Tisza ucciso nelle vie di Budapest

Tisza ucciso nelle vie di Budapest Tisza ucciso nelle vie di Budapest Karoly, proclamato presidente del Consiglio, annuncia che la rivoluzione è scoppiata - I torbidi di Vienna e di Budapest - Primi atti dei Consigli nazionali - Manifestazioni italiane a Fiume. blatt e la Vessisene /eitung dicono che la situazione a Budapest sarebbe grave. Le truppe sembrano agire d'accordo con l'As iem,blea nazionale ungherese. Gli avvenimenti, di. Budapest sembrano provocati da un tentativo di. dittatura militare da parte del BERNA, 1. Gravi disordini sono scoppiati il 30 a Vienna ed a Budapest. La folla avrebbe acclamato alla repubblica. L'Ag. Wolff dice che i torbidi scoppiarono simultaneamente a Vienna ed a Budapest. Il Berlrner Tage- l'arciduca Eugenio. Gli avvenimenti sono ancora oscuri. La Vossische Zeitung apprende che nella serata del 30 ottobre una folla di varie migliaia di persone si è adunata sulla piazza Cisoia, dinanzi alla sede della Assemblea nazionale ungherese, alla quale quattro reggimenti, al comando di ufficiali, prestarono giuramento. I dimostranti percorsero le strade fra enorme entusiasmo. Si ha da Budapest che il conte Tisza è stato vittima di un allentalo mentre passeggiava con una sua parente. Egli è slato ucciso da un colpo di rivoltella, e la signora che lo accompagnava sarebbe rimasta ferita. Altre informazioni da Budapest recano: « Karoly è stato proclamato presidente del Consiglio. Si conferma prossima la caduta di Andrassy. Il conte Karoly, nuovo presidente del Consiglio, ha telegrafato a tutti, gli uffici pubblici ungheresi che la rivoluzione è scoppiata a Budapest e che il Consiglio nazionale ha assunto il Governo dello Stato. La guarnigione e la polizia lo riconoscono, il popolo è giubilante. D'altro canto si dice che le notizie dei giornali tedeschi sui torbidi di Ungheria sono esagerate. Il* Consiglio nazionale domina la situazione. La nomina del conte Karoly a presidente del Consiglio rinforza l'autorità del Governo. Cosi informano i giornali ungheresi. Ieri lutti i teatri tennero rappresentazioni, di gala e in tutta l'Ungheria le città sono imbandierate. Il Consiglio nazionale prese possesso del palazzo del Parlamento ». Si ha da Vienna-, «/ giornali viennesi di ieri sera affermano che l'imperatore Carlo è. rimasto a Vienna, e che sono false le notizie della sua partenza. E' stato disposto che tutti gli ufficiali, soldati e gendarmi possano passare al servizio dei loro Consigli nazionali e indossare le divise stabilite dai Consigli stessi. Sarà promulgata un'amnistia per i delitti militari e politici. La città è assai animata, ma non vi furono gravi incidenti. L'assemblea nazionale ha eletto Lina Hofer, Hausen e Seitz presidenti del Consiglio di Stato. Il Principe di Hohenlohe, ambasciatore a Berlino, ha presentato le sue dimissioni, che l'imperatore Carlo non ha accolte. Il Consiglio Inazionale tedesco tenne una seduta. Tutti {protestarono contro la nota di. Andrassy e • , ■ _,„,, „ [contro la divisata unione della Boemia te-1desca allo Stalo czeco-slovacco. Il problema BsfrlTnt i l , ee e o 4 : . i n o i d dinastico non fu risoluto, dichiarandosi che esso costituisce uva questione comune con lo Stato ungherese. I giornali pubblicano una lettera inviata il 18 corrente da Laminaseli e lledlich a Lansing. Essa ricorda che il popolo tedesco ha preso la sua sorte nelle proprie mani, si e ormai costituita nella Monarchia una Lega di popoli tedeschi che desidera la pace, ma è pronta a respingere condizioni umilianti ». Si ha da Praga che la luogotenenza si è messa a disposizione del Consiglio nazionale, il quale ha nominato i capi di Lutti i servizi pubblici ed ha designato il deputato T'usar come inviato presso il Governo di Vienna. Oggi si è costituito a Praga un Comitato di difesa nazionale. Infine un comunicato ufficiale emanato da Vienna dice: <i Corrono voci disastrose sulla situazione dell'esercito sul fronte; ma esse sono inesatte. Gli avvenimenti interni vi hanno una ripercussione, ma l'esercito compie gesta che ne dimostrano la saldezza »La Presse reca-, » L'altro ieri gli italiana n- , percorsero la città in otto a] ■ , " u* *"il\c°* bandiere italiane cantando gli inni itasiìliani e acclamando all'on. Zanella. Dalla]Filarmonica si sventolò la bandiera itan-\liana Fra t dimostranti vi erano quattrti- c(m coccarde iialianen el\ t tri he no- Cl telefonano da Roma, 1: -,^£5^^» IVuccl8*one del„ cont? £ì?zaU Giornale dltaUa scrive: « Il conte Tiszera l'uomo che accanto al Kaiser aveva la maggiore responsabilità della guerra. Egli la prparò durame la sua attività, di primo ministri- ungherese, quando era anora in vita l'arciduci - France3C0 Ferdinando. Avvenuta la tragedIdi Sarajevo, ajgli partecipò, insieme al cont Berchtold, a! famoso convegno di Potsdam, sotto la presidenza di Guglielmo II, ne! quale fu deciso di approfittare dell'assassinio dell'erede al trono d'Austria-Ungheria per scatenare la guerra. Dotato di temperamento violento, Tisza non esitò ad adottare ne.l'interno una feroce politica di repressione contro le nazionalità, trascinando il Governo austriaco a fare altrettanto. Tisza fra considerato da tutte le popolazioni della Monarchia danubiana non solo come U principale responsabile della guerra, ma anche come l'ispiratore più influente di tutti gli orrori e delle impiccagioni avvenute in Austria-Ungheria nella prima fase della guerra. Nessun uomo di Stato ha mai raccolto, su di sé tanto odio. L'assassinio odierno denota che la situazione in Ungheria deve essera ben tralice.. L'ira popò'are ha eliminato il primo responsabile dell'immane catastrofe. Po-, po quattro anni e mezzo il complice di Gu-' glielmo II è ucciso ed i.l protagonista in procinto d: perdere la corona ».