Le supreme decisioni di Londra

Le supreme decisioni di LondraLe supreme decisioni di Londra (Serrizìo speciale della « Stampa ») a , o i e a e Londra, 28, notte. E' lecito pensare che, probabilmente, la parte piti sostanziosa della visita presidenziale e già quasi esaurita. Tre uomini'di valore, riuniti a consiglio su un terreno preparalo, possono in poche ore percorrere molto cammino e bisogna augurarsi che sia esatto i'annunéio che importanti progressi verso una perfetta intesa sono citi stati compiuti. Ciò coinvolgerà una provvidenziale accelerazione di molte altre cose. Il punto su cui, nel frattempo, insistono anche i giornali della sera è' la necessità trascendentale di una stretta e permanente unione fra i due popoli ' che parlano inglese. Questa unione viene descritta come fondamento indispensabile di un nuovo ordine mondiale. Una nube estremamente nera sembrava èssersi addensata sul cielo dell'autorità di Wilson in America al principio di questa settimana, quando al Senato di Washington l'onorevole Lodge, « leader » dei senatori di parie repubblicana, si levò a pronunciare una veemente filippica conilo ia politica di pace di Wilson. Ma oggi le cose vengono messe a poato dagli slessi corrispondenti \vasbingtoniani dal « Daily Telegraph e della * Morning Post e, i quali si erano divertiti un tantino a frondeggiare col discorso di Lodge. Essi spiegano, infatti, con allarmata diffusione, che la filippica dal bollente senatore repubblicano non va presa troppo sul serio. Il senatore Lodge è bensì il « leader » dei repubblicani al Senato, e questi, in seguito alle ultime elezioni, posseggono ora indubbiamente la maggioranza nel Consesso, che condivida col Presidente i supiemi poteri di politica estera, (giacché, mentre spetta a Wilson concludere trattati, al Senato compete il diritto finale di rettiticanli o di annullarti prima che diventino impegnativi':, senonche, al tempo stesso, Lodge non rappresenta l'intero partito repubblicano, botisi la sola porzione di questo, che risiede negli Stati dell'Est a che rimano ultra-conservatrice. Il resto del partito negli Stati dell'Ovest ha tendenza assai più progressiste e non riconoscerebbe ciairiDiai ii senatore Lodge come suo porta-voce. Cosi, mentre i repubblicani dell'Est, pieni di velleità, trustaiole e simili, non sdegnerebbero di mettere il bastone nello mot? a Wilson, anche in tempi delicati rome gii odierni, i loro correligiionari occidentali non hanno la menoma voglia di esautorare il Presidente di fronte agl'Europa. V. P. cfvbAncm

Persone citate: Lodge

Luoghi citati: America, Londra, Washington