Dopo il Convegno dei due Imperatori

Dopo il Convegno dei due Imperatori Dopo il Convegno dei due Imperatori Una riforma statale dell'Austria? {Servizio speciale della Stampa) Commenti èngissi Londra, 16. (consegnato il 1-7, sera). Piuttosto scarsi sembrano al Tim.es i duo soli giorni riservati al convegno del Kaiser coll'imperatore C'irlo al Gran Quartiere ge j uerale tedesco. Diamine ! Vi sono tante cose da discutere! Lo questioni politiche, militari .ed economiche a bizzeffe saranno sul i tappeto. Bisognerà passare in rassegna tutta la situazione cosi bruscamente capovoltasi nelle ultimo quattro settimane ed esaminare lo spinosissimo problema dogli e a a e o e effettivi cosi spiacevolmente illuminato dalle I segnalate sconfitte sofferte dai tedeschi in' Francia dopo quella austriaca sul Piave. A tal riguardo il Times raccoglie la voce, corsa di questi giorni, che la Germania ha chiesto all'Austria truppe di rinforzo per il fronte di Francia e che l'Austria ha replicato di non poterne cedere. La Germania avrebbe quindi replicato che l'Austria mostri la sua buona volontà rinnovando almeno l'offensiva sul fronte italiano; ma Vienna, memore della recente lezione, non si sentirebbe di riscuoterne una seconda di ricambio. E allora il Times pensa che Carlo I, per cavarsela, domanderà, alla sua volta, truppe di rinforzo che hi. Germanio non potrà fornire fi la discussione sarà amena. Ma il più ansioso tema rielle conversazioni, secondo il Times, sarà stato quello attinente allo condizioni interne dei duo paesi e allo stato d'animo delle popoizioni. Pare che una formidabile depressione di spiriti sia discesa sullo genti dei due impori o i due Imperatoli dovranno pensarci sopra profondamente. Ma su questo teina i commenti del Times sono anteriori al drammatico e sintomatico nrinuiicio, giunto sfamane da Vienna pel tramite della VOssische Y.eiluug, secondo cui la Corona e i rappresentanti di tulli i partiti austriaci si sarebbero accordati per procedere ad una radicale riforma della Costituzione. Il progètto sarebbe di cren re una si-rie di Stati autònomi di nazionalità tedesca, czeca., polacca e jugo-slavn, che, insieme coll'Ungheria, dovrebbero costituire una federazione austro-ungarica. Se l'annuncio è] l'ondato, si (ratta di un tentativo di estrema importanza, sul quale non guasterà rinviare [ commenti per ventiquattro ore. Una. osservazione ovvia h che il provvedimento arriva piuttosto in ritardo, ma, comunque, i due'imperatori avranno agio di definirlo insieme come meglio possono. Quanto alle lamentazioni sollevale da von Hinfzo alla vigilia del convegno intorno alle supposto riluttanze degli alleati per quel che riguarda una pace ragionevole. la replica di questi giornali 6 che ostacolo alla pace t>. soltanto il militaiismo tedesco. Fu la Germania a respingere le eque proposte fatte nel gennaio scorso da Lloyd George pubblicamente e von Hintze, sollecitando le conversazioni di pace, si manifesta, secondo il Times, impenitente sostenitore della diplomazia segreta. Il Daily Express aggiunge che nessuno impedisce alla Germania di avanzaro quelle proposte ragionevoli che non ha mai l'atte, e il Daily Chronicle osserva che, sinché Berlino resta fisso sui trattati -li Rrest-Litowski e di Bucarest, non vi è niente da fare. M. p. rrgnldctoptdmsscrsrtdavcpo r - a l o o e à a o e i e e n a i a e i n k n a o i n a , l o i o Il nostro corrispondente c: telegrafa da Zurigo, in data 17: Alcuni giornali di Praga recano la notizia che Hussareck presenterebbe ad un'ampia Commissione parlamentare ed a personaggi scejtì nelle varie nazionalità un progetto ihteso a trasformare la monarchia in lino Stato federale nazionale, composto di Stati tPdesco. czeco, magiaro, polacco, jugoslavo.. L'effettuazione /li tale riforma sarebbe affidata ad un Ministero presieduto da Laminaseli. I giornali czechi dicono che si tratta evidentemente di un sogno ad occhi aperti. uccessive infoi inazioni dicono: " Da fonte ufficiósa .-i smentisce la. notizia data dallo ( zecli. di codesto protrctln attribuito a Hussarek per la trasformazione dalla Monarchia. •. sianok ha rifiutato, a nome dei-li czechi, qualsiasi negoziato circa la rifoima costituzionale. Commenti francesi Parigi, 17, notte. 1 giornali eoinuienuuio oggi il comunicato pubblicato in seguito al convegno dei duo imperatori al Quartiere Generale tedesco, comunicato che tutti concordano nei trovare frustraneo e tale da non dover provocare entusiasmo molto vivo in nessuno dei duo paesi. La maggior parlo dei giornali tedeschi si erano studiati i giorni scorsi ili dimostrare che il convegno dei due Sovrani aveva, l'unico scopo di regolare lo questioni orientali, principalmente quella della Polonia. Non vi ò perciò da meravigliarsi so il documento cosi vuoto c freddo ha prodotto disillusione nell'opinione austriaca, novo non si ignorerebbe, secondo afferma il Matin-, che certi circoli tedeschi, preoccupati della forza dell'aiuto americano e costernali dalle scoufittc subite dai due Kronprinz, avrebbero immaginata una soluzione, della guerra degna, in Lutto dello spirito teutonico. Si tratterebbe'di abbandonare freddamente l'Austria-Ungheria, voluta in ogni nuido allo smembramento o alle rivendicazioni delle nazionalità slave e offrire agli alleati concessioni dietro compenso delia incorporazione nell'impero tedesco dei territori austriaci di lingua tedesca, lì' lecito immaginare l'effetto prodotto da queste suggestioni indiscretamente diffuse ». Questo informazioni, che il giornale assicura essergli pervenuto da fonti diverse, tendono a dimostrare dio l'accordo ò indiibbia„ mento meno completo di quanto affermi la i TObta ufficiale e che la soddisfazione di amor proprio data alla Monarchia dualista circa la questione polacca sarebbe impotente a risvegliarvi uno spirito bellicoso. Anche il Petit. Porisien. constata che, malgrado i tei mini della Nota ufficiale, non .sembra dio i due imperatori siano riusciti a mettersi d'accordo: «Se, come annuncia il Rei-liner Tageblal, la Polonia non ò riunita all'Alt stria, il disaccordo è flagrante anche se un membro di Casa d'Asburgo, l'arciduca Cut' lo Stefano, dovesse essere scelto come So vrano indipendente di Polonia. Il malcon tento dell'imperatore Carlo sarebbe allora comprensibile Ma altri èchi sembrano far prevedere co ine seguiti, del convegno una nuova di ino slrnzioue pacifista. I due imperatori prole storebbero ancora una volta il loro desidc rio di pace e ricaccerebbero sull'Intesa la responsabilità della, continuazione della guerra. Il Petit Parisicn. no scorge la manovra nel discorso di von Hintze, nel quale l'ammiraglio diplomatico « si guarda bene dal definire le. proposto ili pace ragionevoli che la Germania sarebbe disposta a esaminare, ritenendo più facile trattare di imperialista e di annessionista il programma tracciato sei mesi fa con tanta precisione o moderazione da. Lloyd Ge«rge. In quanto poi alla questione del Comando unico per tutte le fronti, che sarebbe stata egualmente esaminato, nel corso del convegno, essa dissimula appena la domanda di soccorsi militari rivolta, dalla. Germania ai suoi alleati. L'avvenire prossimo mostrerà la risposta che. l'Auslria-Xlngheria o la Bulgaria k1 avranno dato». La soluzione della questlone polacca, che può uscire da questo' convegno, lascia, indifferente l-l'ervè, pel quale il più curioso effetto della seconda vittoria della Marna è stato di dare all'imperatore Carlo l'aspetto di salvatore. «L'Austria si era sinora fatta battere da tutti:' russi, serbi, italiani, romeni o sarebbe morta da. molto tempii se la ninno possente della. Germania non fosse venuta a trarla a salvamento. Lia l'alleata vacillante che aveva intavolalo con i nemici della. Germaì.ia losche trattative per una poco separata., Ora, bruscamente, in spregevole alleato ha' preso l'aspetto di salvatore. Berlino vorrebbe prendergU.a prestilo qualche buona Divisione por turare i buchi del fronte francese. E l'alleato risponde esservi disposto purché si regoli a suo favore la questione» polacca». Ma che (rioni! In, soluzione auslriaca. o quella tedesca, che irli imperi ceri-' Irali taglino, trincino e ricuciscano in PoIonia tutto quello che vogliono, la cosa ha poca, importanza. Tutti i polacchi hanno sentitala voce poderosa, di Wilson, che, a' nome degli alleati, ha loro promesso solennemente che la loro patria sarà ricostituita nell'indipendenza e unità territoriale, e che il giorno in cui gli alleati la risusciteranno la faranno libera sino al mare. Gli imperatori di preda potranno, dono questo, centrile quello che uniranno ritrarre di soldati dalla ex-Polonia russa,, per raili marciare contro gli eserciti della, libertà e del diritto. Tra qualche settimana, ira qualche mese, al più tardi, vi sarà un nuovo fronte allea" lo in Russia, e Su quel fronte alleato vi sara l'esercito polacco e l'esercito czeco slovacco. Quando la grande disfa Ita tedesca! avverrà in occidente, i duo imperatori di Vienna'e Berlino vedranno quello che valgono i loro «stracci di carta» in Boemia e in Polonia ». Il testo dell'intervista di Hintze Soma. 17, notte- . Eccovi il t*\s(o dall'intervista di Hintze (di cui vi ti stato fatto breve cenno) circa lai dichiarazione di Lloyd George nel suo messaggio al popolo britannico in occasiono delt anniversario ddia guerra, dichiarazione se. coluto la. quale sci mes, ta i governanti della (jtraianla respinsero deliberatamente « il regelamento yiusio e ragionevci'.e pioposto da* gli alleati . Von Hintze ha dotto.: — La dichiarazione di Lloyd George è vaga ed incerta,, .Nei circoli politici t militari non si sa nuKa di una tale propósta ragionevole di pace Sa gli uomini dt -stato deSl'lntesa avessero avuto 1 intenzione seria di p/eparare la via adi una pace amichevole, ess; avrebbero potutd entrare in trattative colla Germania mediante personaggi autorizzati. Sarebbe stato questo; ,11 mezzo di stabilire il contatto tra le due par» n, mezzo che avrebbe potuto Condurre a diw scussioni che avrebbero avuto probabilità di successo. Non è minimamente questione clul la Germania rifiuti proposte di pace ragionevoli „. Circa l'epoca « or sono sei mesi »! menzionata da Lloyd George, l'ammiraglio! von Hintze ha dichiarato che in questo stesso momento gli uomini di Stato dell'Intesa noni lasciava:.o alcuna illusione ai mondò circa! ; .oio veri scopi di guerra. Qual'era la situa* zione in quo'l'epoca, si domanda l'ammiraglio? Alla line di dicembre 191T lo Potenze ceti* irali invitarono l'Intesa a partecipare ai negoziati di pace di Brest Litowski, in vista di ma paco generale amichevole. Tuttavia l'In* esa ilasdò passare il periodo stabilito IL S eunaio Lloyd. George rivolse ai capi ìaboui i-ai un discorso nel quale affermava che lai ittitudlne itelte (Potenze centrali non indù ava nessuna velleità di accettare le condii zioni dell'Intesa. Inoltre, in questa stessa oc* ■asionr- egli annunzio alenali scopi di guerra! inessionisli ed imperialisti, sui quali noni può esservi il minimo dubbio, facendo afllu* sioni alla guerra economica, allusioni cb4 ono state precisate in seguito. L'8 gennaio I Presidente Wilson pubblicò il suo messag* giò, che tutti ricordano c contenente quattorW dici articoli. Il 24 gennaio il Cancelliere dn chiaro alla Commissione plenaria che i dl-i scorsi di Lloyd George 0 di Wilson contene» vano alcuni capitoti fondamentali della pace) mondiale sui quali egli era puro d'accorda he potevano costituite per negoziati punti di partenza 0 indicazioni circa gli scopi guerra. Ma, diceva il Cancelliere, quando irriva alle questioni concrete, la volontà pace è meno concreta. Verso la stessa epoca] il n a conte Czernin svolge al Reichstag lè stia vedute sul disarmo. Io ricorderò — continuai l'ammiraglio von Hintze — alcune altre dàte^ li 5 febbraio le decisioni della Contere,nza al* leata di Versailles furono rose pubbliche. Al termini il- queste decisioni, il Consiglio di Guerra Supremo, al quale parteciparono i principali uomini di Stato dell'Intesa, dichia-" die era imposslbide, discernere nei discorsi del nemico alcun segno indicativo di riawU ehuimetito verso le condizioni degli alleati* Conscguentemente, occorreva continuare lai guerra colla più estrema energia e la colla* boraziono più stretta ed effettiva tra gli alleatL Il 12 febbraio il Presidente Wilson pubblico} un messaggio nel quale esponeva i suoi quattro punti generali come base dì mia paca durevole. Lo stesso giorno L'.oyd George di* chilarava alla Camelli ■!« Comune elle UT Governo inglese non poteva dipartirsi dagli .scopi di guerra, die orano già stati esposti* Il Cancelliere si dichiarò favorevole all'ado* zione dei quattro punti del Presidente Wilson*: che non bastava vedere enunciati dal Presi* dento Wilson, ina che dovevano essere accattati da tutti gli ctat! e ,da tutti i popoli, Quésto non e. ancora avvenuto corno hannd provato gli scopi imperialisti della Gran Bretagna, hi un altro discorso pronunziato il 18 marzo, il Cancelliere dichiarò che il nemico manifestava ancora la sua volontà di continuare la guerra sino -a quando noi fos* sìmo annientali. Gli sviluppi susseguenti a* vutisi hanno creato lo stesso spettacolo. Dal qualunque parte fossero partite, le saggte proposte aventi per iscopo di nro*t>caro una discussione preliminare ragionevole da jjarta di personaggi autorizzati' e miranti alla paca Con' un cotnpiomei-so, furono trattate con di'