Intorno alla crisi del Ministero degli Esteri germanico

Intorno alla crisi del Ministero degli Esteri germanico Intorno alla crisi del Ministero degli Esteri germanico Zurigo, 10, notte. La Frankfurter Y.ciiung dice che Kuelhmann chiese soltanto ieri all'Imperatore, durante un collòquio, di esonerarlo dalle sue funzioni. E' quindi inesatto elio abbia presentato le sue dimissioni subito dopo il noto discorso. Il cancelliere Hertiing parlò ieri con l'ammiraglio Hintze traendone l'impressione che egli appoggerà la politica fatta finora dal Cancelliere, >a quale non muta. Il giornale invita il Reiidistag a chiedere spiegazioni sullo vere ragioni del ritiro di Kuelhmann e di penderà da esse se la maggioranza appoggerà ancora il Cancelliere. Questi, por evitare che il ritiro faccia all'estero l'impressione che il Governo non voglia la pace indicata da Kuelhmann, do-vrehbe dichiarare il suo proposilo di fare una politica ragionevole per una pace per accordie che ha la possibilità di seguire una tale lineadi condotta. L'ammiraglio Hintze,' chiamato asuccedere a Kuelhmann, appartiene alla Legapangermanistica. l suoi principi sono pura-mente conservatori. Egli gode la piena fiducia del Kaiser e del Comando dell'esercito. Secondo notizie da Berlino, l'aggiornamento del Reichstag, che doveva aver luogo alla fine della settimana, è stato rinviato. Si avrà una nuova discussione pol.ii.ica, con un discorso del nuovo segretario di .Hato per gli esteri, la quale potrà recare sorprese e forse provocare altre crisi. La Frankfurter Zeltung dice che si afferma nei circoli del gruppo socialista che, dopo il mutamento de! segretario di Stato per g.li esteri, il gruppo approverà i crediti di guerra soltanto se il tioverno esporrà senza ambiguità gli scopi di guerra. Frattanto i giornali commentano 11 ritiro di Kuelhmann. Il Lottai Anzcigcr dire che esso non significa una crisi nel cancellierato, quindi la politica, estera ed interna non muterà! Il Jlcrlin.cr Tageblalt scrive: «Si dirà ufficialmente e non ufficialmente che il ritiro di Kuelhmann non ha, importanza politica: può essere die lo affermi Hertiing e che lo creda. Pàyer, ma l'Impressione all'interno e all'estero sarà ben diversa. Kncllimnnn ha. dovuto dimettersi a causa dello spirito pangermanista dei partiti militari e patriottici. Nessun bel discorso può cancellare questo tatto. Ili trionfo della politica di forza è tanto più indubitato in quanto che il successeire di Kueiiimann e Hintze ». La Taeglìsehe nundsrbau dice: » Non vi è un cambiamento ne] sistema,, ma una mescolanza di sistemi: la. rutta rimnne immutala». Le ncrlincr Seuesfe Xachrichten scrivono che la permanenza di Hertiing dimostra che la polilica continuerà quale fu sinorà. Il ritiro di Kuelhmann fu voluto dal Comando generale, ove si ha una chiara visione drl'a via da semiire per ottenere la vittoria finale. Lo Stiittgarfer Taqehtatt scrìve: « =i sapeva che KiiPlhmann prima o poi si sarebbe riti, rato. Tuttavia, la fretta con cui lo si e licenziato impressiona sgradevolmente. Non si' usava. sinora di punire un funzionarlo su fine piedi strappandolo ai suoi lavori. Ciò farà si che all'estero si dira che la Germania vieta di parlare di paco per accordi e facendo ciò si suicida. I circoli pomici berlinesi dicono che la crisi interna è completa. Paver, almeno, non potrà rimanere.'La Commissione del bilancio discuterà venerdì 11 credilo di guerra e il Reichstag inviterà il Cancelliere ad assistervi. Tutti chiedono che vi esponga finalmente il suo programma ». Commenti francesi {Serviti» speciale della Stampi) Parigi, io. notte. Si dubita ancora qui stamattina ddHa realtà delle dimissioni di Kulhmann. Il dubbio è fondato sulla persuasione tenace che il segretario di Stato agli esteri tedesco il giorno in cui pronunciò il suo famoso discorso al Reicli s'tag 'era intimamente d'accordo con lo Staro maggiore teckr-co e che non sia possibile che venga punito ora dopo avere cosi ben recitato la sua parte. Inoltre, come ì'Echo de Paris r'ieva, Kuflhmann ha dato troppi pegni a'.lo Maio maggiore perche, questo ipossa oggi .buttarlo a mare. , I brattati dil P.rest-Litowski e di Bucarest, se vennero conditisi da. Kueiiimann, furono però abbozzati al Gran Quartiere ceneraio. Vooi autorizzate hanno affermato I accordo e non sono state smentite, aggiunge il giornale. E' certo che Hindenburg e T.uden.dorfi misurano ogigi il valore dell'America m guerra :ed ha.nno ridotto le loro prime ambizioni. Quando tutti gli atti deill'aUo tornando tedesco saranno noti, si vedrà che alcuni sunj atti erano in armonia, assoluta con in idee dal suo pseudo avversario. » Poi non soltanto tra l'alto Comando tedesco e la Wilhelmsrras.se l'armonia regna più che non si cneda. ma tra LurfendoriY e gli stessi sodalisi, maggioritari. Forte di questa opinione, che a molti! può apparire paradossale il giornate l",**! <«, Giudicare le dimissioni di Kulhmann .come l'effetto di ur.«a dtlssonanza tra quelle .tre .forze. Appena concede che io stato maggic-re può aver peiisnio che le jH0e professate alla tribuna del Reichstag da Kulhl Mi%f^"°,,dl,s-cr?'!itate ora clle 'a Francia ii ncJMlna eco e non giov il conservare quello che se ne fece i, banditore. Dopo aver constatato il naufragio del tentativo di Kuelhmann presso ri nemici, lo Stato maggiore deve essersi persuaso che il solo partito che gli resta e. di « irrigidirsi per sostenere il gran giuoco pangermanista. ?c Hintze è veramente chiomato a -succedere a «ultimami, la sua scelta confermerà l'ipotesi ». Una spiegazione analoga delle dimissioni offre Saint-Brige nel Journal. L'arringa di Kuelmann era il punto di partenza di una manovra pacifista concertata ed approvata, ed il suo scacco e la prova infinitamente più caratteristica dei dibattiti agitati del Heichstag. Indubbiamente l'accoglienza da p.vte della Camera tedesca non facilito ,lo sviluppo 1 delia trama., ina i tentativi di quel • genere | mirano a ben altro che a soddisfare i partiti 1 tedeschi. Kuelhmann non sarebbe stato coni dannato se i suoi inviti fossero stati bene l accolti nei circoli ai quali erano rivolti. Il ! discorso di Wilson ha contribuito molto di 1 più di quelli del conte Westarp alla caduta di i un uomo che credeva soltanto ad una pace j di conciliazione. « Forse anche l'assassinio ! di Mirimeli, fornendo un argomento decisivo j vedremo ai partigiani dei metodi ferrei, avrà precipitato la crisi ». Questa si allargherà? Che avverrà ora di Hertiing7 « Non è probabile — scrive il Petit tournai — che Hertiing rimanga al potere so Kuelhmann è sostituito da Hintze, l'uomo dei pangermanisti. Il pallido ed incerto Cancelliere, che aveva tentato di difendere Kuelhmann, come potrà sopravvivergli?. La situazione di Hertiing diviene impossibile con un collaboratore della tèmpra di Hintze. La crisi potrebbe dunque estendersi alla, grande Cai; ccUerin » Chissà, pensa il tornale se non pangermanisti imporre alla direzione dello. Cancelleria Hindenburg addirit tuia? Forse la scelta di Biilow potrebbe indicare una via mediana. Ma resta assodato che le tendenze alla conciliazione naufragano e che la politica della forza e del pugno chiuso trionfa clamorosamente. » Hertiing — si chiede iS Gonion — non è piuttosto salvato dalle dimissioni di Mimma mi? ». Checche ne sia. nessuna considerazione se non la vcHontà di ceder" ai pangermanisti impone la scelta idi H-ntze. «Questo personaggio, educato alla scuota di Drnlte e che fu protetto e amico di Krnderlen Wacchter i: 11 -tipo compiuto dell'odioso tedesco bruta!!", vanitoso, insolente. La sua nomitia co-tituirebbe, se si 'contorna, una vera sfida ni partiti di opposizione e una 'Cinica, provocazione lanciata ni ipartigLanl della pace. Tale prilMca implica ed esigo una vittoria immediata totale. Essa annuncio dunque conseguenze prossime e un supremo sforzo militare ». Il Petit Parisicn si occupa di coloro che in questa crisi hanno avuto la peggio e possono diirsi i vinti. Tra questi la. prima è la coalizione anti-pangermanista ; poi viene quel partito del .gtnrn commercio e <to!ralia Ranca che sta raggruppato dietro al Bcflmer Tageblalt e alla Frankfurter Zeltung, ed il quale aveva iper la successione di Kulhmanii il suo candidato nella persona di Ballin, rappresentante gli interessi amburghesi; Vi è intanto un terzo vinto e questo è 'a Germania del sud, tufo quanta, che aveva data una certa, approvazione al discorso di Kuil.h.mann. Ma Hintze 'sarà veramente segretario? Perchè da .Mosca ilo danno invece come successore designato di Mirbach. Una spiegazione originale, diversa da. quelle fornite da tutti .gli altri 'giornali, sulle dimissioni Kulbmann, propone il Tcmps. Rammenta che il giornale pangermanista Deutsche Xeitung è processato in questo momento dinanzi al Tribunale di Berlino per avere diffamato Kulhmann in occasione della sua dimora a Bucarest. Gli accusati, che pretendono di potere 'fornir le prove delle taro afférmazioni, ha.nno binato numerosi testimoni. I dibattimenti cominciarono il 4 luglio. Il presidente tentò un componimento amichevole, il principale accusato Lolia.n rispose : « Volentieri consentirei, ma lo scopo politico di tutti questi attacchi contro Kulhmann è di eliminarlo come personaggio nocivo. Se aversi la garanzie che domani o posdomani Ku!mann desse le. dimissioni farei volentieri una dichiarazione, per liquidar la cosa subito, ipecchè non ho intenzione di offendere Kulhmann nella stia vita privata. Il secondo accusato si espresse allo stesso .modo. Il presidente fece osservare .che era superfluo consultare Kulhmann. Poi il tribunale ordinò la continuazione rl"l mrncessn a. norie chiuse ed i dibattimenti furono rinviati, li rinvio .doveva, prolungarsi un certo tempo, perché si annunciava l'intenzione del tribunale di fare interrogare Pietro Carp a Bucarest pe,r rogatoria. Una settimana non è passata ed ecco Kulhmann dimissionario. Tutto accade, dunque — conclude il Temps — come se il segretario rii Stato avesse ceduto M'ultimatimi dei suoi diffamatori. Certo. Kullumaiin non si sare'bbo spaventato di un piccolo sicande.lo parzialmente o totalmente mondano. Le rivelazioni di cui era minacciato, sono piuttosto di ordine politico. A■ Bucarest sono avvenuti negoziati .lóschi sili quali la diplomazia tedesca non può assolutamente spiegarsi, nemmeno a porte chiuse ».