Un colpo di scena nel fosco dramma di Pietro Balocco

Un colpo di scena nel fosco dramma di Pietro Balocco Un colpo di scena nel fosco dramma di Pietro Balocco ; Il suicida non è l'assassino di don Gii avi? I Siamo in pieno romanzo. Colui che fu creduto 1 assassino di don Gnavi non sarebbe Invoco Pietro balocco. Ecco infatti quanto ci manda iL nostro corrispondento 'da Massa Lubrense: Intorno al suicidio del presunto Pietro (Balocco più che farsi la luce si addensano le tenebre. Infatti la matassa si ingarbuglia sempre più u misura che le indagini proseguono. 11 mono, ritenuto per un momento Luigi De Luca, e conosciuto da qualcuno solito il home di Antonio Rizzetll, diventa noi di punto in bianco Pietro Balocco per lo lettere di cui il cadavere si 6'trovato in possesso. Infine, all'atto deM'ideniificuzione, coloro che ebbero relazioni coll'autore dell'assassino de! prete don Gnavi dichiarano di non riconoscerlo nelle sembianze del morto! Questa mattina nel piccolo cimitero di Santa .Maria della Neve, dove, come siete stati infortitali, il cadavere fu traspoiiato, il pretore di questo mandamento, avv. Giacomo Oraziani, accompagnalo dal dottor Bozzolatro e dal cancelliere della locale pretura, ha fatto procedere alla apertura della bara per le constatazioni di rito e per il riconoscimento ufficiale del cadavere. Per il riconoscimento erano giunti nel nostro paese il maresciallo dei carabinieri comandante la stazione di Settimo Torinese, Gia.como Harberis ed il cugino dell'assassino di don Gnavi, Luigi Balocco. Il cadavere era st-a'o conservato mediante iniezioni di acido fenico e formalina. Queste. iniezioni avevano permesso elle la flsonomia non si alterasse e che il morto non avesse deturpato i! volto, in modo che questo era in perfetto staio di conservazione e quindi riconoscibile. Appena di fronte al cadavere, sia il maresciallo, che Luigi Balocco, hanno a. prima vista creduto di riconoscere nelle sembianze del disgraziato l'autore dell'efferato delitto di cui ampiamente si occupò la « Stampa » e, siil'a scorta di alcune fotografie ottenute dai familiari resideriti a. Torino, erano sul punto di. concludere che il suicida era proprio il Balocco, il quale affranto dal rimorso, prima ancora che la giustìzia, degli uomini lo avesse colpito, a.veva voluto vendicare colte proprie inani la. morte dei povero don Gnavi. Evidentemente la libertà goduta a prezzo di continue ansie, di travestimenti e sotterfugi di ogni sorta avevano finito por stancarlo e indurlo fi cercare la liberazione colia morte. Prime però cita il cadavere fosse nuovamente rinchiuso nella bara per essere sepolto definitivamente, il maresciallo Barberis ed il cugino dei Balocco hanno eseguito un più attento e minuzioso esame in seguito al quale la conclusione è s'ata ben differente. SI è constalato che la di chiara/.ione precipitosa del cugino aveva generato un errore, il maresciallo Barberi?, che ha avuto alle sue dipendenze il Balocco allorché questi era applicalo ferroviario n Settimo Torinese ha ricordato dei particolari dell'assassino, cioè sopra riglie modo distanti una dall'aura, un picelo'neo visibilissimo $ilMa guancia. Invece il morto ha' snprnciglie. foliissime quasi congiunte l'uria a'TaVra e non ha il neo. Inoltre dalla fotografia l'i- sullo che l'assassino ha i capelli neri mentreil merlo ha i capelli castani. Un esame ne-curato del cadavere ha permesso di constatareche esso è di statura molto inferiore al Baloc- co. Informazioni raccolte dall'anioni : giudi- ziaria per l'identificazione del suicida dicono che il disgraziato che era stato visto aggi- rnrsl per i dintorni nei giorni precedenti ni suicidio parlava speditamente con accento ro-manesco, nientre le informazioni del mar?- sciallo dei carabinieri e del cugino del Ita- lecco fanno ritenere die l'assassino di don Gnavi non parlasse eli" !1 dialetto piemontese e che casualmente quando parlava l'Italiano lo facesse con pronunzialo ai cento piemontese. Cosi stando le coso, le induzioni sono nn. iuralniente svariaiissime, e. pertanto le indagini delle Autorità proseguono con alacrità li itesi UV* l"-'r iieeertflie la vei'.ì iii'Mit l'i ù.e.i suicida e stabilire tiuali siano stati i suoi rapporti coll'assassino di don Oliavi. Il piccolo centro, ordinariamente tranquillo ed in cui tutte le conversazioni sinora riguardavano la nostra guerra, è oggi messo a rumore peril mistero che circonda questo suicidio. Ognu-no cerca di spiegare il mistero e fa conget-ture, che per la maggior parte non reggonoall'esame dolila logica. A titolo eli cronaca viiri'-feii'lscò qutttcuna di queste versioni, traquelle che almeno paiono attendibili, ma clic,naturalmente, sono il parto dei'a fantasia po-" ,,,.„'...„ „k L ^,M>mii,-r, .Ini Hn-lPo°cco iì quak? tinto dal rim"— —«"^voluto porre fine ai suoi giorni di compiere il suo fllvisamenlo luto compiere un piccolo truce complice. Qualche alito dice non avrebbe avuto alcuna relazione sino di don Gnavi. Ma questa sione. che. per alcuni fatti che diziaria ha potuto accertare, sembrerebbe lapiù verosimile, lascierebhe peni esistere ila !J?. 4! ..In.',* ,,rt,n,l Opunto inteiTOgativo principale, cioè; come eper quale motivo il suicida ' avrebbe volutosiitiularn ili fss"re il Balocco? ' •' i'.-tiero ■ i! presunto Balocco ha lasciato all'Antonia giudiziaria non sono ancora conosciute, e.può darsi che dal loro esame qualche luceemerga si questo mistero. Intanto l'Autoritàgiudiziaria locale procede attivamente al la-popolazione continua a far congetture.

Luoghi citati: Invoco Pietro, Massa Lubrense, Settimo Torinese, Torino