Dietroscena della resa bulgara

Dietroscena della resa bulgara Dietroscena della resa bulgara e o a e a o a a a a o e l o e i e , - j ° o - j e | -1 a, o - j a a, | ri-i e-. e o d o-1 a si x.' f. sopì e " stria tra duo fronti. Eìomn, 30, notte. L'armistizio con la Bulgaria ora. un fatto atteso nelle, sfere diplomatiche. Nessuna sorprosa, perciò, fra coloro i munii conoscono i retroscena del l'avvenimento. La defezione risale in penne alla scorsa osiate e si ricollega ai misteriosi e.olloquii avvenuti in Isvizzera, dove fece una breve apparizione anche Ferdinando di Gobtirgò, Non vi era perciò dubbio che la Bulgaria avrebbe accettato io condizioni dell'Intesa. Le condizioni militari della Bulgaria, per quanto gravi, non richiedevano l'atto disperato compiuto da Maiinoti, in pieno accordo col suo sovrano. Il retrò-• uà dell'armistizio ó di natura puramente diplomatica. Era diffusa convinzione negli ambienti diplomatici dell'Intesa che ai primo rovescio militare i bulgari si sarebbero serviti di Ferdinando come del capro espiatorio; precisamente come preordentémcnle rigettarono le responsohililii rie! .'oro tradimento sul generalo Savòff. L'opinione che i bulgari avrebbero defezionalo por ottenere ima naee mono disastrosa era diffusa non solo a Roma, ma anche ad Atene, come ha oggi dichiarato un deputalo green, l'uri. Mola:-, il quale, come nflieiale superiore della, inarIna ellenica, e ora di passaggio in Italia per recarsi in Inghilterra. La resa a discrezione dolila Bulgaria rientra perciò nel quadro dello previsioni da tempo formulato negli ambienti politici 'romani. Al risuita'o oggi raggiunto si ritiene ahbia.ro.-j calo notevole contributo un fatto che rimase a molli inosservato, cioè la presenza a Sofia del ministro d"gli Siati I.'niM. nonché In cor-; relativa, presenza del ministro bulgaro a Wa- ' shington. La circostanza, apparsa per il momento trascurabile, che Wilson non aveva, dichiarato guèrra alla Bulgaria, assunse al momento voluto una givi lido importanza. La mancanza della dichiarazione di guerra ha permesso infatti il libero scambio della valigia diplomatica e deJ,le eommnieazioni radiotelegrafiche Tri' Washington e Sofia. Gii Steli Imiti devono quindi aver avuto rari" importante nella situazione attuale, il cui punto essenziale è dato da questa domanda: Oliali possono ossee:\ rispetto all'andamento d«lla guerra, conseguenze iio.lln defeziono hulgara? Tali conseguenze furono riassunte in una assai semplice rrase: l'Austria avrà un fronte di più da difendere e l'I.nto-a un nemico di meno da combattere. Ciò e material-1 merde esatto. \ssa.i più complessa appare la portata dell'odierno armìsiizlo. La prima, forse, immediata, conseguenza della defezione bulgara consisterà probabH- ! mente he.l crollo d'Ila Tttrcliia rispetto al blocco degli Imperi centrali. Infatti la flmia| dell'armistizio taglia ad un tratto nel modo! più assoluto le CoinunlcazJoni fra gli Imperi ; centri;!; e la Turchia, la quale rimane iso-i lata, si può dire, a una dello ali del fronte.) >i.) ancora più gravi appaiono i risultati dèi-] la mossa dinlomatie;'. dell'Intesa rispetto itila situazione militare austriaca. Gli imperi cen-j trali dovranno con fulminea rapidità sostituire con un proprio fronte il fronte bulgp.ro, i ohe sia per venir meno in seguilo alla smo-l bilitazione. Ora. data la difficilissima situa-; zinne nella quale la. Germania si trova sul fronte Occidentale, è chiaro ohe il peso della formazione del nuovo iY.-,ti:e dovrà pesare' ittto suìrAixstria, £sr,a icinyr.'t. quindi sguarnire una. pano ilei fronte attuale per BHITunopdr10 allgrFf7;hasurae coogstr11 saabNatimpuAlas1 lodeidia iil i ra ia o, ta ea formare la nuova barriera, che nello Intcn-1 zioni del nemico dovrebbe impedire l'avangli Allenti. Ma poiché l'unico fronte ••> b il fronte il al io no, agevolmente si ulc l'enorme iiinporlanza che ha. per Qla defezione bulgara. Quanto è avve- e giustifica anche quella che po.-| pjzaia d I aiis'i'i.'i ! compri; j l'Italia i nino spiega npocopotavaerrinpafraESntiriISi la i, jr.-.v.a immobilità inesplicabile sul fronte ita-1tesi hano; coloro ì quali possiedono tutti gli elea | menti di L-iudizio sapevano quale sarebbe sta-! ta l'ora di agire. La realtà ha corri calcoli fatti: l'ora di agire si apprò: di agire in condizioni particolarmente favorévoli. Questi sono i due grandi aspetti degli avvenimenti odièrni. Quanto alla possibilità di servirci dell'esercito bùlgaro ne,- rivolgerlo dono la pace contro prli ex-alleati, essa appare ria esciudorsi. L'esercito bulgaro non è ormai più in condizioni di marciare. Forse l'Intesa potrà utilizzare parte degli ufficiati, che, particolare curioso, hanno studiali alla Scuoia di Guerra a. Torino: ma un vero <> proprio sfruttamento dell'esercito che abbassi) io anni non è possibile. Perciò nulla si può dedurre dal fatto , he taluno rileva del non avere il soldato italiano combattuto contro i solitati bulgari, o"-i;.ii liè la Bulgaria potesse ridiventare amica dell'Italia. 1 giorni che attraversiamo valgono por ano' se si considera la gravità im-. mensa dei fatti che li accompagnano. E' ap-1 "pena firmato l'armistizio bulgaro e. sia slìnprovede la défaillance della Turchia, mentre sale verso il Governo il monito: attenti als'ria. Questo monito deriva, dada possibilità di una doppia mossa viennese, cioè un atto relativo alia politica delle nazionalità e da una nuova insìdia, pacifista. Iti questo ambiente, gravido d: eventi, sta per riaprirsi Montecitorio, dove oggi il diciottesimo oratoro, cioè ti ligure Fiamberti, si e inscritto a miliare su'to comiinleàzioni d<,l Governo. La solennità degli avvenimenti ha completarne no le : cò èooo el serre i ; vè ! n ero Ho gi rò in ev d'i se st cadealateritrpi ciHuprepdimbd•",/)a lo spostato il piano d'ella riapertura parlaI mentaré. «liuido eccezionale importanza allo ieomunioazioni. ristrette minsi nnicamonte alla, situazione internaaionalc, che farà il Governo, e restringendo a pòchissime lo susseguewti discussioni. Un giornale raccoglie que«la «ora la voce elio, in seguitò agli aiutali avvenimenti, la jriapertuTa do! Pariamento potrebbe esser.'' prorogata, perche Cantora e Senato siano posti dinanzi a fatti compiliti. v„ tino a onesto momento onesta supposizióne, non è ritenuta, alla stregua dei fotti, giustificala. Ji a ldii tìs? SRSpSsì uercdiltltoamtocnp

Persone citate: Fiamberti