Il processo pei fatti d'agosto

Il processo pei fatti d'agosto Il processo pei fatti d'agosto le deposizioni dell'ex-sindaco, delTex-Questore e delta, Horgan L'udienza mattutina s'inizia colia deposito-| ne dell'ex-sindaco di 'l'orino, grand/uff. Usse- glio. Egli conferma che nei primi d'agosto ci ìu scarsezza di 'pano e crualclie inquietudine nella cittadinanza. Serrati chiede anche al cornili. Ussepillo se la colpa dei fatti venne fatta ricadere su altri gruppi o partiti. 11 teste non esclude che si siano addossate In genere responsabilità ai neutralisti. Sclorati : — Chiese al Governo un deposito permanente di 30.000 quintali di farina? Testo: — Verissimo. L'ex-sindaco conferma note circostanze circa la crisi del pane in agosto, come la distribuzione di Intoni per il pano, l'autorizzazione a vendere pane caldo, ecc. Aggiungo clic furono fatte con energia requisizioni dal 12 al 20 agosto anche di grano nuovo, che vi fu una riunione in Municipio, in cui vennero espresse vive lagnanze, ecc., e che il 22 ago sto oblio a pubblicare un manifesto, il quale avvertiva che per Intervento dell'autorità m'litare i\ pane non sarebbe più mancato. Conferma pure un ordine del giorno volato ila! Consiglio comunale è riferisce pure del vari provvedimenti deliberati il 22 dall'autorità muijicipale. Giudice: — Sa che anche gli esercenti cooperassero al malcontento della cittadinanza? Teste: — Gli esercenti facevano istanze per avere facilitato l'acquisto di farine, paste ed altri viveri. Ebbe puro In quei giorni una visita di Dalberto ed altri, che lo pregarono di 'rimediare alla crisi del pane. L'ex-sindaco dice che le cause della scarsità delle farine furono varie o complesse. Barheris domanda se ricorda ohe in quel giorni vi fu l'applicazione di qualche calmiere, il che originò l'imboscamento dei generi, aumentando il malcontento. Teste: — Può darsi. E' licenziato. Viene sulla pedana l'ing. Dante Ferraris, presidente delia Lega Industriale. Presidente: — Ricorda il teste che molti industriai), preoccupati della crisi del pane concedessero una tolleranza d'entrata alle operaie perché provvedessero agli approvvigionamenti? Il teste risponde affermativamente' Su domanda di Dalberto, dice che là Camera del lavoro trattò sempre direttamente colla Lega, senza intromissiono di estranei. Aggiunge che, accogliendo istanze di Dalberto si interessò di pareoclile agitazioni operale' e che 1 opera dello stesso Dalberto e stata in ogni occasione conciliante, specialmn>-ite per le agltaziont di varie categorie di operai dello Slato nn. Modigliani: — Queste agitazióni miravano ad avere miglioramenti economici? leste: — Avevano.un contenuto economico Ling Ferraris ritiene che in Torino por l'opera della Lega Industriale, d'accordo collo rappresentanze operale, siansi avuti meno scioperi che in altre citta. Dalberto: — Sa che' sia successo uno sciopero al .cotonificio Hoffmann, perchè le onerate trovarono le panatterie chiude? menti10 : ~ E sucoesso anrhe in altri stabUl- v''^,rQ!lu,.hif(1r>sf vi,furono approcci per una l'iniziativa a T°rin0 e "j chi fu , J,ts\e:, ~,SÌ' R Mnfetattva fu mia, in seguito a vari desiderata della classe metallurgica nomi lo ritenni opportuno un contatto La Fé" aerazione Metallurgica aveva adonto Serrati chiede se in questo momento la ca- V!!Zona* '.cì nK'lallllr6ici e numerosa alla Camera del Lavoro. Teste: — E' in grande prevalenza. L' dcqmepdrlmdp L'ex questore Corre!!! Entra l'es-questore cav. uff. Federico lior- .,!• 1 iiU'dlc scanibia una stretta di mano coli on. Sdorati, .\urra che la crisi del pano s acutizzò nel mese d'agosto. Il giorno °0 'e panetterie chiuse orano 70-80. Tutti i giorni mandavo in Prefettura il numero dalle panetterie chiuso. Certo 'è che Ja cosa destóVi malcontento. On. Modigliani: — Ha avuto conoscenza di un Comitaito segreto? Teste: — So che c'eira una frazione ■. ri gida ». P, M. : — Altro ò un comitato segreto, altro la frazione rigida. Il teste ignora so esigesse un Comitato segreto. On. Modigliani: — Atto a verbale. Ha mai ordinata una vigilanza speciale contro questi membri? Teste. — Le ho detto che ignoravo questa esistenza... In ogni modo tutti i membri della fraziono rigida erano più o meno sorvegliati On. Modigliani. — _ Serrati? Teste. — Quando mi veniva segnalato il suo arrivo certo lo facevo sorvegliare. On. Modigliani. Le è mài staio comtin'cato da alcun suo dipendente la proposta di scioglimento delle associazioni socialiste? Teste. — Non lo ricordo. On. Modigliani. — Ma se ci fosse stata tale proposta? .Teste. — In caso, si tratterebbe d'un segreto d'ufficio. Però non ricordo una simile proposta Serrati. — La Camera del lavoro ha scopi economici o politici? Teste. — L'uno e l'altro. L'ex questore narra che alI'iniz;o della guerra fece una circolare alle Sezioni ili P. s. ricordando loro che lo riunioni pubbliche ci rano proibite e permesso solo quelle private. Quando venne la primavera e nei comizi piovati si tenevano lo finestre aperte e tutti potevano sentire, io allora ricordai clic eventualmente i funzionari verbalizzassero e denunciassero i 'trasgressori. Il teste aggiunge clic aveva dato ordini speciali al Carassi perchè gli ordini fossero scrupolosamente osservati. On. Modigliani. — Ma il cav. Carassi ha detto che aveva ordini di usare una erta tolleranza. Teste. — lo davo ordino di osservare semplicemente la legge. Ci fu persino un'interrogazione dell'on. Casallni sul rigore della ( mistura in merito al diritto di riunione. Il cav. uff. Borrelli narra che anche il cornizio del «Soviet» doveva avere carattere privato e che lasciò responsabili anticipatamente i suoi organizzatori, nipote, che non ricorda che ci sia stata proposta di sciogliere le associazioni socialiste, ma. in ogni modo la valutazione era a lui demandata. On. Modigliani. — Ma so ci'fosse stala ne avrebbe riferito al Prefetto? Teste. — Sicuramente. On. Sdorati, Modigliani. — Atto a verbale. Teste. — Insomma se c'era dovevo riferire. P. M. — Il Prefetto non ha saputo niente. Mi spieghi allora: So ci fu questa proposta perchè non ne avrebbe riferito? Teste. —• Sarebbe una omissione di cui dovrei dare conto ai miei superiori. P. M. — Ah, no! Io non voglio affibbiarlo responsabilità. 'I oste. —- E' naturale che se la proposta mancava di serietà io non la riferivo. P. M. — La si decida. Era la proposta tanto grave da essere riferita od era priva di fondamento? Teste. — Io ripeto che non ricordo sia esistita una tale proposta. In ogni modo se. c'è. deve trovarsi in Questura. Si richiedano l'I atti. Da quegli atti si vedrà se ad essa no dato o non ho dato corso o perchè. Difesa o. Accusa fanno su questo rapporto delle ipotesi. A me sembra che si debba controllare l'esistenza di tale rapporto. Il teste ricorda che nella sera del ?:i si discusse lungamente circa la tutela dell'ordino pubblico. Aveva chiesto a fronteggiare la grave situazione 100 nuove guardie e non le ebbe. La tutela fu ceduta dal Prefetto all'Autorità militare al mattino alle ore otto; io lo seppi alle ore undici. On. Modigliani commenta. — L'n provvedimento simile è preso alle 8; il questore lo sa appena alle ore 11; l'autorità militare l'assume all'indomani alle 3 del mattino. »- Il teste conferma che il servizio tramviarlo fu sospeso al primo giorno dei tumulti. Serrati chiede quanti arresti furono fatti in quei giorni e se furono trovati in possesso di tessere del Partito. Teate. — Non mi fu riferito, forse perchè non n'era 11 caso. E' licenziato prowiwrUmeate. Maria Sol gin conosce la Giudice dall'anno scorso. Dice che, è madre affettuosa, dedicata alle cure dei suoi lìgliuoU. Riferisce clw nei giorni dei (.umiliti era occupata dalla inalati.i del inalilo giunto in breve licenza dal fronte. Corona Francesco', enotecnico dell'Alleanza, dice che il Barberis mai fece propaganda per la ilifterzfo'ue e che nulla giornata del 21 fu al consueto lavoro. F. anche nella mattinata del 22 fu all'Alleanza dove gli espi esse l'opinione che i disordini che incominciavano a verificarsi erano ottusati dalla mancanza ilei pane. Nel pomeriggio fu pure al lavoro, e alla sera l'accompagnò a casa. -Conferma che nel personale dell'Alleanza nessuno si è dato alla diserzione. Serrati: — In quei giorni il servizio ferroviario era deficiente? ' Teste- - E' da anni ebe è deficiente. Ardissone Luigia, commessa dell'Alleanza, cori abbondante parlantina riferisce sul malcontento de>!la clientela per la mancanza del pane Aggiunge che le donne erano costrette a girare per la citta alla ricerca del pane, ed allora trovavano dei garzoni di panetterie che portavano cesto colme di pane per « lor -sionori ». Presidente: — E ehi sono i lor signori? Teste: — Quelli che si facevano mandare il pane a casa" • „ ,. La teste parla gesticolando e rivolta, agli imputati. Il Presidènte vuole che parli rivolta al Tribunale ma la teste ribatte: — Ma non posso parlare cosi. Presidente; — Ma comando io. La Ardizzo.no parla di un Comizio a cui assistette e che il « famoso commissario Carassi » lo sciolse. Presidente- -- Ma chiamatolo commissaTio. La teste continua a narrare gli incidenti del Comizio lanciandosi a grani voce contro il cav. Carassi, [incitò il Presidente la licenzia e rinvia l'udienza alle ore 15. L' udienza pomeridiana -, Nell'udienza pomeridiana è 'interrogato U generalo Luigi Durando, ex-presidente del Comi-iaio di 'Mobilitazione, che depone sulla conciliabili::'! del Dalberto. Questi chiede se le agitazioni da lui composte degli operai Mi elioliti o Dinamitificio Nobel economico e furono condotte Il teste risponde affcrnnalivaniente Aggiunge clic a Torino il Comitato di mobilitazione ha composto molte agitazioni senza' emettere ordinanze d'autorità, il che non è avvenuto in altri centri. « Ciò perchè — dice — operai e padroni ragionavano ». 11 generale Durando "ti presidente del Comitato dal Lo giugno a mola agosto 1017. On. Modigliani: — C'è di la l'on. Merloni clic è realmente in 'cattive condizioni di salute. P. M. : — Non è a'enuto tira i carabinieri... (Ilarità) come da sua richiesta 71 L'on. Giovanni 'Merloni .nega che il gruppo parlamentare abbia votato un ordine del giorno quale sarebbe stato trovato in una perquisizione a Torino. 11 Presidente ne inizia la lettura, ma Fon. 'Merloni interrompe: — No. signor presidente, non 6 roba nostra. Il teste è stato segretario del Gruppo parlamentare socialista in assenza dell'on. Morgari e lo è tuttora col Morga-rl stesso. Quindi esclude assolutamen'e che nel Giugno 1016 il gruppo' parlamentare abbia emanato quei tale ordine de! storno. Spiega il sicnillcato della riunione rio! Partito e Confederazione a Miano ed a Roma che non erano .nò di incitamento o incoraggiamento a. nuoti, ma neanche di esaltazione della guerra. Serrati: — Consta al losle che anche nel processo Lazzari siasi incastrata una circolare apocrifa? Teste: — SI, anzi, la spinta al pjocesso venne data da quel documento che era apocrifo e fu dimostrato tale. A proposito d'una circolare Morn ne che para di ire Comitati insurrezionali, nota la ignoranza che hanno le -sfere militari sul socialismo e sulle me reali idealità e direttive. Hi 'lei ^•'ì:l'^ul.nn'innnVn se ebbero; fontcmrto rute onmet.i. Jmcn.c- corda anzi che una volta il generate Morrone ebbe, interrogandolo, a dimostrargli una sin-go!aro non eonowe.n'zn riolle cose del Partilo socialista. E quindi 1?. -rTreolare Morrone non corrispondeva alla realtà dogli intendimenti e dell'azione dei socia''isti. Un nuovo tosiiiponio, Oberti Antonio, è il destinatario di una cartolina inviatagli da un soldato al Ironie a firma. Amedeo.che gli chiedeva //. Grido ilei Popolo e si univano frasi contro ta guerra. L'OborU, che era in quel »mpo segretario della Sezione Socialista, dichiara che non ha ricevuto la car'olina perchè fu sequestrata in viaggio prima che gli pervenisse. Unione di riconoscere il mitente che era suo compagno di lavoro. Fu, nfatti identificato. E' rfanoralie ciclista ai 3 fanteria. L:n rapporto dei carabinieri lo qualifica, prima della guerra, vivace propagandista. On. Modigliani: — Che è però stato premiao con medaglia d'argento al valore. Il deputato del II Collegio. Odd'no Morgari, deputato. Ritiene ohe i disonllnl siano stati spontanei, improvvisi, originati da un gruppo di donne del suo Collegio che pensarono ili unirsi in corteo e di protestare contro la crisi del pane. Siccome in queln località, le fabbriche sono numeroso, mimorose furono le dimostranti. Lo sciopero fu agevolato dall'autorità cito sospése il serviz'o ranviario e quindi creo l'astensione da', lavoro in tutta Torino. Il teste s'indugia a descriverò, un'agitazione nel leccese, originata dal contingentamento di farina miUanienie e aritìgienicamonte miscellata. On. fieiorati chiede se nel maggio 1015. quando la forza pubblica invase !a Camera del avoro, non devastò recando danni per qualche decina di migliaia di (lire. 11 tosto conferma i danni subiti le vetrate, l quadri infranti, le bottiglie bevute, ecc. Su domanda dell'on. Musatti, spiega le flna.'.iiìii dei .convegni di Identità! e di Zimniervaid. • Il socialismo internnz;nnnle è contro utto 'e guerre», e qui 11 teste siidirfonde con niut esposizione particolareggiata su cui vige H voto della Censura. Dichiara 'però infine ciio 'i ivi zi a l'iva ora non di condanna doMa guerra na di tutte le guerre in genere. A domanda, dice che il manifesto di Zininierwald diodo uogo a processi seguiti da assoluzioni Aggiunge Imre che in quell'epoca l'on. Salamini si vanto di avere concesso I passaporti appunto per i convegni di Klenthnl e di Zimnerwald. Sdorati chiede se gli risulta di esagerate repressioni, bimbi uccisi insieme a donne e a nomini innocenti. Morgari: — Indubbiamente in simili frangenti qualche eccesso avviene, e non escludo die volontariamente o involontariamente che eccessi siano avvenuti. Ricorda che in Borgo San Pao'o avvenne una di queste a severità non necessarie », che lasciò tre morti. Ma non credo, che ciò fosse nelle vedute dell'autorità militare. Critica il contegno dell'autorità di P. iS-, che commise errori gravi. Serrati ricorda che, visitando Poltre Dora dopo i tumulti coll'on. Morgari, s'incontrò con dei soldati, i quali parlavano francese. Ma erano italiani, arruolati nel nostro esercito dopo aver vissuto in Francia ; e ciò diede occasione ad una diceria a Parigi, ch'egli smenì, che cioò i moti di Torino fossero stati sedati da truppe francesi. Morgari conferma ed è licenziato. Lava dott. Giovanni esclude che la Giud'ce sia stata schiaffeggiata in una assemblea del partito socialista, perchè egli l'avrebbe saputo nella sua qualità di proboviro del partito stesso. Dà buone informazioni della Giudice. Nicodamo Umberto, direttore della Filatura di Collegno. Ammette che in agosto per diversi giorni dieci o dodici donne chiedessero il permesso di entrare più tardi allo .scopo di provvedersi di pane. Il segretario dei metallurgia! Hrtino fluozzi, segretario della Federazione Metallurgica. Conferma le lagnanze, nell'ago sto scorso, per la mancanza d' pane. Mancò nel 22 <'A appunto in questo giorno si iniziò c propagò lo sciopero. Dice che c'era ma! contento per la crisi del pane, ma anche pel contegno della Polizia, segnatamente per gU incidenti avvenuti dopo il Comizio dei Soviet Eu col Serrati malmenato. dettoPresidente: — Non l'ha nemmeno Serrati!... Il teste prosegue dicendo che c'era malcontento per questi incidenti e per ij rigoroso controllo che la Polizia faceva all'ingresso di ogni riunione. Buozzi narra gli episodi del pomeriggio del 21, l'affollamento nel palazzo della Camera del lavoro, i disordini della follasul corso, le cariche della Polizia, ecc. Ilicorda che andò, con altri dirigenti, dal commissario Carassi per ottenere la scarcerazione di Dalberto e d'altri, nonché, il permesso di tenero nella sera stessa il comizio per comunicare. iikIì operai, i provvedimenti delle Autorità per il pane. Carassi si .rifiutò. Il prefetto, interpellato dono il Carassi, permise 11 comizio: ma. nella serata il palazzo fu occupato militarmente od il comizio fu proibito. « Ho avuto — prosegue — l'impressione che il prefetto non ne sapesse niente. Io gli manifestai il mio risentimento perchè ci aveva messi nel. l'impossibilità di parlare alla folla e di invitarla per il domani al lavoro ». 11 teste aggiunge che questa occupazione della Camera del lavoro eccitò maggiormente gli operai, che si sentono affezionali alle loro organizzazioni, e fa un ciocie alla massa lavoratrice, in grande maggioranza — dice — contraria alla [morra, ma disciplinata. Ititiono clic nessuna massa operaia sia rimasta cosi tranquilla e disciplinata corno quella, di Torino. Aggiunge che su settemila metallurgici torinesi Iscritti alla .Federatone. 2-50 circa, sono iscritti al partito socialista. Dice che lo direttive della. Confederazione del lavoro in rapporto alla guerra erano: non adesione alla guerra, ma. obbedienza, sconsigliando lo masse ad agitazioni ed a moti impulsivi, anche se a. scopo economico. La Camera rlol lavoro di Torino era d'accordo in questo indirizzo. Buozzi termina la sua deposizione affei mando che Barberis non e mai intervenuto ad alcuna assemblea di metallurgici, oppereiò non ha pronunciato loro mai alcun discorso. E l'udienza è rinviata a stamane.