Diaz alle sedute del Comitato di guerra

Diaz alle sedute del Comitato di guerra Diaz alle sedute del Comitato di guerra Parecchi lunghi Cadorna, Porro e Capello colloquii con Fon. Orlando cessano dal rango e dagli assegni ROMA, 12, notte. E' stato a Roma II Capo di Stalo Maggioro generale Diaz ed ha avuto parecchi lunghi colloqui! ool prosidento del Consiglio, on. Orlandp, ed ha partecipato a due sedute del Comitato di guerra, ohe furono tenute martedì • mercoledì, Al principio della prima seduta l'en. Orlando rivolse, a nome del Governo, un fervido «aluto al nostro generalissimo per la meravigliosa vittoria. Il generale Diaz 6 ripartito per II fronte. (Stefani). ()Gli altri provvedimenti dsl Bollettino Militare Roma, 12, notte. L'odierna dispensa del u Bollettino Militare» reca, importanti, disposizioni. Già fu annunciata, l'altissima, onorificenza al annerale Diaz, che con renio decreto 2fi giugno 1918, motti proprio del Pie, è stato nominato Cavaliere di Gran Croce, decorato del Gran Cordone dell'Ordine militare di Savoia. Eccone ora. la motivazione • a Assunto l'ufficio di Capo di Stato Maggiore dell'esercito, in una situazione di guerra molto difficile, oon. sagace opera di organizzazione e con avveduta ed efficace condotta di comando, sompre altamonte Ispirata all'lnterosso del Paese, seppe ottenere tale grado di preparazione, moralo e bellica dulie truppe, da superare vittoriosamente la ardua prova di una grande battaglia Wnpe. grinta dal nemloo oon forze e mezzi imponenti ». Lo stesso Bollettino dispone, quanto segue: Cadorna Luigi, tenente generale, Porro cav. Carlo, Capello cav. Luigi, tenenti generali, collocati a disposizione in soprannumero, in applicazione del decreto luogotenenziale 11 luglio 1915, N. 1063, e 10 novembre 1916, IV. 1648, dal l.o luglio 1918 cessano dal rango e dagli assegni, di cui attualmente fruiscono. Cavaciocchi cav. Alberto, tenente generale, collocato a disposizione in soprannumero, in applicazione del decreto luogotenenziale 15 luglio 1915, N. 1063, c 10 novembre 1916, N. 1648, dal l.o luglio 1918. Morronc, Giardino, Caviglia, tenenti generali, nominati membri effettivi del Consiglio dell'Ordine Militare di Savoia. (Ag. Stefnni). Per intendere questa disposizione ministeriale, bisogna ricordare che i genorali Cadorna, Porro e Capello, rispettivamente capo, sotto-capo di Stato Maggiore e comandante la seconda Armata — quella dell'urto di Cnporetto — erano stati collocati «a disposizione del Ministero della guerra, ii senza alcuna diminuzione del loro grado » e della loro autorità, soltanto allo scopo «di essere in grado di poter fornire alla « Commissione d'inchiesta tutti gli elementi a di fatto che possono occorrerle ». Ora, con l'odierna disposizione, essi rimangono nei quadri come generali, rna cessano dal loro Tango e vengono privati dei relativi assegni speciali. (Cinque righe censurate). Riunioni di ministri Roma, 12, sera. Col ritorno a Roma da Versailles del presi dente del Consiglio, on. Orlando, e del mini stro degli esteri, on. Sonnino, si riteneva nei circoli politici che sarebbe stato tenuto subito un Consiglio di mlnist.nl. Invece tino ad oggi non vi e stata alcunu riunione plenaria di ministri; ma pero il presidente del Consiglio ha avuto occasione di conferire a lungo con quasi tutti i suoi colleghi di Governò, A Palazzo Brasehi sono state tenute in questo giorni delle riunioni fra vari! ministri. Alcune di queste riunioni hanno serviito allo studio di portico' lari, deliberazioni, che dovranno essere sottoposte all'approvazione del Consiglio. Altre Commissioni speciali, composte sempre di mi Distri, si sono riunite' al palazzo di via Venti Settembre, presso il ministro del Tesoro, cmo revole Nittì. Il lavoro di queste Commissioni ministeriali e ormai compiuto e perciò è imminente unii riunione del Consiglio dei mi Distri. Intervista col gen. Miller già Capo della Missione russa in Italia Roma, 12, notte L'« Epoca » pubblica una intervista col ge nerale Miller, già capo della .Missione russa presso il Comando Supremo italiano e or; aizzatore della Lega per il risorgimento della Russia. Egli dice che tutte la popolazione russa 6 d'accordo nel desiderio di abbattere il Governo dei bolscevichi che tradisce conti nuamente il paese e lo consegna alla Gcrmn nia. « La maggior forza dei bolscevichi e l'ap poggio tedesco, di cui sono i devoti vaiteli e se noi, — prosegue il generale, — non fossimo minacciati sempre più dell'invasione tedesca., si potrebbe forse ancora aspettare pazientemente prima di iniziare la. cauterizzazione del cancro bolscevico. Alla Russia oc corre un soccorso immediato, occorre che i nuovo Governo antibolscevico, che sta forman dosi, abbia a sua disposizione una forza ar mata ben disciplinata che lo difenda nel primo ' e più critico periodo. Occorrerebbe prima compiere opera di organizzazio ne delle forze armate russe: immediata mente dopo, sarebbe desiderabile ricevere un aiuto materiale per riattivare, nel plii breve tempo possibile, la vita produttiva nel paes E' bastato che contro i bolscevichi si sdì le Tasserò poche diecine di migliaia di czeco-slo vacchi perchè ad assi si unissero tutte le po polazioni nella speranza di trovare nelle le pioni czeco-slovacche una liberazione. E' necessarlo ora appoggiare gli czeco-slovacchi con l'Invio di forze armate attraverso la Siberia Per ragioni di principio il Governo degli Stnt Uniti era contrario all'intervento armato qua lora avesse dovuto manifestarsi nella forma di occupazione di questa n quella parte dnl territorio russo. ^L'arrivo dei giapponesi pn trebbe avere uria grandissima importanza nella lotta contro i tedeschi ». Il generale con elude dicendo rhe non i soli interessi degl alleati in guerra ma lo stesso spirito umani tarlo spingono a soccorrere la Russia. Pìccole azioni saltuarie sai fronte montano COMANDO SUPREMO, 12. Azioni d'artiglieria saltuarie e poco intense su tutta la fronte. In Conca Laghi (Posino) e in Valle d'Asta nostre pattuglie annientarono due piccoli posti nemici,facendo qualche prigioniero. Al Cornone un fallito tentativo di attacco costò ali* avversario perdite sensibili. Un areoplano nemico venne abbattuto nel cielo di Feltre. DIAZ. ìi bottino fatto in Albania COMANDO SUPREMO, 12 E' continuato il rastrellamento del terreno conquistato nei giorni scorsi c la raccolta del bottino. Vennero accertati finora 3 cannoni di medio calibro, 8 cannoni da montagna e 4 cannoni da trincea e due bombarde. DIAZ. Le operazioni d'assestamento nel settore dei Grappa (Por tclegr. da uno del nostri inviati apeo. al fronte) 2a.in di yuerra, li. La lotta nelle paludi ci ha. fatto dimenticare i zona montana, ove pure in questa prima ecade di luglio si sono avute azioni di assestamento degne di rilievo. Furono piccole funate, movimenti di sorpresa, ma trattandosi di una zona ove il minimo particolare ha il suo valore non è inopportuno ricordarle brevemente. Azione più complessa e più compieta, hiara negli obbiettivi e precisa nei risultati stata quella di Val San Lorenzo, risoltasi nella occupazione dello sperone che vigila buon tratto deli'alta vaile. Sulla posizione con(uistata noi avevamo per lo addietro costruito una linea di trincee, detia linea Alba, che formava obbiettivo dell'azione. La Brigata Basilicata, come già ampiamente vi ho informato, "a raggiunse di sbalzo, e quasi senza perdite osiose. Impazienti di slanciarsi all'assalto i valorosi fanti non attesero nemmeno che l'arigijeria nostra avesse allungato il tiro. Scoccata l'ora uscirono dalie trincee e sorpresero il nemico ancora tappato nei ricoveri. L'arti glieria nemica disorientata sul principio del l'azione fu violenta in seguito col proposito di impedire il rafforzamento della posizione preparare il contrattacco. Palli la reazione fallirono i contrattacchi. L'azione fatta il riorno 2 venne, completata iì giorno 3, con a discesa a fondo valle e l'occupazione del cocuzzolo a sud della Osteria del Lepre. Detta località prima deh offensiva del 15 giugno co stituiva un terreno neutro, che veniva occu pato saltuariamente o daiile nostre pattuglie o dalle pattuglie, austriache. La pattuglia che ai primi albori presentavasi per prima ad occupare la posizione ' vi restava fino al tramonto. 11 nom'eo reagì con vivacità. Tentò con mitragliatrici appostate nel gomito di vai San Lorenzo di impedire l'occupazione, ma la nostra truppa la mantenne. Contemporaneamente repa.ru nostri si impadroni vano di una quota di Porte Saboti e mantenevano l'occupazione malgrado violentissima reazione dell'artiglieria nemica e ri petuti attacchi in forze. Le portò di Salton ella offensiva di giugno, oltre che pel farlo che come in tutti gli altri punti delia zona montana il nemico che tentava di ragghia gero la valle fu prontamente ricacciato, vennero particolarmente ricordate per la lotta iceanita che vi sostennero diversi reparti Uii battaglione, completamente accerchiai da forze nemiche, si è battuto sanguinosamente e con sublime fierezza sino a che l'altro battaglione dello stesso reggimento non lo disimpegno. La reazione nemica che perdura non riesce a scalzare le nostre occupazióni. Nè qui fermatisi le operazioni compiute nella decade dalla combattiva. -,.a Armata. Sulle estremo propaggini del Grappa e più procisamente nel contrafforte di Casa Tasson, posizione che li austriaci, scendendo in massa da Val delle Rocchetto e Val Prassolan, spietatamente faiciati dalla nostra artiglieria, riuscivano logerrnente atl intaccare nel giugno scorso, un nostro reparto, dopo intensa preparazione di irtiglioria, ha occupato la parte meridionale di una nuota. Il nemico ha opposto una resi stenza accanitissima La posizione è per se stessa di qualche importanza pel fatto ohe in dotta, località anche i minimi appigli difensivi r- offensivi hanno per noi e pel nemico indubbio valore, ma la tenacità opposta dal nemico su detta nuota e più la sua ostinazione nei contrattacchi nelle diverse località da noi reeontemente occupate nella zona montana de. ve>i ricercare in altri motivi e non da ragioni semplicemente locali. Umiliato nel suo orgoglio per la repente isfnita. timoroso di guai peggiori (chiara ninno la stampa austriaca d'nlostra ih temere una nostra offensiva), le nostre continue pun tate devono fargli l'effetto di s'affilate in pieno viso. Il nemico con un semplice scossone su tutta la fronte, illudevnsi di respingerci eh sa dove, ed invece abbiamo non solo resistito all'urto, ma respinto l'attacco ed ottenuto una clamorosa vittoria. Ma persistiamo negl attacchi e mentre sch'ere austriache faticosa mente stanno riordinandosi. Ite nostre, ani mate da grande spirito combattivo attaccano oua e là vigorosamente e dove pongono piede rimangono. Umiliati nell'orgoglio gli ausiriar' reagiscono ed è motivo di particolare soddisfazione per noi il constatare che anche \e posizioni più contrastate restano nostre. Prigionieri catturàiti in queste recenti azioni nulla di notevole riferiscono. Come è noto, il Comando austriaco per sollevare il morale delle sue truppe fa circolaro la voce ili un prossimo arrivo di truppe germairche. Nessuno dei prigionieri fato |m visto elmetti prussiani, ma parecchi accennano per sentito dire che le prime truppe germaniche devono essere giunte in qualche località. la notizia fa formulare ad essi l'ipotesi che il nemico stia propagando una nuova offensiva, ma ne narlann in forma vaga e come rp cosa lontana. Tutti concordano nell'affermare che l'of. fenslva del gnigno è riuscita cosi disastrosa che reparti impegnati hanno bisogno di qualche tempo e di parecchi complementi orimi di poter rientrare in linea. Sette nostri so'da'l fatti prigionieri durame la offensiva sono riusciti a ritornare nelle Pnee ma in condizioni pietnsissiime. Pochi sono stati i giorni della loro prigionia, ma anche In pochi giorni passarono attraverso infinite sofferenze. Due di essi con altri appena catturati vennero trat. tenuti nelle seconde e terze linee e obbligati a cooperare al trasporto e alla sepoltura di ca- doveri nemici. Quanto pure non erncl ignoto viene da assi confermato con particolari che fauno rabbrividire, La 'nostra artiglieria, menIre gli ausiliari tentavano invano di scendere al piano, lui fatto nelle colonne nemiche in. descrivi hi li stragi. Per otto giorni, Informano questi prigionieri, altri non hanno fatto che seppellire cadaveri e trasportare feriti nei pressi di Col del Prai. La popolazione borghese del feltrino è tutta occupata nella manutenzione stradale. Ribellarsi non può. Reagisce e manifesta il .suo odio contro l'invasore portando In modo visibile coccarde e distintivi tricolori e cantando canzoni patriottiche. La notizia della nostra vittoria Vi * ramVriVm^T» ~V7'„~ ^r^n iMoni1 noJt£PiPa^^o^P^igioia " sentirono tenersi ioni nostre n r pi.™ mXi furono tali °cnc FruiTné »S * rono incapaci di domi nari"e dovettero1 si in gola In loro rampogne I ,^'u}e 'az.1011' di assestameuto nella zona montana, iniziatesi con la. riconquista della linea di sbarramento Monte Valbella-Cima iv ne.ie-t.o del Rosso, e proseguite con le azioni nelle valli che circondano il Grappa, non ci erano ancora pervenuti commenti nemici. I giornali...giunti onesti giorni recano e pnrne.jnf.qrniaziorii e.a mettono al corrente delle spiritose invenzioni con le quali lo Stato Maggiore austro-ungarico ha presentato TU scacchi subiti. Lo sgombero, secondo quauo comunica lo Stato Maggiore austro-ungarico, della zona montana, non è stato determinato doll'irrompéro delle nostre fanterie, ma por evitare troppo gravi sacrifici alle truppe presidiami le diverse località: La stampa austriaca, quella almeno a cui la censura non ha posto il bavaglio, mostra di accontentareno. e appena, appena lascia sfuggire ira le ric-he un senso di inquietudine trovando la giustificazione non del tutto convincente. La Stampa germanica invece monta sul cavallo i della fantasia, e per giustificare I recenti scaccili austriaci sul Piave e noJla zona montana it'ribuisce al generale Diaz intenzioni vaste, lutili sa/rehhero la costituzione di varie teste di ponte sul Piave per creareappigli ad un futuro sbalzo offensivo e l'offensiva sui man- , *|,„ ''M'iettivi Feltro e Primola.no, e ciO:^TTvU^ tXe! ^^Zi^Jllfrustrati, l.o stesso carattere della hattnglia! Ielle paludi, svoltasi trn le due correnti del, ' eTr fi^ri^rm yrtosvrsf ob;ner i malnfede. « Il 02 giugno — scrive Fabius nella Vewe Freie Presse — era. terminato il ripiegamento sul Piave e in quel momento la si't.naone strategica era già determinata su nuove linei- fondamentali. Il ritiro delle (ruppe sarehbe da attribuirsi alle diffìcili condizioni della montagna n. Come se le difficili condizioni della montagna esistessero solo per le truppe austriache e non per noi. VArlieiter '/.cttiing nota che violenti combattimenti sono avvenuti nella, zona montana e rileva che -la. conseguenza, fu che Col del Posso e Monte VnlhPiMa. dovettero essere abbandonali. > Il bollettino dello Stato Maggiore»— prosegue — afferma che il mantenimento avrebbe cagionato sacrifici troppo aravi. Dobbiamo astenerci da! commentare tali parole. Limitiamoci a rilevare che il bollettino stesso nota che ri siamo ritirati sulle precedenti nosiziloni ». Lo stesso giornale, a proposito delle nostre azioni nella zona montana, argomenta: L'attività dell'artiglieria Italiana è sensibilmente aumentata. Poiché l'azione dimostrativa, destinata al semplice scopo di trattenere le forze anslro-u.ngarlche è fuori questione, -è da presumersi che l'aumentato fuoco delle artiglierie preluda a più vaste epprazie.nl. Si deve inoltre rilevare che -sul fronte alpino ai due lati del P.renta le artiglierie italiane e francesi non hanno interrotta, la loro violenta azione dall'inizio dell'offensiva Tutti i giornali magiari mettono in evidenza ho Col del Rosso e .Monte Valbella sono posizioni di primissimo or-line e la. loro perdita risulta particolarmente, grave. 11 pesti Saplo, tra. gli altri. Tileva che « dal ipunto di vista de. gli sbalzi offensivi le due alture avevano valore straordinario come punti d'appoggio ». Vico L. A.