La nuova offensiva

La nuova offensiva La nuova offensiva La nuova offensiva degli alleati compreri'de un vasto tratto del fronte nella regione di Amiens, dall'Ancre all'Avre ; ma il suo valore è dato dalla possibilità di ridurre o no il saliente che prende il nume della Somme. Il Comando alleato desidera evidentemente assicurarsi tutti i vantaggi del nuovo stato di cose derivato dallo scacco tedesco sulla Marna. Il nemico aveva, con tre successive avanzate, gonfiato tre specie di vesciche che si protendevano nutro lo schieramento alleato: una piccola vescica a sud di Ypres e due enormi verso Amiens e verso Chateau Thierry. Quest'ultima, bucata dall'esercito del Berthelot e compressa lateralmente dall'esercito del Degoutte, s'è completamente sgonfiata e i suoi flaccidi avanzi sono stati a stento riportati dietro la Vesle. Ora il Foch si prova a sgonfiare anche l'altra protuberanza che si ft formata nel fronte anglo-francese fra Amiens e Montdidier. La missione di pigiarvi sopra è affidato alla quarta armata inglese e alla prima francese. Quai'è la posizione delle armate germaniche su quel tratto del fronte tii battaglia? Ricordiamo che il gruppo d'eserciti al comondo del principe Rupprechi di Baviera comprendeva la quarta armata (7 Divisioni), al comando di von Amim, dal Mare del Nord a Ypres ; la sesto (27 Divisioni), al comando di von Quasi., da Ypres a Gi-, venshy ; la diciassettesima (1G Divisioni),! al comando di von Below, da Ghendiy a Bucqnoy; e la seconda (16 Divisioni), al comando di von Marwitz. da Bucquoy a Moreuil. Qui cominciava il gruppo d'eserciti del Kronprinz di Germania, con la diciottesima armata (16 Divisioni), comandato dal von Hutier, schierata da Morenti a Noyon. Se negli ultimi tempi non sono avvenuti spostamenti importanti, le due annate alleate attaccanti, si dovrebbero perciò trovare di fronte a una parte dell'armato von Marwitz e ad una parte dell'armata von Hutier. Il concetto strategico del Foch appare dunque ben chiaro i sviluppare il massimo sforzo contro il punto di saldatura del gruppo d'eserciti del principe Rupprecht con quello del Principe Ereditario di Germania, forzandosi il passaggio attraverso lo schieramento nemico nella, regione della Somme. E' la controrisposta al grande attacco tedesco del SI marzo, quando gli eserciti nemici, annientata sotto Sa.int-Quent.in la quinta armato britannica, si gettavano a marcie forzate su Amiens. La partecipazione degli inglesi alla nuova battaglia ha dunque anche un significato morale. La loro quarto annata vuol prendere la rivincite dello scacco subito dalla quinta. Al tempo stesso permane scopo supremo della manovra allontanare definitivamente il pericolo che incombeva, su Amiens. Lo sgonfiamento del saliente della Somme, se potrà riuscire pienamente, avrà grande importanza per il proseguimento dell'intera campagna estivo-autunnale sul fronte di Francia. Non può infatti essere sfuggita ad alcuno l'incomoda posizione in cui s'è trovato per quattri mesi l'esercito inglese, costretto ad assistere quasi con le armi al piede agli avvenimenti gravissimi che avevano luogo sull'Oise e sulla Marna, perchè la sua missione di difendere il corridoio della Manica lo assorbiva per intero. E' chiaro infatti che una posizione tiene impegnato un numero tìl forze direttamente proporzionale alle difficoltà che implica la forma dell!, schieramento difensivo sulla posizione stresa. L'attacco tedesco del marzo non riuscì a tagliare in due l'esercito alleato, rigettando gli inglesi sulla costo, ma riuscì a immobilizzare l'intero esercito britannico con la minaccia che seguitava- gravare sopra la Cerniera di Amiens. Ora, le operazioni guidate dal maresciallo Haig lessero respingere il nemico di qualche diecina di chilometri, o magari riportarlo sulla linea primitiva da esso occupata, Lens-CanuVaiSaint-Quentin, si otterrebbero due fini strettamente connessi: una maggiore sicurezza nelle comunicazioni e nei movimenti su tutto il fronte anglo-francese, con l'abolizione della strozzatura all'altezza di Amiens e la disponibilità di rilevanti forze britanniche per un qualsiasi successivo piano d'operazioni combinate. Facendo scoppiare quell'enorme tumore che si è. formato all'àltezza della Somme, si nermetterobbe al polmone sinistro degli alleati — il polmone inglese — di respirare liberamente, producendo così un esteso miglioramento nella circolazione di tutta quella parte dell'organismo militare alleato, con resultati generali estremamente benefìci. Ma vi sono da fare altre considerazioni Come avvertimmo in un precedente articolo, il problema che s'impone agli strateghi, da ambedue le parti belligeranti è essenzialmente di continuazione: Essi debbono prevedere e e.rare lo sviluppo dei loro mani a lunga scadenza, porche se c'è una legge sicura che scaturisce dall'esperienza della guerra, è questa: che nessuna battaglia vinta può avere un effetto risolutivo e Che non si è mai tanto vicini all'insuccesso generale come quando si registrano i primi successi parziali Vinta la seconda battaglia della Marna, il Fcch s'è trovato dinanzi questo problema, che dove essere delincato Con grantle chiarezza ai suoi occhi di esperto stratega e di abile organizzatore. Avendo ormai >iil grande privilegio doll'iniziativa, egli urta contro le difficoltà inerenti a questa posizione magnifica, ma piena di responsabilità. Finora il suo programma era molto semplice e corrispondeva a<! un corn- Fito difensivo connesso con le mosse deiavversario: oro non più. Prima dell'ultirùa battaglia il Foch poteva esprimere con Ìranchezza il suo metodo, che consisteva nel enere ad ogni costo alcuni capisaldi, cedere combattendo nei tratti meno essenzlalii, infine sorvegliare l'avversario e ap- fiena scoperto una lacuna o un eri-ore nél'esecuzione dell'attacco, reagire con violenza sul punto più esposto : « où ie vois une laute, je cogne». Oggi invece" egli deve scegliere addirittura là propria manovra ed ftVitare gli errori in cui è caduto il nemico, per non essere a sua volto contromanovrato. Abbiamo detto che la seconda battaglia della Marna si distingueva dalla prima Eorche non impegnava tutto il fronte di attaglia, ma solo uno dei suoi tratti terminali. L'urto di fianco ha costretto il nemico a tirare indietro una delle punte inoltrate in territorio Trancese; ma la forma complessiva dei fror.io non ne risulta finora troppo alterato. La legge di continuazione della battaglia ha indotto il Comando alleato a ripetere il colpo più sopra; e se la manovra potrà svolgersi in tutta la sua .misura logica, la smussatura del cuneo tedesco sarà completa: il fronte ritornerà *- all'infuori del piccolo saliente di Fiandra — com'era prima dell'offensiva di primavera. E' impressionante pensare alle condizioni in cui sarà ridotto allo.a quel tratto del territorio che per la terza volta cambia di padrone: è il vero « glaeis» già preparato dall'Hindenburg per il suo sogno di rivincita, ora così pericolante, e che potrebbe invece servire di base per la rivincita degli alleati. Ma appunto per questo il riacquisto del terreno non può avere per se un gran valore. Riportati indietro i tedeschi per la maggior profondità possibile, si tratterà ancora di continuare: si tratterà cioè di concepire e di eseguire la manovra originale che impedisca al nemico di riaversi dopo un sufficiente periodo di riposo e di preparazione. Bisognerà agire contro il fronte arrotondato e sfuggente del nemico con quella stessa fortuna che ha assistito li alleati nelle loro operazioni sul fianco pi tallenti. La guerra forse assumerà nuoe fonnt anche sotto l'aspetto strategico, mentre finora non ha fatto che evolversi IMM» gU Mpetti tattici .e meccani». Centinaia di "tanks" avanzano clinesmdcltfgcdaorqsqFgIszfp—scsnmfsssntrpacraprapcdfdfppdos

Persone citate: Berthelot, Fiandra, Haig, Noyon, Rupprecht