La battaglia sula linea del Piave si svolge con crescente violenza

La battaglia sula linea del Piave si svolge con crescente violenzaLa battaglia sula linea del Piave si svolge con crescente violenza La lotta, sxil jMfonteìlo — Tenace resistenza dei nostri. JESoroevioli promette largo bottino ai suoi soldati. (Dal nostro inviato sspeciale al fronte) Oli obiettivi elei 'nemico — ZONA DI GUERRA, 17. notte. Da documenti rinvenuti sui prigionieri risulta che l'avansata nemica tendeva in ventiquattro ore al raggiungimento di gran-di obbiettivi nella pianura. Eseguito il passaggio del Piave, nelle due località 'di Falzè, d.i Piave e di Nervesa, le forze di attacco dovevano buttarsi sul Mantello, occuparlo tutto, aprire su essa un passaggio a. colonne di circa ventimila uomini, che avrebbero marcialo rapidamente da un capo all'altro in direzione, di Cornuda e di gspbcfmldnrgMontebelluna per un largo aggiramento ,gdel campo trincerato di Treviso. Altre for-sse dovevano puntare su Treviso, pronta- matie passando il fiume fra Candela c Sa-1 c•fletta, a Pagare ed a Zcnson, cioè ai due. ìtlati della strada maestra di p.onle dì Piave-fTreviso. Più a sud larghe decise trruzióni\idovevano portare Vattaeco dal Piave alit* Meolo, formando in quel terreno frastagliar .ctissimo un avanzato saliente che avessc\Mper spina dorsale la ferrovia PartigrnaroMeslrc. Su. questa località si sarebbe dovuto puntare al secondo giorno, completando a sud l'aggiramento di Treviso, che si sarebbe trovata attanagliata ai fianchi e minacciata di fronte. Queste che dovevano essere le méte dei primi due giorni appaiono chiaramente essere gli obbiettivi immediati dell'offensiva del Piave, che dì ora in ora si va sviluppando sulla destra del fiume. La pressione sulla montagna e. attualmente, rallentala ; la grande battaglia porta la sua inaudita violenza al piano. La sospensione della, lotta, sulla linee montana non dimostra affatto che ivi gli attacchi fossero dnnoslralivi. Indubbiamente erano attacchi a. fondo così sugli altipiani come sul. Grappa per liberare lo dtcrtezpigdaaorrmbsbocco del canale di Brenta e scendere su\SBassano) scardinando, da. questa parte,'atutta la difesa. Dal diario di un ufficiale lcatturalo la mattina del 16 a Col MoschinìStfrtcio questo brano- ..Preparativi feb-!'brili. Tutti parlano continuamente soltan-j'io dellu offensiva. Ci hanno fatto conosce- jdre con precisione i piani. La pressione ! don precisione ì piani, ipale sarà suH'altipianoVi principale sarà sull'altipiano'di Asiago, Noi \rqui alla sinistra del Brenta facciamo pres-\ssione centrale ». Solo sul Grappa avevamo i Pdi front? milleduecento cannoni, lì piano *andò fallito ai due lati del Brenta anche'pcr le gravissime perdite subite dai nenii-\eci, che mentre' si ordinarono all'attacco \ebbero quasi lutti i loro c.onccntramen!i,\spresi, dalla mezzanotte al mattino, sottoìbombardamenti devastatori, che menaronoIsstrage nelle retrovie. Venne così a man- care la continuità di slancio nelle riserve, ta sera slessa si delincava invece per il ne- «mica un migliore andamento di case sul,1fconte del Piave., e. subito il Comando or-jdivava di. incanalare verso questo settore. Ic'.Divisioni che stavano in riserva strategica - ita le armate del monte, e. quelle del piano',e col loro spostamento veniva esteso fin sotto il Montella il romando dì Conrad, Ji'Mantello veniva assumendo l'importanza',che liei fallito attacco avevano perduta gli',altipiani e il Grappa. Invece, di dggiraroiìda nord e dai manti, Conrad si proponeva] ora di avvilupparci dal. Montella e dal /tu-1 me. Era la stessa manovra che mutava la-\to c tentava di investirci da oriente. \L'importanza. questo fronte in pianu- ra è sempre siala grande per parecchie ragioni, vrincipdlissima l'abbondanza e là;facilità delle comunicazioni. Nessuna re-\Dione d'Italia ha la ricchezza di strade del ! Veneto: sono larghe e solide rotabili sussi-' sono ia'•;/;>(' diqlc da centinaia, e centinaia, di ottime vie minori, lungo le quali mìglia-r di abitazioni sparse c frequenti paesi forniscono comodi ricfiveri alle truppe e facilitano il dislocamento delle più grosse unità. Le strade sono sempre stale le vere arterie delia guerra: soltanto dove, ve ne sono in abbondanza ì gròssi eserciti d'oggi passano muoversi e, per esse, rifornirsi. Questo è tanta ad oriente quanto aiì occidente del Piave, sul terreno di partenza, come su quella di arrivo e di sviluppo del movimento, il carattere del fronte del. Piave. Ma. il Piar" è, piuttosto che un fiume, il grande avanzo di un fiume, una aperta dalle acque, ma in gran parte abbandonala, specie, in questa stagione. E' una grande radura mezzo desertica, larga \in certi punti duemila- metri con intrighi[me, iI-\strada 1di isolotti e sparsa di frondarne, che viene su della sabbia e dalla breccia ; e l'osservazione "in parecchi traiti è diffìcile: l'altra riva si perde in indistinte lontananze fra sagome confuse dì «grave» r lo sfondo ricchissimo e vario della vegetazione lontana, lussureggiante sull'altra sponda, vasta come il mare. Non vi ha dubbio che il Piave e un buon campo di tiro, ma si presta anche agli ammassamenti notturni, al serrarsi delle fanterie, ai rapidi, e celati traghetti dei vari canali d'acqua che lo solcano, allo sfruttamento delle passerelle, dei pontoni, delle barche, dei canotti. Ma ■la principale debolezza del Piave era.; ■per noi, la mancanza di teste di ponte, sull'altra riva, dalla, quale soltanto si sarebbe potuto osservare è dominare le masse e gli apprestamenti dell'avversario. Senza lette di ponte il fiume veniva ad essere troppo strettamente collegato alle nostre prin.issimc linee, della riva destra, e la resistenza delle prime linee, si sa. è quasi certamente compromessa da un'offensiva potenti'. Nell'eventualità del passaggio in larga, estensione che ci avesse tolto la sponda-, avevamo appunto sistemato a zone difensivi ■la retrostante pianura veneta. (Si veda la nostra corrispondenza : Dalle lince alle :one fortificate, in l.a pagina). Così il passaggio del fiume portavi il nemico fra Nervesa e Faize all'attacco del Monle.llo. il Montello è un'altura ovoidale dell'altezza da duecento a Ireccnlocìnquanla, che, con l'Asolane più a nord-est, cos'.'ttsce la cerniera di jtigolo Ira la monta- gna e la pianura. E' la più notevole escrescenza di terreno che sorga dalla nostra parte c si distende fra Nervesa. e Montebelluna e. tra Cà De Faveri e. Cornuda per circa dodici chilometri di lunghezza, in infezione est-ovest c circa sei liei '.ratti di maggiore larghezza. U fiume ne lambisce e pendici nord-orientali.; due grandi strade da Nervesa a Cornuda gli girano ■ attorno al piana e più. di. venti siradicciole parallele, come i denti di una rastrelliera tagliando da nord-sud in tante fasce r ettari- galari il terrena, parte prativo, parie bo-\ schivo, pieno di grosse gobbette, avvalla-] menti e larghi imbuti simili a doline. Dal : certe posizioni la vista può spaziare tano in tutte le direzioni sia. verso Castel- franco e Treviso, sia verso il gomito che ; il fiume, fa ivi scendendo da Vidor alla voi-] ta di Susegana. Appaiono fra un verde in- •' S1 ' . _ 1 caritevole i. paesi dell'altra sponda Vidor, Mariaga, Scrrtaglia, Forra, di Soligo, Pier dì Soligo e Sovreni, anfiteatro di còlli ubertosi. L'attacco al Mantello fatto, come dicemmo, da due. punti, mirò a prendere di rovescio le. prime difese delle pendici orientali, le serrò come in una branca, e subito entro quei punii cominciarono le infiltrazioni numerosissimo. Il nemico non aveva più tregua nel lanciare le site forze; oltre, i primi battaglioni, seguivano altri battaglioni e lunghissime colonne che. tenevano dietro alle compagnie di attacco destinate a infiltrarsi indipendentemente le une dalìcl altre ove trovassero minori resistenze. Le ondale tendevano da una parie ad occupare la lisca della cresta, dall'altra- ad affluire verso occidente e si estendevano come macchia traendo partito delle vallette e bassure e frastagliamenti e delle slradelle. Si formò un saliente, col quale il Comando austriaco, gettandovi vomivi armati alia leggera, sperava di straripare su tutta Val'-'-r'' V?W Volpato e pi,), oltre, Montebellu'm> ma a meno che metà strada fu conte'"'-'0 vigorosamente ai fianchi, e ostacolalo di' fronte da elementi accorsi alla difesa. dovette sostare per riordinarsi. Fu ieri du- ranie questa sosta che i. nostri vigarosissimi contrattacchi lanciati da nord c da sud Per sforzare la Sacca ripresero non picco *a I'arte del terreno sulle pendici sud-ori.cnmi e raggiunsero Nervesa. Vistosi minace'ato gravemente, il nemico, che durante la 1wite aveva gettalo altri ponti, lanciò a sua voìi(l vn furibondo colpo centrale per oUargare le due branche che tentavano di soffocarlo, e, utilizzando le forze superiori, teee largo sulle pendici settentrionali ed estese la. propria linea in direzione trasfer «ale del Mantello da. Sant'Andrea a Ciano, 1 & l'assalitore rimane fortemente Impegna, '°. ma tenta sanguinosamente di. pros--ùuire per sfruttare ì primi successi. 1.-. battaglia è nel suo sviluppo e diventa avche più violenta, il nemico cercherà di sfruttare con altri passaggi sui traili del fiume, dove la difesa ha dovuto arretrarsi, 16 sue possibilità di gettare nella mischili ' reggimenti che sappiamo adunarsi fra Susegana e Forra di Soligo. Xelle ultime ventiquattro ore è immutala la pressióne su' trailo Càndelu-Saletla e si disconò saliente in aumento di fronte -(M'ama, di San "n"ù- atìm fra- combattimenti accaniti l pressinne riveste gli stessi caratteri, che sul Montella. Come si. vede, la hatraglia riarde kl Hnvc e m dmbedue c ua aUcn,Ursi die tra la noltc , domani la violenza ne aumenti ! te forze e i mezzi, del nemico stanti \ yos>j.0 j{e [patria ! per e;: trave in maggior misura nella lotta, In quale come si vede, non c ancora entrata in ur.c vera e propria la>e risolutiva. Si combatte sempre per la difesa della linea del Piave e il Co ma ruio italiano de-e bilanciare il valore del terreno con ratta, pre-zzo che paga il nemico in una lolla cosi vasta e intensa, la cui durata non e calcolabile. Un ordine del giórno emanato dal Comando Supremo austriaco a tulle le truppe dice: ..il nostro Re attacca oggi dall'Adriatico sino allo Alpi svizzere coti tulle le su': forze il nemico che, per il suo tradimento, prolunga !a guerra. Davanti a voi sono le posizioni nemichej è !•'• che vi attendono Iti glori;;, l'onore, linoni viveri. \\\t\ abbondante bottuìo di guerra, e sbpra1 tutto In pace finale !-Soldati, compite il vo¬ stro dovere, come avete sempre fotte: non risparmiate il vostro nemico e consentite, coli'aiuto di Dio, all'ultimi; sacrificio pele la libertà della vostra bellaVon Boroevich, lo, tenente-generale ... luigi amdr03inl feld-marcstial-

Persone citate: Ciano, De Faveri, Dione, Montella, Soligo, Ursi