La riammissione in servizio dei ferrovieri licenziati per gli scioperi del 1907 e 1914

La riammissione in servizio dei ferrovieri licenziati per gli scioperi del 1907 e 1914La riammissione in servizio dei ferrovieri licenziati per gli scioperi del 1907 e 1914 a a e. e i o a , l a Roma, 1G, notte. La Gazzetta Ufficiale pubblica il seguente decreto luogotenenziale: Art. 1. — Il ministro per i trasporti marittimi e ferroviari è autorizzato a decidere, previa domanda dei singoli interessati, intorno alla riammissibilità nei servizi degli ex-agenti in prova delle, ferrovie dello Stato che furono esonerati ai termini dell'articolo 16, lettera C. del regolamento dei personale, approvato con regio decreto l?:? luglio 1906 per avere partecipalo agli scioperi del 1007 e tÒU, nonché ad impartire |e disposizioni necessarie rlfer l'esecuzione delle sue decisioni. Art. 2. — Tanto per gli «agenti in prova che saranno riammessi, quanto per quelli stabili riammessi in servizio, in applicazione dei decreti luogotenenziali 27 maggio 1915, N. 745. e 4 settembre 1916, N. "l 156, il tempo trascorso dalla data dell'esonero o delle dimissioni alla data di riammissione, sarà valido per la progressione degli aumenti normali di stipendi e paga, esclusa la corresponsione dello stipendio o vdriimRngtrAsCIlm1qpavalido per il computo dell'anzianità nei grado. ,Agli effetti del versamento delle ritenute del fondo pensioni per il periodo di assenza dal servizio, si applicano le disposizioni vigenti per i casi di aspettativa per servizio militare. E' fatto obbligo, a tutti gli agenti riammessi come sopra, di versare per il periodo di assenza la ritenuta per l'iscrizione all'Opera di Previdenza. Gli agenti in prova riammessi dovranno completare i! periodo di prova richiesto dall'atto di sottomissione da questi firmato all'atto della loro assunzione. Art. 3. — Gli ex-agenti avventizi, in funzione, continuativa di cui all'art ?. punto Lo, del regolamento approvato con regio decreto 22 luglio 1006,' N. 517, stati "liceiizirtti per aver partecipato agli scioperi 1907 e 1911-, potranno essere assunti in servizio ai sensi dell'art. 60, comma Lo, e 61 del vigente regolamento per il personale delle ferrovie dello Stato, anche se hanno superato l'età massima prescritta dal regolamento medesimo, purché ne facciano domanda entro il termine che sarà stabilito dal ministro dei trasporti marittimi e ferroviari, e conservino gli altri requisiti prescritti per l'assunzione. Ecco le norme per l'applicazione da! Decreto : « Gli ex-agenti, già esonerati in hase all'art. 16 del Regolamento del personale, approvato con R, 15. 22 luglio 1906 in seguito agli scioperi del 190? e 1914, saranno riammessi in servizio purché ne facciano domanda indirizzata al ministro dei Trasporti Marittimi e Ferroviari, da essere presentata non oltre due mesi dalla data delia pubblicazione, sia dirottamente alla Diresi £f ^cn^rale ± pcr 11 finite dei Capi e JdRl Lomparumento, e soddisfacciano alle - condizioni di cui a! comma seguente. La e| Direzione Generale compirà su ciascuna domanda una rapida istruttoria per accertare se i rh.hiedentì non abbiano subito CNcspaga per il periodo suddetto, e sarà pure Ide o e ¬ oe e!.; o., ' ai aino ai nti oo n o iooti li ioo ee il ì. condanne penali che. a sensi del Regolamento del personale sopracitato, imponga lo destituzione. Pei pli agenti che si trovassero sotto le armi, il termine per la presentazione delle domande potrà essere I fprorogato caso per caso, a giudizio del Di-1 urettore generale delle Ferrovie, ma non otre trenta giorni dalla data del congedo ». dlalastpnEgleasbpFsl'ollle.cncregopst mtritsssssingnmvvcetcsssiuttrpL'apps!8c ai Sa^ar^a cedala della hi postelegrafonica Roma, 16, notti^. Il Comitato d'azione del personale postelegrafico ha esaminato leti nuovamente la situazione diramando il sedente comunicato: « L'agitazione deve mantenersi tenace nello via consigliata, e persistere sinché il Comitato di agitazione abbia espletato tutto il mandalo del-ecatogli dalla Classe Considerata l'agitazìori j ne della classe, il Comitato centrale della I-'ea dérazlonc postelegrafonica ha stabilito di con- i rappresentanti dèlie principiai' S&zio- a èi iae z, il loli a e ne o. dì o e anor so lIl fe, i, e '. o, a ei .aa aro li la oel io ee. 0. ii i ìe di le re n-1 el naio re gli ai tiasaati eni federali ad un convegno che saia tenuto a Roma mercoledì IH corri, alio ore li ». Il Comitato centrale della Federazione postelegrafonica ha poi diramato un lungo comunicato che si può cosi riassumere: ' Dopo alcune premesse, la Federazione viene a precisare I termini fondamentali dell'odierna agitazione per addivenire alle decisioni ed ai. rimedi propr'.i ed urgenti reclamati dalla situazione, e provenire (.-•he dalla stessa ' si adottino, nei campo politico come in cpiello amministrativo, decisioni incongrue e rimedi riadatti: e sòggiunge: « Dalle'numerose assemblee del personale di Roma e degli altri centri si rileva r-h'.aramente che il fomite de! movimento è l'antico disagio economico e morale de.ia classo reso piti grave dal prolungamento eccessivo di orario e dall'intensificazione del lavoro imposto durante la guerra. II 6 corr. In Federazione sottoponeva a] Min'stro lo schema dei postulati della massa organizzata, postulali di carattere esclusivamente economico e morale, sui cpiali si è avuto, come è noto, il pieno accordo deile masse delle varie organizzazioni riconfermato nelle ultime assemblee del personale di Roma e di fuori. — Il Comunicato prosegue polemizzando colla prima categoria, e conclude con un appello ail Governo perché il Ministro del Tesoro ed t membri del Governo riconoscano senza esitanze l'indispensabilità e l'Indifferlbilità di accogliere i voti della massa. A Milano K!i!nno, lfi, notte Stanotte si è tenuta una numerosa riunione di postelegrafonici, che dopo una lunga e vivace discussone durata quattro ore, ha approvato un ordine del giorno in cui si afferma ia necessità. d.i continuare nell'astensione dal lavoro straordinario, e s'impegnano i colleglli a seguire qualtmcme altra via che venga suggerita, per l'avvenire dai dirigenti l'organizzazione. rd.rnLa seduta dei Consiglio provinciale di Alessandria Alossandria. 16, notte. Oggi si è aperto il Consiglio provinciale, sotto la presidenza dell'ori. Uorsarelli, sottosegretario di Stato agi; Esteri. Ass sto in qualità di Commissario dei Governo il prefetto comm. Dàrbesio, Aperta la se,du,a il Presidente pronunzia un discorso patriottico, ricordando >i giorno in cui. impavidi e sicuri, ma poco consapevoli dell'immensa gravila del in .memo, si saiutava ia nostra entrata in guerra. Accennai all'intervento del grande pòpolo urnenono che. non sordo all'invito nostro e spinto da cavalleresco e disinteressato impu.so, scéndeva poderosamente nell'agone a difendere il diritto delle genti, la causa degli oppressi e dei minacciati Saluta ii Re. l'Esercito ed il popolo che sempre sognarono una Patria torte è sicura nei suoi confini, rispettata e grande-. Manda quindi un saluto ai morti ed ai fe-rui. ai prodi tutti che la .vita esposero per la grande causa. L'oratore conclude con un -inno alle fortune della Patria. Anche il prefetto cornm. Darbesio, nell'aesooLarsi a ouanto disse il Presidente, pjontinztó mi applaudiliisinio discorso , La vita che rinasce nelle terre liberate Roma, 16, notte. Il Comando Supremo comunica: I complessi lavori di restauro delle opere ferroviarie in valsugana, eseguiti in tempo assai minoro dei previsto, sono stati condotti a termine con ripristino del tronco Borgo-Gisnion, che rende imminente la ripresa del trallìco diretto tnr Russano e Trento. Le eonumiicazion; stradali nel Bellunese hanno subito un sensibile miglioramento. E' stato ultimato ii ripristino del tronco stradale Gorizia-Canale Santa Lucia. A Belluno, Ponte delle Alpi, Polett e Portegna, sono state riaperte le scuole elementari. In Cadore vennero iniziati i lavori agricoli. rstcmrcIl premio dei Lincei ai prof. Ronfante noma, 1G, notte. Il «Giornale d'Italia» dice che il Gran Premio Beale dell'Accademia dei Lincei, di oltre 10.(100 lire por oliere scientifiche è stato in questi giorni dalla Commissione, assegnalo al prof. Bonfn.in.te. insegnante di storia romana all'Università di Roma. sRcd

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