Le dichiarazioni di Hertling sulle direttiva della politica germanica

Le dichiarazioni di Hertling sulle direttiva della politica germanica Le dichiarazioni di Hertling sulle direttiva della politica germanica Il Cancelliere annuncia il ritiro di Kiìlhmann e l'incarico a Hintze Zurigo, 11, notte, t Alla Commissione del bilancio del Reiehstag 1'Cancelliere dell'Impero Hertling comincia.1 che venissi io stesso innanzi a voi e vi cupo„m* fragilmente la mia attitudine di fronte * ouesti avvenimenti. Signori, U mutamento del segretario di Stato non significa alcun mu uunento nelle direttive politiche, la politica "< w° *dircm "ai «** col dichiarare che esporrà lutto apertamente. re^comPdelW ni^óst-i^lèr^heV^r mdì mo-1 resoconti della proposta Her/.berger. indi pio ( ; Signori; le comunicazioni fattevi dal Vice giù ragguaglialo circa i gli avvenimenti degli ultimi giorni. Tuttavia mi son detto che era possibile che deslderaste\\cancelliere vi hanno giù ragguaglialo circa | dell'impero è sponsabUe. Il segretario di Stalo per oli esteri lui per compdo di. dirigere la politica estera dell'impero, per incarico, d'accordo e sotto la responsabilità del Cancelliere. Questa e stata sin da principio la massima dell'impero tedesco. Tuie massima vige, anche oggi. « Signori, io da parte nva mantengo pienamente fermi i criteri, politici fissati nel mio discorso del 2!) novembre dell'anno scorso al Rciclistag, tanto riguardo alla politica interna, quanto riguardo alla politica estera. Sinché l<l rimanga a questo posto nulla vi sarà mutalo. Signori, quanto alla politica interna le promesse fatte allora, per quarto dipendeva dalla mia volontà, furono adempiute. Mi adoprerò perchè anche ulteriormente, siano adempiute le promesse fattevi e siano vinti con energia gli eventuali ostacoli, potete attillarvi a me. Richiamo al discarso del 29 novsmbre « Riguardo alla politica estera, indicai pure chiaramente il 29 novembre il mio punto di vista. Vi dissi che mi attenevo ai. criteri della risposta dell'impero alla Xota pontificia per la pace del l.o agosto: Il senso di disposizione alla pace di quella risposta trova in sè pieno riscontro, ma. aggiunsi, signori, che il senso di disposizione alla pane non deve dare agli avversari un salvacondotto per una indeterminata continuazione della guerra. Che cosa abbimno veduto da allora? Mentre da anni è impossibile dubitare, della nostra disposizione a porgere la mano per una pace onorevole, sino agli ultimi giorni udimmo discorsi irritanti di uomini di Stato nemici. Signori, Wilson vuole la guerra sino alla, distruzione e ciò che. disse Balfour deve realmente, far salire un. rossore di collera al riso di. ogni tedesco. Sentiamo pure l'onore della nostra patria. Non possiamo lasciarci, ingiuriare pubblicamente, continuamente in tal modo, e dietro queste, ingiurie sta la volatila di annientarci, l'ino a che esiste questa volontà di annientamento, signori, dobbiamo resistere col nostro fedele popolo. Anch'io sono convìnto, anch'io so che nelle più larghe sfere del nostro popolo vi è dappertutto una seria volontà di pace; ma fino a che esiste la volontà ili annientarci dei nostri nemici, dobbiamo resistere, e resisteremo, confidando nelle nostre truppe, confidando nella nostra direzione dell'esercito, confutando nel nostro splendido popolo clic sopporta rosi meravigliosamente questa grave epoca con le sue grandi privazioni ed. i continui sacrifici. i Pertanto le direttive della politica non muteranno affatto, giacché, signori, devo pure dire subito die se, nonostante tali ostili dichiarazioni di questi uomini di Stalo, si manifestasse in qualche luogo una iniziatipa per spianare la via alla pace e anche solo qualche pussa per spianarla, noi certissimamente non terremo a priori un'attitudine, di ritìnto, ma seguiremo immediatamente con tutta serietà questa iniziativa ove. sia presa con serici'ù. Dico esplicitamente « presa con serietà ». /;' infatti naturale che non basta clic questo o quell'agente venga, e. dica-. « Posso provocare gita e là colloqui (hi. pace ina occorre che rappresentanti competenti di Potenze nemiche, autorizzati espressamente dai loro Governi, facciano rapire che sono possibili, conferenze dapprima naturalmente in piccola iercltia. Ma gli uomini, di Stalo che hanno parlato, finora nulla dissero su tale possibilità. Ove appaiano tali possibilità, ove si manifestino dall'altra parte serie propensioni alla pace, noi vi aderiremo immediatamente, cioè noi. non le respingeremo e parìeremo dapprima in cerchia ristretta. « Signori, posso dirvi che anche questo criterio è condiviso pienamente dalla suprema direzione dell'esercito, giacché la suprema direzione, dell'esercito non- fa la guerra per amori della guerra, ma unch'essa mi disse, che, non appena appaia dall'altra parte una seria volontà di pace, noi dobbiamo seguirla. Il problema russo a l'i interesserà di sapere come si presentino da questo punto di vista eerti, problemi che il rresente ci impone. Su questi problemi vi furono fino al 2 luglio al Gran Quartiere. Generale ampie ronferenze presiedute dall'Imperatore. Katuralmenle posso esporre soltanto nelle linee generali le direttive stabilitevi ». t A questo punto il cancelliere, von Her tling ricorda l'uccisione dì Mirimeli. « Alto 1 contrario, dice, al diritto internazionale .'tua- ; je non potrebbe esseri i pcipjiore. Tutti gli in- 1 accennano che questo tatto abbondevole \( yef inì.ialira (leWln.,esu< p„ „cac.|i lare. Son vogliamo una nuora unemi con la \fl"ssia. L'attuale Governo russo vuole la pace ti Ita bisogno delia pare, e noi lo appoggi amo |\ciarct nella guerra con l'attuale doverli', rus- | «<>. cosa che noi vogliamo mu ogni cura e.vi- >n questo proposilo pacifico. D'altra parte, è anche vero die la Russia è percorsa dalle cor reati politiche più varie e dalie tendenze più diverse, monarchiche, del partito dei. radetti, dei cosi detti socialisti rivoluzionari di. Destra, ecc. ecc. Sui trattiamo lealmente con l'attuale Governo russo e nulla, tentiamo clic possa danneggiarlo. Ma teniamo aperti gii occhi e gli orecchi per non. lasciarci sorprendere e mettere dalla parte del torto da un. improvviso rivolgimento delle condizioni in Russia. Ricorderò le parole delle da Carciukoff: » Slamo sordi, non cicchi. Non ci meniamo con nessuna eontroc.orrenie politica, ma stiamo a vedere attentamente dove laRussia si diriga ». Questo ,. il criterio da lui. adottato, questo è.\ il criterio su cui nelle conferenze del 2 luglio al Gran Quartier Generale fu raggiunto il pieno accordo con piena chiarezza fra tutti i par. leclpanti ». Kulhmann e II suo successore U Cancelliere dice: « iiuc.it,munti, benché non assistesse alle Conferenze, e il Comando supremo sono pienamente d'accordo al riguardo. Possono esservi divergenze di opinioni ne particolari u nei singoli rasi, ma la. linea fondamentale è quella tracciataci .. Il Cancelliere parla poi dulia situazione politica in occidente facendo comunicazioni con fidc-nziali. Motivi personali fecero si che KuoLhmarm domandasse di essere esoneralo dal suo ufficio. 11 Cancelliere ne elogiti le qualità, l'esperion'za, la lucidità del giudizio. 1 instancabilità, l'abilità, il tatto. Dovette se pararsi da iui perché fra lui ed altri fattori non vi erano quelle relazioni di fiducia, senza le (inali sono inevitabili attriti. Soggiunge che il mutamento nel titolare del Dipartimento ■ Irgli esteri è derivino non da divergenze di criteri positivi, ma da considerazioni politiche, sulle anali dà informazioni confidenziali Parla infine di Hintze. designato a succedergli. F.u-li conosce a fondo le condizioni della Russia. Quando fu addetto all'Ambasciata a Pietrogrado fece grandi viaggi in Russia e vi conosce cose e persone. « Ciò che, data fa situazione odierna, e importantissimo ; ma capisco che. io do la mia firma alla nomina di Hintze solo se Hintze fa. una politica non personale. .Ve ho già una promessa da Hintze {la cui nomina non e ancora venuta) clic costituisce per me una garanzia salda, lo faccio ta. politica; il Cancelliere dell'Impero responsabile fu la. politica. Il segretario di Stato designalo e non ancora nominato, è persuaso d.i ciò. Credo quindi che non vi sia. ragione di inquietudine. Le direttive con le quali In grande maggioranza del RelcllStaij si dichiarò d'accordo nel novembre, scorso, saranno continuate ». Il ministro plenipotenziario Hintze, designato per succede:.1 a Kuchlmann, ha fatto la dichiarazione impegnativa che coopererà per ogni riguardo a'ia politicu sinora designata al Ileiciistag. Quindi si è iniziata la discussione. La discussione Groeber, del Cenno, si dice tranquillalo dalle dichiarazioni del Cancelliere. Kuelhmann so ne ó andato per motivi personali. Un diplomatico non deve pronunciare discorsi come quello de! 21 giugno, col quale Kuelhmann non si acquisto amici e non disarmò i nemici. Egli lia fatto bene a dimettersi. Quanto oliti riforma elettorale, noti ó culpa de! Cancelliere se non fu approvata. Quanto alla propensione alla pace, non possiamo manifestarla ogni giorno. Se i nemici presenteranno serie proposte, le esamineremo, Non possiamo pubblicare le nostre singole condizioni, vincolandoci unilateralmente. Seheldemnnn rileva la cattiva impressione prodotta dalle dimissioni di Kuelhmann all'interno e all'estero, ove sono-state giudicate come una vittoria della politica, di violenza e di conquista. Secondo i! Cancelliere, nulla è mutato; ma perche allora Kuelhmann e andato via? 11 suo discorso non recava sorprese. Si richiamava a cose già dette. Tutto al più poteva non -piacere a coloro che sono contrari alla pace per accordi. Fu detto che fece cattiva impressione sulle truppe. Non può essere. Invece fece cattiva impressione nell'Alto Comando, le cui granate scoppiarono nelle colonne dei giornali berlinesi. Non fu bene esonerare Kuelhmann senza prima prendere contatto col Reichstag. il quale noti fu interrogalo neanche per la nomina de! successore. -1Altrimenti s: procedette per la nomina di Hcr- fcling e di Paver. Ciò diffonde 1 opinione che la Germania è governata militarmente. Non udimmo dichiarazioni precise circa la politica interna ed estera, e principalmente circa il Belgio. In Oriente non si procedette secondo le direttive del discorso del Cancelliere de! 20 novembre. Se si fosse proceduto seconde tali direttive, la nostra, situazione laggiù sarebbe buona. Il Cancelliere si attiene alla mozione del Reichstag per la pace, ma l'agitazione del partito patriottico e di alti e persone rende impossibile tigli avversari di .avvicinarsi a noi. Fischbeck, progressista, d:c.e che non giudicherà il discorso di Kuelhmann. ma deplora l'intervento del Comando, i cui rappresentanti ne determinarono il ritiro mediante la loro influenza sulla stampa. Si deve veder chiardl se. il ritiro non fu opera delle mene dei pan* .germanisti, se il successore non fu nominato] ; r ,nr desidèrio; Sarà lieto se le direttive politiche non muteranno. La Germania non} \<n la guerra per conquiste, ma por la sua di|fesa. per la sua libertà economica, per assi- | curarsi la. possibilità- del proprio incremento. 0ve ; ncmjcj ammettano ciò, la guerra .unirà, .\ I O l ll« D'altronde aspetteremo di vedere se i fattfl rispondano alle parole. Westarp, conservato* re." critica, la politica dl Kuelhmann. Apptpvafc le dichiarazioni del Cancelliere. Nega che li pangermanisti abbiano imposto Hintze. D*sw ilera che questi si mantenga in stretto rappor» io coll'Alto Comando. Senza lotta Kuelhmann si ritirerà nei suoi poderi. Fu pregato di reggere l'ufficio sino alla votazione dei crediti di guerra, ma ri dice che egli abbia/ rifiutato, Hintze iersera intervenne ad un ricevimento offerto dal Cancelliere e potè così prendere contatto con parecchi capi partito* Generalmente i fogli berlinesi ritengono che lui crisi, aiineno per il momento, sia composta. 01 partiti furono ieri al Reichstag arrendevoli «; 10 furono tanto i socialisti quanto i progres-, sisti. Oggi si udrà l'oratore dei socialisti indipendenti. Forse questi sarà l'unico che geW t-erà uno squillo battagliero tra le fiacche pre« teste. Scheidemaiin ebbe pochi spunti vivaci» Trattò della questione del Belgio, dicendo essere tempo di dichiarare apertamente che cosa' avverrà di questo paese, cioè se ]a Germani» ha l'Intenzione di restituirlo. Fischbeck, progrossista, promise l'appoggio a! Cancelliere sa i fatti risponderanno alle parole. Cosi, pen Hintze. non si fa una questione di persone» ina di sistema. Il partito respingerebbe ogni' responsabilità per le conseguenze che si avrebbero ove l'avvento di Hintze al potere segnasse l'avvento dei pangermanisti all'ufficio! degli esteri. Il conservatore V. cs'.arp fu mólta più franco. Per lui la risposta al Papa fi* un semplice atto diplomatico, non l'esposizione' del programma del Governo tedesco, ma fu uni errore, poiché si richiamò alla mozione del mpse di luglio. Salo nel caso in cui la politicai di Hintze, sia concorde coi criteri del Comando, la Germania potrà essere certa di rinvigorire la sua posizione nel mondo. Riassumendo, giornata senza lotta aperta al Governo, il quale riusci persino a salvare le apparenze procrastinando -a nomina ufficiale del nuovo ministro degli esteri sino alla fine del dibattito, onde potrà sempre dire di avere avuto, nonostante le riserve, il consenso della maggioranza della Camera. I giornali berlinesi rilevano questo fatto. La i'ossische y.eitung elogia! la maggioranza, la quale non ha voluto acuirà la situazione come una parte della stampa' sembrò desiderare. La .Voni Deutsche Allgemeine Zeilung crede che le parole di Hertlinpr circa la pace avranno l'applauso unanime de!) popolo e dimostreranno che il Cancelliere et! 11 Coniando sono concordi. Il Tag vorrebBa che i partili del Reichstag valutassero sopratutto questa concordia. La Tages Aeitung sìduole che Hertling abbia nuovamente parlato) delie propensioni per ia pace, ma forse r.a parlò per i socialisti oppure ne parlò soltì per l'estero, ma in ambi i casi fu un errore* L'.lriicilcr Zcitttno è l'unico foglio viennese clic protesti per il ritiro di Kuelhmahn. « Il cambiamento di rotta neila politica estera te-i desea — dice interessa anche noi. I popoli dell'Austria devono esigerò che ci si dica sa tra i Governi di Vienna c di Berlino, anche fir.no il mutamento, vi è quell'armonia di criteri sugli scopi di guerra e sulle condizioni tu pace che l'alleanza consiglia. II Parlamento! austriaco deve chiedere spiegazioni a Burian», Colamenti Roma, 12, notte. 1! ■Giornale d'Italia» commentando il dì-. scorso Hertling, osserva che se vi potevano vero significato della! discorso del ora essere dubbi sul •i odierna in Germania, Cnucei!ere li ha tutti dissipati. Importa poca che egli assuma di fronte al Reichstag la! responsabilità di c;ò che è. accaduto. Nessuno poteva .aspettarsi die egli tenesse una condotta diversa. Esaminando il contenuto del discorso, il giornale scrive: «Il Cancelliere f.a bisogno dell'equivoco per ingannare il pubblico tedesco e fare sopportare ancora il peso della guerra. Egli confessa, che il paese e r- anco e desidera la. pace, ma siccome sa che la pace si potrebbe avere solo col sacrificio della casta prepotente, alla cui fortuna è le. gala anche la sua, egli cerca di ingannare ancora :l pubblico tedesco facendogli credere che la Permanili combatte per la propria esistenza e non giù per quella dei suoi veri oppressori. Resta a vedere se si potrà ancora pei molto tempo continuare a trarre in inganno l'opinione pubblica con questa palese contraffazione delia verità. Dal tono del discorso Hertling si c traiti a concludere che anche ili Cancelliere nutre lo stesso dubbio angoscioso che dettò 19 ultime dichiarazioni di Kirlhmann ». I! « Corriere d'Italia •> afferma che il discorso Hertling, per le affermazioni che contiene, nonostante i suoi artifici polemici, e nonostan'o l'evidente giuoco di equilibrio; presenta; 1 un sapore nuovo, Il sapore stesso, non vi è qUhWo,, c-he aveva loscfiiw il discorso Kulh niaj,n, r Dopo di che, la Gremii nia aspetterà con inijlta ansia i risultati de! nuovo'colpo di Hìndenburg, ma c'è da scommettere che il barone Hertling aspetterà con non minore ansia le probabili repliche degli uomini poli. Ilei dell'Intesa a! suo discorso. E' passato il tempo nel quale egli commentava un messaggio Wilson in maniera da togliere a questo ogni volontà ili replicare. Questa volta per farlo parlare aheoi'a non esita a travisarne addirittura il pensiero... Non vi è dubbio, lasciando allo stato -Maggiore l'incarico di fare il possibile per vincere la partita militare, il Cancelliere cerca cha anche la partita di scherma diplomatica non sia sospesa, ma, d!« venti anche sempre più serrata».