Diaz entusiasticamente acclamato a Roma

Diaz entusiasticamente acclamato a Roma Diaz entusiasticamente acclamato a Roma L'omaggio al Sotto-capo dello Stato Maggiore gen. Badoglio Una dimostrazione indimenticabile Roma, 15, sera. ! tL'accoglienza che Romalia tributato stamane sai generali Diaz, Badoglio e Scipion' fu degna ; 'di quest artefici della nostra vittoria. L'accoglienza ebbe carattere schiettamente popolare, anzi in taluni istanti tumultuoso, ma spon tanno, perchè popolare o veramente sincera. I tro generali dovevano giungere dalla zona di guerra alle 10,50, ma, per un ritardo, l'arrivo avvenne solo verso mezzogiorno. Fin dalle ore 9, cioè dopo la chiusura di tutti i negozi e la sospensione quasi totale del lavoro, la popolazione, malgrado la giornata divenuta rigida e accompagnai.a ad istanti da folate di nevischio, si dirigeva alla staziono, dove era schierata la truppa per l'arrivo del fratello del Mikadc. E' appena terminata la cerimonia per, l'arrivo del Principe giapponese, che già cominciano a giungere numerose personalità politiche e militari, venute per rendere orna gsefaiizvI gio al generalissimo ed al generale Badoglio. Davanti ai cordoli di truppa, si vanno schierando le Associazioni politiche e patriottiche con uno stuolo di vessilli e di bandiere. Nella saletta reale si rotavano la rappresentanza della Camera (composta degli onorevoli Di Bugnano, Amici, Morelli-Gualtierotti); i senatori Di Prampero, Lanciano; i ministri liissolati, Nilli, Colosimo, Tera, Crespi; i sottoségratari Rossi, Borsarelli Ccrmonatl c Foscari; il sindaco Colonna con molli consiglieri comunali; il prefetto Aphel; la s gnota Badoglio con la figlia, e molti generali. Notati ancora gli onorevoli Canopa, Gargiulo, Thcodoli, il fratello del generale Diaz, comm. Giorgio Diaz, Procuratore del Re a Perugia. Dal piazzale del'a stazione fino a via Nazionale si accalca la folla in attesa dell'arrivo. Alle finestre pendono bandiera e stendardi. AU'ultimo momento arriva, alla stazione fon. Orlando ossequiato da tutti i presenti. Il Prcs dente del Consiglio passa in rivista la compagnia che fa sei-vizio d'onore, e parla lungamente con tutti i soldati. L'onorevole Bissoltiti presenta all'Oli. Orlando la signora Diaz. L'on. Orlando s'intrattiene a 'ungo cori la signora del generalissimo e le dico che giù la conosceva, per mezzo della sua figliuola, che le rassomiglia moltissimo. La signora Diaz con gentile pensiero s'interessa della salute della consorte del Presidente del Consiglio. L'on. Bissoluti presenta, poscia all'onorevole Or. landò la signora Badoglio. Il Presidente de! Consiglio presenta a sua volta le signoro a tutti i Ministri. L'on. Orlando presenta poi ai Ministri il fratello del generale Diaz, od intanto che si attende l'arrivo del treno, l'onorevole Orlando vede fra la truppa un soitotenentg siciliano di sua conoscenza. Lo saluta ip S'Intrattiene affabilmente con lui. V^io poi un mutilalo, gli si avvicina e gli chiede: — Di che regione siete? li mutilato risponde: — .Siciliano. -- Di che paese? — Partmieo. — Voi siete del mio Collegio elettorale., A quale Brigata, appartenete? — Alla Brigata • Perugia ». — Vui siete dei veri eroi. — Abbinino fatto il nostro novero. — uovo eravate prima della guerra? — A Londra, Eccellenza... Facevo l'interprete. — Ora avete fat'o di meglio... Bravo compaesano ! Gli on. Orlando e BissoWi conversano quindi colla, signora Badoglio, ]„, afferma provare in questo momento una duplice gioii,, perche sua madre è triestina. L'ori. Oliando rivolge alcune parole di felicitazione al fra«ilo deh gen. Diaz, e alle domande, che tutte le personalità gli rivolgono, intorno alla salute dell'amata consorte, egli dire: «Si è sviluppata la pleurite, che è un possente derivativo. Immaginate cosa è stalo nel passalo. Poveretta! Ha avuto quattro polmoniti, la flebite « la cistite ■'. E qui il presidente del consiglio, commosso, ricorda le tante ansie e le tante trepidazioni sofferte. La signora Badoglio esciama: a Eccellenza, immagino quanto avrà sofferto colla malattia della sua signora e le cure dello stato in questo supremo momento ». « 11 27 ottobre, risponda l'on. Orlando, rimarrà per me una giornata memorabile. L'animo mio non potrà più dimenticarla. Avevo tre- ansietà: mia moglie morente (le si era affacciata la paralisi cardiaca ed i medili curane le avevano vaticinato appena mezz'ora di vita); avevo 70 mila italiani al di là del Piave, che dovevano decidere dei destini del paese; dovevo partecipare alla conferenza interalleata la più importante che la storia registri. Ebbene - continua il ministro, — mi irrigidii m una volontà di ferro e mi dissi: Ha ria finire rutto bene e tutto è finito bene. L'Italia ha vinto e mia moglie sta meglio... ». L'on. Orlando, lieto e sorridente, si reca a «aiutare un plotone di soldati allievi motoristi comandati dal tenente Caslracane. Accompagnato dai ministri Villa, Crespi e dal sottosegretario Bonicelli, il presidente del Consiglio dei ministri sosta presso ciascun soldato. A coloro che recano i nastrili! dell'attuale campagna ed altri segni di decorazioni, domanda à quali fatti d'arme hanno partecipalo ed ha per tutti un sorriso ed una stretta di mano. ' Frattanto ima folla di ferrovieri che sta dietro I cordoni improvvisa al presidente del Consiglio una simpatica dimostrazione gridando: Viva Orlando! li ministro risponde ringraziando e togliendosi il cappello. Ritorna quindi tra II gruppo di autori Ufi e giornalisti ed incomincia la narrazione di un gustoso episodio capitato a Lione ad un battaglione di soldati territoriali, tutti siciliani, i quali erano incaricati della distribuzione del carbone mediante ia carta. «Non parlavano, - dice l'on. Orlando, •- non .-olii il francese, ma nemmeno l'italiano.. ■• a questo punto il capo-stazione viene ad annunziale l'iniminenie arrivo d'i ire no. L'on orlando interrompe la -conversaziono *' si avvia ad incontrare t generali che giungono. Alle 11,50 giunge il treno e le autorità si affollano per porgere il benvenuto ed esprimere tutta l'affettuosa gratitudine del popolo italiano ai generali vittoriosi. Quando Armando Diaz e Pietro Badoglio scendono dal treno un caloroso applauso scoppia da tutti i presenti. I due generali appaiono visibilmente commossi e, appena si presentano sul peristilio della saletta reale, dalla folla parte un lungo formidabile applauso che continua lino a che j due generali .-uno perduti di vista. Tutti ap plaudono e gridano: «Viva Diaz! Viva Ba doglio!». 1 generali Diaz e Badoglio sono moltocommossi « tale manifestazione; portano con- tiriuamente la mano alla visiera del berretto salutando c scambiando calorose strette di 'nano con i presenti Usciti sul piazzale, i generali Diaz e Badoglio, sempre acclamatissimi, hanno preso posto in due automobili e insieme alle famiglie ed al sindaco di Roma si sono diretti all'abitazione del generale Diaz, che è fuori di l'orla del Popolo. E' cosi densa e fremente la folla, che l'automobile procede con difficoltà al passo. E' una manifestazione affettuosa ed imponente. A questo punto avviene una scena indescrivibile. Fuori della stazione, sul piazzale, erano allineati 1100 ufficiali del presidio, venuti per salutare il generalissimo. Quando l'automobile dove si trovavano il generale Diaz ed il generale Badoglio, ed il sindaco di Roma, passa dinanzi a loro, quel migliaio e più di ufficiali si precipita, intorno all'automobile per stringere, la mano e per acclamare I Diaz e Badoglio. Gli ufficiali accerchiano l'au- o a i o A tomobils ed invano i carabinieri cercano di fare largo al veicolo Tutti vogliono salutare il generale vincitore e l'automobile è costretta a rimanere quaranta minuti ferma. Il general issi rito stringe la ntano a tutti ed ha per tutti una parola.. Intanto la folla dietro ai cordoni acclama. A Piazza dell'Esedra la folla rompe i cordoni c signore, cittadini, popolani o soldati circonda.no l'automobile e non la lasciano più proseguire. I generali Diaz e Badoglio sono baciati e abbracciati e coperti di dori. Essi sono vivamente commossi per questa scena senza esempio. L'automobile ha impiegato un'ora a percorrere, poche, centinaia di metri. La calca è indescrivibile: in via Nazionale la ressa è tale che l'automobile sosta ad ogni passo. Popolani salgono sulla capotto dell'automobile ed carabinieri non possono farli discendere, soldati dei cordoni rotti dalla folla acclamano anch'essi i due generali. Tutti vogliono avvicinarsi ad essi; nasce tale una calca che delle donno svengono e sono divelti dalla Humana alcuni alberelli elio fiancheggiano la via Nazinnale. Dalla via N'azionalo fino al Quartiere Flaminio, dove è la casa del generale Diaz è una continua ovazione al vincitore della guerra. Il passaggio •dell'automobile che portava i due autori della mostra formidabile vittoria, ha fallo esultare di gioia e di entusiasmo la folla. L'automobile percorro sempre nelle stesse emidi/ioni il corso >o giungo dopo le ore l'i alla modesta casa abitala dal generale Diaz, ove In folla è .spaventosa. I generali Diaz Badoglio cono trasportati, si può dire, dalla folla lino a! pollone della casa, l-a lolla sembra in delirio e. giNda con mille voci: « Viva Diaz! Viva Badoglio! Viva l'Esercito!». Dopo dicci minuti di battimani, sul balcone al primo piano dell'appartamento di Diaz s: affacciano i generali Diaz, Bado-gPo e Scipio ni, accompagnati dalle famiglie Diaz e Bado glio e. dal (principe Colonna. Il sindaco di Roma fa segno alla folla di taces-c e con voce alla dice: « li nostro grido deve essere grido di gratitudine verso i generali D'az e Badoglio, verso coloro che. hanno fatto del nostro paese il più grande paese del inondo. Gridate con me: Viva Diaz! Viva Badoglio! Viva il Re! Viva l'Italia! ». Il popolo a gran voce ripete tutto queste grida.. La famiglia Diaz c la signora Badoglio sono partici ilarmente commesse. La folla grida: « Parli Diaz! ». Il gene raìlssimo, con voce alla, squillante, grida « Non un uomo ha vinto, ma il popolo, la Nazione, in nome della civiltà e del diritto, L'Italia seguo le ormo di Roma antica. Essa deve essere gelosa della sua forza c della sua potenza pea- la difesa del nome del Re e dei suoi confini naturali. V'iva il Re! Viva l'ItaPai». La folla acclama entusiasticamente queste paroie. 1] sindaco di Roma bacia Diaz e Badoglio in cospetto della folla che applau de freneticamente. I generali si ritirano e vanno a colazione. Sono u- 13.Vi e la folla rimane ancora ad applaudire. 1! popolo di Roma ha gettato fiori e lauri al generale Armando Diaz. La relazione della giornata rii ieri è pervasa di uno spirito di entusiasmo così grande che ricorda i ritorni dei più singolari capitani vittoriosi. Bene ha fatto il popolo di Roma a testimoniare la sua gratitudiue in modo così solenne ed in ciò e stato, com'è suo compito, interprete fedele del pensiero e del sentimento di tutto il popolo italiano. Noi siamo anzi d'avviso che il grande plauso di ieri riceverà dalla storia, quando sarà, possibile scriverla, non solo la conferma, ma anche una maggiore consacrazione. Ad Armando Diaz, modesto, ma sicuro e valoroso condottiero degl'esercito italiano, l'Italia deve la sua salvezza e la sua completa finale vittoria. 11 nome di lui sarà scritto accanto a quelli dei maggiori uomini di guerra di I Risorgimento italiano. • » L'arsivo a Roma del principe Higasei Fuscimi Roma, 15, none Stamane, alle ore 10,20, con un treno speciale, è giunto in Roma, proveniente dalla Francia. Sua Altezza Imperiale il principe Higasei Fmscimi del Giappone. Sua Altezza Imperiale, che si è recato in Europa a visitare il Re d'Inghilterra, il Presidente della Repubblica francese ed ora il Re d'Italia, è accompagnato da numeroso seguito, nel quale ligulann il marchesi' lnuyo, maresciallo della nobiltà i dir- fu per parecchi anni ambasciatore del Giappone a Londra! il generale Selva, l'ammiraglio Oguii, U marchese Maeda. ed altri. Viaggiando il Principe in forma privata, tale carattere ebbe ìt ricevimento alla nazione. Si trovavano ad attenderlo S. A. R. il Duca di Genova, accompagnato dai suo aiutanto uli bandiera Moriondo di .Mairneo e da un mastro di cerimonie, il sottosegretario di Stato agli All'ari esteri, marchese Borsarelli, ac coinpuguato dal consigliere di Legazione no bile Marchetti Ferrante, il personale dell'Ani Pasciuta giapponese. (Giunsero pure col prin cipe Higasei Fuscimi il contrammiraglio Bi scaletti di Ruflia e il comandante Moreno, elio Sua Maestà il Re aveva mandalo ad incontrare il Principe a BardonecQhia. Scambiati i salini, il Duca di Genova accompagnò il principe Higasei Fuscimi e' Stand Hotel, ove Sua Altezza imperiale è alloggiata, col suo seguito. L'augusto ospite ìiippor o è a! suo terzo o quarta viaggio in Europa. Ha il grado di arnmK'.uaho (Fulladnitvali della, marina giap- I pnnese. Era il comandante in seconda deliri l]>mcrocja(0re Kilo<e nella famosa battaglia di zusclmft. 1 dispacci del Sindaco di Trieste Al presidente della Camera Roma. 15, notte 11 Sindaco di Trieste ha inviato all'on. cav. Marcora, presidente della Camera dei deputati, il seguente telegramma: < Sci giorM in cui (e idealità supreme della patria si realizzano e il tricolore sventola dalla torre di San Giusto e sul mare Adriatico, simboli delta potenza, della libertà e dell/i giustizia onde si compone la vittoria delle armi italiani', Trieste invia a, J'. E. clic con Garibaldi vesti la camicia rossa e oggi rappresento l'onore del Parlamento italiano, con reverente omaggio l'espressione di devota fede con cui essa, rivendicata la. sua indipendenza, unirà l'i sua alla vita uscerulenle della Sazione. - Sindaco-, Valerio ». L'on. Marcora ha risposto: « Mi giunge il saluto di Trieste italiana alla Camera dei deputati italiana! Il sogno lungamente, ansiosamente sosiiiralo è latto realtà Tutto guanto di più. bello, di pia nobile csidlava l'anima italiana nelle aspirazioni purissime del sentimento patrio si compie tra la gioia, delirante di tallo il popolo per la ferrea giustizia di una suprema legge morale. L'as sciabica nazionali! dell'Italia compiuta ricani bla con infinito umóre, con profonda couimoione, con reverente gratitudine alla città che toccò il (ondo di ogni dolore ritraendonc continuo alimento per la sua incrollabile fede il bacio ardente di un. affetto per troppi, anni custodito soltanto dalla speranza. Il Cecchin garibaldino sente d'i compiere in questo momento un rito, che tulle le camicie rosse ideala mente gli commeUoiw. Accorga Trieste questi]iiliniriiii c possano cast dirle tutta Vesaltazione dei nostri cuori. - Presidente Camera dei deputati : On. Marcora ». Al presidente della "Dante Alighieri,, 1! Sindaco di Trieste, avv. Valerio, ha inviato all'ori. Boselli, presidente della Alighieri ». il seguente telegramma : « un. lìosclli, presidente « Dante Alighieri », noma ■ .1 lo-', cittadina venerando, clic a capo di quanti simboleggiano la fede italica immortale nel nome di Dante che a cupo del Governo Italiano nelle ore più gravi del cimento per l'unità della Patria foste esempio ognora delle virtù civili più a'Ue e più forti, Trieste, congiunta par Sempre alla Gran Madre. Italiana, manda un. saluto riverente e vi prega essere interprete della sua gratitudine per la magnanima opera di coscienza nazionale della Società « Dante Alighieri » - .Sindaci) Trieste-. Valerio ». L'on. Boselili ha cosi risposto: « Valerio. Sindaco di Trieste - Grazie con viva profonda commozione. Trieste sospiro visione animn delle aiiime italiane e tutta la Patria esultante. In questo giorno tre lustri or sono dicano alla « Danti: fu 'l'orino le onde dello Adriatico gridare Italia. La « Dante » clic invoco Trieste con ardore impaziente. ,s grata per vostro eloquente ricordo. Essa alzerà costi grido fraterno nel prossimo anno in cui il Congresso della « Dante » anticipandone epoca si aprirà a Trieste, proseguirà nella Dalmazia, si chiuderà a Trento dove Dante non aspettò incano. Vi ringrazio con affetto Sindaco cortese. Ebbi sempre fede nell'avvento della redenzione e la tarda vecchiezza si ringiovanisce nell'entusiasmo divino di questo nuovo Salale Italico. Viva Trieste. ■ Presidente « Dante Alighieri >: Boselli ». Dante Scambio di telegrammi fra i Re d'Italia e d'Inghilterra Roma, 15, mattino. Il Re d'Inghilterra ha inviato a S. M. il Re il seguente telegramma : -i In questa propizia occasione, quando l'ultimo dei nostri nemici ha riconosciuto la sconfìtta, -mando le mie più calorose congratulazioni a V. M. ed al popola italiano che è ora assicurata del compimento dei suoi id-eali di. liberazione e di unità. Sol siamo giustamente fieri della nostra fraternità nelle armi, della gloriosa vittoria del Piave che ha portato ad un cosi completo trionfo la nostra giusta causa e formerà un Indissolubile legante Ira i nostri due popoli nella nuova era di pace e prosperità che si apre dinanzi a loro. E' dei più lieti auspici che questo grande evento abbia coinciso col genetliaco di V. M. per il quale Le offro le mie più cordiali congratulazioni ». S. M. il Re ha cosi risposto: « La nobile, e cordiale parola con cui V. AL, nella auspicala occasione della disfatta del comune, nemico, ha voluto salutare la vittoria deWlUilin ed il realizzarsi delle sue aspirazioni nazionali, mi è giunta tanto più gradita in quanto die V. ilf.. con squisito pensiero, si e compiaciuta j di associarla al giorno detta mia festa natalizia. Sell'cSprimcre a V. M. i sentimenti della mia personale riconoscenza e di quella di latto U popolo Italiano, formulo i voli più fervidi che la leale e fraterna amicizia cementatasi fra l'Italia e l'Inghilterra sugli stessi vittoriosi campi di battaglia, si rinsaldi in vincoli sempre più torti nella nuova èra di pace c di prosperila •• Wilson interviene ad nn ricevimento in onore del nostro Re Washington, 12. 11 colile Macelli dj Celleire, ambasciatore d'Italia, per solennizzare con la gloriosa nostra vittoria il genetliaco del Re, ha offerto ieri sera un ricevimento all'Ainibasciala. Vj intervenne, il Presidenti! Wilson, rompendo la tradizione secondo la quale il Presidente della Repubblica si -eia sempre astenuto dal recarsi presso i 'rappresentanti esteri. Jl Presidente e la signora Wilson si trattennero a lungo nel ricevimento coti affabile ifamigliaiità. Con i membri del Gabluetto di Washington e del Congresso intervenne anche una larga rapviresetitaiiza de! mondo ufficiale e della sor.età. {Stefani). Dimostrazioni in Spagna a favore degli Alleati Madrid, 15, sera. II Consiglio dei ministri tenuto al Palazzo Reale ha esaminato la situazione parlamentare. Garda Prielo e Romancnea hanno contermine del Contìglio, intorno agli rerito, al termine del Consiglio, intorno agli affari esteri.. Conttiiuano ad essere segnalate dalla maggior parie dalle .citta, da. provincia dlmoftrazioni a favore degli Alleati.