie, oltre a quella del Presidente, intorno al lungo tavolo che serve alle ordinarie riunioni del Consiglio dei Ministri. Lungo le pareti sono stati dispo sti altri sei tavoli per i membri segretari. L'arrivo del Ministri alleati ad Atene Questo convegno romano assume un'importanza eccezionale, forse senza precedenti nella storia. Si conferma che nel convegno verrò esaminato anche il problema dell'impresa di Salonicco, tant'è vero che giungono a Roma, per l'occasione, anche tutti i ministri plenipotenziari degli Alleati ad Atene. Il ministro inglese, sir Francis Elliot, con 1 suoi addetti militari, generale Milne e colonnello Fairhohno, sono giunti da Atene stamane alle 9,15. Sono pure attesi l ministri di Francia, Russia e Italia. Essi saranno consultati dai rappresentanti che si trovano a Roma per il convegno, intorno alla questione greca, che sarà trattata anche essa a fondo nelle riunioni alla Consulta. dmpcspvialvtvzcIertlRpsrnpdszpnnPsmfldtplm I commenti del fogli romani Roma. 5, notte. «La conferenza di Roma — scrivo il «Giornale d'Italia » — promette di essere una tappa importante,' forse decisiva, nel cammino che le Potenze alleate percorrono verso la conclusione vittoriosa del conflitto: essa armonizzerà fonderà l'azione comune, mettendo all'unissono i virili propositi del popoli dell'Intesa ed imprimendo nuovo vigore all'azione unica. Si può, con serena coscienza, nutrire ferma fiducia che le forze vive dell'Intesa, sempre più robuste e armoniche, provocheranno, con l'applicazione di sagaci decisioni, quella favorevole risoluzione del conflitto che ai nemici con una immatura pace premerebbe di evitare. Gli uomini di Stato ed i Comandanti militari ai quali sono affidate le sorti dell'Intesa, rappresentano una garanzia per intelligenza, per energia e per animo. Si deb, tono pertanto attendere le loro decisioni con 'dlociphua e ciucia. L'«pan» oarono « MHtlQ della potenzialità inorale, militare ed economica della coalizione antiteutonica non può portare che a questa conclusione: l'Intesa vincerà. Occorre coordinare gli sforzi, occorre sviluppare le energie latenti, occorre sovratutto perseverare, e ciò sarà fatto, poiché una stessa volontà di vittoria anima i popoli alleati. Ma il risultato è sicuro. * Ne è del resto una controprova la vana, affannosa ricerca del nemici di una introvabile via di uscita dalla situazione in cui si trovano è che è nella sua intima essenza diametralmente opposta alle vanterie con cui essi vorrebbero coprire la loro tragica preoccupazione. A Roma i Governi alleati trovano la conferma ette l'Italia è ferma e nera nel suo Incrollabile proposito di lottare con tutte le energie a fianco delle valorose alleate por la realizzazione delle proprie aspirazioni e per il trionfo della causa comune, che è quella della libertà dell'Europa». La < Tribuna » afferma avere il convegno di Roma eccezionale importanza per le eminenti personalità che vi partecipano, perchè da esso scaturiranno le supreme decisioni della guerra. * 11 convegno avviene — aggiunge il giornale, — all'indomani del rifiuto della pace e perolò all'inizio della seconda e, speriamo, decisiva fase detta-' grande guerra : fase che sue, inrtul>b»*unom# ** Mione e da intensificazione. Per con»p»ei*<i«Ki«- l'importanza basta por mente alla specifica presenza del personaggi .militarli presenza che sottolinea in maniera evidente la portata dell'avvenimento-. Per questo riguardo la scelta dfc Roma còme sede della prima conferenza per il concreta; mento delle supreme iniziative nella nuova fase dèlia guèrra era la più opportuna. Nè la scelta è soltanto — come in parte è indubbiamente — dovuta ad un criterio protocollare di giusta ripartizione degli onori tra le capitali alleate e una nuova conferma della sempre più stretta intima solidarietà che lega l'Italia alla causa comune che 6 la causa delle libertà europee; ma è anche un riconoscimento indubbio e positivo dell'importanza dell'osservatorio e dell'ambiento italiano in questo momento di guerra; ed-è anche una prova dell'importanza che II fronte italiano stesso va assumendo nella guerra comune in correlazione di quei fraiiti orientale e balcanico, dove le vicende della guerra si sono andate concentrando negli ultimi tempi. Molti e gravi — più gravi forse ancora che molti — sono i problemi da concretare o da iniziare che si presenteranno all'esame della conferenza di Roma, In vista della intensificazione e della decisione della guerra su tutti i fronti. Il nemico si apparecchia' all'estremo suo sforzo che sarà ancora formidabile e non si arresterà forse, non meno, che non si sia arrestato sinora, davanti a considerazioni o scrupoli nè di diritto nè di umanità, per il pervicace proposito di attuazione del suoi fini di conquista mascherati sotto l'asserzióne mendace di una EscicdczcvdGtplmt■zcPqpvvvdglpglmmtgdndgdsinconfessabili dopo 'r> rlfidter ieri opposto; _ confessarli. I quattro grandi popoli europei di cui oggi i rappresentanti elètti si riuniscono a Roma hanno preso impegno davanti a se stessi e alla storia di smascherare per sempre 1 violentatori delle libertà europee. Le decisioni dei rappresentanti sono, pari alla grandezza dell'Impegno e della fermezza e della volontà popolare che sono dietro di loro ». Il • Corriere d'Italia », dopo aver rilevato la importanza del convegno, osserva: «Troppo spesso si è proclamato che tanto TAustria-Ungheria quanto la Germania si trovavano agli estremi, e sarebbe u" errore partire da questa premessa per valut . e 11 fatto odierno. Ma è stato indiscutibilmente accertato che esse non possono fare assegnamento sulla forza di resistenza delle loro risorse economiche per perseverare a lungo nella suprema partita che hanno impegnato. DI qui le manovre tendenti a scindere la compagine della Quadruplice, gli infruttuosi e subdoli tentativi per concludere una pace separata, il recente discorso del Cancelliere ed il proposito di aprire negoziati per porre fine al conflitto. Queste manovre sono andate fallite poiché la Quadruplice non si è lasciata fuorviare ed ha risposto riconfermando la sua volontà di non fermarsi sulla via iniziata. Comunque, dopo la proposta di pace annunziata, dalla -Germania, anche all'Intesa si -imponeva la necessità'di esaminare ponderatamente la situazione e di procedere ad uno scambio di vedute che permettessero ril escogitare i mezzi atti ad imprimere un più sicuro indirizzo alla sua condotta di guerra. I problemi attuali, dalla cui risoluzione possono dipendere risultati di considerevole importanza, sono rappresentati evidentemente dalla situazione che si dellriea. sul fronte di Salonicco e lo stato di cose che riguarda la Grecia. Non sarà estraneo alla convenzione odierna creare e concretare i piani opportuni per poter continuare ropera intrapresa con rinnovato vigore e hi modo da costringere gli avversari art accettare eventualmente la lotta non sui punti ■in cui si sentono relativamente più forti ma là dove la loro resistenza non possa riuscire che di scarsa efficacia». u or, i ieri ti n suvtu i twadAivixo iin.iniii'oc ui une» i guerra di difesa, che ha ancora e sempre scoptfnffldzrps