La dichiarazione di Hertling sulla questione del Belgio

La dichiarazione di Hertling sulla questione del Belgio La dichiarazione di Hertling sulla questione del Belgio Zurigo, 13, notte. Un comunicato tedesco dice: Essondo apparse versioni che possono suscitare malintesi circa le dichiarazioni fat-, te dal Cancelliere sulla questione belga al-jla Commissione del bilancio del Reichstng, | so ne pubblica il testo. Il Cancelliere disse j ieri, in relazione alle dichiarazioni fatte, ili giorno precedente riguardo all'avvenire del ' trqualsiasi tendenza rivolta | Belgio: L'occupazione e l'attuale possesso del Belgio significano soltanto che noi abbiamo un pegno in mano nei negoziati futuri. Il cancello del pegno in mano è questo: ciò che si tiene come pegno in. mano non si vuole conservare se i negoziali, con» rìurra.nn.o ad. un risultato favorevole. Noi nonìci proponiamo di conservare il Belgio in una forma, qualsiasi. Voi, come dissi, già. il 2i" febbraio, desideriamo che il, Belgio risorto dopo la guerra viva con noi in buone ed. amichevoli relazioni quale Stato indipendente non soggetto ad alcuno come vassallo. Questo è il punto di. vista che io assunsi dal principio circa il problema belga e che mantengo anche oggi. Siglari, questo lato della mia politica sta assolutaménte in corrispondenza con le direnivi generali, che io esposi ieri. Voi facciamo la. guerra quale guerra di, difesa. Perche la facciamo come guerra di difesa? Perchè dall'inizio ci era estranea qualsiasi tendenza al dominio del. mondo ; perciò i nostri, scoia di guerra risponderanno anch'essi a questo. Noi vogliamo, cioè, l'integrità del nostro terrilorio, vogliamo cioè libera aria per lo sviluppo del ■Rostro popolo, particolarmente nel campo econoniico, vogliono cioè naturalmente anche le necessarie assicurazioni per future condizioni difficili. Questo risponde pienamente al criterio che assumo di fronte al Belgio. Ma rome questo criterio potrà stabilirsi nei particolari dipenderà dai negoziati futuri in. proposilo. Non posso fare adesso dichiarazioni impegnative. Devo limitarmi a fissare ancora una volta qui queste direttive informatrici. Credo, pertanto, di potervi rivolgere la preghiera di aiutarmi perchè si mantenga il fronte interno concorde, ciò che è cosi importante per i nostri fratelli in campo. Aiutatemi tutti affinchè superiamo la grave epoca della guerra che fummo costretti a fare sinché dobbiamo farla sino ad una pare onorevole. (Stefani). bi evi il pangerenasiBsroio della Camera pruaaiana Un discorso del re di Baviera Zurigo, 13, none. La Commissiono del bilancio del Heichstag he continuato oasi ia discussione dei creo iti di guerra. Sìrcserhann, nazionale liberale, ha detto che il suo gruppo appoggiò lunga memo Kuvh'.manu. tutori alla pace in Oriente, tu poco soddisfatto delia pace di Buka.ic.st e di: sapprovò l'ultimo discorso .te.' Segretario di Stato clic fu la causa della sua caduta. Ben fece il Cancelliere ad accoglierne le dimis; sioni Elogia ia politica interna ed estera di Hertling e non dubita che questi scioglierà a! momento opportuno la Camera prussiana. Uopo Stieseniaiiii il Cancelliere BerOug ia dir Inanizioni ritornando particolarmen te'su quelle di ieri circa la politica iti Oriente ed Occidente. • n Parlano ancora Warmuth e Ledebour. Qucst'ultimo biasima, acerbamente iti nomina di Hintze e le ingerenze militari e. l'ambiguità de'la politica del Governo. Dichiara che è impossibile debellare tutti i popoli eh" fanno guerra alla Germania. La pace deve conciti: dei-si mediante negoziati ed e necessario che ambe to pani espongano eh: a lame ti1-e i loro lini di guerra. Quindi la Commissione accogli,., la proposta di Groeber di chiudere la discussione e passa alla approvazione dei credili di guerra. li cancelliere Hertling è riparino oggi pei Gran Quartiere Generato. Hintze ritorna a Cristiania per prenderti congedo dal Le --li Norvegia.- Probabilmente nella prossima ses? "limami, assumerà l'ufficio di •Segretario di Srato per gli Esteri. Io-i alla Camera dei Signori prussiana, chiudendosi la sessione, il presidente conte Armin dichiarò di sperar-: che la Commissione incaricata di discutere il 'progetto di riforma elettorale riuscirà a presentere proposte che assicurino l'incremento della ; Prussia. Questo sperano anzitutto gli uomini costretti a difendere col pugno di ferro i destini della patria contro il mondo di nemici, ma ai quali, nonostante l'apparente invincibile prevalenza, nonosiante le quasi sovrumane privazioni, trlsplende la fiducia nella vittoria come tuia, stella in ogni punta di baionetta. La fede del grande avvenire della Germania tempra e rinforza il supremo spirito offensivo de'l'èsecolto, promuove colia nostra volontà di vincere i successi militari dalla grandezza dei quali dipendono la sorte e l'avvenire della Germania.. Le riserve americane costituiscono la speranza dei nostri nemici. Speriamo che arrivino t'ardi II nemico con/fiida nella nostra discordia. Questa, insieme con ranntentamen- P'aus')- D'et.a Prussiana ' ,f Ite di Bavlerai in oocasio,ne ,dei gjUra. mento delle reclute, pronunciò un discorso nel quale disse: «Non volemmo la guerra Nonostante le nostre vittorie, eravamo sera to economico è il grande scopo dell'Inghilterra e dell'America. Le parole di Buelow debbono essere sempre osservate. Il He alla testa della, 'Prussia, la Prussia alla testa della Germania, la Germania alla tosta del mondo (ap- é aggiornata al pre pronti a'd una pace onorevole, ma i nostri nomici respinsero con dileggio le nostre proposte veriaimente modestissime ; non ci rimane dunque che continuare a combattere e continuare a vincere sinché ì nemici veggano che i loro sforzi sono senza successo. Noi vogliamo una pace che assicuri il nostro avvenire, impedisca che tutto il mondo ci rlassalga e e' crei una libera strada per mar? e per terra, sicché un tedesco, ovunque, si trovi si senta sicuro ». Commendi inglesi (S er vulo speciale della Stampa) . ,, Londra, 13, nette. -Neile. circostanze in corso, come osserva lo stesso « Manchester Guardian-, è perfettamente inutile discorrere di pace. Cadono quindi nel vuoto le sollecitazioni rivolte da Hertl'-iig agli alleati perchè facciano offerte. Qui non si eai.iis.je quali offerte si possano avanzare dal momento che Hertling neutralizza il suo curioso invito piantando in faccia agi: allenti l'assioma che il Trattato di Brest L'itowski dove rimanere come. sta. In nessuna circostanza — scrive il « Daily News • — gli alleati sanzioneranno un Trattato ohe essi sono unanimi nel giudicare come una delle più gravi violazioni del diritto pubblico corn g1."?8 "alto-Germania. Ma e chiaro che Her per ottuso che possa essere, sapeva be nlssimo che le sue offerte avrebbero semplicemente pestato i calli anche ai destinatari più cristiani. E allora perché le lui forimi-late? Per uso interno - risponde il •■ V'an- hester Guardian ». — Il Cancelliere ha voluto rivolgersi più al popolo tedesco che ai governi alleati, ila. cercato di giustificare agli occhi della Germania la prolungazione della guerra, lasciando credere, ancora 'ma volta, che l'intransigenza degli alleati ne sia responsabile. Il giornale trova interessante che Hertling ritenga opportuno parlare cosi a'ia sua gente. Vuol dire che l'esultazione per il crollo della Russia e pei successi iniziali della offensiva in Francia sta sfumando dagli animi tedeschi, t quali tendono a rinculare verso quello stato che diede luogo, la scorsa etsate, a) famoso ordine del giorno della maggioranza al Rèlchstag. In tesi subordinata, l'ultimo discorso del Cancelliere, coi suoi accenni alle opinioni politiche del grande Stato Maggiore e alle pasto'e allestite per von Hintze, provoca due osservazioni. naturali : la prima, che il fondamento militarista del Governo tedesco fi comprovato «ex ore suo»; la seconda die il regime parlamentare germanico è una lustra. «Sic transit... ». M. P- Commenti francesi Parisi, 13, notte. La stampa constata generalmente che il di scorso di Hertling non costituisce un awcni- mento sensazionale. Esso" dimostra soltanto j che la politica dell'impero rimane ina mutata a che l'accordo é completo fra il Governo, la direzione suprema dell'esercito e il Reichsiag. sul quale, dice il Peli! Journal, Hertling ha | incontestabilmente- guadagnato la parata. Vllomme Libre si domanda se il come HertUhg non ha pronunciato il suo ultimo discorso, poiché sembra evidente che i gtorni di Hertling sono contati. » Il discorso rispecetiia incontestabilmente il bisogno di pace della Germania». 1 giornali commentano principalmente il passo del discorso nel qua.e i! Gau celliere si è dichiarato dispost recchio a serie proposte di pai. fri ristretta cerehia, ed affermano tinti che l'Intesa non cadrà, nel tranello tesole, nel quale à prestare o-j e a discuterloj perderebbe tutti i propri vantaggi. * E' passato li tempo d«lto discussioni in cercha ristretta serive il lladical - quando, tutti i popoli | sono in piedi per la difesa del diritto: l'avventura Czernin-Sisto di Borbone-Carlo I to prova, più che a sufficienza. Gli alleati hanno il vantaggio di poter parlare dello condizioni di ince senza reticenze, pubblicamente. Se ne valgano, dunque ». L'Huinanil-è e la Lanterne non sono meno recise. La prima scrive: « Se gli alleati entrassero in negoziati in ri: stretta cerchia segretamente, come Hertling li invita a. far.', con l'approvazione eli I.udtnclorff, si troverebbero ben presto in di un altro trattato iìu-*™ " m'"^non V bi"Germania ha,"negoziato e concluso' nei ' 1018 due trattati di pace onorevole: Brest Litowski sro ben presto; in presenza I',.I '??!;.• !„.^I?„Ì'., v 'i',1.^., Bucarest. La Russia e. la Romenia sanno ciò che quei trattati costano loro». La, Lanterne si domanda se Ctemonceau non abbia ragione di dire eh-1 i boches non sono tanto forti quanto si crede. Nel caso particolare é evidente che il Cancelliere ha ingenuamente rivelato il suo grande timore di trattare dinanzi ai popoli, perchè troverebbe Indubbiamente troppe difficoltà a far pubblicamente la confessione dello responsabilità dei dirigenti tedeschi. « Il delitto fu preparato nella notte: si vorrebbe farne la confessione nell'oscurità ». Il Journal considera come, chiara la confessione di impotenza fatta dai pangermanisti, i quali attendono dall'astuzia la buona nacc tedesca e non vogliono più ora la soluzione con la forza e. consentono ad una discussione bilaterale. E' appunto perchè ha ia assoluta fiducia di potere un giorno dettare la pace che. l'Intesa rifiuta ostinatamente di discuterla. Lo Slato Maggiore tedesco è meno sicuro dell'avvenire. E' una gradita constatazione questa. IT Matin constata pure che il Cancelliere parlò molto di resistere^ di perseverare, ma non più di vincere. Per il Gaulais il discorso rispecchia in stanchezza del fronte, l'Inquietudine dello Stato Maggiore» [Stefani).

Persone citate: Hintze, Parisi