Le probabili dimissioni del Cancelliere Max di Baden per la sua lettera del Gennaio al principe Hohenlohe

Le probabili dimissioni del Cancelliere Max di Baden per la sua lettera del Gennaio al principe Hohenlohe Le probabili dimissioni del Cancelliere Max di Baden per la sua lettera del Gennaio al principe Hohenlohe (Servizio «peci a le della STAMPA) Zurigo, 14, notte. IrLa crisi del Concernerà,* é aperta. „. | Jprincipe Mar. di Badai cade Mi indomani ndella risposta del Governo tedesco alla Nofal^■sdi Wilson : ma non. per il. avo risoluto indirizzo verso la pace, bensì, per una. espressione anteriore del suo pensiero politico: rode, vittima di una lettera, la, lettera da. lui scritta nel; gennaio di quest'anno al, rullino Hohenlohe, nella quale il C-ancelliere esponeva sulla, pace delle, democrazie idee e sentime.iiti diversi, da. quelli che mitrano In sua attuale politica di Capo di Governo. Questa lettera, appena pervenuta a. rono si'finsA dei circoli di Sinistra, ri ha desialo uno impressione immensa. 1 socialisti, in sdsisaprr.!rpehdcnti, die, rome vi rilevai già il. giorno pdelia S'w. nomina a Cancelliere, rra.no sorti [nds|m| colpo, fu. giudicata, ingenua e povera, come. I |contro il, fallo rhe alla testa del pruno Ministero del nuovo orie.nl amen lo si mettesse un Principe, e, iniziarono subito una. rampogna, trascinando i socialisti maggioritari v quegli el.cmenti i. quali, facendo rapo alla. V'ossisene Zeitung, avevano parlalo dei, pericoli e. delle sorprese che poteva recare, tuie nomina. D'altra parte, i conservatori, cui il principe è malviso pel passo della pace e pala politica di riforme in. Prussia e in Germania, colsero la palla al. balzo, onde si. videro l'estrema destra e. l'estrema sinistra, per ragioni diverse, procedere nello stesso cammino verso la stessa meta. Le. conferenze politiche, ove la lettera, fu discussa e si è manifestala la necessità del ritiro del Principe, furonn tempestosissime, anche perche la successiva lettera scritta da Mar. a Delbrueck, colla quale tentò di. parare il aggravante la situazione del Cancellici!' V'olente furono le proteste dei socialisti indipendenti; garbate m.a energiche quelle dei socialisti maggioritari, i. quali domandavano che Max si sacrificasse hell'intercs. se della causa della pace e per la tranquillila del paese. Invece, il centro, i nazionali liberali e i partiti indipendenti avrebbero voluto che egli permanesse al potere, ma sembra che. i tentativi di salva languì siano riusciti vani, tantoché già si dichiara aperta la successione e. già. si fanno i nomi di Solf, di Foyer e di altri come successori. I conservatori vello stesso tempo intensi, tirano la lotta contro il Governo generale, contro la riforme, contro il passo per la pare e indicono comizi pubblki c fanno ha levare agli occhi (lei. tedeschi un pericolo per la integrità dell'Impero nel Ministero attuala. Così la Nazionnl Zeitung scrive che « il pubblico, evidentemente, non si e reso conto ancora di ciò che significhi il passo fatto: cioè la cessione dell'AlsaziaLorena e della Polonia prussiana ». Ma. tale a fier inazione non sembrerebbe infondala, giacchi; nuovamente òggi tutti, i fogli, intimi del Governo ripetono che j due, problemi sono assolutamente interni : mai. la Germania consentirà a cessioni. E il critico della B.°rlincr Zeitung prova che. lo sgombero non potrà mettere in pericolo il suolo tedesco, perchè per attuarlo ci vorranno mesi: nel frattempo si fortificherà, poderosamente il confine tedesco, al fine di proteggere le regioni dell'Alsazia-Lorena c il West/alesc contro qualsiasi eventualità, ove i negoziati fallissero. Intanto, i. dispacci odierni da Berlino confermano che lutti i. giornali si. occupano delle discussioni dei circoli parlamentari circa la lettera del principe. Massimiliano di Baden al principe di Hohenlohe, rilevando la possibilità delle dimissioni del Cancelliere. Il Vorwaerte 'lice che il Governo tedesco, che dovrà concludere, la pacf, dovrà essere superiore ad ogni sospetto, la, mancanza di sincerità e. qualsiasi riguardo di persona devono essere posposti agli, interessi supremi del paese. Il principe Massimiliano avrebbe dichiarato di essere pronto a ritirarsi, se la. sua persona fosse dì ostacolo alla, conclusione della pace. Nel pomeriggio hanno luogo conferei! za tra i partiti, della maggioranza. La Frankfurter Zeitung dice che i capi-par tiio avrebbero desideralo che si evitassi una crisi, ma. temono l'impressione disastro sa, che farebbe sulla popolazione la sua ye.rman.enza ul potere e la ripercussione che si avrebbe all'estero. Oggi si pubblicherà a Berlino la nota lettera di Massimiliano al principe Hohenlohe, nonché la dichiarazio ve del Cancelliere ai capi-partito. il testo delia lettera Ecco la ietterà alla quale, queste notizie si riferiscono: «Carlsruhe, V! gennaio iute. — Mio caro tuffino, i miei migliori ringraziaineriti per le tue uiiiime lettere alle quali non Ito potuto rispondere elio lelegrauicameute, ed anche per l'amicale invio dei tuo articolo iniierassaute e lusinghiero. Il mio discorso ha ricevuto una bai singolare accoglienza. Io pensavo di dire delle cosci natura-lis-ime e non lusingar* nò biasimare — all'infuori dei nostri nomici -- alcuno : ciò nondimeno le mie puii-ole hanno trovato nel paese ed all'estero, una eco cUe mi turba. Quale idea si fauno : tedeschi- e gii stranieri della GermaniaI! E' una cosa cne mi spaventa sul serio. I giornali svizzeri stabiliscono un contrasto tra gli Hohenzollern ed i Zachringcn, ciò che è perfettamente un non senso, come lo proverebbe i; telegramma che l'imperatore mi he mandato — la cosa stia tra noi — e nel quale ivrli definisce il mio discorso • un atto meritorio » e mi felicita per i pensieri elevati c LeUi a che vi si trovano ». I pangermanisti mi attaccano, sebbene io loro indichi, per guida della spada tedesca, lo spirito tedesco, grazie eJ quale essi possono conquistare il mondo come lo vogliono: ed i giornali di sinistra, a cominciare dalla Gazzetta di Francoforte, che m: è. estremamente antipatica, ini opnr'moco d! lodi, sebbene io abbia inolio chiaramente erebarniti la parola d'ordine democratica e le foratole dilla dialettica dt partito, c persino pirismentarismo. Il mondo è sossorra e. gli epiriti imi perduto l'equilibrio, Nel loro siuar- Irimento. dovuto alla suggestione, es«i non «nno ] | J™^,': SÉ\< nesimo, informata ad uno spirito serio e Gral^eo o ri, coscienza umanitaria «provvista di!■sentimentalità: essi, ai contrari ■>,....sono co stretti n, imbeverlo di nsni sozzura e del fantro dola follia che ottenebra ;1 loro giudizio, por aggiostarlo alla loro bassezza. Ma io sono itero dei miei badesl. Essi sanno ohe io non sono, riè, voglio essere, riè posso essere un uomo di partito: è -per rio che, tanto a destra ohe a sinistra. os-si riii hanno compreso «-ri hanno sèmpre trovato nelle mìe pa- rote lauto che basti a fortificare i loro cuori. lo '1». innihn tempo mi sentivo la voglia d' afferrare -pel bavero i nostr nemici, e dì ridermi delia loro attitudine di persóne che !:•; pretendono l'indie: ne.Ma questione delle responsabilità e deMa parola d'ordine democratica, lo provavo io .stesso bsogno di np porre la Predica d<U'a Montagna ai costumi [nagani, pd, a mezzo di questo pensiero di amore, di cenane una chiara lince anche sul dovere <■ iie incombe ai forti di garantire i diritti dell'umanità: perchè una deplorevole insicurezza ed ine triste confusione dello nozioni sì {-.«no manifestato a proposito di questa due cose Peiv-hè. Ha una parte i nostri iir.i>> ••: hanno falsificato queste sacre concezioni iiiorli*n'e le ;oro menzogne e le loro calunnie ; e d'anitra, parte noi rispondiamo alle loro misuro di ricatto, sotto io * aitate di queste basse manovre, d'ima maniera riho è affatto stupida. 5* ji mio intervento in prò d»! Cristianesimo e della coscienza umana risponde ai'a mie convinzioni profonde, rs|so presenta anche un carattere pratico: porclic, insìstendo su onesti concetti _ che. secondo me. sono più profondi nello spiritò tedesco che in quello inglese, o francese — io mi sono -i.hhapdon.nto, contro la suggestione di pacifismo e di umanità dei nos'ri nemici, md un nitacco rhe si può, se si vuote, qualificare un'offensiva morale* Io non n^rro chr questo pensiero mi è antipatico, perchè sono sempre stato d'avviso che il cristianesimo e | l'amore del prossimo debbono osser» presi ver sfe stessi, e che i vantarci ohe ne risultano I non debbono essere messi in lue» d'un mode |speciale. Ma questo beneficio è insito in essi i , , a o o e e l i a n l l c i o i o l a e . a i stessi, e quando esso sr-rce alla pace serve ad una buona ftanite, «Per tal modo il principio e la fine cestituiscono l'offensiva contro le menzogne »> ia suggestione, l'offensiva che si diee morale* Ma -e io volessi burlarmi dello parola d'ordine democratica delle Potenze occidentali, io dovrei occuparmi delle nostre condizioni interne. (Sospinto per la Germania e pel Baden il parlanieritanisrno oci identale, io dovrei diro al popolo bodtsé e ,-1! tedesco dm io comprendo i suoi Insogni, ma che le istituzioni non sono dei rimedi Io mi procuro co<\ una piattaforma sulla quale io mi tengo aperta quella via che io voglio percorrere, srl j badesi accettano volontieri di essere guidati quando sentono che i loro bisogni e le loro cure sono compresi. Nella questione della pace, jc mi inetto dallo stesso punto di vstii.. Io volevo contentarmi ui indicare lo spirito col quale noi dovremmo fronteggiare questa quesiiou/j in opposizione alte Potenze occidentali. E' questa la ragiono per cui il » commento > r, qui. della maggiore importanza, essendo tanto difficile precisare il valore del t quid ». Perchè anch'io naturalmente' desidero che noi deriviamo dai nostri successi ouanto di meglio e di più si può: 0. in opposizione colla «determinazione della pace» che era lo spauracchio di Berlino, io desidero le indennità le più grandi possibili, non importa in quale forma, affinchè dopo la guerra, non ci arrivi di divenire troppo poveri. « Su quésto punto la mia opinione non rollima colla tua, perchè io, oggi, non sono ancora d'accordo che, quanto al Belgio, pori se ne dica di più di quanto (Inora è stato detto. I nostri nemici ne sanno abbastanza, e di fronte ad un avversario così scaltra e cosi intelligente come l'Inghilterra, il Belgio e il soio oggetto di compensi che noi possedinmo. Non sarebbe cosi se noi trovassimo le condizioni per una pace durevold, ina su questo punto MoydJ George e Clemenceou hanno taglialo i nomi dtìetro di se. Così tu hai l'interpretazione autentica del mio discorso, che è alo dilfiuso a. centomila esemplari a cura dei Ministero, come un libello per iiluminaro il popolo. Io ti ringrazio ancora una volta por le amabili cose che i tuoi articoli contengono a mio riguardo. Io li accetto colla convinzione, di avere fatto della poesia senza saperlo. Io vorrei ancora aggiungere una parola. Il discorso è un tutto■ olii non tiene confo del principio non può comprenderne la fine, e viceversa. Io ho una assai cattiva opinione della moralità dei potentati nostri nemici, e della crassa mancanza di giudizio dei loro popoli. Noi, qui, dobbiamo 'cornbaltero ronfio una mancanza di sentimenti che verosimilmente non è mai stata più completa. Da parte nostra noi pecchiamo per stupidità, perchè le deliberazioni pangermanistiene e annessionistiche sono manifestazioni altrettanto stupide, almeno nella forma che esse rivestono. Al['infuori di ciò, anche in casa nostra vi ha volgarità a sufficienza; ina essa è meno cosciente, e costituisce un minore peccato contro lo spirito Santo, ro non posso dire quando ci rivedremo. I viaggi in ferrovia non sono più un piacerò, special niente quando fa freddo. Spero die ci incontreremo ancora una volta in primavera. Fin là. sta bene e ricevi le più cordiali felicitazioni del tuo devoto e fedele, cugino Max ».

Persone citate: Foyer, Hohenlohe, Hohenzollern, Max Di Baden