Come la nuova situazione è prospettata dai critici

Come la nuova situazione è prospettata dai critici Come la nuova situazione è prospettata dai critici n n a a i a o Parigi, 22. L'Invrato del « Journal* al fronte, telegrafa in data del 20: • M precario, successo di Ludendorff che era riuscito, a prezzo di sforzi sanguinosi, a spingere sulla riva sinistra della Marna la fanteria delle sue Divisioni, ha avuto una brevissima durata. Oggi non rimane più a questa testa di ponte che una guarnigione di morti. I comunicati tedeschi fingeranno forse di felicitarsi di questa rapida ritirata, come quelli degli austriaci che cercavano di mascherare come vittoria il disastro del Piave;-ma i combattenti tedeschi, a cut i loro capi avevono predetto che questa suprema offensiva avrebbe deciso la sorte della guerra, hanno senza dubbio abbandonato nella ripida corrente del fiume frammischiate ai cadaveri dei loro compagni, molte illusioni. Tutti i rapporti segnalano le perdite estremamente gravi del nemico. I calcoli più moderati le stabiliscono nel 50 per cento degli effettivi. 1 tedeschi sono stati costretti a passare alla difensiva. Si segna.la una attività musata di pattuglie molto aggressive. Nella giornata noi scorgemmo sulle rive numerose nubi di fumo emesse evidentemente per nascondere un movimento. La nostra artiglieria non s'arrestò e apri un fuoco intensissimo. Il nemico non poteva rispondere. Non era accompagnato che da « minnenwerfer » e da pezzi da montagna, la cui portata non raggiungeva le nostre prime linee. Le nostre batterie rimanevano fuori della loro portata. Nella notte lo sgombro precipitava, ina la Marna e una buona francese e molti soldati nemici non l'avranno attraversata che in'un solo senso. Cosi scompare il solo vantaggio ottenuto da Ludendorff in sei giorni di accanitissimi combattimenti. La battaglia si è ritirata come una onda non lasciando che mille indefinibili detriti. Già i francesi stanno installando le loro batterie dove poche ore "prima si trovavano le fanterie nemiche ». 11 corrispondente continua descrivendo l'alto morale delle truppe francesi e degli mriert?ani. Dico tra l'altro che ancora la vigilia dell'offensiva gli ulilciati tedeschi assicuravano le !or,o truppe che l'intervento americano èva un « bUiff ». Un prigioniero tedesco ha dichiarato ni corrispondente: «I primi americani che noi abbiamo incontrati furono qualificati dal nostri capi come degli inglesi, ina quando essi parlavano tra di loro, i nostri ufficiali, dicevano con angoscia: ■ Ma veramente Tlrpìtz li lascia venire cosi a centinaia di migl'.ai'at ». Ed essi rispondevano scuotendo il capo: «"Non usciremo nini da questa triste storia ». I prigionieri passano a gruppi di un centinaio. La maggior parte portano sulla faccia impressa una espressione di ebetismo, ma ve ne sono alcuni che hanno conservato il loro orgoglio. Uno per esempio .ci dice in un pessimo francese: «Ciò che avfMene qui non ha alcuna importanza. Non importa nulla indietreggiare in .questo settore, poiché noi abbiamo preso Chalons ». Egli lo dice con tanta asprezza nella voce che dà l'impressione che egli veranienìe lo creda ». Il Journal rilej'a poi che 11 nemico, in pieno corso della .sua oflerisiva in Champagne, è stato costretto -adi'impegnare da aeri sera quattro nuove Divisioni, due appeiia ricostituite ed ancora sofferenti per le ultime battaglie, e che stavano riformandosi nella regione di Soissons. Esse termineranno di farsi distruggere man mano che arrivano, battaglione per battaglione, per colmare i vuoti fatti dalle truppe francesi. Due altre Divisioni completa^ mente fresche accorrono alla riscossa ed è contro di queste che i nostri sono ora alle prese. E' certo che queste riserve preziosamente messe da parte non erano dallo Stato Maggiore tedesco destinate all'uso al quale ora sono impiegate. Le conseguenze della controffensiva francese cominciano a disegnarsi. Senza predire in quale misura il corso degli avvenimenti in Champagne ne sarà, modificato, si può assicurare che la sorpresa per il Comando tedesco è stata molto sgradita. Eccolo dunque costretto dalla manovra del generale Foch, ad attingere, per fare fronte ad una situazione imprevista, a riserve che esso economizzava con tanta cura per l'offensiva. La posizione degli alleati I-i Petit Parisicn cosi descrive la situazione: « Su tutto il fronte della controffensiva francoamerteana i progressi alleati sono costanti ed importanti. Gli eserciti di Manghi e di Degouttes e le Divisioni americane, intimamente collegate, si avvicinano cosi grandemente alla strada Soissons-Chateau Thierry, che probabilmente a quest'ora l'avranno già superata. Questa linea di comunicazione è di una importanza straordinaria. Essa era l'arteria necessaria dell'esercito di von Bohem, che forse ne possiede ancora alcuni tronchi, ma che non può più servirsene. E' molto difficile che essi possano utilizzare, a costo di gravi sacrifici, la ferrovia strategica che hanno costruito al sud di Soissons, ad alcuni chilometri al di oua della ferrovia Soissons-Villers. e che si trova sotto il fuoco dei nostri cannoni ». « Entriamo nei particolari. Sul&'Aisne noi siamo alle porte di .Soissons, le truppe alleate essendo arrivato sulle strade Villers-CotteretsSoissons e Longpont-Soissons. Da Vierzy noi avanziamo verso Vallemontoire da una parte e • verso Hartnnnes dall'altra, partendo da Parcy-Tigny, che è nelle nostre mani. Da Villcrs-Helon una strada che va verso Oulchy-*! lo-Chàteau sì incrocia a Saint Remy-Rlanzy ' colla strada che discende da Vierzy su Oulchy, ed è per essa che, partendo da Corcy attra verso la grande strada, si giunge a Grand' Hozoy. Noi abbiamo Saint Remy e l'abbiamo anche superato, e combattimenti fortunati ci portano dunque-in direzione di Grand rtozoy, mentre sulla riva nord dell'Ourcq le truppe che avanzavano al di 'là di Corcy. lungo il fiume e la ferrovia, hanno superato Rozé-Saint Albin e si avvicinano ad Oulchy-le-Chateau. Ai! sud deWOurcq il progresso franco-americano non è meno interessante, nè meno sicuro. Ci dirigiamo su Neuilly-Saint Front, nodo prezioso di parecchie strade provenienti da MarizySainte Genevièvc e da Dammard. Posseden: dolo, noi possiamo avanzare simultaneamente in direzione di Oulchy e di Grisolles. Dopo avere preso le alture di Monries, abbiamo potuta raggiungere facilmente Priez. Ci manteniamo sugl'autopiano di Courohamps, e la nostra linea passa in seguito a Givry, poi ad Etrépilly, per raggiungere Chateau-Thierry, che si trova ad uri gomito della Marna, il fronte franco-americano è ridiventato, con alcuni miglioramenti, ciò che era prima dell'offensiva. Segue da Chateau-Thierry. che abbiamo riconquistato, il córso de1! mime, ove possiamo stabilire passaggi per attraversarlo, inseguendo i tedeschi. Tra la Marna e Reims il nemico ha tentato di rompere la stretta coni un colpo di masse formidabili contro ie nostre posizloni della montagna di Reims, alia di- tesa delle quali cooperano ora contingenti bri-I tannici. Esso ha per un momento scosso le nostre posizioni, mn gli allenti hanno preso poro dopo il sopravvento e sono avanzati tn.nto bosco di Courton come nella depres siòne doli'Ardre n Chanmuzy e. più ni nord a Bonfrv e Sainte Enphraisie Combattimenti! ti; i _ *_. __ ._...'accaniti sono in corso, ma noi conserviamo j il vantaggio conquistato. In sostanza, sul fronte Soissons-Chateau Thierry M nemico, sconfìttto, contrattacca violentemente, mn. indietreggia ancora. Sulla,, Marna non volontàriamente, ma in seguito alla spinta dell'esercito del generale Db Mitry. it nemico ha operato una rapida ritirata: dalla Marti a o Reims attacca, ma l'esercito del generale Rertbelot 10 respinge ». ri giornale prevede che Hindenhurg e Ludendorff, per calmare .!e apprensioni del popolo tedesco, tenteranno qualche grande colpo, mn la sagacia dei comandanti e l'altro valore delle truppe permettono di attendere gli avvenlrhenti colla massima fiducia. Possibili tentativi nemici Il «Temps» neh suo commento quotidiano della situazione scrive : « La seconda vittoria della Marna si sviluppa e si accentua. Nella notte da venerdì a sabato tutte le forze tedesche che avevano attraversato il fiume il 15 luglio, ripassavano rapidamente sulla riva nord. Ieri mattina, domenica, i nostri soldati sono rientrati in Chateau Thierry abbandonata dal nemico. Cosi la bella manòvra concepita dal generale Foch ed eseguita dagli eserciti dà Mangin e Degoutte col concorso delle Divisioni americane, non solamente ha annullato i risultati ottenuti al di là della Marna da Ludendorff nel primo giorno della offensiva del 15 luglio, ma ha giù tòlto a:! nemico una parte dei benefici della sua offensiva del 27 maggio, che lo aveva portato dall'Ailtette sulla Marna: Ed i nostri magnifici soldati continuano ad inseguire il nemico che batte in ritirata verso l'est ed il nord. E' possibile che 11 nemico coirimpiego di nuove riserve tenti una manovra di alleggerimento e cerchi di arrestare i progressi dei nostri eserciti, forse con una offensiva nell'angolo formato tra l'Aisne e l'Oise. E' però certo che l'esercito di Mangin non si sarebbe impegnato così in direzione dell'est se il suo fianco destro non fosse stato solidamente protetto. D'altronde il passaggio della Marna da parte dell'esercito del generale De Mitry costringerebbe il nemico a recarsi in soccorso dell'armata tedesca che tiene il fronte dalla Marna a Reims. La battaglia- è dunque lungi dall'essere terminata. 11. nemico -che noi Combàttiamo. £ tenace ma all'ora, attuale tesso, Indietreggia su tutta la linea. Le più belle speranze si aprono dinanzi a noi. Nelle Fiandre l'esercito inglese ha preso ugualmente una offensiva che non ha l'ampiezza delle nostre operazioni tra Soissons, la Marna e Reims, poiché esso ha attaccato su di un fronte di quattro chilometri, ma l'azione può estendersi. Sin d'ora essa è di natura- da inquietare il nemico eh? ha perduto Meteren, la .valle tra Meteren e Morr's ed ha lasciato nelle mani dei nostri alleati più di 450 prigionieri ». La ripercussione nelle Fiandre L'Inviato del «Journal» al fronte britannica spiega le ripercussioni della controffensiva franco-amertesma sul ttau*e delle Fiandre e scrive: «Da qualche tempo i prigionieri tedeschi fatti su questo settore annunziavano la possibilità di una offensiva per la conquista dei monti delle Fiandre e della strada di lais. Ca- lu,to I preparativi erano d'altronde dapnerterminati sul fronte britannico; batterie raddoppiate, parchi di munizioni in piena efficienza., ospedali da campagna moltiplicai:, nuove reti stradali convergenti verso i futuri campi di battaglia, concentrazioni di riserve nei borghi delle retrovie. Tutti questi sintomi non potevano essere un semplice inganno. Non si fa una semplice parata su una scala cosi vasta: non si maschera per centinaia di chilometri il fronte, non si mentisce ail un milione di uomini in armi. L'offensiva sul fronte britannico sembrava pronta. Essa stava per essere scatenata. Ora i! silenzio è continuato. Nelle trincee degli avamposti le sentinelle britanniche non hanno neépure sparato un colpo di fuoco supplementare. Notte calma annunziano i comunicati del Grande Quartiere generale. E' ne! sud, tra l'Aisne e la Marna che si scatena l'uragano delle artiglierie. Il principe Rupprech di Baviera ha dovuto quasi subito prelevare i suoi migliori elementi d'assalto per dirigerli per !e strade più brevi al suo collega il Kronprinz imperiale tadesco clie si trovava in una pessima posizione ». E per completare il crollo del sogno nemico, di fronte a Bailleul, vale a dire nell'asso principale del fronte delle Fiandre, . - scozzesi ed australiani hanno attaccato due Divisioni tedesche ed hanno loro tolto brillantemente il villaggio di Meteren. L'attacco'scatenato al l'alba, dopo una breve, ina potentissima pre parazione di artiglieria, si estendeva su tre ìilornctri circa e'raggiungeva In media un chilometro di profondità. Più di {50 prigionieri sono rimasti nelle inani degli .inglesi, oltre a parecchie mitragliatrici. La conquista di Meteren ha una grande importanza, poi '-''è toglie al nemico un osservatorio esseri- 7inln /• CTnnillci^ù ir» ni cn n oclpom n ctni^lvi zlale e stabilisce in piena estrema sinistra dell'esercito di Sisto von Arnlm un avamposto britannico tanto audace quanto temibile. Questo successo degli eserciti alleati fa-prevedere ciò che sarà il prossimo risveglio di attività da parte degli inglesi. 11 critico àeìVHumanitét come del resto fanno tutti gli altri critici, si domanda se gli Alleati sono in grado di continuare lo sviluppo, senza gravi rischi, degli attuali successi. .In altre parole, gli Allenti hanno un interesse superiore a farlo? « So bene — continua — che. nell'entusiasmo giustificato di vedere i nostri soldati far indietregtrinre una volta di più i tedeschi il pubblico si abhandona a sogni di grandi battaglie e di impressionanti vtttorie. Vogliamo ricercarle ora in questo saliente Chateau-Thierry-Soissons-Noyon-Mont Didier, che per avere la sua fronte est portata in avanti non resta meno un saliente e-, sposto ad attacchi convergenti dall'est, dan nord-est e dal nord? Vogliamo, impegnando tutte le nostre disponibilità e quelle dei nostri Alleati, offrire ad Hindenburg questa battaglia decisiva, che egli ha invano ricercata dopo il 21 marzo? Queste ipotesi esigerebbero per la prepar.azione, particolarmente come armamento e stabilimento di comunicazioni, un tempo molto lungo, poiché non abbiamo il diritto di sacrificare senza molte probabilità di successo, i nostri soldati ed i quadri magnifici degli eserciti dell'Intesa. Inoltre, man mano che il tempo passa, aumenta l'aiuto che ci è portato dai nostri alleati americani, e quindi aumentano le probabilità di successo da parte deeli eserciti dell'Intesa. Non conviene mettere in pericolo i successi già ottenuti con una manovra che, troppo spinta, diventerebbe forse azzardata. Conclusione concorde • Tutti i critici esaminando minuziosamente la situazione tecnica e strategica arrivano a questa conclusione: che qualunque cosa accada ora la controffensiva degli Alleati è una nuova grande vittoria della Marna. La vittoria fa pregressi, scrive Barrès nell'Ecfto Paris, ed avrà cataittere decisivo non perchè porrà fine alla guerra, ma perchè la deciderà, a favore dell'Intesa. Il PelU Parisicn constata le difficoltà, tra le quaili si dibatte il. nemico e conclude: Esso si lusingava di prendere. Epernay e Chalons in due giorni, oggi si lusinga come di una grande vittoria difèndendosi come fa. Esso ù dunque sempre contento, nia non è la stessa cosa. Tra il sogno di infrangere l'esercito francese ed il fatto di ritirarsi di fronte ad' esso vi è una distanza che il popolo tedesco constaterà. Forse la verità <ì che la bilancia militare della guerra- che dal 21 marzo pendeva dalla parie degli Imperi centrali fu brutalmente raddrizzata dalla parte degli Alleati dal 1-3 luglio Hervè, nella Victoire, dice: « Nel settembre 191*. sulla Marna, malgrado la presenza dol « piccolo esercito » inglese del generale French, vi fu una. vittoria rjii;isj esclusivamente francese: nel llris tutte ie grandi Nazioni alleate hanno partecipato a queste gloriose giornate. Le Divisioni britanniche, di cui si -ignorava la presenza, si battono coj'. l'esercito del generale Bcrtholot: le superbe Divisioni italiane vi si battono da un mese; l'esercito americano vi ha fatto il suo sensazionale debutto. Malgrado -la parte preponderante "dell'esercito francese la seconda battaglia della Marna costituisce, una. vittoria degli alleati, una vittoria delle grandi Nazioni libere sull'impero di preda ». « Anzitutto, scrive Vitamine Libre., è la nostra fanteria, sono ì nostri poilus t: le frappo alleate che meritano la nostra riconoscenza. Ma è o.nche alla realizzaz'one elei Comando unico che la vittoria è dovuta. Quando il Capo unisi chiama Focti si vede quello che j-:.ò accadere negli ultimi giorni de! quarto anno della guerra: una nuova vittoria- della Marna ». Ciemenceau visita ChatcanThierry Il presidente del Consìglio, Ciemenceau. accompagnato Ua Renoult. presidente della Corri, missione per l'esercito delia Camera, ha passato la giornata di ieri al rronte di battaglia, fra le truppe. Era partito sabato sera da Parigi. Ciemenceau tenne a recarsi a felicitare Il generale in capo, i comandanti degli eserciti, che hanno riportato la seconda vittoria della Marna, odi combattenti francesi, inglesi, tta.lt.ant ed americani, il cui valore ha trionfato sopra il nemico. Presso di tutti il presidente dol Consiglio ha constatato un inoralo ammirevole, esaltato dalla vittoria ed un indescrivibile slancio nell'inseguimento del nemico. Durante il suo viaggio, Clcmeticcdti, apprendendo che Chateau Thierry era stata ripresa con un'aspra lotta, 'volle constatare egli stesso io stato della valorosa città della Champagne, ancora tutta calda, della battaglia. Durante la visita piena di emozione. Clemeiìceau e Renoult percorsero le principali arterie della città, ingombre di rovine, di rottami, di cadaveri, che segnano il passaggio dei barbari e l'intensità del combattimenti. Ma il cuore, malgrado tutto, è confortato dalla simnoiica visita del capo del Governo In «n angolo della vecchia Francia ricuperata merce lo slancio pieno di promesse delle unità francesi ed americane, 'che si avanzano ancora verso la battaglia. 11 presidente del Consiglio. Ciemenceau. è ritornato stasera a Parigi. L'azione inglése nelle Fiandre Londra, 23. Il comunicalo del maresciallo Haig del pomeriggio del 20 dice: Come risultato delle operazioni di ieri nel settore di Meteren la nostra linea è stata avanzata so'pra un fronte di quattromila yards. Occupiavo Meteren e Lewaton. La resistenza nemica è stata considerevole all'estrema sinistra del nostro fronte d'attacco, rrta negli altri punti i nostri obbiettivi sono stati rapidamente raggiunti. Abbiamo fatto 43G prigionieri durante la notte \ln un riuscito colpo di mano. Presso Beaumont-Hamel abbiamo catturato prigionieri ed una mitra, glialrice. A sud d> Hebuterne abbiamo avanzato la nostra linea su un fronte di un miglio dopo vivo combattimento. L'artiglieria nemica è stata attiva in vicinanza di Saint-Venant e di Ypres. Il comunicato del 21 dice: Le operazioni nel settore di Hebuterne proseguono con successo. Sotto la nostra pressione il neniu co è slato costretto a sgombrare Rossignol, fra Hebuterne e Bucquoy. Ieri nelle operazioni di Meteren abbiamo preso in totale 453 prigionieri, dieci mortai da trincea e 50 mitragliatrici. Oltre 17 tonnellate di proiettili sono stali lanciati su deposili di munizioni, su stazioni e sugli, aerodromi nemiciDieci apparecchi e sei palloni nemici sono stati abbattuti. Sette nostre macchine mancano. Quattordici tonnellate di bombe sono state lanciate durante la notte sulle ferrovie fra Mons e Valenciennes e sulla stazioni, di Cambrai e di Lilla. Il comunicato, in data del pomeriggio di oggi, dice-. Abbiamo guadagnato ancora terreno a sud-est di Hubcterne e 'fatto prigionieri, e, insieme con truppe francesi, abbiamo aìiche eseguilo con. successo la notte scorsa, un'operazione di dettaglio a sud di Villers-Brctonncux. Abbiamo preso alcuni prigionieri e mitragliatrici. Siamo penetrati nelle trincee nemiche a Seuville. Yitasse, a Chalonic-sur-Lys e a nord di Bailleul, ed abbiamo ricondotto prigionieri. L'artiglieria nemica è stata attiva nel settore di Locre. La Rota ufficiosa Parigi, 21 (ritardato!. •Una Nota ufficiosa dice-. La seconda vit. toria della Marna diviene ogni giorno sempre maggiore. Ieri i tedeschi erano cacciali dalla riva sud della Marna; oggi essi hanno dovuto abbarìdonare Chateau Thi-erry, ove erano penetrali in seguito all'offensiva del Chemin-des-Dames. Nelle prime ore del* la giornata di domenica le truppe francesi del generale Degouttes rientrarono, nella Sotto-Prefettura della Champagne^ Accerchiato a sud e ad ovest, il nemico era minacciato di vedersi tagliare la ritiratadall'avanzala verso e,<st delle forze franco-americane. Sgombrò in fretta la città nella not~* le di sabato, ritirandosi in direzione nordest verso la Ferc-en-Tardenois. ' Chateaiì Thierry è ora largamente disimpegnala. In* fatti, premuti da una parte da ovest dalle truppe franco-americane del generale Degouttes fra l'Ourcq e la Marna, attaccati dal-l'altra parie ad est dai. distaccamenti del [umerali' Milnj, dm avevano passato la Marna fra Fossoy e Charteves, i tedeschi furono ricacciati sulla linea Bezu-Saint-Germain-Mont Saint-Pére, a sette chilometri dinanzi a Chateau Thierry. Il fronte che precedentemente disegnava un angolo retto con Chateau Thierry al vertice, presenta ora la forma di una linea, obliqua segnata ria Moni Saiiìt-Pcre-lìezu-Saint-Germainstrada da Chateau Thierry a Soissons fino all'Ourcq. Ilealìzzammo così fra l'Ourcq e la Marna un importante guadagno di terreno che va in alcuni punti fino a dieci-chilometri di profondità. Fra l'Ourcq e l'Avrel'avversario oppone all'avanzala un'accanita resistenza. Nondimeno ci siamo spinti 1l.no alla linea Valle Montoir-Parcy-TignyBilly sur l'Ourcq. Il nemico si aggrappa a' Soissons e ad Oulchy-lc-Chatetiu, che costituiscono i due verni del suo sistema, difen*. sivo nella regione, ma il suo soggiorno in tali località dev'essere malagevole. Fra l'Aisne e la Marna l'arrivo, di truppe tedesche, che ieri valutammo a sette nuove Divisioni, ha reso la battaglia più) aspra.i Nondimeno le forze franco-americane con' linuano a strappare terreno al nemiep. Da' ieri la linea è stata ancora avanzata regolarmente di circa due cìuktwretTi su futi» l'estensione. Essa va ora parallelamente al-, la strada Sowsons-Chateau Thierry, che ha, raggiunto quasi a sud di Soissons, la cui perdita sarebbe costì grave per von Bohem.i H fronte nella serata era segnato approssimativamente da Vauxbuin, Berzy, villemontoir, Pigny, Parcy-Tigny-Fontaim auf Ch'ines, Le Plcssier-Huleu, Billy sur Owrcq, est di Iìozet. Saint-Albin, ovest di Benne»,j Monlhiers, Belleau. Fra la Marno e Reim», la resistenza è notevolmente aumentata nel, bosco sul margine della « Montagna dt Reims ». Il nemico, temendo di essere 'sopraffatto sulla Vesles, sono intervenute anche qui le riserve tedesche. Il primo urlo ha prodotto qualche fluttuazione nella no-ì stra linea di battaglia, ma finalmente le truppe francesi, rafforzate da divisioni bri-\ tanniche, hanno effettuato ancora qualche] progresso nel bosco di Courton e nella valle dell'Ardre verso §aint-Euphrasie. In tre giorni la nostra risposta vittoriosa ci ha valso la cattura di oltre 20.000 prigionieri e di 100 cannoni. Tali cifre danno un'idea dell'importanza del nostro successo. Il generale Foch continua ogni giorno di più a) rafforzare attorno all'avversario la formidabile stretta dei suoi eserciti. Fra la Marna e Reims i combattimenti sono pure di estremo accanimento. Ai piedi della montagna di Reims i francesi, gli italiani e gli inglesi, rivaleggiando di valore, hanno attaccato ripetutamente i tedeschi molto rafforzali in questo settore ed hanno realizzato nuovi progressi nel Bois dvt Roi, a Courton e nella valle dell'Ardre. I villaggi di Saint-Euphrasie e di Bouilly serio stati rioccupati. Marfaux viene disputato ilagli inglesi con furiosa ostinazione e passa di mano in, mano. Cosi il nemico, mentre cede al centro, fa lutti gli sforzi per tenere alle ali dall'Ourcq a Soissons, dalla Marna a Reims. Von Bohem si trova in una situa, zioixe difficile e molto avventurosa, in un cuneo che si restringe rapidamente. Gravemente minacciate nelle loro comunicazioni,, le truppe tedesche perdono la presuntuosa sicurezza che era stata inspirata al Kron*. prinz dall'insperato successo allo Chemin des Barnes. L'irresistibile manovra del gè-, nerale Foch si è affermata col brillante successo delle nostre armi. Mai il nostro Comando ha meglio meritato la fiducia del paese come in questi giorni di grande speranza. (Stefani). I primi particolari sull'azione degli italiani Pariti, 20. 'Consegnato il 22, notte). Si hanno oggi i primi particolari sulle azioni delle truppe italiane sul fronte francese. L'e truppe italiane occupavano posizioni a cavaliere dell'Ardre nella vallata, con l'ala destra diretta verso nord-est' e l'ala sinistra verso sud-ovest, sulle quali violenti combattimenti si svolsero durante le giornale del 15, del 1C. del 17, del 18 e del 19 luglio. La notte dal 14 al 15 i tedeschi, dopo un intemo bombardamento di sei ore a base di gas tossici, sferrarono un primo e violento attacco di fanterie con forze superiori di numero. La resistenza degli italiani fu lunga ed efficace e non fu che in seguito a forte urto, appoggiato da numerese tanks che l'ala sinistra italiana dovette lasciare le linee avanzate per ripiegare sulle linee di resistenza. La nòtte portò un poco di calma ed anche la mattina del 18 non fu caratterizzata dà azioni impartenti, via nel pomeriggio del 16 il bombardamento riprese violentissimo, precedendo il nuor vo attacco, che fu respinto ed a cui segui immediatamente un controattacco italiano, che permise l'occupazione di alcuni punti della pritna linea. Il 17 t tedeschi, rinnova)rono gli attacchi, tentando di infiltrarsi lungo la vallala dell'Ardre, ma le loro pattuglie avanzate furono catturate. A partire da questo momento si può dire che la lotta non ebbe più un minuto di interruzione. I tedeschi, rinforzati da ntiote unità fresche, raddoppiarono, di accanimento, sferrando attacchi su attacchi. Gli italiani da parta loro, in collegamento intimo e fraterno con le truppe francesi, tennero testa a questi urti successivi e risposero alla loro, volta con numerosi contrattacchi. TJn episodio fra i molti chi ti citano, vaia la pena di et<