Il processo per il disastro della "Benedetto Brin"

Il processo per il disastro della "Benedetto Brin" Il processo per il disastro della "Benedetto Brin" Roma, 11, notte. Oggi, al processo pel disastro della Benefici- to Brlii l'udienza è cominciata con una serie dj contestazioni ali imputalo Meschini ieri in arrogato. — ieri — dico il presidente a'I'impuiato che e uscito dalla "abb'a od ha pre-o posto sulla pedana — dichiaraste ohe il Carpi non portò in itiiita R\\ apparecchi di orologeria mn che ^ erann depositati in Svizzera D'ente pura . .-."!i'.u-4r"~0. ""V . ,la-_V.'l,'~ *'r.,v dipcne n carpi non vi parlò delia Mn. Confermate tutto ciò? imputato: — Confermo tutto ciò che ho dèi to lpri ,e cne rappresenta la. pura verità, men tr€ quantn clepo?ì net'lwlmi interrogatori non era eso„0 nè vcro. Allora cro sucgcsiionato dal aisc0rsi cne mi faCl?va u Bartolini. Un disegno d'ordigno infernale. preej(jentc. _ \ia j, veTQ chc invitaste il Brilli ad -entrare n%a mstm banda? _ Come no _ift d,„0 anT)Cna ., .nrm usc-, *™« "à"d1\"ne^a raoèmitai "al Bar'o"."' cp,iinl° 11 'C;'vrpi ml avpvn c,c,,a Ksso, m.' ™g« prova «hiacciai te dTcarp'i Hi SSftSTtoS * rn,PS,a * denunziarlo. Ciò .avrebbe po'-ute taltt^"c^ *>™™ ~ qws,a circostanza non avete ma' t„,!„,,*■,,„ „ „„,,,« , . ,. . , n". SMn?™' "g?'* A, constali del !Bartolini e mi sentivo tranquillo ne'-a coi ''".': " "'""J d.er,4"?c,a1Pfn1' f™ ff,% avT<M | verità. Allora — conclude con enfasi il Mn- sellini - non sapevo che il Bartolini fosse , un ■megalomane a mio riguardo » (ilarità), i. ~ Vo' nnn avf,,e «"^irbiso un accordo con i11 Ca7f Perurilinguaggio convenzionalo? ! — In vcr.''« debbo dire che nessun accordo !ne di spionacgin vi orano alte personalità? : ^ct"za,T>erchl^n *7™ meti«*<* «omIpmt0 a,CT"J 0 avessi potuto so o i supporre, che il Bartolini aveva intenzione di pgrvrzddBmmpIsstMfci,'g.uto iptVl^Ddl| I . -, . - - 1 ì avpv? stretto col f.nrpi per un linguaggio con- t1vcn ,,na e-, , . , —.>' conf°ss.-. il Carpi che nell'associazio- Si: fgli mi parlò dei direttore della,posta s' intemazionale di Zurigo, di cantanti, e di al !,re Personalità., notevoli, ma non mi foco mai I nomi. , — \\ disse il Carpi, nello sue confidenze, c™ wi anpnrere.hi erano una invenzione asIsoluin.mente. austriaca *5conosc!ti"a. in Italia? l ~ ,. ; — Nell'inforrog-alorin contesshs-fe che V CarIP' voleva servirsi di voi 71 »r f.-ir sn't.are delle jnftvi cominciando dalla l?enerfe/fi Tfrin.. i — Confermo tutti i proposti! del Carni, ma debbo dire che egli della ììrin non mi parlò mal. — Voi nv»t<> trneei-nto ina ve1.!.'» all'autorità ] wi-ilrente il disegno di mio rii olirgli ordigni 'anni alla rtes-fizior.'' clv> mi aveva fatto il ; Carpi delle bomba -od orologeria, i — .Bironosiretp questo disegnò? — e ciò dii cenilo il presidente mostra «ll'lmputaifn lo ! schizzo del quale f. ogigetto la convinzione I — Sissignore, E che Presidente all'imputato Moscliini: voleva il Carivi da voi? — Voleva che mi assumessi il compito di sopprimere il soldato che lo aveva sostituito 'tei posto come portalettere del roffgimento 'Questo posto era necessario che ég'ii mante nesse perchè poteva, facilmonio ricevere a mezzo di qualche prigioniero, dei vaglia dale l'Austria. In quell'occasione gli domandai gli e « ordegni », ma egli mi rispose • «Lasciami - stare, perchè ora sono ai verde, Presidente: - del Corpi? i — 'Blsposil al Carpi ehe non intendevo màce1 Chiarini eli sangue tima.no. Egli mi incaricò o P"''*5 (,i acquistare a Napoli del vetriolo, per " sun conto< ,1la io non mi interessali rii niente. e Vrf'sjdeiiie : — Quando il Carpi vide entrare e v2' e,1 " !3anollni 1K,,'e carceri di Milano, - ch0' „.Ì!5S?.7 . , - L,- ^ • :, 'Jny 1al Disgraziato! \ af hH dftt<5? -v" 'lal rnv.ln.:,to! .| pWQ1,ionie• — Rammentato di avere rice- leitera dal Bar- Accettaste poi la proposta o ^1^™^^^^ . 7„il2i» V ,\m_"v fll mostrata a -Ketrina Fm -Uio à'rei;ò.^on-po«o com%re"ndTf, e Creli dopo il re le frasi • •Mio buon Achille, mi perdonerai se oso dar- i infernali —.Sissignore: fT-er-do que- disèiTUn mi nt. rmti un consiglio sui da farsi ». Forse potrà 'lavo qualche chiarimento il liartolini. che voleva ih qualche modo fare di me una vittima. Presidente; — e così non sapete neppure j spiegare le frasi di Bartolini, che vi doman- pdava notizie sulla a signorina del nostro]sidealo»? p— No. Iz— E- bone che i signori del Tribunale sap- apiano clic prima dei luglio 1916 si verificava1 purtroppo alla Spezia quello che questi signori nel loro gorgo chiamavano una « vitto; ria terrestre-., cioè saltarono liii aria alcuni vagoni di esplosivi. Siccome Bartolini aveva ricévuto una lettera da Meschini preannunziente «un buon colpo», appena saputo ile! disastro diede notizie della «signorina dell ìdeale ... L'« ideale » ora il compenso. — La lettera fu scritta, per danneggiarmi. Presidente. — 'Un'altra lettera.' scritta dal Banolini nel 1017 vi tu recapitata? — Si, ora una lettera di risposta ad una mia colla quale gli dicevo di ignorare perche mi trovavo in cai-cere ed ero disposto a compensare ogni cosa, e lui mi suggeriva un siIstema di difesa. Presidente: — F. perchè dovevate difendervi se eravate tranquillo in coscienza? Kd a. questo punto il presidente leggo- un altra lettera del Bartolini, il quale scriveva al Moscliini di fare presento che quando si verificavano sinistri navali egli ora. assente «siccome in esilio ». Bartolini inoltre assicurava il compagno di tutta la sua solidarietà od ag,'giungeva: «Sinché il nume correrà, correrà ipp,. tiutj dne „. ,. perche — chiedo .il presidente _ il Bartolini vi esortava a tacere? — Por non ostacolare .l'inoliiosta, 11 generale Val-secchi aveva deplorato che. io avessi parlato troppo. , . , ,. . Comni. Xommasi. — Voi, Moscliini...diceste mmlpCdpiacdetglgadqmdmplzS^ndefconilvViìpèraS^ Doleva parlarvi liberamente. Ed allora, secoli- do voi perchè vi avrebbe scritto? _ Pòrche in quel giorno il Bartolini era j stato mandato di servizio e quindi non po- leva venire da me, \— Avete detto che eravate d accordo nel t.ro- vare le provo sebi anelanti contro il Carpi, ed | allora.' perché il Bartolini vi avrebbe scritto | 1 rlr li ( lìll m u> t c taciuto e vi suggeriva fallo ciò por paura ili contro vostra madre. ì schit he la cosa, più grave era quella di avere voi di dire che avevatei . vendette e di ncatt . mentre egli aveva rio -, deposto. che„aveva voluto attendere delle prove [1 cciauti 1 Xl^Si^iS^r nsnro. avv. 1- ,im.n.~a e po n ^y^^j | B^ra varie lettere scritte al Diamantinl. | S dissidio n Sani Timo? ' ; fon pr ri i - - i 11 i o a Sant'Elmo" i _ « ehhi ivi dissìdio con Ini nel carcero ■i. ^vi'T'-nò ma i.' dissidio fu «libito sonito, tanto'che' ci'lasciammo amici più di prima. |Soltanto'più tardi, a Vn.rignn.no. sorse il vero A-«sidio . ,„ - "n'ji "\i si oppone od una domanda dell'av- voeato Franciosa, ed allora sorge un Incineri-1te che il tribunnle risolve nel senso voluto, dall'avvocato militare fiscale. Alle ore 13 e mezza l'udienza è lolla. Ct

Luoghi citati: Austria, Bar- Accettaste, Carpi, Italia, Milano, Napoli, Roma, Sant', Svizzera, Zurigo